SETTIMANA INTENSIVA
A CASERTA.
ULTIMO POST.
Oggi 5 maggio, ultimo giorno della Settimana intensiva a Caserta, è previsto il bilancio. Quest’ultimo non è altro che individuare le sensazioni e gli elementi che ci hanno colpito di più e che hanno caratterizzato la settimana. Prima di farlo però abbiamo accolto con un caloroso e sonoro applauso il Dr. Mariano Loiacono artefice e protagonista principale degli ultimi giorni della settimana.
Inoltre abbiamo anche ringraziato l’Associazione Campania per la loro disponibilità e l’efficiente organizzazione mostrata.
Dopo tanti pensieri abbiamo intonato con grande felicità ed orgoglio il canto “Avanti tutta”.
Ritornando al discorso bilancio gli elementi captati hanno fornito queste considerazioni:
- la Settimana è stata interessante e positiva per la maggior parte di tutti i partecipanti;
- il Fondo comune su cui inizialmente ci si è incontrati è stata la condivisione del “disagio” e del dolore, rendendoci conto che i sintomi partono tutti dallo “stesso porto”, ovvvero dalla relazione genitori-figli. Di particolare rilievo sono stati i “ring” in cui i partecipanti hanno potuto viversi degli emozionanti incontri-scontri con i propri famigliari;
- viviamo poco a partire dalle nostre profondità rifugiandoci spesso in schemi esterni, razionali e distanti dalla nostra specificità.
Durante il bilancio, inoltre, da più persone è stato dato riconoscimento all'importanza e all'intensità del “rito delle terre danzanti” che si ispira alle etno-culture delle “Terre danzanti” ovvero le terre del centro-sud America. Culture e tradizioni ormai adombrate e quasi del tutto polverizzate dalla occidentalizzazione.
Anche l'Unità didattica è stata vissuta in maniera molto coinvolgente ed interessante.
Ultimo aspetto emerso dai diversi bilanci è stata la presenza dei tanti giovani che, a partire dal loro disagio, pian piano crescono come una foresta restituendo alla Vita un polmone forte e tonificato in grado di far soffiare un nuovo e forte vento!
Questo post rimane aperto per chi volesse aggiungere, attraverso i commenti, altri vissuti della domenica che, per mancanza di tempo e nostra memoria, non sono stati sin qui riportati.
Marco
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