domenica 30 dicembre 2012

CMS (FG), domenica 23 e lunedì 24 dicembre 2012. ACCOGLIENZA E INIZIO DELLA TREGIORNI NATALIZIA AL CMS DI FOGGIA.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente Dr. Mariano Loiacono




LE FASI DELLA METAMORFOSI METASTORICA DI MARIANO:
DA AQUILOTTO FERITO
AD AQUILA-GALLINA
AD AQUILA DI NUOVA SPECIE”.





Approdiamo in quello che per 3 giorni sarà l'ombelico del mondo più di 130 persone da tutta Italia (e non solo) la sera del 23 dicembre... l'atmosfera è già calda, ma sembra che si riscalderà ancora di più con il passare dei giorni... c'è aria di festa perchè Mariano sta per andare in pensione per quanto riguarda la sua attività di medico psichiatra presso il Centro di Medicina Sociale, utero che lo ha fatto guarire dalle sue ferite profonde di aquilotto e gli consentirà adesso di volare alto vicino al Sole, quale è la sua Natura! 


Ebbene sì, dal primo marzo 1977 ad oggi Mariano sente di essere riuscito a chiudere quei buchi profondi che lo portavano a sentirsi sempre invaso da forze oscure e malvagie, anche nei sogni, è riuscito a prendersi sul campo quella laurea che non riusciva a dimostrare agli altri da avere, sentendosi sempre sotto esame, anche nei sogni... ora quel mostro più volte scacciato, ma che riusciva sempre ad entrare nelle sue profondità, Mariano è riuscito a tenerlo fuori, ora quella laurea che Mariano sente di avere da tempo ma che non riusciva a dimostrare all'esterno, ora non vuole più svenderla ma mostrarla al mondo, ed i sogni gli hanno preannunciato questo cambiamento in corso nelle sue profondità.

Sullo sfondo ci sono le stelle rosse di Natale, per terra i tappeti, fuori il gruppo che accoglie noi che veniamo da lontano e che alloggeremo nelle case messe generosamente a disposizione dalle persone che vivono a Foggia.

La serata del 23 si chiude con un monito di Mariano, ripreso dalla lettera di congedo che ha mandato via blog: ovvero la difficoltà tra noi persone afferenti al Metodo alla Salute ad integrarci tra di noi, a scambiare, lavorare insieme, continuare a sognare concretamente, mantenere una prospettiva metastorica, dato che ognuno ha le sue parzialità e superarle concretamente non è semplice.

La sera appunto ognuno è ospitato nelle case della rete di persone di Foggia ed io, insieme a Tiziana e Gino di Ancona ed il simpatico Francesco Prossimo, siciliano doc, veniamo ospitati dalla semplice e generosa famiglia di Giuseppe, Giovanna, Davide e Giampieroun bel piatto di lenticchia, la simpatia di Francesco, un comodo letto bastano per riprenderci un po' dopo lo sballottamento del viaggio.

La mattina del 24 dicembre ci ritroviamo nella stanza della festa per ascoltare il commento “personale” di Mariano al racconto di James Aggrey, che durante la rivoluzione del Ghana al dominio inglese negli anni '20, raccontò questa storia per svegliare il popolo e stimolarlo alla rivoluzione. Questo racconto è stato poi ampliato da Leonardo Boff, ex frate francescano, che ha operato in Brasile a favore della liberazione dei poveri dalla loro condizione di inferiorità…la sua Teologia della Liberazione è stata condannata dalla Chiesa per le idee sociali molto vicine al comunismo (ma Gesù, San Francesco non sono stati anche loro dei grandi “comunisti”?)… comunque al di là di queste contraddizioni del Potere, Mariano ci fa notare come il racconto di Boff che amplia ed articola quello di Aggrey è un lavorio che in ebraico si dice “aggadà, ed è una operazione importante in quanto ci permette di vedere altri elementi che altrimenti non avremmo colto dal racconto più breve di Aggrey… per cui fermarci alla semplice lettura di un qualsiasi testo antenato senza sporcarlo delle nostre profondità”, operazione che invece prende il nome di alla, rischia di far rimanere quella espressione di profondità spoglia e spesso incomprensibile, per cui anche nel Metodo bisognerebbe tendere alla “aggadà”, ovvero ampliare, sporcare con la nostra “specificità”, nel momento in cui ce la sentiamo, piuttosto che fermarci alla “allakà, pur importante, altrimenti prima o poi tutto diventa ritualità, tecnica, burocrazia, nozionismo.

Andiamo al bellissimo testo allora; il racconto parla di:
un allevatore di capre che trova, passeggiando su una montagna, un nido di aquile distrutto dalla caduta di una roccia ed un aquilotto coperto dalle macerie che, credendo morto, vuole dare ad un suo amico impagliatore per farci un bel soprammobile.
L'impagliatore accettò il regalo, e all'indomani l'avrebbe impagliata… al mattino però con sorpresa si accorse che non era morta, ma non era intenzionato a salvarla, piuttosto a sopprimerla dato che un'aquila è un animale predatore ed uccide molti piccoli animali… tuttavia si ricordò di alcuni grandi "antenati" quali Buddha, San Francesco, i quali avevano profonda compassione per tutti gli esseri viventi e di alcune frasi della Bibbia a favore della Vita. Si convinse allora a salvarla, ma sarebbe stato difficile dato che l'aquila non si muoveva, non mangiava, non reagiva agli stimoli, sembrava veramente morta.


Il titolo che Mariano dà al suo commento globale è:

“Le fasi di una metamorfosi metastorica:
da aquilotto ferito
ad aquila-gallina
ad aquila di Nuova Specie”.

Commentando questa prima parte del racconto Mariano dice che la roccia che cade sul nido dell'aquila sono i traumi che subiamo nella nostra famiglia d'origine quando stiamo crescendo e che ci fanno a pezzi, tanto da sembrare morti… siamo fortunati se troviamo un allevatore che ci tira fuori dalle macerie, pur credendoci morti… l'impagliatore che potrebbe plastificarci è ad esempio la psichiatria tradizionale che con i farmaci ci rende dei manichini, piuttosto che credere nella nostra guarigione, oppure pur vedendoci semi-morti preferisce far finta di niente o darci il colpo mortale per paura dei danni che potremmo arrecare al suo equilibrio… l'impagliatore che crede nella nostra guarigione è per molti di noi la rete di persone del Metodo alla Salute e Mariano.
Tuttavia la strada non è facile: 
passarono mesi, anni e l'aquila non voleva saperne di mangiare, muoversi, reagire, ma l'impagliatore ci credette, e piano piano l'aquila iniziò a reagire agli stimoli, si muoveva, apriva le ali, recuperò anche la voce.

Paragonando questo processo di “rinascita” ad una gravidanza e confrontandolo con la sua vita, Mariano dice che per lui questa fase di “embriogenesi” è stata svolta con grande amore da Giovanna, dal 1968 fino al 1977, anno in cui Mariano entra nel suo pollaio.


Infatti:
l'aquila era ancora cieca, non volava e l'impagliatore voleva aiutare l'aquila a ritornare ad essere quello che era, per cui la mise in mezzo alle sue galline, pensando che l'avrebbero stimolata, provocata a vivere, fino ad indurla un giorno a cercare di nuovo il sole.
Un bel giorno infatti l'aquila iniziò a vedere ed era perfettamente guarita, anche se rimase altri anni nel pollaio dato che l'impagliatore era occupato nel suo lavoro…
Per Mariano questa sua lunga fase rappresenta la fetogenesi avvenuta dal 1977 al 2005 nel Centro di Medicina Sociale, anni molto sofferti che saranno raccontati il 25 dicembre.

Ciò che adesso mancava all'aquila-gallina era il suo cuore di aquila, e l'impagliatore si accorse che l'aquila non l'aveva perso quando un giorno vide volare sul pollaio delle aquile e l'aquila-gallina alzò gli occhi al cielo ed aprì le ali facendo piccoli voli, a dimostrazione che aveva preso coscienza della sua Natura… chiamò un naturalista (terzo accompagnatore) che si mostrò interessato alla situazione dell'aquila-gallina e disse all'impagliatore che dovevano provare a farla volare dato che quella è la sua Natura…provarono più volte ma l'aquila ritornava sempre nel suo pollaio.

E' questa la fase metastorica, di attraversamento del canale da parto che Mariano si è sperimentato a fare negli ultimi anni, tra contrazioni uterine che lo spingevano e bisogni di rimanere ancora un po' nel pollaio-utero.

Allora il naturalista e l'impagliatore decisero di portare l'aquila sulla montagna, lontano dalle galline, una mattina al sorgere del Sole dato che sin da piccole le aquile sono abituate a vedere il Sole e probabilmente così avrebbe spiccato il voloFu lì che l'aquila, costretta a guardare il Sole dall'impagliatore, su consiglio del naturalista, allungò il collo, stese le sue ali ed iniziò a volare in direzione del Sole, verso l'infinito, fino a fondersi nell'azzurro del firmamento.

Questa è la fase che adesso Mariano vuole spingersi a fare, ovvero diventare aquila, spingersi verso le vette che ha sempre sognato, scendere in picchiata a catturare le sue prede, raggiungere il suo Sole… ed allora vola Mariano, alza le tue splendide ali al cielo e raggiungi quello che solo tu sei!

 

Il pomeriggio dopo una visita alla bellissima Cattedrale di Troia ed alla casa dove Mariano è nato e vissuto durante l'infanzia, c'è tempo per salutare il sindaco di Troia e ricordargli che la Fondazione Nuova Specie di cui Mariano è la prima aquila pronta a volare, è un Progetto di notevole importanza per l'uomo ed il suo futuro ed è nato da un “figlio di Troja” di cui la città deve essere fiero.



La sera, visitiamo un grande presepe nella chiesa dei missionari comboniani prima di incontrarci tutti nei locali di un convento concessi dal sindaco e dal comune di Troia, per giocare, scatenarci a ballare, scambiare regali, fare un semplice e suggestivo rito di Natale… e poi, stanchi, tutti a dormire!


Filippo Marroccoli
 

sabato 29 dicembre 2012

Agrigento, giovedì 28 dicembre 2012. BIG PHARMA ROMPE... MA C'È UN'ALTERNATIVA AL CMS DI FOGGIA.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente Dr. Mariano Loiacono




All’Attenzione del Dr. Paolo G. Brera
e alla redazione per l’eventuale pubblicazione





BIG PHARMA ROMPE…
MA C'È UN'ALTERNATIVA:
IL CENTRO DI MEDICINA SOCIALE
DI FOGGIA
(LETTERA A REPUBBLICA)




Leggo con stupore in data odierna (28/12/2012) l’ennesimo articolo dove si dà per scontato che Big Pharma stia puntando ad incrementare il ‘Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali e che il lutto possa essere letto come ‘disturbo depressivo maggiore’ con la conseguente psichiatrizzazione del mal capitato.

Oramai l’elenco delle diagnosi psichiatrizzanti non conosce limiti. C’è uno psicofarmaco per tutto e per tutte le necessità. Siamo alla ‘bancarotta’. Da sempre le industrie farmaceutiche investono così tanto sugli psicofarmaci che diventa impossibile escludere che sotto non ci sia qualcosa in più rispetto alla ‘voglia’ di rispondere al malessere. Sotto c’è la volontà metodica, sistematica e ‘criminale’ di entrare nel mercato delle cosiddette malattie mentali ed utilizzare i pazienti come dei bancomat da cui spillare soldi a cascata. La mia, evidentemente, non vuol essere una sterile reprimenda contro chi approfitta delle altrui disgrazie. Tutt’altro.

Vorrei che un grande giornale (Repubblica), che compro sin dalla sua prima uscita, si permettesse di scavare di più su quanto sta maturando in Italia ed evidenziare come la ‘nuova edizione dei DSM sia tutta una montatura per etichettare chi di fatto non soffre di malattia mentale bensì come afferma il Dr. Mariano Loiacono di ‘disagio’ dal latino "dis-adiacens" ovvero allontanamento dal sé.

Ed è l’esperienza foggiana del Dr. Loiacono che negli ultimi 40 anni ha fatto da argine alla psichiatrizzazione dei cosiddetti "psicotici", "schizofrenici", "bipolari", "depressi", "bulimici", "anoressici" e chi più ne ha più ne metta.

L’invito che faccio al ‘mio’ giornale è di verificare l’esperienza radicata al CMS (Centro di Medicina Sociale) di Foggia, che non è un CSM (Centro di Salute Mentale) proprio per l’attività di contrasto e di riabilitazione del disagiato che avviene tramite dinamiche gruppali che prendono spunto dai vissuti emozionali dei singoli e dei familiari per portare il sofferente dalla frantumazione del proprio sé all’interità che dovremmo essere e che spesso non siamo per una serie di motivi che bisognerebbe approfondire partitamente.

Chi arriva al CMS di Foggia sa che viene trattato come un sintomatico che ha attirato su di sé difficoltà familiari che necessitano di essere ripercorse attraverso la riappropriazione dei diversi codici che esprimiamo nel nostro essere nel mondo. La cosa decisamente rivoluzionaria è che queste interazioni dinamiche non sono d’esclusiva competenza psichiatrica. Anzi. Chiunque avendo consapevolezza dell’importanza dei codici simbolico (del linguaggio), analogico (del corpo) e bio-organico (dell’emozione), può favorire attraverso il Metodo alla Salute che si serve del Fondo Comune ovvero della Teoria (dal greco theorein ‘vedere’, ‘contemplare’) per dare a ciascuno gli strumenti per mettere ordine al disordine e per compattare i diversi codici col tempo scollati e frantumati.

Non è con questa lettera che voglio parteciparvi l’importanza di riabilitare il ‘disagiato’ che non è un ammalato, è mia intenzione invitarvi a recarvi personalmente a Foggia per comprendere il perché da tutta l’Italia e dall’Europa la gente quotidianamente investe su se stessa per uscire fuori da un vortice cosiddetto "psichiatrico" senza l’uso di psicofarmaci. Ripeto: è un invito che in questo momento è rivolto a chi non conosce la realtà foggiana e si presta ad intervistare il prof. Aguglia che bontà sua benedice il farmaco sul post/lutto… (anche se come ultima ratio) senza sapere che così facendo sta sostenendo l’industria farmaceutica e che di fatto non sta facendo nulla per chi viene relegato a ‘malato immaginario’.

Agrigento, 28/12/2013
Prof. Angelo Vita
(psicopedagogista)
per saperne di più 

venerdì 28 dicembre 2012

Portici (NA), mercoledì 14 novembre 2012. GAS CAMPANIA A CASA DI MADDALENA ED ENZO.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente Dr. Mariano Loiacono




GRUPPO ALLA SALUTE IN CAMPANIA
A CASA DI MADDALENA ED ENZO
A PORTICI (NA).




Si è riunito a Portici a casa di Maddalena il Gruppo alla Salute Campania. Hanno partecipato Maddalena, Mimmo, Annamaria, Primo e la moglie Giuseppina, Rosapaola, Chiara con il figlioletto  Diego ed i suoi genitori Gioacchino e…. e l’altro nipotino Nicolò

La conduzione è stata affidata a Maddalena e a Chiara. Abbiamo incominciato con i pensieri e con un piccolo accenno al Metodo alla Salute anche perché siamo partiti verso le 18:00 ed i genitori di Chiara non volevano ritornare a casa tardi.

Tutti hanno fatto il loro pensiero e per la prima volta io ho fatto un pensiero che avevo sempre rimandato, cioè quello di pensare di ricontattare mia sorella che ho visto per poco o niente in quasi trenta anni per alcune discussioni familiari. Ora penso che sia arrivato il momento buono (Kairòs) ma ha avuto un ruolo fondamentale anche il Metodo. Quasi tutti hanno fatto pensiero e comunicato tranne la mamma di Chiara che ha asserito di essere in veste di osservatore e che preferiva restare in ascolto.

C’è stato una bellissima partecipazione da parte di Annamaria che all’improvviso ci ha comunicato che lei dall’iniziale perplessità a trovarsi nel Gruppo è passata a dirci che lei ora si chiedeva chi lei stessa fosse e che non lo sapeva affatto e pertanto desiderava tanto scoprirlo interagendo con noi tutti e si è promessa di farlo anche per poter aiutare sua figlia che vive una situazione di disagio ed ancora declina di partecipare ai nostri Gruppi. 

Quasi tutti abbiamo fatto immersioni molto toccanti e qualcuno asserendo di ricordare solo un flash di episodio, è accaduto che si è lasciata andare ad una vera e propria full immersion davvero emozionante. Vi devo dire che è stata proprio di insegnamento la presenza dei bambini, i più vicini alla metastoria, liberi da sovrastrutture e sensibili alle emozioni più di tutti perché per tutto il tempo hanno assistito in modo eccezionale e con un naturale rispetto le nostre immersioni. Davvero bello.

Di materiale ne è venuto fuori tantissimo per darci poi modo di teorizzare alla fine, anche su episodi che all’apparenza possono sembrare di non tanta importanza. I nodi che ci portiamo e che ci hanno in parte bloccati risalgono sempre al contesto delle nostre famiglie d’origine e nel gruppo è emersa la mancanza di un accompagnatore che ci facesse scoprire noi stessi ed il nostro corpo in modo naturale, ma si sa per la cultura dalla quale vengono i nostri genitori certi argomenti sono tabù. Inoltre abbiamo soppresso, in modo del tutto naturale ritenendoci adulti, anche il dolore per la perdita di un nostro caro ed ora ci ritroviamo a fare i conti con nostre parti dimenticate ma che il nostro codice bio-organico ancora reclama. Infatti come nel caso di A. M. vive oggi da sposata ancora sensi di colpa vecchi ed un celato rancore verso la madre asserendo di non esser stata vista e voluta bene. Inoltre  si è evidenziato come il dolore dei nostri codici profondi, che noi molte volte attribuiamo ai luoghi ed ai nostri vicini ci perseguiti fino a quando non riusciamo in un contesto (Utero accogliente) a tirare fuori la nostra rabbia ed i nostri dolori
Raccontarci i nostri vissuti è servito molto per cercare di capire quali meccanismi si inneschano in noi a tal punto da bloccandoci nel nostro cammino di vita e credo che ciò  stia aiutando molto noi tutti e dei nostri familiari, poiché si vive quasi sempre una vita di funzioni-ruolo, lontana dalle emozioni, senza amore e con tanto disagio.
Il gruppo è terminato alle ore 22:00, ma abbiamo proseguito poi con una ricca cena preparata dalla padrona di casa.

Salute tanta, 

Mimmo

giovedì 20 dicembre 2012

Foggia, mercoledì 19 dicembre 2012. LETTERA DI CONGEDO DEL DR. MARIANO LOIACONO. Ultimo Natale al Centro di Medicina Sociale di Foggia.





 


ULTIMO NATALE
AL CENTRO DI MEDICINA SOCIALE

Lettera di congedo indirizzata alle
Persone in Trattamento e
a quelle di buona volontà.





Carissime/i,

dopo 36 anni, è prossimo il mio congedo dal Centro. Pur pensionandomi il 1 marzo p.v., il 2 gennaio p.v. avrei dovuto, e voluto, prendere almeno una piccola parte dei quasi 100 giorni di ferie di cui non ho potuto godere gli anni precedenti per motivi di servizio. Purtroppo, il Direttore Generale dell’Azienda mi ha chiesto oggi di rimandare le ferie fino all’espletamento dell’avviso pubblico per il dirigente medico (14 gennaio 2013), al fine di evitare la chiusura del Centro. 

Intendo, comunque, sin da ora congedarmi da voi e dal Centro, cominciando col dirvi cosa lascio e cosa consegno a ognuno di voi:

* Lascio un Servizio Pubblico, messo su in tutti questi anni, che si interessa ufficialmente di “disagio diffuso, l’unico a livello nazionale ed internazionale;

* Lascio una metodologia innovativa, il “metodo alla salute, sperimentata e verificata in tanti anni di impegno generoso. Ora che le altre metodologie tradizionali segnano il passo, emerge ancora di più la sua straordinaria particolarità nel panorama nazionale e internazionale;

* Lascio un modello inedito di integrazione tra ospedale e territorio, tra pubblico e privato, tra operatori e volontari, tra ruoli e funzioni legati all’economia e ruoli e funzioni legati al piacere di vivere la propria e l’altrui umanità;

* Lascio una rete nazionale di varie Associazioni regionali onlus che adottano il metodo alla salute nei propri territori e partecipano a momenti comuni di formazione e iniziative sperimentali;

* Lascio, nel territorio della Provincia di Foggia, tre associazioni che si caricano dell’accoglienza ordinaria delle persone in trattamento provenienti da fuori regione, del Centro Documentazione Nuova Specie (archivio storico “audio-video-foto”, atti integrali, pubblicazioni), della sperimentazione di intervento intensivo in situazioni di frantumazione psicotica;

* Lascio una rivista trimestrale “Limax”, un sito www.nuovaspecie.com, un blog www.metodoallasalute.blogspot.com;

* Lascio un considerevole numero di individui di ogni età, coppie, famiglie formate al “metodo alla salute” e in grado di far da conduttori per sé e per altri nei propri territori regionali;

* Lascio il problema ancora aperto della chiusura del Centro e di una progettualità istituzionale pubblica integrata con la Fondazione Nuova Specie onlus;

* Lascio una scarsa-assente sensibilità politico-istituzionale, locale-provinciale-regionale-nazionale, riguardo le sorti del “metodo alla salute”, sottovalutandone l’innovazione per la salute globale e l’indotto che produce per vari livelli ed esigenze;

* Lascio le difficoltà che ci saranno, tra tutte le persone afferenti al “metodo alla salute, a collaborare, integrarsi, crescere, continuare a sognare concretamente, mantenere una prospettiva metastorica.

Mi congedo, comunque da voi, con uno sguardo in avanti che mi dà speranza:

* Spero di continuare a stare in salute, nonostante i miei imminenti 65 anni;

* Spero di potermi prendere più tempo per me e per approfondire la teoria globale-quadrimensionale;

* Spero che a breve, dopo quasi due anni di iter burocratici, la Fondazione Nuova Specie (onlus dal 24 giugno 2012) riceva il decreto di riconoscimento ministeriale;

* Spero di poter visitare le varie “cappelle” regionali per corsi di formazione, settimane intensive, aperture di credito e di iniziative ispirate al “metodo alla salute” e alla epistemologia globale;

* Spero di poter seminare diffusamente nuove prospettive nelle relazioni ordinarie e nelle varie istituzioni, la cui dismaturità e frantumazione genera e mantiene il “disagio diffuso” e la sofferenza crescente di questo terzo millennio;

* Spero di trovare una “stalla” in cui collocare la Fondazione Nuova Specie e le attività rigenerative e formative che intendo continuare a portare avanti;

* Spero che continuiate a seguire lo sviluppo e le vicissitudini di questa nuova fase della mia vita; spero che continuiamo a volerci bene, a sognare insieme ancora per molto tempo, a desiderare di incontrarci e operare per le prospettive di nuova specie.

Auguro a ognuno di voi di nascere quest’anno, lasciando ciò che ormai è concluso nella propria vita, e sperando in ciò che è solo intravisto ma che richiede pazienza, costanza e amore per farsi vedere nella sua pienezza.

Foggia 20 dicembre 2012

Mariano Loiacono

mercoledì 19 dicembre 2012

Portici (NA), domenica 21 ottobre 2012. UN GRUPPO ALLA SALUTE IN CAMPANIA, raccontato da Mimmo.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente Dr. Mariano Loiacono




GRUPPO ALLA SALUTE 
IN CAMPANIA,
A PORTICI,
DOMENICA 21 OTTOBRE 2012.



Si è riunito ancora a portici il G. A. S. Campania a casa di Enzo e Maddalena. Sono intervenuti: Mimmo, Lucia, Lalla, Annarita, Zaccaria, Eva da Roma e per la prima volta (al G. A. S. Campania) Francesco figlio di Mimmo e Lucia e da Foggia ospite a Napoli, Davide. In un ambiente molto accogliente con dolcini  vari ed aperitivi pian piano sono state avviate le fasi del Graal.

Nelle presentazioni Z. ci ha parlato della sua dipendenza, che ha finito col rovinare la sua vita ed il suo corpo, ancor più devastato dai farmaci che deve assumere nel quotidiano. Professionista affermato è rimasto solo, abbandonato dalla sua famiglia acquisita e dagli amici e soffre per questa situazione. Credo si sia trovato bene nel gruppo, anche se dopo un po' ha manifestato insofferenza e voleva andar via. Alla fine ha resistito grazie anche all’accoglienza che noi tutti abbiamo saputo dargli. I giovani del Gruppo hanno da subito mostrato la loro disponibilità non solo con le immersioni ma anche con la teoria, come in effetti ha fatto Davide che non ha tralasciato nulla di ciò che è stato detto nel gruppo, teorizzando così su tutto e tutti.

A piccoli passi e con l’affidarsi si sta avverando ciò che ha sempre detto Mariano e cioè: ciò che lui fa può essere fatto da chiunque (anche se è molto difficile secondo me) ed i risultati in effetti arrivano grazie alle interazioni e  agli scambi nei Gruppi. Ancora una volta sono emersi vecchie ferite e dolori di lutti non elaborati, rapporti familiari spezzati, soluzioni trovate da figli non accompagnati e persone ferme ancora ad episodi legati all’infanzia ed all’adolescenza. Ho potuto notare come il simbolico imperante, distruttivo e limitato non ci fa andare oltre facendoci fermare a fatti che poi ci hanno bloccato in profondità ed è  solo grazie  alla teoria che si riesce poi ad alleggerire e ci si aiuta insieme a superare vecchi dolori, rabbia accumulata  ed immancabili sensi di colpa. Il Gas Campania  pertanto si è prefissato il raggiungimento (non facile) della salute intera di ognuno ed intende pertanto proseguire a passi di lumaca in questo affascinante e nel contempo tortuoso cammino.

Salute tanta a tutti,

Mimmo

Portici (NA), domenica 14 ottobre 2012. GRUPPO ALLA SALUTE IN CAMPANIA, raccontato da Mimmo Ambrosio.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente Dr. Mariano Loiacono





GRUPPO ALLA SALUTE
IN CAMPANIA,
A PORTICI,
DOMENICA 14 OTTOBRE 2012.





Si è svolto di nuovo il G. A. S. Campania a Portici a casa di Enzo e Maddalena, sono intervenuti Mimmo, Lucia, Annamaria, Lalla, Ali, Lea ed era presente anche Enzo amico di Maddalena e medico psicoterapeuta.
All’incontro hanno partecipato ed aiutato Maddalena nella conduzione: Giovanna Velluto e Gina Napoletano arrivate da Foggia per trascorrere alcuni giorni a Napoli

Sono state effettuate le varie fasi del Graal in modo molto leggero anche per dare ai nuovi il modo di poter entrare pian piano a capire il metodo alla salute. Io credo che la presenza di persone di provata esperienza nel Metodo (Giovanna e Gina) sia stato molto d’aiuto poiché sono riuscite con poche parole a spiegare meccanismi  di vita che noi presi dalla frenesia quotidiana non saremmo mai riusciti a spiegarci come ad esempio il periodo di allontanamento consigliato nei rapporti cosiddetti "simbiotici". Almeno io consideravo la cosa assurda poi Giovanna mi ha fatto capire che l’allontanamento serve a metterci alla prova senza le stampelle di appoggio che possono essere mogli, figli etc. e quindi vediamo un pò in noi stessi e ciò che da soli riusciamo a fare anche cercando di avvicinarci a noi stessi.

Ci sono state nel gruppo molte interazioni e partecipazioni specialmente da parte dei nuovi. Ci sono state 5 immersioni molto profonde che hanno smosso tante emozioni in noi tutti. In quasi tutte è emerso il nostro mancato accompagnamento  in quanto abbiamo usato i poveri strumenti datici in dotazione con tutte le conseguenze del caso. In alcuni casi è venuta fuori un’ambivalenza di comportamenti e false verità dette ai figli i quali con la loro sensibilità hanno dimostrato la loro sofferenza col disagio. In altri è venuto alla luce l’allontanamento dei familiari di fronte all’iniziativa di effettuare un cambiamento di stile di vita poiché visti dal di fuori i cambiamenti ci rendono strani e ci fanno essere considerati fuori di testa. Molto è stato il dolore ed i sopiti sensi di colpa che sono venuti fuori, e proprio l’immersione di M. che con tanto coraggio dopo 2 anni è ritornata a casa sua ci ha fatto capire quanto sia lento il riprenderci ed elaborare parti della nostra vita che ci hanno segnato nel profondo.
 
Ma è anche vero che l’impegno vero ed il mettersi in gioco danno i loro frutti positivi proprio come L’esperienza di M. ed E. ci dimostra. La cosa più difficile risulta essere, nonostante la risoluzione di alcuni problemi, lo scoprire noi stessi, avvicinarci a noi perdonarci e riuscire a vincere i sensi di colpa. Cose sicuramente queste un poco difficili da attuare ma non impossibili se vi è l’apporto di una buona rete che noi tutti stiamo cercando di attuare in Campania. Auguro a tutti una piena riconquista di salute.
 
Abbracci,

Mimmo
 

lunedì 17 dicembre 2012

Ancona, martedì 11 dicembre 2012. EMERGENZA CMS DI FOGGIA. LETTERA DEL SINDACO FIORELLO GRAMILLANO A NICHI VENDOLA.







EMERGENZA CMS DI FOGGIA.
LETTERA 
DEL SINDACO DI ANCONA
FIORELLO GRAMILLANO 
ALL'ON. NICHI VENDOLA.


Ancona, 11 dicembre 2012

On. Nichi Vendola
Presidente della Regione Puglia

e.p.c
Dott. Ettore Attolini
Assessore Sanità Regione Puglia
 Dott. Nicola Fratoianni 
Assessore per le Politiche Giovanili
Regione Puglia
 Dott.ssa Elena Gentile
Assessore per il Welfare Regione Puglia
 Dott. Attilio Manfrini 
Direttore Generale Asl di Foggia
 Dott. Tommaso Moretti
Direttore azienda OO.RR. - Foggia
 Dott. Aldo Procaccini
   Direttore sanitario Azienda OO.RR. - Foggia
 Dott. Tonino D'Angelo
Segretario reg.le Cittadinanzattiva
Tribunale per i diritti del malato regione Puglia



Signor Presidente
attraverso la nota della Sua segreteria del 23 dicembre u.s. sono venuto a conoscenza del fatto che il Centro di Medicina Sociale degli Ospedali Riuniti di Foggia non chiuderà. 
So che il Centro di Medicina di Foggia è ormai da anni un punto di riferimento per i malati, per le loro famiglie, per le associazioni e le istituzioni non solo in ambito regionale. Non a caso l'attività del Centro di Medicina Sociale è stato anche il fulcro che ha generato la preziosa attività dell'associazione "Alla Salute onlus Marche", che opera nel territorio di Ancona. 
Auspico dunque che la comunicazione diramata il 23 dicembre si concretizzi in tempi brevi in un atto ufficiale della Giunta regionale, certo della Sua attenzione e sensibilità alle problematiche sociali, con particolare riferimento al disagio.
Con viva cordialità 
Fiorello Gramillano


 

domenica 16 dicembre 2012

CMS (FG), venerdì 14 dicembre 2012. SETTIMANA INTENSIVA. Quinta giornata.


 FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente Dr. Mariano Loiacono


  QUINTA GIORNATA 
DELLA SETTIMANA INTENSIVAA FOGGIA
"...la porta è aperta la tua vita è lì 
....aspetta solo di essere 
riempita un po'   
...di sogni nuovi"


Il venerdì, il giorno dei bilanci, si apre con la canzone  "AVANTI TUTTA".......
 
Muri, vetrine, assordanti caffè,
Circoli, amici, lavoro, bignè:
Son solo ombre di un film senza eroi,
Non cerchi più tutto quello che vuoi.

Ed i cortili di un tempo che fu
Non ti ricordano la gioventù.
Pallido il gesto la testa è rapita
E la tua vita di colpo è sfiorita.

Rit. Avanti tutta, avanti, non fermarti più;
La porta è aperta la tua vita è lì
Che aspetta solo di essere riempita un po'
Di sogni nuovi e tanta umanità.

Avanti tutta, avanti, solo non sarai,
Perché in spalla un sacco porterai;
Tante le storie dentro ed i pensieri tuoi
Saranno forti come tu li vuoi.

Puoi ritrovarti s'è quello che vuoi,
Pensa a te stesso, ai sogni che hai.
Non è egoismo, ma senso reale
E con il mondo sarai solidale.

Forte la vita si riprenderà
I pezzi sparsi di un'integrità
Persa nel nulla lasciata marcire,
Senza una meta lasciata morire.

Rit.
 
e a saguire  "GOCCIA DOPO GOCCIA"

Dopo queste canzoni, è stato festeggiato il compleanno di Francesco Ambrosio durante il quale il papà gli ha dedicato una poesia e la mamma gli ha regalato una torta.
Dopo di ciò c’è stata la lettura dei post mancanti e un ringraziamento speciale a Vittoria da arte di tutti.
 
PREMESSA: non abbiamo mai fatto un post per cui abbiamo pensato di fare un piccolo bilancio della settimana !!
Prendendo spunto dalla vita che ha in se tutte le parti per formare un Intero, questa settimana intensiva ha racchiuso tutte le fasi.
 
Siamo partiti nei primi due giorni dal mettere fuori la rabbia attraverso forti dinamiche, in cui Gioele , Diego, Victoria e tanti altri figli hanno avuto occasione di esprimere la loro rabbia. Siamo arrivati così al mercoledì, il giorno del rito, in cui sono state toccate le profondità, dove si sono potuti esprimere dolori antichi che bruciavano per dare luce a nuove prospettive di vita. Al di là del dolore, c’è la delusione,che si è potuta esprimere durante i ring del giovedì. Quale occasione migliore per alleggerire se non la festa a villa Terronia??? Non credevo che ci si potesse divertire così senza lo sballo virtuale delle sostanze. Abbiamo provato il vero sballo, quello lucido.
 
Oggi , nonostante la stanchezza , ogni gruppo familiare ha fatto il suo bilancio impegnandosi in nuove prospettive di crescita
Il bilancio che maggiormente ci ha colpite è stato quello di Bruno Meris e Angelica. È stato bello vedere una bambina di soli due anni che ascoltava il papà esprimerle la gioia di averla VOLUTA.

I bilanci sono stati un’opportunità per fare chiarezza e provare ad abbandonarsi e finalmente riposare come ha fatto la piccola Angelica dopo aver ascoltato le parole del papà. Ci auguriamo che tutti i partecipanti possano concedersi lo stesso  abbandono come faremo noi tra un po’, ma chissà se il nostro caro  DR. Mariano dormirà o continuerà per tutta la notte a fare bilanci a tutti i ricoverati del “D'Avanzo”???

Adriana, Serena, Luca 
e Luigi Scialdone
San Severo 15-12-12 ore 1:50


P.S.: C’è giunta notizia che Mariano ha terminato  i bilanci alle 4 e 30 del mattino. Strepitoso !!!!