TRE CORSI PER UN PERCORSO.
III° CORSO:
III° CORSO:
"INSIEME MADRE-NEONATO,
OVVEROINSIEME FEMMINILE-MASCHILE".
Terzo giorno.
E fu sera e fu mattina.
Il terzo giorno è iniziato con l’invito - di Mariano a Rosanna - a leggere il biglietto di auguri che la figlia le ha inviato per il suo compleanno. E’ stato un modo per valorizzare la madre di aver dato luce a sua figlia e far riconoscere a Simona il valore di Rosa.
In questa giornata di corso, Mariano entra nel vivo dell’Insieme Femminile-Maschile attraverso la canzone “Lacreme napulitane”; in particolare ci presenta due interpretazioni della canzone: l’una prevalentemente maschile di Merola e l’altra invece più femminile di Murolo.
In questa giornata di corso, Mariano entra nel vivo dell’Insieme Femminile-Maschile attraverso la canzone “Lacreme napulitane”; in particolare ci presenta due interpretazioni della canzone: l’una prevalentemente maschile di Merola e l’altra invece più femminile di Murolo.
La musica ci offre un altro ritratto della danza lenta, graduale e crescente del femminile nel “Boléro” di Maurice Ravel. La dimostrazione che un buon femminile può celarsi in un maschio si esprime in Fabio con Aurora che finalmente sente e riconosce come figlia.
A fine mattina, Mariano chiama Adriana V. che introduce la teoria sull’Insieme Madre-Neonato fondata sull’osservazione della loro relazione nei primi giorni di vita. La teoria Madre-Neonato risponde alla domanda: “che senso diamo all’Esistenza” e “come possiamo modificarla”. Nel momento in cui si rompe la fusionalità della Gravidanza, il Neonato rappresenta il movimento all’interno della storia e la Madre l’intervento metastorico. Dal “filmato” emerge che il Neonato rappresenta il maschile che è il massimo dell’espressione dei bisogni e la Madre, il femminile, che si mette a disposizione per soddisfarli ed accompagnare il Neonato per farlo procedere nel viaggio, laddove senza di lei si fermerebbe.
Il Viaggio dell’Esistenza è un ciclo costituito da due fasi: una ascendente, disagica e maschile (Iliade) e una discendente, nostal(a)gica e femminile (Odissea). Nel momento del ritorno ad Itaca-In.Di.Co., l’energia meccanica del movimento si trasforma in energia elettrica e ci restituisce olio nella lampada per rientrare nel ciclo dell’Esistenza rinnovati e far procedere in questo modo la Gravidanza metastorica.
A fine mattina, Mariano chiama Adriana V. che introduce la teoria sull’Insieme Madre-Neonato fondata sull’osservazione della loro relazione nei primi giorni di vita. La teoria Madre-Neonato risponde alla domanda: “che senso diamo all’Esistenza” e “come possiamo modificarla”. Nel momento in cui si rompe la fusionalità della Gravidanza, il Neonato rappresenta il movimento all’interno della storia e la Madre l’intervento metastorico. Dal “filmato” emerge che il Neonato rappresenta il maschile che è il massimo dell’espressione dei bisogni e la Madre, il femminile, che si mette a disposizione per soddisfarli ed accompagnare il Neonato per farlo procedere nel viaggio, laddove senza di lei si fermerebbe.
Il Viaggio dell’Esistenza è un ciclo costituito da due fasi: una ascendente, disagica e maschile (Iliade) e una discendente, nostal(a)gica e femminile (Odissea). Nel momento del ritorno ad Itaca-In.Di.Co., l’energia meccanica del movimento si trasforma in energia elettrica e ci restituisce olio nella lampada per rientrare nel ciclo dell’Esistenza rinnovati e far procedere in questo modo la Gravidanza metastorica.
1. lo stato quiete o il sonno-sogno;
Il sonno-sogno è il momento in cui l’In.Di.Co. entra nella nostra storia senza l’esterno. Il Neonato vive ancora una condizione di fusionalità e autonomia. Dal sonno-sogno, Mariano ha estrapolato la rappresentazione dello stato quiete. Ciclicamente viene bombardato dall’emergere del bisogno (1^ dimensione) che segna il passaggio dallo stato quiete a uno stato di destrutturazione, nel caso in cui il bisogno non venga soddisfatto, comportando così la perdita di parti di sé. A quel punto è importante l’intervento del femminile, perché questo venga soddisfatto.
Solo l’eroe femminile può fermare e uccidere il drago!
Dalla Tana del Drago (Casa “Dai Nonni”) emerge il bisogno di passare al sonno-sogno in modo che l’In.Di.Co. completi le parti che abbiamo tralasciato…
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