lunedì 29 dicembre 2014

Casa "Dai Nonni" (Troia - FG), lunedì 8 dicembre 2014. RISVEGLIAMO LA MEMORIA CON ZIO GAETANO!

ASSOCIAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS



"RISVEGLIAMO LA MEMORIA".
INCONTRO CON
“ZIO” GAETANO LANGUZZI.



Caro Zio Gaetano,

avrei voluto scriverti prima dell’incontro che abbiamo avuto con te ieri, lunedì 8 dicembre, ma i vari impegni di lavoro hanno prevalso sulle forti emozioni  che ho conservato dentro di me fino ad ora. 

 
Emozioni profonde nate dalla lettura dei tuoi libri che ho letteralmente “divorato” per partecipare meglio al primo incontro “Risvegliamo la memoria” che noi dell’Associazione Nuova Specie abbiamo organizzato. 


Mio marito, Francesco, ha pensato di chiamare te per piantare delle radici dentro di noi, nei partecipanti all’incontro e nell’Associazione Nuova Specie che, da qualche mese, sta cercando di rinascere in continuità con il passato, ma con un piacere e un desiderio di fare Fetogenesi, partendo da un piccolo gruppo di lavoro. 


Le luci del presepe, il camino accesso, i canti di Zio Mario, la presenza spettacolare di Nonna Concetta, mi hanno fatto immergere nell’evento e non ho pensato più a ciò che avrei voluto dirti.

Lo scenario di ieri è stato ricco, sembrava di stare in un salotto letterario o in un teatro dove il protagonista, un anziano ebanista di Orsara, si è raccontato. Chiamarti ebanista, caro Zio Gaetano, è veramente roba da poco, tu sei molto di più, in te vedo quella molteplicità che nasce solo dalla saggezza acquisita con una vita intensa e mai banale.
 

Sei un poeta, Zio Gaetano.
“Le mamme trasmettono la loro anima ai figli, e ora che cosa è rimasto? Un cuore che sanguina”.

Uno psicologo.
“Più che le grida e gli sguardi terrorizzanti, fu la figura del nonno a farmi riflettere. Mi guardò con amore e, senza parlare, lentamente si curvò con la falce tenendo il passo con quelli più giovani di lui. Guardai quel vecchio calmo sul lavoro, metodico, efficiente; alla sua età poteva riposarsi, ma non era possibile, bisognava raccogliere il grano per poter sopravvivere”.

Un sociologo.
“Quello che impressionava di più il vecchio, abituato ai cambiamenti con lo scandire del tempo naturale, era il cambiamento repentino della rivoluzione tecnologica che non ha dato all’uomo il tempo necessario per adeguarsi”.

Un uomo di grande fede, non legata a convenzioni e istituzioni.
“Il contadino non si sentiva mai solo con se stesso, ma parte viva dell’infinito immutabile eterno Iddio”.
Uno scrittore di grande, grandissimo pregio.

Io ho letto tanto, Zio Gaetano, appartenevo ad una famiglia di letterati, i libri che sono passati sul mio comodino sono stati tanti, ma nessuno ha saputo darmi quello che mi hai dato tu: hai contribuito a collegare il mio sapere alla vita. Ho sentito la vita. Allora, mi sono ricordata quando all’università studiai Corrado Alvaro, feci un esame brillante solo perché anche la sua scrittura, come quella tua, si era incarnata nella mia vita
Poi ho dimenticato e ora, con dolore, la memoria si è risvegliata e ho rivisto il mio amore per la storia che non ho mai poco collegato alla vita, la storia di noi uomini  che si insegna a scuola, una storia astratta che non si trasforma in “sapienza”.


Ho pensato a tutto ciò che avrei potuto essere se qualcuno mi avesse insegnato, come hai fatto tu, che il sapere è di tutti e parte e torna alla vita. 

Hai la capacità di raccontarti e questo, come ha detto ieri Mariano, ti tiene in vita perché la capacità di raccontare, prima forma di teorizzazione, aiuta a vivere, a dare un senso ai nostri tanti perché.

Ti voglio bene,

Insegnante
dell’Associazione Nuova Specie

domenica 28 dicembre 2014

Paterno-Sasso di Castalda (PZ), lunedì 8 dicembre 2014. IN BASILICATA, FESTEGGIAMO L'IMMACOLATA CON UN CROSSINGOVER DI ASSOCIAZIONI!


FESTEGGIAMO L'IMMACOLATA
A CASA CIMETTI-MASTRANGELO 
 E CON IL GRUPPO ALLA SALUTE
DI SASSO DI CASTALDA.


Quella di ieri (8 dicembre2014) è stata un’altra bellissima ed importante giornata per il Gruppo dell’Associazione alla Salute Basilicata. Finalmente sentiamo davvero di crescere, di stare in movimento e di espanderci, dentro e fuori di noi.

Ancora una volta siamo stati visitati da persone attive nelle Associazioni delle regioni limitrofe alla nostra. E’ già la terza volta che questo capita, con nostro grande piacere. Gli incontri infatti, sono ripartiti a novembre proprio in occasione della visita degli ospiti e referenti della Casa Madre di Foggia. Abbiamo poi avuto l’onore di ospitare i Campani Lucia e Mimmo ed infine ieri è stata la volta di cari amici venuti da Bari. Sto parlando di Enzo e Maria, di Filippo e Luca

La cosa ancor più bella è stata quella di potersi in-contrare, non soltanto per il Gruppo alla Salute, ma anche per trascorrere l’intera giornata di festa insieme, proprio come una vera e propria famiglia.

Ci siamo infatti riuniti nell’ospitale casa Cimetti-Mastrangelo per godere di un ottimo pranzo e della bella compagnia di 15 persone (io, Rosa, Ivan, Giuseppina, Tonino, Andrea, Alice, Assunta, Michele, Luca, Cristian, Enzo, Maria, Filippo e Luca) che hanno invaso il soggiorno spodestando perfino il divano, recluso in cantina!

Dopo questo momento di convivialità ci siamo recati a Sasso di Castalda, o meglio a "Sesso di Castalda" come è stato giocosamente ribattezzato durante l’ultimo corso, dove ad aspettarci c’erano altre persone che solitamente frequentano il Gruppo.

Enzo ci ha informato circa le novità e le trasformazioni in atto del Progetto Nuova Specie e in particolare del fatto che Mariano punta ad un consolidamento e ad un accorpamento delle Associazioni meridionali affinché una rete più solida possa aspirare alla nascita e alla gestione di un Mas.Tr.O.

Giuseppina ha poi dato a tutti la bella notizia che il prossimo Progetto "Rainbow" si terrà di nuovo in questa terra, a cavallo tra il mese di marzo ed aprile e che, inoltre, a partire da gennaio, grazie all’impegno di Assunta, maestra nella Scuola Primaria di Villa D’Agri, si avvierà nella sua classe, l’attività del Cerchio Magico con cadenza quindicinale, fino al mese di maggio.

Dopo queste comunicazioni si è passato a racconti più personali iniziando da Michele che con gioia, curiosità ed entusiasmo, si accinge finalmente a partecipare alla sua prima Settimana Intensiva con entrambi i genitori i quali, nonostante le normali paure e preoccupazioni, partono con una valigia carica di speranza.

A questo è seguita la mia comunicazione con la quale ho raccontato dell’esperienza al Corso sull’Insieme Madre-Neonato, i miei entusiasmi, le mie speranze ma anche le mie prime difficoltà con mia madre che, con la sua resistenza e il suo negativo, mi mette ANCORA in difficoltà. Gli interventi e i consigli, i racconti e le esperienze personali di Tonino, Maria, Enzo e Giuseppina però, mi hanno alleggerita e aiutato tanto facendo in me riaffiorare la speranza e quella spinta che una settimana di quotidianità avevano già un po’ intaccato.

Infine abbiamo ascoltato la comunicazione di Giuseppe che combatte ancora con l’insonnia, con le sue apnee notturne, con la sua solitudine e le sue incertezze. Una situazione che ormai va avanti da molto tempo, che è stata accolta dal Gruppo e da Giuseppina la quale però ora, con più fermezza lo spinge al movimento e al coraggio, chiedendogli di trovare nel suo star male l’opportunità per dei cambiamenti reali e soprattutto l’opportunità di ricollegarsi a parti più profonde di sé. La prossima settimana intensiva può essere un’occasione di riavvio del suo percorso di crescita/cambiamento, ed Enzo si è sentito di anticipare che potrebbe essere buona per lui la partecipazione al prossimo Progetto "Rainbow" che gli potrebbe offrire una maggiore continuità di immersione e spinta metastorica.

Questa insomma, a grandi linee, è stata la giornata trascorsa insieme; bella ed importante nella sua capacità di donare a tutti noi nuove prospettive e un rinnovato entusiasmo, rispetto alle nostre vite, all’Associazione alla Salute della nostra bella terra e al progetto tutto. Ed è per questa ragione che di nuovo ringrazio ognuno di voi.

Con affetto,
Simona Caione

lunedì 22 dicembre 2014

Aula didattica globale "Gianna Stellabotte" (FG), domenica 30 novembre 2014. CORSO "INSIEME MADRE-NEONATO, OVVERO INSIEME FEMMINILE-MASCHILE". Quinta e ultima giornata.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429
 Prefettura di Foggia


ASSOCIAZIONE ONLUS ALLA SALUTE - FOGGIA
iscritta ai sensi della l.r. n. 11 del 16 marzo 1994 
nel reg. gen. assoc. Volontariato col N. 305 – d.r. 56 del 25 maggio 1994 
Via Candelaro 98/A - 71100 - Foggia


 
TRE CORSI PER UN PERCORSO.
III° CORSO: 
"INSIEME MADRE-NEONATO,
 OVVEROINSIEME FEMMINILE-MASCHILE".
 
Quinto giorno.
 
 

“UNA QUARTA DIMENSIONE ILLUSORIA:
LA DONNA SIRENA”. 


L’ultimo giorno, il quinto, oggi si conclude  il viaggio che Mariano grazie alla sua teoria sull'Insieme Madre-Neonato, ovvero Insieme Femminile-Maschile ci ha fatto fare con  la sua capacità di saper mescolare fenomeno vivo e teoria insieme, permettendoci così di scoprire in diretta i meccanismi che sono nella vita di ognuno di noi.
 


Vengono chiuse alcune situazioni che Mariano stesso aveva sollecitato e accompagnato nei giorni precedenti, tra cui il rapporto tra madre e figlia, Rosa e Simona, dove insieme si è deciso di procedere cercando di mettere da parte l’astio e il negativo che ha caratterizzato la loro relazione, e di iniziare a scoprirsi partendo da un positivo che grazie a Mariano si è potuto riconoscere e che ora Simona, figlia, per crescere e fare un salto nella relazione con sua madre, ha bisogno che si predisponga per essere lei madre di sua madre…
 
Intanto ricordiamo che oggi è il compleanno di Ekaterina, ieri sera è stata fatta una festa (passaggio) dove lei stessa si è sentita di aver finalmente iniziato a festeggiare la sua nascita, una nascita che grazie al lavoro che è riuscita a fare su stessa in questi anni di percorso con il Metodo alla Salute ora può riappacificarsi con quel “niente” che trent’anni fa l’ha messa nella vita e iniziare a ripartire sentendosi lei più madre di se stessa.
 
Un trenta come il trenta è il giorno della sua nascita che azzera con un passato e inizia con un presente inzuppato in più parti nella sua Gravidanza dell’Esistenza


Per Mariano è importante tenere conto della storia e di cosa ci propone, perché si può attingere ad essa e prendere ciò che serve per la nostra vita e in  questa chiusura del corso ci ricorda che secondo il calendario liturgico oggi, che è domenica, si da inizio al periodo di Avvento, un passaggio dove per quattro settimane ci si prepara ad un momento sacro, che per i cristiani è sicuramente il Natale e quindi la “venuta” di Gesù Cristo, ma applicato alla nostra vita potremmo vederlo come un momento preparatorio alle nostre nascite, dove lasciando un anno alle spalle, ci si possa impegnare/preparare a voler far nascere parti nostre che ancora non emergono, o meglio ancora a chiudere ciò che non ci appartiene più, per dare inizio ad una nuova fase; un passaggio che, senza nulla togliere al cristianesimo, va contemplato e “sacralizzato” ugualmente. Infatti risalendo alle origini della parola SACRO, essa a molteplici significati tra cui “attaccare, accompagnare, seguire, servire, onorare”, perché quando si arriva a decidere di fare un cambiamento grande è importante onorarlo, senza disprezzare ciò che è stato e che ci ha permesso di procedere fin li, ma farsi accompagnare ad attaccare, quindi  a mettere insieme più parti che ci aiutano a proseguire nel Viaggio della nostra Gravidanza.

 
Mariano sottolinea che per sacralizzare la propria vita non serve essere credenti o professare una fede, ma è bello scoprire che noi siamo figli di un progetto unico e irrepetibile, dove la nostra IV^ dimensione, ritornando alla teoria toccata da Mariano in questi giorni sul Quadrimensionalismo, quindi la “Madre” è colei che ci porta nel suo grembo, lei vuole bene al suo feto, qui la Gravidanza non ha bisogno di nulla perché è già parte dell’Esistenza.
 
Se ognuno di noi imparasse a vivere sentendosi dentro questo Viaggio della Gravidanza non esisterebbero confronti-differenza con l’esterno, ma ognuno di noi farebbe festa per ciò che è, per ciò che la sua Gravidanza gli sta mettendo a disposizione, imparando ad apprezzarsi e continuando ad avere dentro di sé quel Senso del Viaggio che ti spinge verso una tua metamorfosi, proprio come accade  al feto nei nove mesi di gestazione.


Mariano quindi ogni mattina ci invita a chiedere/pregare a questa Madre, perché ci aiuti a procedere, a ricontattarci, prima di immetterci nella storia, nell’ordinario, con questa parte di noi che è solo nostra, non ha nulla a che vedere con i rapporti forti, con le relazioni, ecc., ma che è essenziale perché da essa possiamo trarne una grande energia, e poi la sera per chiudere la giornata darci un tempo necessario per ringraziarla o per maledirla nel caso in cui non ci siamo sentiti in comunione con essa, ma sempre con l’ottica di ripartire in maniera propositiva l’indomani.
 
E con questo bel proposito che Mariano porta la sottoscritta a fare un passaggio che credo non dimenticherò, ed è per questo che mi ritrovo a scrivere questo post.


Partendo dalla mia situazione mi ha paragonata alla storia di  Sara,  tratto dal Libro di Tobia della Bibbia, colei che è stata posseduta da Asmodeo, uno spirito maligno che uccideva tutti gli uomini con cui ella si univa; finché non arrivò Tobia che grazie alla guida/accompagnamento dell’Arcangelo Raffaele viene liberata da tale maledizione.
 
E ora arriviamo ad un’altra figura, quella della sirena, personaggio che abbiamo conosciuto attraverso la mitologia, infatti lo ricordiamo nel viaggio di ritorno ad Itaca di Ulisse, o in quello di Giasone, che entrambi si ritrovano a dover fronteggiare questa donna/pesce ognuno cercando la soluzione per non cedere al suo richiamo mortale.

 
La sirena è metà donna, quindi può utilizzare il suo busto, il seno e il suo canto per comunicare con gli uomini, ma nell’altra metà è un pesce, quindi questo la rende ambivalente perché non sarà mai un intero, ella vive nelle profondità del mare, ma ha comunque bisogno di relazionarsi con gli uomini.
 
Ella stando nelle acque del mare è abituata all’instabilità, alla fluidità, e quindi all’inaffidabilità, non ne ha paura e quello è il suo territorio di caccia. Con il suo canto ammalia chi avrà la sventura di incontrarla e solo chi avrà l’umiltà di farsi accompagnare e quindi aiutare legandosi all’albero maestro nel caso di Ulisse, o ascoltando la bella musica di Orfeo, come successe per Giasone, potrà transitare verso altro evitando così la propria morte.

 
Infatti il suo Globale massimo, quello della sirena, è proprio quello di punire la figura maschile, illudendo l’altro di qualcosa che non c’è, tanto da condurlo alla morte.
 
Mariano ci/mi ha fatto com-prendere quanto questo meccanismo sia una soluzione molto povera, che fa stare molto male, che appartenga a molti di noi e che nel mio caso, avendo subito l’assenza totale di mio padre, e quindi avendo vissuto in prima persona il meccanismo illusorio della sirena, io poi lo abbia riproposto nell’arco della mia vita con uomini di valore che stanchi della traversata necessitavano di essere saziati da un materno.
 
Molte delle donne presenti vengono invitate da Mariano a riconoscersi questa parte, ma non solo, anche negli uomini questo è un meccanismo che viene messo in atto, in questo caso per eliminare la figura della donna, quindi della madre.
 
Una IV^ dimensione illusoria, cioè un finto materno che si esprime per rivendicare la propria povertà di neonato.

Ma una lancia viene comunque spezzata; infatti Mariano aggiunge che nel mio essere sirena c’è anche una parte di me molto materna che in parte ho potuto esprimere ma che purtroppo è stata imbrattata da questa rabbia antica legata a mio padre.


La verità ci rende liberi… ed è così che con la vicinanza accogliente della comare Simona e la teoria liberatoria di Mariano sono riuscita a ripulirmi dell’ascesso che ancora permetteva a Giano di guardare indietro… è stato importante per me pronunciare i nomi di coloro che si sono imbattuti nel meccanismo sirenico; ho sentito che Mariano mi ha aiutata ad andare oltre i limiti del giudizio, anche il mio che spesso attuo verso me stessa, liberandomi così di un grosso groviglio che non mi permetteva più di fare la mia Gravidanza.
 
Sento che, come sempre, Mariano ha saputo cogliere parti mie profonde, donandomi con grande amore la possibilità di ri-partire.

Ora sta a me…  saper sfruttare al meglio questo momento di solitudine per ritornare, anche attraverso il mio dolore non più soffocato da soluzioni povere, alla mia Itaca, l’origine, a quella parte di me Infinita Dinamica Complessa.


L’Insieme quadrimensionale non potrà mai essere oggettivo, ma specifico per ogni individuo, quindi imprevedibile e credo che Mariano in questi cinque giorni ce lo abbia dimostrato concretamente.
Se proprio lui oggi riesce a mettere insieme tante cose e ad aver sensibilizzato i suoi globcettori mettendoli a servizio della vita è perché in tanti anni di ricerca non ha mai smesso di essere un sognatore concreto, credendo profondamente di essere un Vitonauta in missione per la propria Gravidanza.
 
Penso che il riconoscimento più bello che possiamo donare a Mariano è quello di cercare ognuno con la propria esistenza di far sì che tutto questo sapere si incarni nella vita con una sua discendenza. 
Buon Avvento ad ognuno di noi: Vitonauti nella Gravidanza dell’Esistenza...

Benedetta
 
17/12/14

sabato 20 dicembre 2014

Troia (FG), venerdì 19 dicembre 2014. SOSTIENI LA FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS. A Natale, fai un regalo che vale di più!

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia





A NATALE,
SOSTIENI LA FONDAZIONE
NUOVA SPECIE ONLUS!

 

Caro Sostenitore,

anche tu puoi far nascere la Vita questo Natale!

Se stai leggendo queste parole ti ringrazio e ti chiedo di venire con me in quello che vorrei raccontarti. Questo è un momento molto importante per me, un momento che può significare molto per tutti noi, me e te compresi.

La Fondazione Nuova Specie ONLUS è impegnata da anni nella promozione del BEN-ESSERE attraverso strumenti e metodologie alternativi nell'approccio al DISAGIO mentale, fisico ed emotivo.

In oltre quarant'anni di attività tante vite, spesso arrivate a noi come concluse e senza speranza, stigmatizzate e in preda alla disperazione, hanno avuto un'occasione per rinascere e aprirsi a nuovi e inaspettati scenari.

Gran parte del nostro lavoro di prevenzione, aiuto e sostegno a persone e famiglie che vivono un disagio viene svolto in maniera volontaria grazie alla generosità di chi, adeguatamente formato, si impegna per questa causa.
In questo momento storico le nostre attività vedono riconosciuta la loro innovatività e efficacia in maniera esponenziale e proporzionale al crescere trasversale di diversi tipi di disagio, tossicodipendenze, disturbi dell'alimen-tazione, psicosi, problematiche dell'età evolutiva, difficoltà relazionali di coppia e familiari.
Per questo la nostra Regione, terra in cui si svolgono le nostre attività intensive, riconosciute anche da importanti esponenti della Neurologia americana e della Psichiatria inglese, sta assistendo ad un afflusso in continua crescita di centinaia di persone provenienti da tutta Italia ed Europa.

Per queste esigenze e a fronte della richiesta di salute, in continua crescita, la Fondazione Nuova Specie ONLUS necessita di una propria sede che possa essere il luogo della cura e dell'accoglienza delle famiglie che a noi si rivolgono ma anche la sede in cui fare ricerca scientifica e antropologica, formare operatori per la salute, conduttori di gruppi di auto-mutuo-aiuto, docenti, genitori, educatori, psicoterapeuti e chiunque voglia far crescere il proprio benessere, le proprie competenze e acquisire strumenti di accompagnamento nei processi di crescita emotiva e relazionale.

Nel 2013, grazie alle donazioni e ai sacrifici di molti di noi, la Fondazione Nuova Specie ONLUS ha acquistato la Masseria “Martini”, sita a Troia.
Perché si possa adeguare questa struttura alle esigenze del servizio che eroghiamo sono necessari importanti lavori di adeguamento, ampliamento e riatto.

La durata dei lavori prevista è di circa sei mesi e il costo approssimativo per sostenerli ammonta a 555 000.

Purtroppo, non avendo ancora strutture alternative in cui svolgere il nostro lavoro, a partire da luglio 2015, data in cui scadrà la concessione per operare nel Servizio Pubblico, potremmo trovarci nella condizione di dover sospendere il servizio, un servizio vitale per migliaia di persone in difficoltà e che ora stanno tornando alla vita.

Per questo ti chiediamo di sostenerci nel realizzare il nostro Progetto. Oggi il tuo contributo può fare la differenza per la vita di tante persone

Ma come puoi aiutarci?

Acquista un mattone, contribuisci così anche tu a questa importante ristrutturazione!

Acquistare un mattone è semplice, basta fare una semplice donazione di 10€.

Puoi fare la tua donazione comodamente on line tramite accredito con bonifico bancario oppure tramite assegno bancario o postale  a:

Fondazione Nuova Specie ONLUS
IBAN: IT 59 U 03359 01600 100000062915
CAUSALE: EROGAZIONE LIBERALE A FAVORE DI ONLUS 

Approfitta delle festività per sostenerci.
Anche tu puoi far nascere la Vita questo Natale! 

Acquista o regala un mattone al posto dei regali di Natale o dei dolcini dell'Epifania. Metti sotto l'albero un'opportunità e una speranza per tante persone!

Se adotti un mattone, contribuendo con 10€, riceverai in omaggio la favola dell’Albero cuore. La ricevuta del bonifico va inviata all’indirizzo mail:
... specificando il recapito postale di residenza a cui inviare la fiaba.

Fondazione Nuova Specie ONLUS
71029 Troia (FG)
C.F. 94084660714 
E-mail: fondazione@nuovaspecie.com


 

venerdì 19 dicembre 2014

Aula didattica globale "Gianna Stellabotte" (FG), sabato 29 novembre 2014. CORSO "INSIEME MADRE-NEONATO, OVVERO INSIEME FEMMINILE-MASCHILE". Quarto giorno.

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Via Candelaro 98/A - 71100 - Foggia


 
TRE CORSI PER UN PERCORSO.
III° CORSO: 
"INSIEME MADRE-NEONATO,
 OVVEROINSIEME FEMMINILE-MASCHILE".
 
Quarto giorno.
 
 

E fu sera e fu mattina. Quarto giorno...
 
Abbiamo iniziato il corso con l’Inno alla Madonna Mediatrice di Troia. Sotto l’influsso della Madonna, Mariano ha chiuso la dinamica con Aurora, facendoci osservare come adesso, non solo abbia riscoperto il piacere di viversi la figura paterna, ma ha assimilato la presenza di Mariano che non rappresenta più una minaccia ed un invasione. Così facendo Mariano sottolinea anche come Miriam abbia utilizzato inconsapevolmente la figlia per soddisfare la sua I^ dimensione - Cfr. Quadrimensiona-lismo. (Per gustare dal vivo questa dinamica compratevi i Dvd)!


Da questo spunto Mariano, grazie ad una comunicazione di Titti, utilizza il Graal delle Profondità della Vita (In.Di.Co.) per enucleare i diversi piani che i figli rappresentano con il loro disagio. La soluzione di Ammanuel è stata quella di rifugiarsi nel codice simbolico, mentre quella di Giosuè è stata di combattere attraverso il codice analogico; infatti, ha sviluppato una corporatura da guerriero. Khaleb, infine, ha trovato le sue soluzioni nel codice bio-organico, arrivando perfino a sviluppare una malattia molto grave che poteva portarlo alla morte. (Per vedere la bellezza di questi tre ragazzi, comprate i Dvd)! 

Mariano riprende il corso riassumendo e ampliando i saperi dei giorni passati. 

Introduce adesso le nuove dimensioni che ancora non sono state spiegate. Parte dai movimenti che possono essere maschili di chi scappa o femminili di chi rimane; introduce poi la decodifica.  Affronta così l’argomento della III^ dimensione che è formata dalla capacità di osservare i movimenti e codificarli. Questa dimensione è quella che unisce insieme il bisogno alla soddisfazione del  bisogno. Ma perché perché si incarni nella storia e si possa uccidere il drago vi è bisogno della IV^ dimensione che è la scintilla dell’In.Di.Co.
 
Specifica anche alcuni attributi della II^ dimensione che è formata da vincoli, separazioni e anti-k. Il femminile e il maschile si esplicano nella nostra vita anche tramite movimenti messaggio, movimenti striati e movimenti neurovegetativi


Lo studio delle dimensioni è allo stesso tempo affascinante, imprevedibile e complesso; per poterlo cogliere profondamente  nella propria vita, bisogna applicarlo e… “accattarsi” i Dvd!
 
Per continuare il Crossingover, iniziato durante il progetto La Finestra di Babich, tra la Fondazione Nuova Specie e il Centro Documentazione Donna e Comunità Eleusi, Mariano invita le tre rappresentanti (Pia, Chiara e Mariagrazia)  di questa realtà a dare il loro contributo critico rispetto al sapere proposto durante il corso.


La giornata si conclude con l’acclamazione di Mariano, che dopo quarant’anni dalla sua Laurea in Medicina, riceve finalmente una Laurea popolare che si è guadagnato sul campo con i suoi quarant’anni di esperienza e di ricerca e di cui questi ultimi tre corsi  ne rappresentano il frutto. (Se volete vedere la vestizione e l’acclamazione comprate i Dvd)!

Dopo una cena vegetariana di altissimo valore  si decide di suonare la nota del LA (Cfr. Homelife) per celebrare il 30esimo compleanno dell’Insieme “Eka-Catrin”,  con varie espressioni:  alcune di gioia e altre di  profonda intimità.
 
È così che si è conclusa la penultima giornata di questo bellissimo e coinvolgente corso.  

Dalla casa di Francesca in "ordine di tavolo":

Francesca,
Mirella,
Riccardo,
Amerigo,
Simona,
Monica e
Marina

P. S. Anche la festa è stata registrata... Quindi: COMPRATE I DVD!

giovedì 18 dicembre 2014

Aula didattica globale "Gianna Stellabotte" (FG), venerdì 28 novembre 2014. CORSO "INSIEME MADRE-NEONATO, OVVERO INSIEME FEMMINILE-MASCHILE". Terzo giorno.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
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ASSOCIAZIONE ONLUS ALLA SALUTE - FOGGIA
iscritta ai sensi della l.r. n. 11 del 16 marzo 1994
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Via Candelaro 98/A - 71100 - Foggia



 
TRE CORSI PER UN PERCORSO.
III° CORSO: 
"INSIEME MADRE-NEONATO,
 OVVEROINSIEME FEMMINILE-MASCHILE".
 
Terzo giorno.
 


E fu sera e fu mattina.

Il terzo giorno è iniziato con l’invito - di Mariano a Rosanna - a leggere il biglietto di auguri che la figlia le ha inviato per il suo compleanno. E’ stato un modo per valorizzare la madre di aver dato luce a sua figlia e far riconoscere a Simona il valore di Rosa


In questa giornata di corso, Mariano entra nel vivo dell’Insieme Femminile-Maschile attraverso la canzone “Lacreme napulitane”; in particolare ci presenta due interpretazioni della canzone: l’una prevalentemente maschile di Merola e l’altra invece più femminile di Murolo.

La musica ci offre un altro ritratto della danza lenta, graduale e crescente del femminile nel “Boléro” di Maurice Ravel. La dimostrazione che un buon femminile può celarsi in un maschio si esprime in Fabio con Aurora che finalmente sente e riconosce come figlia.  


A fine mattina, Mariano chiama Adriana V. che introduce la teoria sull’Insieme Madre-Neonato fondata sull’osservazione della loro relazione nei primi giorni di vita. La teoria Madre-Neonato risponde alla domanda: “che senso diamo all’Esistenza” e “come possiamo modificarla”. Nel momento in cui si rompe la fusionalità della Gravidanza, il Neonato rappresenta il movimento all’interno della storia e la Madre l’intervento metastorico. Dal “filmato” emerge che il Neonato rappresenta il maschile che è il massimo dell’espressione dei bisogni e la Madre, il femminile, che si mette a disposizione per soddisfarli ed accompagnare il Neonato per farlo procedere nel viaggio, laddove senza di lei si fermerebbe.  




Il Viaggio dell’Esistenza è un ciclo costituito da due fasi: una ascendente, disagica e maschile (Iliade) e una discendente, nostal(a)gica e femminile (Odissea). Nel momento del ritorno ad Itaca-In.Di.Co., l’energia meccanica del movimento si trasforma in energia elettrica e ci restituisce olio nella lampada per rientrare nel ciclo dell’Esistenza rinnovati e far procedere in questo modo la Gravidanza metastorica.


Tra gli elementi o ingredienti della dinamica dell’Insieme, due sono stati oggi blowupizzati”:
1.    lo stato quiete o il sonno-sogno;
2.    l’emergere del bisogno o il risveglio del drago.
 


Il sonno-sogno è il momento in cui l’In.Di.Co. entra nella nostra storia senza l’esterno. Il Neonato vive ancora una condizione di fusionalità e autonomia. Dal sonno-sogno, Mariano ha estrapolato la rappresentazione dello stato quiete. Ciclicamente viene bombardato dall’emergere del bisogno (1^ dimensione) che segna il passaggio dallo stato quiete a uno stato di destrutturazione, nel caso in cui il bisogno non venga soddisfatto, comportando così la perdita di parti di sé.  A quel punto è importante l’intervento del femminile, perché questo venga soddisfatto.

Solo l’eroe femminile può fermare e uccidere il drago!

Dalla Tana del Drago (Casa “Dai Nonni”) emerge il bisogno di passare al sonno-sogno in modo che l’In.Di.Co. completi le parti che abbiamo tralasciato…