Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia
Prefettura di Foggia
Logo del "Corsaggio" di Rachele Amadori
UN CORSAGGIO
PER DIVENTARE PIÙ SAGGI,
PER AVERE PIÙ CORAGGIO
E CUOR SAGGIO.
TRE SOLUZIONI PER RIMANERE INTRAPPOLATI
TRA STORIA E METASTORIA
TRA STORIA E METASTORIA
La giornata è cominciata con la visita della masseria che la Fondazione Nuova Specie sta acquistando.
L’Ingegnere Gianni D’Errico che con competenza e pazienza, ha portato avanti le trattative e tutto l’iter burocratico, ci ha guidati alla scoperta di questo luogo pieno di storia.
La masseria è situata nella zona PIP del Comune di Troia e ci regala subito la vista di un suggestivo panorama. Altro elemento evidente è il vento che simboleggia lo spirito (anemos) e che ci solleva e ci fa respirare portando ognuno di noi in un altro tempo.
Per alcuni affiorano ricordi dell’infanzia, ricordi di un mondo contadino che ha trasmesso anche tante cose buone: la sobrietà , l’essenzialità …
Certo è che per tutti noi è l’opportunità di realizzare un sogno, reso possibile da chi ha sognato restando sempre radicato nella realtà e non ha mai smarrito un altro valore importante della cultura contadina: la concretezza!
L’antenato: Mariano!
Oggi è possibile trasformare un sogno in un sogno concreto: la nascita di un luogo proprio che può unire tutta la rete degli “ermafroditi insufficienti” e che da luglio, momento in cui è probabile che vengano a mancare gli spazi presso l’Ospedale D’Avanzo, può diventare l’officina per continuare il viaggio del Progetto Nuova Specie.
Inebriati da tanto spirito e buona volontà, ma anche dal profumo del rosmarino che Grazia ha raccolto, ritorniamo a Foggia per continuare il “COR SAGGIO”.
Nella Aula didattica globale “Gianna Stellabotte” ci attende Mariano che avvia i lavori dell’ultima giornata di questo primo corso, chiamando i rappresentanti di tutte le Associazioni alla Salute per ascoltare impressioni, suggerimenti ma, soprattutto, rendere “prassi” la “teoria” dei giorni precedenti, accompagnando tutti a transitare verso nuovi obiettivi e progetti, a spingerci nelle note metastoriche perché rimanere per sempre nelle note storiche significa rimanere nell’INFERNO.
Mariano esorta tutti a sentirsi “proprietari” e a mettere in campo ogni tipo di risorsa: economica e progettuale, e, per questo aspetto, invita chi sente di poter dare suggerimenti, a mettersi in contatto con l’architetto Gino Tartaglia già ideatore del progetto “villaggioquadrimensionale”.
Tutti siamo dell’idea di rispettare e valorizzare la storiadel luogo: dalla stalla, al pozzo, alla “Casina di Mario” che conserverà questo nome in onore di Mario, discendente dei proprietari della masseria, morto in un incidente stradale e che ci renderà sempre viva la possibilità che oggi i figli si possono perdere per tante cause, dismaturità, disagio ecc.
Anche le intolleranze, come nel caso di Betta, antenata preziosa dello scambio con la Facoltà di Sociologia di Urbino, può essere l’espressione di un disagio verso l’ambiente, a sua volta "intollerante", verso la sua specificità e progettualità.
Ovvero possiamo restringere tanto il codice bio-organico che anche la morte può esprimere un intolleranza alla vita.
Ovvero possiamo restringere tanto il codice bio-organico che anche la morte può esprimere un intolleranza alla vita.
Tante sono le storie di disagio e “martirio”, di intolleranze alla vita, da cui ri-partire per avviare una nuova fase e ne è un esempio positivo Carla che aprendosi al negativo, e, a partire dal suo fiore reciso, Francesco, sta trasformando la sua cicatrice in base, in fondamenta per la crescita di tutta l’Associazione Lombardia.
Associazione che opera in una regione che si è svenduta molto nei suoi codici profondi per far sì che crescesse l’economia e che oggi è in gravi difficoltà, e che in questo senso ha anche come Presidente una persona significativa, una persona che oggi è uno schiaffo per la psichiatria e alla quale Mariano dedica la teoria di oggi.
Un regalo a Marta, esteso anche a Lara e Pina.
Una teoria che riguarda tutti ma che in noi tre, trova un espressione più evidente.
L’espressione di come si può rimanere infognati in un crinale: né infognate nella Storia, né ancora determinate in un Percorso metastorico.
Espressione di tre gradi di una condizione difficile, ambivalente ma anche onnipotente che ci da l’idea di procedere ma che in realtà ci autorizza a non muoverci.
Mariano non si ferma nella parte più difficile per un accompagnatore e, anche se è evidente che anche per lui non è facile essere “spietato” e “crudele”, continua a fare la morulae procede analizzando singolarmente le “tre soluzioni statiche” per imbrogliarsi.
Conclude e ci da respiro, utilizzando due metafore: Giano bifronte e una frase del Vangelo.
“Se uno comincia un solco e guarda indietro non è degno di me”, ossia non è degno di una vita intera, una vita vera.
Bisogna “sbilanciarsi” nel solco che si è scelto, bisogna sbilanciarsi nella vita, perché altrimenti non si esce fuori dalle storie di m…. (merda) che abbiamo vissuto e, se vogliamo stare dentro la storia, la storia non finirà mai di darci spunti per rimanere dentro.
Mariano, dopo una breve pausa,riprende il secondo momento della teoria: “La teoria globale secondo il binocolo”.
E’ importante che vita e conoscenza stiano “insieme” anzi se la vita vuole transitare, vuole stare in viaggio, deve avere la capacità di conoscersi, di rappresentarsi e teorizzare.
Purtroppo la teoria non fa parte della nostra tradizione, e al massimo, conosciamo le cose che altri teorici hanno pensato e ci trasmettono nel periodo della formazione scolastica.
Nel nuovo punto di vista ogni fenomeno vivo deve fare la sua teoria che basandosi su un Fondo comune può comunicare anche ad altri sia per essere apprezzata sia criticata seguendo la regola dell’Uroboro o Regola del “ C. A. C. A. R. E.”
La prima teoria è tratta dalla gravidanza.
Nella gravidanza metastorica, rappresentata dall’albero della vita in viaggio capovolto, il cielo rappresenta l’utero, la placenta le radici con le sue Unità didattiche, il tronco rappresenta il cordone ombellicale e la chioma il feto.
In questo senso la novità di ciò che propone Mariano è che la conoscenza del villaggio-mondo o degli umanoidi è una conoscenza embriogenetica, parziale e per opposti e che si può andare verso l’albero della conoscenza fetogenetica.
Nella fase fotogenetica, sono importanti tutti gli organi e bisogna formare un globale di tutto, per fare questo ci vuole l’Epistemologia globale o un codice globale quale è il Quadrimensionalismo.
Questo se è vero, genererà nuovi globcettori, l’Albero della Conoscenza avrà bisogno di re-cettori ("re capio", prendo in maniera nuova) e percorre una escalation dei recettori.
Grazie alla conoscenza che ha sviluppato e di cui di si è appropriato e grazie al non fermarsi mai nella sua vita, Mariano propone il nuovo globcettore.
Un globcettore che permette di uscire dalla storia ed avere una percezione metastorica con cui comprendere tutta la storia!
Un po' simile ma non uguale a ciò che è il “terzo occhio”! (Situato fra Storia e Metastoria, ma non come le tre …)
Il Globcettore è:
“Riesco a vedere insieme il Globale della Storia della Vita, riesco contemporaneamente a vedere tutta la storia della vita, ma anche le prospettive metastoriche e ci da gli strumenti per vedere dove la gravidanza metastorica vuole andare”.
È ovvio che la razionalità impedisce assolutamente di vedere al di là e ci fa rimanere nella fogna della storia ma, più si sta nella fogna e più non riusciamo a capire il discorso, il discorso si capisce solo quando si comincia a vivere e a entrare in una prospettiva globale.
Il problema non è concepire una verità o qualcosa che ci trasporta in viaggio; mettersi in viaggio significa capire che non c’è vita senza viaggio e che senza viaggio si muore e quanto più sentiamo la morte più dovremmo sentire il desiderio, la necessità di viaggiare e abbandonare il territorio del simbolico-razionale.
Per transitare verso la conclusione della giornata, e dopo una foto del gruppo, Mariano propone il video di Matteo: “La fine del nulla”. Una modalità che a Matteo serve come auto-terapia, un testo filosofico profondo che può essere utilizzato come meditazione su ciò che abbiamo fatto anche in questo giornate, che potremo cantare tutte le mattine per smaltire le scorie prodotte e su cui dovremo produrre una relazione per il prossimo corso che si terrà il 24-25 e 26 gennaio 2014.
Rachele mostra il logo definitivo del corso che ha modificato nell’immagine dell’albero: un faggio che nel IV Progetto “Rainbow”è stato un “grande antenato”.
Chiudono la giornata i pensieri-saluti di Sandra, Enzo e Barbara che è stata anche la Preside di questo corso.
Una Preside che ha svolto il suo lavoro nel senso etimologico del significato di "pre-sedere" è colei che siede davanti in un’assemblea, in un gruppo … per difendere, curare e governare.
Il suo impegno è stato sicuramente all’altezza di tutto ciò, sicuramente agevolando e sgravando di tanto lavoro, di cui fino a poco tempo fa si caricava in prima persona, il Dr. Mariano Loiacono.
Buone riflessioni e buon lavoro …
Pina Pitta
Quanto sei stata brava Pina, altro che "non so come fare...".
RispondiEliminaGrazie a Mariano che continuamente ci accompagna nel viaggio, grazie a te perché hai saputo trasformare i bombardamenti in possibili prospettive e grazie a Cindy che ha messo il tuo post proprio il giorno del tuo compleanno.
Ti voglio bene Pina e ancora tanti, tanti auguri!!
Marta Maria
Si ma non serve solo la teoria aiutiamo Matteo concretamente ora che ha la macchina dal Meccanico e il suo Compiuter fuori uso da 3 mesi!
RispondiEliminaSe vui essere solidale potresti aiutarmi a spargere in giro tra le persone come noi che stimano Matteo che lui ha bisogno x lavoro di un nuovo PC basta fare un offerta minima "contributo per nuovo PC " se ci tieni davvero a lui io l'ho fatto goccia dopo goccia nasce un fiume..
dal niente nasce niente tutto quì
goccia dopo goccia http://www.matteomontesi.tv/aiutiesostegni/
Non si sa mai che diventi il nostro telecronista di Nuova Specie ricordate le oltre 2000 visualizzazioni di questo geniale video!
http://www.youtube.com/watch?v=2p5Kq_aB11I
BONIFICO BANCARIO:
IBAN: IT79A0306234210000001362673
BIC: MEDBITMM
BANCA: MEDIOLANUM
MATTEO MONTESI