venerdì 11 ottobre 2013

San Severo (FG), giovedì 3 e venerdì 4 ottobre 2013. PROGETTO "LA FINESTRA DI BABICH". Settimo e ottavo giorni.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia


 



TERZA EDIZIONE DEL PROGETTO 
"LA FINESTRA DI BABICH".

Settimo giorno.
Donne che corrono
con i lupi...



Come di consueto si comincia con la lettura del messaggio di Mariano:


“Care donne perdute nel veliero, non abbiate nostalgia del confessionale e del vostro essere state capro espiatorio per un ordine ormai agonico. Il mare aperto è la vostra vocazione. Il vostro destino è andare oltre le Colone d’Ercole dove solo le amazzoni possono navigare e abitare”.


D.comunica che il messaggio di Mariano lo sente suo perché, a seguito della supervisione, ha preso coscienza di essere ferma al confessionale e di voler imitare le amazzoni per poter intraprendere un viaggio ed andare oltre le Colonne d’Ercole.


M. legge un messaggio sull’autostima:


“Non dimentichiamo che dentro di noi esiste un bambino o una bambina forte capace di sognare e ribellarsi, di creare e di scoprire il proprio vero sé, che prima o poi emergerà”.


D., nel ritrovare il suo stato quiete, ringrazia le mamme che l’hanno accolta e accompagnata e che le hanno insegnato a gustare il piacere del corpo senza provare la vergogna ed il senso di colpa. Così D. ha preso coscienza di quanto la sua anima fosse affamata ed emerge il suo cattivo rapporto con il cibo ed il suo essere stata bulimica da adolescente.

Poi D. invita L. a fare i conti con il suo corpo: dopo un po’ di resistenza, L. si lascia andare e tutto il gruppo la accompagna abbracciandola. L. ha intravisto il suo dolore ma è solo la punta dell’iceberg.


Alla ripresa, L. è ancora molto provata e, con un’alternanza di riso e pianto, suscita in E. ricordi antichi. Ad accompagnarla interviene Lara che le racconta gli abusi subìti. Il gruppo poi si chiude con il fondo comune dove Giovanna, ispirata dal libro Donne che corrono coi lupi ci racconta come le donne dovrebbero rimanere selvagge e invece vengono “addomesticate”: perdendo, quindi, la loro natura manifestano i loro disagi. Ad addomesticare le donne ha anche contribuito la religione.


Paradossalmente gli animali risultano più veri di noi perché ascoltano il proprio istinto e, contrariamente agli esseri umani, non uccidono se non per mangiare.


Danielae Mila


Ottavo giorno. 
Un compleanno sul veliero
spinte dal vento metastorico...



Abbiamo iniziato la giornata in modo tranquillo perché avevamo stabilito di passarla facendo un bilancio tra di noi.

Qualcuna è andata a fare la spesa poi, quando eravamo tutte presenti, abbiamo organizzato una festa di compleanno per Salvina che ci aveva raccontato, con dolore, di come i suoi non l’avevano mai festeggiata a causa degli impegni di lavoro. Stefania si è alzata presto e ha preparato una bellissima e buonissima torta con crema pasticcera e panna. Salvina, accolta da tutte noi, ha spento le candeline con grande emozione di tutte e ha dichiarato che, da adesso in poi, festeggerà due compleanni. 


 
Siccome molte di noi non la conoscevano, Lara ci ha illustrato la Regola del C.A.C.A.R.E. anche per poterla usare nei nostri bilanci. Siamo arrivate così all’ora di pranzo in un baleno.
 
Riprendiamo nel pomeriggio dedicandoci al bilancio fatto tra noi.

Stefania ha comunicato a Salvina perché ha scelto di fare la torta per il suo compleanno e ha parlato di come Salvina l’ha fatta tornare al rapporto con sua sorella e di come avrebbe voluto averla lì, al posto di Salvina.
 
Salvina ha parlato del fatto che in questi giorni ha sentito un gran movimento nelle sue viscere ed ha capito che non ama essere definita “magra” perché si sente sminuita da questa definizione. Quindi ha manifestato il proposito di riprendersi i suoi spazi, compreso il fatto di festeggiare il suo compleanno.
Mirella ha manifestato la sua soddisfazione per essere stata accompagnata dalle altre ad intravedere il porto come opportunità.
Poi Lara ha confessato come, all’inizio del progetto, si sentiva di dover rappresentare sempre lo stesso ruolo (quello di figlia) in un gruppo di “madri” e di come, poi, si è accorta che invece ha preso da ognuna di noi qualcosa che l’ha aiutata a transitare al ruolo di adulta, anche perché ha avuto delle compagne soprattutto “figlie” e meno “madri”. Poi ha messo in evidenza tutte le cose che l’hanno sorpresa di alcune persone come Daniela la quale ha espresso la sua inconsapevolezza iniziale nel partecipare a questo progetto e di quanto, invece, ha preso ora consapevolezza.



Lara ha ringraziato Giovanna per come si sono accompagnate nel coordinamento e per come Giovanna le ha alleggerito questo compito con semplicità. L’ha esortata a far venir fuori la sua parte di valore e Daniela, pur evidenziando la difficoltà di Giovanna, le si è offerta di starle vicino.
 
Mila ha raccontato le sue sensazioni su ognuna di noi poi, ognuna, ha fatto un bilancio anche rispetto al rapporto con le altre e a quello che ci siamo vissute in questi giorni. Tutte siamo state d’accordo sul fatto di sentirci effettivamente sopra un veliero e di come il vento (spirito) ci ha trasportato in questo giorni, con il mare calmo ma soprattutto quando il mare era in una tempesta che ci ha travolto ad una ad una ma che ci ha anche permesso di sostenerci a vicenda. Nel bilancio abbiamo cercato di capire quanto ognuna di noi si è fatta trasportare e di quanto ognuna di noi si è affidata al gruppo. Siamo salite tutte sul veliero con delle aspettative che si sono rivelate alcune sorprendenti, alcune un po’ meno, ma sicuramente ci porteremo dietro un fardello di emozioni che ci aiuterà a continuare a navigare, se sapremo farne tesoro.
 
La giornata si è conclusa con un rito per Giovanna che aveva espresso le sue difficoltà con il corpo e che si è concessa di farsi coccolare da tutte noi.
 


Abbiamo cenato ed abbiamo festeggiato con i cantucci che Donatella aveva preparato con maestria.
 
Mirella e Stefania

Nessun commento:

Posta un commento