martedì 31 gennaio 2012

CMS (FG), domenica 29 & lunedì 30 gennaio 2012. CORSO DI EPISTEMOLOGIA GLOBALE. Prima settimana. Giornata di accoglienza e primo giorno.


FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono




 
"EPISTEMOLOGIA GLOBALE E
DINAMICHE DI VITA".
PRIMA SETTIMANA DI CORSO.
ACCOGLIENZA E PRIMO GIORNO.



Domenica 29 gennaio 2012 ha avuto inizio presso il Centro di Medicina Sociale degli Ospedali Riuniti di Foggia il Corso di "Epistemologia Globale e di Dinamiche di Vita" condotto dal Dr. Mariano Loiacono.


Come ormai prassi, la prima è stata la fase dell'accoglienza in cui i circa 100 partecipanti provenienti da molte regioni italiane si sono riuniti per la presentazione del corso; corso che è rivolto a chi avendo avuto già esperienza del Metodo Alla Salute, vuole ora approfondirne le basi teoriche.


Chi si trova al corso, spiega il Dr. Loiacono vi è arrivato perchè in difficoltà nella vita: ma che cosa è la vita?

Anticipando alcuni degli aspetti fondamentali del corso, il Dr. Loiacono ha quindi introdotto la metafora di "chrònos" e "kairòs", termini usati entrambi dagli antichi greci per indicare il concetto di tempo.

La nostra vita è scandita ormai quasi esclusivamente dal "chrònos" o tempo "cronometrico" che ne stabilisce i ritmi, fornendoci un ordine ed un'identità che tendono a diventare fissi ed asfissianti. Basti pensare alle regole ed alle ricadute dell'economia finanziaria.

Un ingrediente fondamentale invece è il "kairòs" o tempo favorevole alla nostra crescita, al nostro "star bene", tempo di cui siamo carenti  ed in cui la vita genera i suoi figli migliori.


Ecco quindi che non si può pensare che conflittualità, guerre, dipendenze e cronicità abbiano una causa diversa dai meccanismi della vita stessa, allo stesso modo in cui non si può pensare ad una causa genetica del disagio psichico, negando la possibilità di un "kairòs" e quindi di un cambiamento della situazione.

Durante il corso si andrà alla ricerca delle ragioni anche sociologiche per cui la nostra vita risulta spesso rinchiusa in un ritmo asfissiante: è tempo di guardare ad un cambiamento concreto che deve partire da ognuno di noi


All'introduzione del corso sono seguite le presentazioni di molti dei partecipanti che hanno esposto le proprie motivazioni rispetto alla partecipazione al corso.

Lunedì 30 gennaio si è svolta la prima giornata del corso.

La mattinata è cominciata con alcune brevi comunicazioni ed interazioni seguite da spunti di teoria estemporanea. In particolare quella del piccolo Nicola che con il suo pianto inconsolabile ha fornito l'occasione per alcune riflessioni sul significato dell'iperattività nei bambini.

Sono seguite altre presentazioni di partecipanti giunti in mattinata e la lettura della lettera di Padre Eliseo, un missionario comboniano, che in passato ha effettuato un percorso formativo presso il Centro di Medicina Sociale, arrivando a dimostrarsi persona innovativa e di riferimento. Le scelte che Padre Eliseo ha effettuato in seguito ed in particolare quella comunicata nella lettera, sono state spiegate dal Dr Loiacono, attraverso l'unità didattica "Il Graal delle Profondità": per cambiare il proprio codice biorganico, cioè la propria famiglia di riferimento, in questo caso quella comboniana, bisogna attraversare il senso di morte che deriva dalla sua perdita. Nella parabola del buon seminatore interpretata secondo i codici, non è sufficiente che i semi arrivino fino al codice biorganico perché qui cresceranno anche le spine che prima o poi ne soffocheranno la crescita. Occorre che arrivino fino alla parte più profonda di ognuno di noi, definita dal Dr. Loiacono "metastoria".


Perchè il corso dunque? Il corso offre un nuovo punto di vista secondo il quale il disagio è da interpretarsi come la spinta ad un cambiamento: la vita spiegata attraverso l'unità didattica del "cummunitometro" presenta un anello superiore in cui la "colla" che ci tiene insieme è "buona e soddisfacente", ma può per vari motivi scivolare nell'anello inferiore o dello scollamento, delle dipendenze, dei rapporti simbiotici od antibiotici, delle psicosi e di lì sempre più giù fino al tunnel che ci può portare anche alla morte oppure alla possibilità di un salto evolutivo che prevede il cambiamento nostro e delle persone a noi legate dai rapporti forti.

In altri termini le persone che stanno male denunciano un ordine che non funziona ed intendono fornire una spinta al cambiamento.

Questo è il nuovo punto di vista sulla vita: ogni salto evolutivo permette di entrare in un nuovo ciclo che forma con i precedenti la spirale ascendente della vita, vita che è cambiamento.

Viene letto quindi un brano pubblicato nella rivista "Limax" e scritto dalla Dott.ssa Giovanna Velluto sull'importanza di contraddire l'ordine umanoide e riavvicinarci all'ancestrale.

Il corso ci guiderà in profondità a ripercorrere tutti i nostri codici, dal simbolico o delle rappresentazioni, a quello analogico o del corpo, a quello biorganico o delle emozioni fino a ciò che di più profondo e inconoscibile va oltre la storia e ne è la fonte primaria: appunto la "metastoria".

Viene letto quindi un brano del Tao te ching dal quale emerge come già in questa filosofia nata in Cina circa 600 anni prima di Cristo si parlasse di ciò che pur non conoscibile, non descrivibile, non comprensibile, è all'origine di tutto ciò che è

Il corso sarà un viaggio per cercare di avvicinarci a quell'oscurità misteriosa che è alla base della vita, che è infinita, dinamica, complessa e che pertanto resiste all'analisi e sfida la comprensione.

L'Epistemologia globale ci fornirà un punto di vista per fare questo e verrà presentata dopo la critica alle altre epistemologie, quella mitico religiosa, quella filosofica e quella scientifica ritenute parziali.

 
Nell'ultima parte della giornata il Dr. Loiacono passa ad affrontare quello che è il nodo centrale dell'esistenza umana: di esso si parla nella "Genesi" o "Bereshit" al Capitolo II, versetto 8-16: al centro dell'Eden Dio ha collocato l'albero della vita insieme all'albero della conoscenza del bene e del male. All'uomo è fatto divieto però di cibarsi del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male. L'uomo non può quindi conoscere la propria vita che rimarrà sempre un vissuto unico e personale, a meno che cessi di essere fenomeno vivo e, trasformata da albero in tronco reciso, ne permetta la rappresentazione. Questa conoscenza avviene attraverso l'uso di un codice che a sua volta implica l'intervento di tavolette, i nostri sensi, che permetteranno di codificare simboli o parole e che alla fine comporranno sistemi più complessi, le epistemologie. Le epistemologie o punti di vista, basate su un sistema di rappresentazioni via via sempre più lontano dalla vita, torneranno alla vita modificandola, costringendola ed asfissiandola.

Paola

lunedì 30 gennaio 2012

Centro di Medicina Sociale (FG), mercoledì 25 gennaio 2012. COMUNICATO STAMPA DELLA FONDAZIONE NUOVA SPECIE: CORSO DI EPISTEMOLOGIA GLOBALE E DINAMICHE DI VITA.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono




COMUNICATO  STAMPA
DEL 25 GENNAIO 2012

EPISTEMOLOGIA GLOBALE:
UN PUNTO DI VISTA NUOVO
PER SUPERARE IL DISAGIO
E MIGLIORARE LE PROPRIE
DINAMICHE DI VITA.
DA TUTTE LE REGIONI A FOGGIA,
100 I PARTECIPANTI AL CORSO


Da lunedì 30 gennaio a venerdì 3 febbraio e da lunedì 20 a venerdì 24 febbraio si svolgerà a Foggia, in collaborazione col Centro di Medicina Sociale, un corso intensivo di 100 ore per conoscere l’epistemologia globale elaborata e sperimentata dal Dr. Mariano Loiacono. L'epistemologia globale costituisce il presupposto fondante del “Metodo alla salute” e del Progetto Nuova Specie.


100 corsisti, provenienti da varie regioni italiane, giungeranno a Foggia per seguire il corso di "Epistemologia globale e Dinamiche di Vita", il nuovo punto di vista che ha rivoluzionato l’approccio al “disagio diffuso” nelle sue varie forme (ansia, attacchi di panico, dipendenze, fobie, disturbi della alimentazione, dismaturità, depressioni, sindromi psicotiche, ecc.) permettendo di sperimentare dal 1976 il "Metodo alla Salute" un’efficace alternativa a psicofarmaci e psicoterapie.

Nella prima settimana, dopo una critica alle epistemologie parziali finora conosciute (mitico-religiosa, filosofica e scientifica), viene presentato il modello globale che spiega ogni dinamica di vita nei vari rapporti che si hanno, a cominciare dai rapporti con se stessi. Nella seconda settimana si presentano le fasi che caratterizzano una dinamica di vita ordinaria, potendo riconoscere e modificare situazioni personali, situazioni di coppia, situazioni che si verificano nei gruppi, condizioni per la ricerca di un senso alla vita e per la nascita di un progetto di vita globale.

Trattandosi di argomenti che riguardano la vita, il corso è aperto a tutti, indipendentemente dalla scolarità posseduta. Saranno presenti anche persone in trattamento col “Metodo alla Salute” e quindi anche persone cosiddette "psicotiche" che hanno dismesso da tempo l’uso di psicofarmaci.

Il corso conclude anche il training formativo-esperienziale al Centro di Medicina Sociale di Foggia, alla fine del quale è possibile iniziare a co-condurre “Gruppi alla Salute” al Centro o nel proprio territorio, sottoponendosi a una periodica supervisione e a un’ulteriore formazione intensiva.

L’Epistemologia globale ha molteplici campi di applicazione nei vari settori di vita ordinaria e nelle diverse branche del Sapere. La Fondazione Nuova Specie sta raccogliendo fondi per avviare sperimentazioni in diverse regioni italiane ispirate alla Epistemologia globale che già ha ottenuto importanti riconoscimenti.

Fondazione Nuova Specie
  
71029, Troia (FG)  
C.F. 94084660714
    


domenica 29 gennaio 2012

Fano (PU), domenica 29 gennaio 2012. IL CERCHIO MAGICO: PREMESSE E ATTUAZIONE NELLA MIA SCUOLA.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono




ESSERE INSEGNANTI
IN UNA REALTA’ POSITIVA
CHE INTRAPRENDE
UNA STRADA ALTERNATIVA
PER DARE ASCOLTO
AI SUOI ADOLESCENTI:
IL CERCHIO MAGICO
IN UNA CLASSE DI 2° MEDIA



Sono insegnante di sostegno in una Scuola secondaria di I grado nel Pesarese. "Sostengo i miei alunni" da poco più di cinque anni ma cambio scuola quasi tutti gli anni. Il ruolo è lontano mille miglia da me ed, essendo a inizio carriera, sono costretta, come tutti, a fare la gavetta!... Ciononostante, quest’anno, mi è andata molto bene: oltre ad aver assunto un incarico annuale a 25 km da casa (che non sono niente rispetto ai 70 km dell’anno scorso), mi sono trovata in un ambiente più genuino ed accogliente. La prima frase che ho sentito pronunciare dalla Preside a inizio anno è stata questa suppergiù: “In questa scuola, la Presidenza e gli Insegnanti sono uguali; lavorano insieme per il bene degli alunni”. Queste parole hanno risuonato in me con forza e sentimento di liberazione...   

Ogni anno provo difficoltà ad esprimermi in un ambiente che non corrisponde a ciò che sono, a ciò in cui credo. Sento spesso il peso di tante formalità inutili, di facciata, e soprattutto della solitudine, di un allontanamento dall’essenziale e dai bisogni di tutti: alunni, docenti, educatori, bidelli, dirigente compreso.

Nella nostra piccola scuola, l’ambiente è dunque favorevole al cambiamento, all’ascolto tra colleghi e all’ascolto degli alunni. La Vicaria del nostro Plesso è di una gentilezza unica ed è sempre disponibile, anche dopo le sue ore di lezione a parlare con i genitori degli alunni più “eccentrici” e con gli insegnanti dei problemi che riscontrano nelle classi o nella didattica. E’ davvero speciale. Abita a Fano come me, il che ci dà l’occasione di viaggiare spesso insieme. Si è creato un bel rapporto di fiducia tra di noi. Posso affidarmi a lei. Quest’anno non mi sento da sola. L’ambiente di S. G. è dunque molto positivo e ne beneficia il corpo docente; si è creato in linea di massima un rapporto di stima reciproca e di collaborazione tra gli insegnanti.

L’esigenza di innescare nuove dinamiche e modalità di interazioni con la classe di 2° è nata giovedì 12 gennaio 2012, a pochi giorni dal rientro dalle vacanze natalizie e cinque giorni dopo l’incontro del “Coordinamento pedagogico globale” tenuto a Senigallia. Essendo la classe formata da piccoli sottogruppi resistenti alla partecipazione e alla condivisione delle regole di sociabilità, la Vicaria mi ha chiesto di tentare l’esperienza del “Cerchio magico” di cui le avevo parlato diverse volte. Il martedì successivo, cogliendo l’occasione dell’Assemblea d’Istituto, abbiamo sottoposto il progetto alla valutazione della Preside che ha dimostrato interesse per questa nuova prospettiva e ha approvato il progetto. 

Il primo incontro si è tenuto venerdì 20, durante le ore di Italiano. Il Cerchio magico si terrà sempre in orario antimeridiano allo scopo di coinvolgere tutti gli alunni della classe. Anche questo giovedì, il 26, abbiamo riproposto il Cerchio durante le ore di Geografia e Approfondimento.

So di aver già detto molto ma non sono entrata in merito allo svolgimento dei due primi incontri

L’avventura è quindi iniziata venerdì 20 gennaio, alle ore 8:00; quel giorno l’enfant terrible della 2° è arrivato con cinque minuti di anticipo, proprio lui che si concede quasi ogni giorno il privilegio del quarto d’ora accademico! Avevo chiesto ai ragazzi di portare un cuscino da casa per poterci sedere per terra. Essendo un po’ tutti evanescenti, pensavo che il contatto con la terra, il suolo, potesse richiamarli a scendere dalle nuvole. I banchi erano spostati quando sono arrivati in classe, lo spazio era singolarmente cambiato. Li ho fatti sedere ed ho disegnato loro la Clessidra del Kairòs (il καιρός è il tempo favorevole dei Greci opposto al Chronos, ossia ai tempi serrati che opprimono le nostre vite e non le fanno esprimere). Questo disegno mi serviva per spiegare loro il percorso, la strada che avremmo fatto tutti insieme.


Forse per curiosità, forse per timidezza, sono stati lì ad ascoltare quasi religiosamente le mie spiegazioni relative all’attività del Cerchio magico. Cosa sono i pensieri, le comunicazioni, i racconti e il fondo comune? Cosa significa la parola Kairòs? E perché la Clessidra? Perché si scende pian piano dentro di sé e si cerca di far emergere parti di sé: presentandosi sotto una veste nuova agli altri, tirando fuori la rabbia o la tristezza rispetto ad un fatto accaduto qualche giorno, mese o anno prima. Questo primo tentativo è stato complessivamente positivo e interessante, perché i ragazzi almeno nella prima parte si sono messi in ascolto e, nonostante le loro palesi difficoltà ad esprimersi all’interno del Cerchio magico, ci sono stati. Diversi, anche se pochi, interventi sono stati guidati dalle emozioni. Dalla necessità espressa da D. di dire alla classe che lui non è quello che i suoi compagni si immaginano: “Allora, innanzitutto sfaldiamo un mito! Non è vero che D. quando torna a casa si mette subito a fare i compiti! No! Io prima mangio, poi mi riposo... E se non fosse per mia madre, non li farei neanche i compiti. A me piace giocare con la DS”! Anche G., che di regola generale boicotta o si estrae dal gruppo per formare il suo sottogruppo contestatario, ha comunicato che qualche giorno prima, era uscita proprio con D. e con alcune compagne-amiche di classe. Ha detto che erano andati a mangiare la pizza ed avevano studiato insieme. Un altro elemento interessante è stato la generosità dell’enfant terrible nei confronti dei compagni in difficoltà; quando non sapevano cosa dire, l’enfant suggeriva: “Parla di tuo fratello! Parla del tuo cane”! La presenza della collega è stata importante: l’ho sentita devota nei confronti dell’attività e ha saputo cogliere la bontà dell’attività.    

Il secondo Cerchio magico è risultato più difficile per vari motivi che avevo preventivato: la stanchezza delle ultime ore, mia e dei ragazzi; la paura e la resistenza-difficoltà ad entrare nel Cerchio. In effetti la maggior parte dei ragazzi ha attuato diverse strategie per sabotare l’attività, il che mi ha fatto arrabbiare, perché non mi sono sentita affatto rispettata. Sono cosciente tuttavia che i miei alunni non vogliono sabotare il Cerchio per farmi un dispetto, ma si sentono davvero in difficoltà e lo hanno anche espresso chiaramente.  Non essendoci le condizioni, ho bypassato la fase del racconto-immersione, ma io e il collega (che purtroppo è entrato nel Cerchio alla seconda ora, perché doveva interrogare due alunne) abbiamo fatto insieme il fondo comune. Mi ha colpito lo spirito del collega. Prendendo spunto dalla mia comunicazione, ha svelato che anche lui avrebbe voluto suonare il piano ma ha suonato il clarinetto per cinque anni. Mi sono sentita appoggiata dalla sua presenza anche nel momento della teoria ("fondo comune"): ha saputo evidenziare i limiti emersi nei ragazzi (i loro meccanismi di “attacco e fuga”) ma anche le potenzialità loro e del Cerchio.

Sento quanto sia importante essere spalleggiati da altre persone, esterni-esperti, operatori come me del Metodo alla Salute, che possano prestar man forte per creare un ambiente positivo e far sì che i ragazzi possano far emergere vissuti propri, affidandosi. Sono convinta che questa impresa non è facile e che le condizioni non sono sempre favorevoli, ma sono altrettanto sicura che devo essere io l’artefice del cambiamento. Dovrò creare io stessa le condizioni per far sì che i ragazzi acquisiscano pian piano fiducia nei confronti del Cerchio, nei miei e nei loro.

Un saluto magico a tutti, soprattutto ai partecipanti del corso di “Epistemologia globale e Dinamiche di Vita” che inizia domani e che potrete seguire su questo Blog giorno per giorno,

Cindy Recchia

sabato 28 gennaio 2012

Frattamaggiore (NA), domenica 22 gennaio 2012. SESTO G. A. S. IN CAMPANIA.


FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono 



SESTO G. A. S.
A FRATTAMAGGIORE 
Domenica 20 gennaio 2012 




Cara Cindy,

eccoci arrivati al sesto incontro del Gruppo alla Salute Campania tenutosi a Frattamaggiore (NA) a casa di Mimmo e Lucia. Sono intervenuti Enzo e Maddalena con il figlio Valerio, Rachele, Vincenzo, mio figlio Francesco.

La conduzione è stata affidata a Rosa di Foggia madre di Carla. Grande rivelazione della serata è stata la mia amica Filomena (Memena) di Caivano che ha partecipato per la prima volta al Gruppo. Qualcosa io glielo avevo accennato mesi fa ma mi ero dimenticato di invitarla, poi ci siamo incontrati e proprio lei mi chiese espressamente di poter partecipare. Così l’ho contattata e lei ha partecipato a questo Gruppo in modo molto fattivo e devo dire che è entrata come un vero ciclone. Infatti dopo che si è presentata e Rosa le ha chiesto quali sintomi lei accusava lei risponde dicendo che è bloccata non riesce né a piangere né a gridare e che si sente un groppo sullo stomaco. Comunque aiutata da Maddalena, da Rosa e da Lucia si sviluppa una bellissima dinamica nella quale Memena è incitata a gridare e sviluppa una forza terribile nel farlo che a malapena viene trattenuta da Enzo e Maddalena, poi stremata viene accolta da Lucia e si siede sulle sulle sue gambe. Dopo, pian piano, si riprende e chiede a noi tutti cosa sia successo poiché ricorda ben poco e ci dice di sentirsi meglio, più leggera poiché si è liberata di un peso e che si è sentita subito accolta e capita. Mi dilungo su questo momento poiché io  mi sono sentito felice e gioivo dentro di me perché ho visto che subito questa ragazza è entrata e si è affidata del tutto abbandonandosi e dando sfogo a tutto ciò che dalle sue profondità voleva venir fuori poiché era così piena da non farcela più. E’ successo ciò che per persone che vengono al Metodo alla Salute (me compreso) e vanno molto di testa è difficile che accada e che quindi i risultati di un miglioramento tardino a venire. Ok, avrei ancora da dire su questo bellissimo episodio ma mi fermo per dirti altro. 

Mio figlio Francesco ha partecipato nella prima parte anche spiegando un pò il Metodo alla Salute mentre Valerio è andato via. Rachele ha sfogato un pò di rabbia verso il marito ed il figlio e l’ho vista un pò scossa rispetto alla dinamica di Memena anche perché per lei è la prima volta. Io ho comunicato a mio figlio di rispettare le sue scelte e la mia disposizione ad aiutarlo almeno che lui mi comunichi i suoi blocchi e le sue paure che ancora lo tengono in ostaggio trattenendolo nello svolgimento di alcune sue attività. Vincenzo ha comunicato la sua predisposizione a vedere il negativo un po’ in tutte le cose e l’ho visto abbastanza critico, comunque anche lui è abbastanza bloccato e risulta molto difficile da capire. Maddalena ha comunicato la sua tendenza a farsi carico delle situazione che la circondano ed io aggiungo a giusta ragione poiché Enzo ancora oggi si dimostra più lento della lumaca riguardo a cambiamenti effettuati. Infatti quando Rosa gli chiede quale crescita lui abbia raggiunto nella situazione attuale, Enzo si sente spiazzato, gira con le parole e non riesce a dare risposta. Enzo infatti riesce a sopportare la sua situazione in modo passivo aspettando che le cose cambino da sole, senza alcune reazione da parte sua. Come esempio al contrario e voglia di risolvere le cose si può guradare proprio Memena con la sua semplicità ed il suo affidamento totale.
 
Francesco ha abbandonato il gruppo prima della teoria abbozzata da Maddalena e terminata da Rosa. Devo dire che io ero scettico sul Gruppo in Campania perché assillavo Lucia che le persone erano poche ora mi sono ricreduto con l’episodio-esempio di Memena che si è ed  ha aiutato noi tutti ed il fatto che lei subito abbia detto di sentirsi bene tra noi mi ha fatto felice. Come al solito il Gruppo si è concluso con alcuni dolcini preparati da Lucia.

Ti saluto con un abbraccio,

Mimmo
 
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giovedì 26 gennaio 2012

Jesi (AN), domenica 22 gennaio 2012. INZIA IL TOUR MARCHIGIANO DELLE UNITA' DIDATTICHE.





iscritta ai sensi della L. 266/91 – L.R. 48/95 nel Registro regionale delle organizzazioni di volontariato con
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PARTE DA JESI
IL “TOUR” MARCHIGIANO
DELLE UNITA' DIDATTICHE


 
E’ partito domenica 22 gennaio da Jesi, dalla sede della II  Circoscrizione, relatrici Benedetta, Daniela e Michela, il “tour” delle unità didattiche che, nei prossimi mesi toccherà varie città marchigiane. Dedicata alla Piramide del Sarvas la prima puntata che è stata aperta dalla presentazione di Benedetta e Nicoletta


Dopo una presentazione del Metodo alla Salute, nelle sue linee fondamentali e caratteristiche, si è parlato delle attività di divulgazione e di formazione. Particolare attenzione è stata data alla presentazione del progetto “Faama” che prevede l’accoglienza di un giovane cosiddetto "psicotico", Luigi, in una famiglia del quartiere degli Archi di Ancona. Il nucleo familiare è quello di di Silvio, Michela e dei loro tre figli e proprio Michela, accolta da un caloroso applauso, ha presentato Luigi del quale ha tracciato la dinamica di vita. Un progetto, sperimentale, avanzato e coraggioso che, fra le altre cose, prevede il prossimo 10 febbraio, l’inaugurazione della casa di Luigi, la “Fabella del poeta”. Fra gli strumenti di comunicazione utilizzati dalla Associazione alla Salute di particolare efficacia si sta dimostrando il Blog. Cindy, che ne è la curatrice, ha ricordato come sia importante lasciare tracce di tutto quello che si fa e il Blog è, per questo, un luogo prezioso di informazione, dibattito e scambio di pensieri, riflessioni ed esperienze. 



“Tutti possiamo essere faraoni” ha esordito Benedetta presentando il tema della Piramide e dei vari livelli che la compongono. “Chi siamo?”, si è chiesta Michela riproponendo al pubblico un interrogativo esistenziale che coinvolge un po’ tutti e pone la questione del rapporto con se stessi. I rapporti forti, quelli con la famiglia di origine e con quella attuale sono stati affrontati ancora da Benedetta che ha ripercorso le tappe del suo rapporto forte con Luca. E da Daniela, che ha sottolineato alcuni momenti della sua esperienza dolorosa. 

 
La parola è poi passata ad Enrico che ha cominciato a parlare di sé stesso del suo percorso di vita. L’analisi si è poi soffermata, in particolare, sul tema del rapporto con i gruppi. I gruppi – ha spiegato Daniela – come apertura all’esterno e modalità di crescita e di relazione con l’esterno, “l’esterno che ci dà modelli in cui ci dobbiamo riconoscere per forza. I gruppi però non sono soltanto qualcosa da consumare, ma un elemento importante per il nostro sistema di relazione”. E’ importante, in questa fase, anche il rapporto con le istituzioni esterne, con le quali se non c’è  scambio, c’è il rischio di creare smarrimento.


A questo punto la parola è passata al pubblico. Richieste di informazioni sul funzionamento dei Gruppi alla Salute e sulle modalità di partecipazione, principali differenze rispetto ad altri tipi di metodiche e “analisi” psicologiche.


Ultimo livello della Piramide, illustrato da Benedetta, quello del rapporto col “globale massimo”. E’ il punto di vista “dall’alto” sulla vita per arrivare, come ha detto una signora citando Ungaretti, a “Sentirsi esile fibra dell’universo”.


Lucia Marinelli

mercoledì 25 gennaio 2012

Villa Terronia (FG), domenica 22 gennaio 2012. BILANCIO DEL VIAGGIO ITINERANTE DI NATALE A BARI E... PROSPETTIVE!

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono
 
 
 
II^ BILANCIO
DEL VIAGGIO ITINERANTE
DI NATALE IN TERRA DI BARI E...
PROSPETTIVE!
 
 
 
Cari amici,
 
domenica 22 gennaio 2012 c'è stato il secondo bilancio del viaggio itinerante di Natale a Villa Terronia.
 
Eravamo in molti, compresi gli ospiti che per questa settimana risiedono lì. L'incontro è iniziato con l'intervento di Cristian che ha raccontato come la sua nuova vita stia cambiando le sue prospettive e i suoi bisogni, non ultimo il desiderio di creare qualcosa in cui poter veder rispecchiati i suoi ideali, aggiungendo di sentire il desiderio di creare davvero una Associazione alla Salute Bari, per far si che il progetto "Nuova Specie" abbia una identità territoriale.

In seguito Mariano ha chiesto a tutti i presenti come sentissero questa proposta e ognuno ha detto la sua. Prima però, Mariano ha fatto la teoria globale: "Dal Baricentro al Safaricentro", intendendo il BAR-icentro come punto di raccolta di pesantezze e spinte mitotiche, freni allo scambio e alla crescita individuale, e SAFARI-centro recuperando il significato di safari = viaggio.
 
La proposta lanciata da Mariano è stata quella di metterci in viaggio verso noi stessi, attraverso le spinte di crescita che possono provenire dalla meiosi, intesa come perdita di metà del proprio patrimonio e delle proprie convinzioni e seguita dal crossing-over.

L'Associazione alla Salute potrebbe essere un luogo e un tempo utile per iniziare questo viaggio, nel senso che si possano organizzare eventi, Settimane intensive, corsi, ma soprattutto a detta di Mariano, l'Associazione diventerebbe una palestra di scambio e arricchimento con la diversità, utile prima di tutto alla nostra crescita personale.

Le adesioni, più o meno totali, sono state molte e si è pensato di scegliere come data per rivedersi il 7 febbraio alle 21:00 a casa Ceglie a Modugno per definirne anche gli aspetti più pratici. E' stata inoltre accolta la proposta di Giusi, e cioè quella di firmare a Senigallia l'atto costitutivo dell'Associazione alla Salute, l'11 febbraio in occasione del Raduno nazionale delle Associazioni alla Salute regionali.
 
Mariano ha specificato che chi sente il desiderio di sperimentarsi in questa nuova avventura può farlo sia attivamente sia solo con un supporto emotivo o anche prendendosi tutto il tempo per pensarci e capire bene di cosa si tratta.

Ho preferito una super sintesi per evitare di farvi spaventare leggendo questo post :-P ma ovviamente l'incontro è stato registrato e sarà deregistrato a breve e a disposizione di chi avesse voglia di leggerlo.

Baci a tutti,
 
Flavia
 

sabato 21 gennaio 2012

Barletta, domenica 15 gennaio 2012. SUPERVISIONE DEL GRUPPO BAT (BT).

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS

Presidente: Dr. Mariano Loiacono




SUPERVISIONE
DEL GRUPPO BAT (BT)
"DALLA DISFIDA ALLA CORRIDA"



Domenica 15/01/2012, presso il Centro di Medicina Sociale di Foggia, si è svolta la Supervisione del "Gruppo BAT", ovvero di un gruppo di persone formate al Metodo alla Salute e residenti principalmente a Barletta (BT). Io vi ho partecipato perché mi sono integrata con loro in alcune occasioni e, soprattutto, perché porto avanti un progetto simile: far respirare lo spirito del Metodo nel territorio in cui vivo e nella Scuola in cui insegno. Ascoltare le esperienze degli altri e i limiti che sono stati evidenziati è sempre “tesoro” per me.

Il Dr. Mariano Loiacono, senza nulla togliere alla positività dell’esperienza, insieme ai partecipanti ne ha evidenziati i limiti e quindi i punti su cui crescere. Certamente è mancato uno spirito metastorico che ha saputo andare “al di là” delle “storie” personali e del Gruppo.
 
Il documento integrale sarà presto pronto, a cura del Centro Documentazione "Nuova Specie", per gustare la meravigliosa teoria globale di cui siamo stati “ascoltatori” e “spettatori”, una teoria “cotta e mangiata” di una profondità ma nello stesso tempo di una semplicità disarmante.
 
Il titolo è stato “Dalla disfida alla corrida”. La bellezza della teoria di Mariano è che la sua “globalità” coinvolge molti aspetti della vita di una persona, tale teoria è infatti applicabile nello stesso modo alla nostra coppia o a un progetto che portiamo avanti nel nostro “rapporto con i gruppi”.
 
La “disfida” è “il non fidarsi”. Il gruppo iniziale (parlando del Gruppo BAT) era fatto di disfida perché non prevaleva la fiducia, forse la si è persa strada facendo ma sicuramente lo stato quiete era questo. La rete si costruisce perché i nodi sono tenuti insieme da una "cordicella", una fides. Se non c’è questo, non c’è rete. Ognuno ha paura delle disfide che potrebbero venire fuori anche se ne siamo attratti perché il duello ci piace in quanto, in un certo senso, è liberatorio. Se in una coppia nasce una “disfida” è chiaro che era già esistente. La fiducia si costruisce lentamente, se l’edificio si costruisce in fretta, subito crolla. Il Metodo alla Salute è un metodo sperimentale che cresce con la rielaborazione dei punti nodali

Un gruppo deve tendere di andare verso “la Corrida”. La corrida è una “corsa”, una “corsa” in cui il torero corre seguito dal toro per cui dobbiamo avere la consapevolezza che in noi c’è la parte toro che ancora non viene elaborata, per cui dobbiamo fare come il torero cercare di fronteggiare il toro e ripartire.

Un aspetto molto bello della Corrida (programma televisivo) è venuto fuori quando Mariano l’ha paragonato ai Gruppi alla Salute dove ognuno può esibirsi e ci si diverte ad essere quello che si è.  Può parteciparvi chiunque. Anche chi è stonato può esibirsi ed essere allo stesso livello di un personaggio famoso. Posso cantare una canzone di Domenico Modugno ed esibirmi in televisione proprio come faceva lui!

Il compito dei gruppi (o di una coppia) è integrarsi  andando al di là della disfida. Angela Q. ha avuto, come lei stessa ha detto, l’onere e l’onore di cercare di andare al di là della morte di un gruppo diventando spirito metastorico

Sabrina Cela

venerdì 20 gennaio 2012

Jesi (AN), mercoledì 18 gennaio 2012. COMUNICATO STAMPA DELL'ASSOCIAZIONE ALLA SALUTE ONLUS MARCHE.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS

Presidente: Dr. Mariano Loiacono




iscritta ai sensi della L. 266/91 – L.R. 48/95 nel Registro regionale delle organizzazioni di volontariato con
Decreto dirigenziale n.20 TSG05 del 28/02/2007 - Cod. fisc.: 90032770415. Presidenza tel.: 328-6147257


COMUNICATO STAMPA
DEL 18 GENNAIO 2012
ASSOCIAZIONE ALLA SALUTE
ONLUS MARCHE


DISAGIO SINTOMATICO E ASINTOMATICO:
DA GENNAIO PARTE UN PROGETTO
NEL TERRITORIO MARCHIGIANO CHE DA NUOVE PROSPETTIVE DI CRESCITA PER AFFRONTARE
E PREVENIRE IL DISAGIO NELLE SUE DIVERSE MANIFESTAZIONI.



Il primo incontro-dibattito, aperto a tutti gli interessati,  si terrà  domenica 22 gennaio a Jesi alle ore 16  nei locali della Circoscrizione II Ovest, in via S. Francesco 73/b, con il patrocinio del Comune di Jesi. L’incontro sarà presentato e condotto da tre operatori del “Metodo alla Salute” che stimoleranno i partecipanti a riconoscere le cause e i motivi che possono portare ad un disagio.


L'Associazione alla Salute ONLUS Marche, che opera sul territorio dal 2006, dà inizio ad un progetto composto da “Unità didattiche” che verranno proposte a Jesi, Fano, Urbania e Ancona.

Durante i vari incontri gli operatori del Metodo alla Salute evidenzieranno le nuove fenomenologie del disagio psico-sociale odierno (conflittualità, dipendenze da alcol-droghe-psicofarmaci, depressioni, attacchi di panico, ADHD, sindromi psicotiche, ecc.) non ancora adeguatamente colte dai servizi tradizionali.

Tale progetto è rivolto a tutti i cittadini, senza distinzioni di sesso, età, condizione sociale, ecc., che siano interessati per motivi personali o professionali dal cosiddetto “disagio diffuso”.

Attraverso le Unità didattiche, le interazioni e gli scambi di opinioni ed esperienze, si propone di trasmettere contenuti importanti in modo chiaro e coinvolgente, di incrementare cambiamenti nelle relazioni con se stessi e con gli altri, di innescare mutamenti profondi e significativi per la “salute” di ognuno, fornendo conoscenze e competenze utili ad accompagnare la crescita e la salute delle persone a partire da noi stessi.

Per info:
Cindy Recchia
Segretaria dell'Associazione alla Salute ONLUS Marche
328 44 18 462

mercoledì 18 gennaio 2012

CMS (FG), mercoledì 11 gennaio 2012. SUPERVISIONE DI MARTA AL CMS DI FOGGIA.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono
 
 
  
 
SUPERVISIONE DI MARTA
AL CMS DI FOGGIA



Mercoledì 11 gennaio 2012 si è svolta presso il Centro di Medicina Sociale la Supervisione di Marta


Marta, giunta come molti, dopo una lunga storia di ricoveri in psichiatria, ha da un anno intrapreso un percorso con il Metodo alla Salute presso il Centro di Medicina Sociale di Foggia, durante il quale ha potuto cessare l’uso di psicofarmaci e cominciare a far luce sulla propria vita. Ora, in occasione di un momento di difficoltà, ha chiesto un momento di riflessione collettiva su quanto è stato aiutandola a capire come proseguire.


Per l’occasione sono giunte anche da lontano le persone che durante tutto il periodo le sono state più vicine, l’hanno accompagnata, hanno condiviso parti importanti di questa strada.


I conduttori, Vittoria, Gianni ed Ekaterina, dopo una breve introduzione, hanno dato il via ai lavori. 

Dapprima la lettura dei contributi inviati dalle persone che non avendo potuto essere presenti hanno voluto comunque partecipare, quindi gli interventi di molti dei presenti, hanno permesso di ricostruire le varie fasi di questo percorso, cercando di evidenziare i meccanismi di Marta, ponendo attenzione in particolare al negativo, cioè a quello a partire dal quale si può e si deve crescere. Questa fase è stata impegnativa e ricca di emozioni.


Lo sforzo finale è stato quello di inserire tutti questi frammenti in un ‘puzzle’ più ampio, di vedere-osservare-contemplare, in modo tale che tutto ciò che è emerso possa servire alla vita di ognuno di noi. Ma a ben guardare, nel sapere di chi ci ha preceduto tutto è già presente. La vita segue delle leggi che in qualche modo si ripetono. Ecco perché il Dr. Loiacono ha preso spunto dal sapere mitopoietico ed in particolare dal Vangelo di Luca e Giovanni in cui si parla di Marta e Maria,  le due sorelle che accolgono Gesù viandante nella loro casa per elaborare la teoria "Da Marta Prossimo a Maria dentro". In Marta e Maria e nel loro comportamento ognuno di noi può riconoscere parti importanti di sé. Infatti Marta nel farsi prendere da tutto ciò che ‘c’è da fare’ rinuncia  a stare ‘ai piedi di Gesù’ come invece fa la sorella Maria, che lasciando perdere tutto ciò che le sta intorno si concentra nel dare valore a ciò che le sembra più meritarlo: l’ascolto di quello che c’è di più profondo e prezioso, qualcosa che va oltre quello che si vede e si sa, qualcosa che può dare un senso diverso e specifico alla nostra vita.


Al termine il Dr. Loiacono ha annunciato per il giorno successivo un momento di ‘Supervisione della Supervisione, nell’ambito della quale ha evidenziato l’importanza per i conduttori di saper alleggerire e mettere in dinamica e la necessità per ognuno di noi di crescere nel saper ‘fare teoria globale’, dove oltre all’esperienza di vita è necessario lo studio e l’approfondimento. 


 
Paola