VI° PROGETTO RAINBOW.
SETTIMO GIORNO: LA PASQUA.
Oggi è la Pesàch di Nuova Specie, cioè un passaggio da compiersi per poter risorgere con le nostre parti bloccate, risvegliandole.
Dalla "Pesàch" di questo Progetto Rainbow, ognuno parte dall’ontologico e qual è il problema?!?
Che non avendo avuto gli specchi riconoscenti, che riflettono un positivo, rimaniamo fermi, bloccati.
Grazie al contesto di un "utero devoto", le nostre parti colorate possono iniziare ad emergere, creando spazi di luce nuova.
Con la canzone “Non potho reposare” cantata da Andrea Parodi, cerchiamo di risvegliare le nostre parti addormentate, il nostro corpo e la nostra membrana analogica.
Che non avendo avuto gli specchi riconoscenti, che riflettono un positivo, rimaniamo fermi, bloccati.
Grazie al contesto di un "utero devoto", le nostre parti colorate possono iniziare ad emergere, creando spazi di luce nuova.
Con la canzone “Non potho reposare” cantata da Andrea Parodi, cerchiamo di risvegliare le nostre parti addormentate, il nostro corpo e la nostra membrana analogica.
Lo scopo delle Conv.Inte. aderisce perfettamente a questa possibilità di ri-abilitazione di parti nostre tenute nascoste, di dare valore alle nostre vite. Facendo questo passaggio, possiamo liberarci dalle nostre "schiavitù".
Nel pomeriggio abbiamo iniziato con la canzone di Arisa che ha siglato il V° Progetto Rainbow, mimata da Barbara, Daniela con al centro il nostro capitano Raffaele M.
Ognuno si è esibito come voleva e sentiva: io, Ornella, ho ballato con Francesco M.
Cristiano e Michele hanno lasciato danzare il loro maschile mostrandosi decisi in questo ballo a due.
Cristiano e Michele hanno lasciato danzare il loro maschile mostrandosi decisi in questo ballo a due.
Mila, per l’occasione, è diventata Raffaella Carrà ballando sulle note del “Tuca Tuca”.
Insomma ognuno di noi ha rivelato una parte danzante e molto pittoresca al punto che la musica e la voglia di muoverci sembrava non finire.
Insomma ognuno di noi ha rivelato una parte danzante e molto pittoresca al punto che la musica e la voglia di muoverci sembrava non finire.
Tanti colori messi in movimento possono davvero disegnare un arcobaleno!!
una fase di rilassamento e distensione attraverso dei massaggi.
Si è rivelata un’ulteriore possibilità per rimanere in contatto delle nostre profondità scoperte, con la possibilità di "risorgere" da una vita in cui il disagio è protagonista.
E’ stato un momento magico, in realtà tutto il pomeriggio è stato un
e si è concluso con la degustazione di una calda tisana che dolcemente ci ha fatto riemergere.
“M’è dolce naufragar in questo mare”
Non potevamo non cantare la nostra canzone di questo Rainbow “Ho imparato a sognare” e di lì poi, con serenità, ci siamo attivati, predisponendo la stanza per la cena.
Oggi fuori pioveva e noi dentro abbiamo disegnato l’arcobaleno!!
Ornella e Silvia
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