venerdì 28 febbraio 2014

Aula didattica globale "Gianna Stellabotte" (FG), sabato 22 febbraio 2014. EPISTEMOLOGIA GLOBALE E DINAMICHE DI VITA. Seconda Settimana. Quarta Giornata.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia


 

CORSO DI
"EPISTEMOLOGIA GLOBALE
E DINAMICHE DI VITA".

Seconda Settimana.
 Ultimo giorno.

La giornata inizia con Mariano che ci legge la parabola dei dieci talenti dal Vangelo secondo Matteo. La parabola racconta di un uomo che parte per un viaggio e affida i suoi beni ai servi. Ad uno cinque talenti, ad un altro due, ad un terzo un talento. Al ritorno del padrone, i primi due servi sono riusciti a raddoppiare la somma ricevuta grazie al fatto che hanno trafficato i talenti affidatigli. L’ultimo servo, invece, ha restituito al padrone il talento ricevuto poiché aveva semplicemente nascosto la somma affidatagli.
Grazie a questa parabola Mariano invita l’ALSA Sardegna – e noi tutti in generale – a “trafficare” i talenti che ognuno di noi possiede, a non nasconderli, poiché più investiamo nella vita più otteniamo dalla stessa. Dobbiamo osare, investire, solo così la vita ci ripaga. I talenti che sono già nostri dobbiamo tirarli fuori, non nasconderli.

 

La giornata prosegue con la lettura della lettera che Jasmina ha scritto alla sua mamma adottiva. La ragazza ha lasciato la casa dei genitori adottivi già da qualche anno, sente però – spinta dallo "spirito" Mariano – che è giunto il momento di ritornarci con modalità e consapevolezze diverse.
Ad accompagnare Jasmina nel suo ritorno a casa ci saranno Domenica (che ha adottato tempo fa una ragazza bielorussa) - e Diego, uomo dotato di un ottimo femminile che, si spera, sarà in grado di accompagnare non solo la ragazza ma anche i genitori della stessa.

Mariano vuole chiudere una dinamica avviata ieri e dare prospettive diverse a Paolo e i suoi genitori. Il figlio lamenta l’ambivalenza dei genitori: da una parte l’amore, dall’altra il rifiuto. Paolo si trova al centro, sofferente. Attraverso una metafora Massimiliano viene invitato a riprendersi il ruolo di padre (leone) e a prendersi cura di Paolo (tigre), lasciando Amelia (pecora) a lavorare su se stessa. Dopo questa dinamica ci immergiamo anche per questa giornata nella parte teorico/pratica del corso.

 

Una delle molteplici modalità che "il Padre" può adottare rispetto al "Figlio" per non farlo nascere e crescere è il senso di colpa. Quest’ultimo si può notare facilmente in una persona che è in transizione: il viaggio è partito ma ancora non è finito. Lo sguardo è proiettato in avanti ma si è fortemente tentati di tornare indietro. C’è ancora un forte desiderio di non abbandonare la vecchia identità  "Padre". Dovremmo riuscire a trasformare il senso di colpa in senso di responsabilità. Fare un bilancio di quello che è stato e riprendere il cammino. Il senso di responsabilità è creativo il senso di colpa è senza limiti, si autoalimenta.

Un'altra modalità che il "Padre" può adottare per bloccare la nascita del "Figlio" è la generalizzazione. Non mi immergo nel  fenomeno vivo della mia vita, quindi non vivo a partire da me, ma faccio una generalizzazione del fenomeno stesso. E’ un modo di fare un viaggio utilizzando solo il codice simbolico, cioè il razionale.

Ultima modalità analizzata è il sentirsi anonimo o estraneo/escluso. C’è ambivalenza, con un forte desiderio di includersi ma con il rischio di non riuscirci fino ad arrivare ad autoescludersi.
 
 

Se il bombardamento-scoppio ha invaso i confini del "Padre", se abbiamo resistito alle tentazioni di tornare indietro, c'è la possibilità di creare un “gruppo di lavoro”. E’ la fase più matura di una dinamica di gruppo, all’interno della quale ogni persona è In.Di.Co. (Infinito, Dinamico e Complesso) e si integra con le diversità e specificità che ognuno rappresenta. In questa fase ci si apre davanti lo spettacolo della vita. Si è già passati dalla fase PUK (Potenziale Uno-trino Kundalinizzato) alla fase PUS (Potenziale Uno-trino Svegliato) attraverso l’espulsione del pus che ci portiamo dentro. Con il gruppo di lavoro passiamo dalla fase PUS alla fase PUM (Potenziale Uno-trino Metastorico), all’interno della quale ci riprendiamo le parti di noi più legate alla Metastoria, quelle che più ci rappresentano e che ci sono state tagliate/negate fin dalla nascita. Il percorso è servito per riprenderci tutte le parti dell’uno-trino. Quello che eravamo si è “sporcato” della nostra storia ed è diventato altro.


Il gruppo di lavoro non è la semplice somma delle singole parti che lo compongono, ma è molto di più: è creativo, viandante.Un ruolo fondamentale in questo contesto è svolto dal conduttore che, con il suo femminile, dovrebbe fungere da "Spirito" e mettere in relazione i componenti del gruppo stesso. Un bravo conduttore è la persona che riesce a dare più In.Di.Co. al gruppo. Uno non adeguato, invece, può essere un pericolo per il gruppo ed è per questo che dovrebbero esserci una pluralità di conduttori.

La mattinata si conclude in maniera intensa e commovente. Ascoltiamo la voce di Albertina, ragazza di 33 anni che, prima di morire a causa di un tumore, ci dona un pensiero vocale.  

Albertina ci invita a non aspettare di star male per accorgerci del valore delle persone che ci circondano. La vita vale la pena di essere vissuta pensando che le cose possono solo migliorare in qualsiasi momento. E se non migliorano… chi se ne frega!!! La vita in questo modo viene vissuta fino in fondo, assaporata in ogni momento. Dobbiamo dire più spesso a chi ci è vicino: “Ti voglio bene!!!”

 

Nel pomeriggio Giovanna ci racconta della sua difficoltà ad accettare l’anno sabatico di Mariano. Lo vive come un regalo che gli sta facendo ma ancora non riesce a percepirne nel profondo il valore per lei stessa.
Paolo ci espone la sua visione del Graal e di nuovo mette in mostra l’ambivalenza dei genitori, e come se stesse in uno spazio vuoto che non viene riempito da forze che si oppongono (genitori).
   
Mariano conclude la giornata con delle letture Zen e del Vangelo e ascoltando le difficoltà di parecchi nel tornare a casa e cercando di rare loro prospettive più “globali”.


Giuseppe Loiacono



giovedì 27 febbraio 2014

Aula didattica globale "Gianna Stellabotte" (FG), venerdì 21 febbraio 2014. EPISTEMOLOGIA GLOBALE E DINAMICHE DI VITA. Seconda Settimana. Terza Giornata.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia




CORSO DI
"EPISTEMOLOGIA GLOBALE
E DINAMICHE DI VITA".

Seconda Settimana.
Terzo Giorno.
  
Si inizia la giornata col proporre un taglio di capelli a Patrizia per partire dal suo PUK (Punto  unotrino  kundalinico) e  tagliare insieme ai capelli ciò che è stato partendo da se.  Patrizia inizialmente non è pronta  a fare questo rito di passaggio (wendepunkt).

Viene poi proiettato un video  sul  Cerchio Magico girato nella scuola elementare “Luigi Mercantini” di Colle Marino (AN) dove lavora l’insegnante Nicoletta Pennella che rientra nei progetti del Coordinamento G.E.I.P.E.G. (Genitori Educatori  Insegnanti Progetto Evolutivo Globale). Il Cerchio Magico è un piccolo Gruppo alla Salute  che coinvolge alunni e famiglie ed è stato sperimentato in diverse scuole  nel territorio marchigiano  da più di due anni.


Mariano inizia a spiegare l’argomento del giorno e quali sono gli elementi che caratterizzano una dinamica. Il primo elemento è l’ascolto dello  stato quiete che rappresenta la parte Padre, chiave per entrare in relazione con la parte Figlio. Il secondo elemento è l’arte  della  selezione del bisogno. Se non ci sono questi due elementi la dinamica abortisce a causa delle difese resistenze

Le difese resistenze si possono collocare in  quattro livelli. Mariano ci mostra un immagine dove ci sono la Piramide e il Graal uniti che formano il Pira-Graal


La prima modalità di difesa resistenza è l’allontanamento  cioè: mi allontano da ciò che opposto a me, non voglio cambiare il mio stato quiete e non voglio essere coinvolto. Un’altra modalità è l’isolamento: non voglio ascoltare e non voglio essere invaso.  
 Es: Essere altruista vuol dire fare le cose per gli altri per non vedere le cose proprie. L'autismo è una difesa resistenza di chiusura  in se stessi.   
Poi vengono dettagliate come difese resistenze le rappresentazioni, le rimozioni, la negazione, la svalutazione, la razionalizzazione, la sublimazione, il transfert, il contro transfert. Un’altra difesa resistenza è la dipendenza (inclusione simbiotica) fisiologica (es: attaccamento mamma figlio) e cronica, che non fa crescere (es: attaccamento al cibo). Poi c’è l'attacco e fuga che sono due  opposti ma anche due facce della stessa medaglia. Poi c’è l’accoppiamento che possiamo vederlo come la difesa resistenza sintesi delle due precedenti.  
Es: per sentire di essere parte di un gruppo mi includo nell’altro anche se conservo la mia parte di "attacco e fuga". L’accoppiamento può essere duraturo, una soluzione a vita ma anche molto parziale, in effetti io non faccio parte di quel gruppo ma ci sto in virtù del fatto che sono accoppiato all'altro che ne fa parte. 


Nel pomeriggio Mariano consegna a sua figlia Barbara un foglio con gli appunti del DIN-PiN il primo Corso di Epistemologia tenutosi il 10/9/1996 in cui c'era anche Barbara. Emozionata, Barbara ricorda quando il padre lasciava in giro gli appunti... lui che è ricercatore.

A proposito dell’inclusione nel globale massimo si può dire che è un transitare verso il nuovo, è un viaggio tortuoso. Dopo un insuccesso ci si rialza e si continua a procedere ed è per questo che è importante usare l’avverbio “ancora”, perché ci permette di rimanere in viaggio... siamo infatti viandanti e non bisogna farsi troppe domande perché le risposte arrivano man mano che si procede. 
 
Nel pomeriggio viene finalmente eseguito il taglio di capelli a Patrizia che ha deciso di fare questo importante passaggio affidandosi alla sua omonima Patrizia, la parrucchiera del gruppo, soprannominata da Mariano la "PUFfachiera" (PUF come Potenziale Uno-trino Fondamendale). 

 

Mariano alla fine della serata accompagna le associazioni che hanno  più difficoltà a fare il punto della situazione e conclude con la lettera di una figlia  alla madre adottiva che ha commosso tutti.


Anonimo corsista



martedì 25 febbraio 2014

Aula didattica globale "Gianna Stellabotte" (FG), giovedì 20 febbraio 2014. EPISTEMOLOGIA GLOBALE E DINAMICHE DI VITA. Seconda Settimana. Seconda Giornata.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia


 

CORSO DI
"EPISTEMOLOGIA GLOBALE
E DINAMICHE DI VITA".

Seconda Settimana.
Secondo Giorno.



"E fu sera e fu mattina"... con queste parole Mariano apre il secondo giorno del corso di "Epistemologia globale".


E’ Victoria a prendere per prima la parola comunicando chi dovrà scrivere il post e leggendo poi il Vademecum dei post che Cindy ha scritto circa le modalità di scrittura dei post stessi da pubblicare sul Blog, di cui è la responsabile. Mariano coglie subito l’occasione per mostrarci come, con una visone più globale della vita, anche ad una semplice comunicazione può essere applicato l’uno-trino e chiede a Victoria di provare ad individuare le tre identità (Padre-Figlio-Spirito), ma la cosa la mette in difficoltà e, esortata da Mariano, ne comunica le ragioni. Lo stesso Mariano ci accompagna a vedere che si può trovare un Fondo comune tra queste due situazioni all’apparenza lontane; in entrambi i casi si rimane bloccati nel PUK (Potenziale Uno-Trino Kundalinizzato), che per Victoria significa rimanere legata al ruolo di Madre e per il Blog rimanere legato ad un pubblico limitato, cosa che impedisce ad entrambi di transitare verso un Globale massimo più incluso nel Globale totale.
 
A questo punto Barbara, Giuseppe e Manuela riassumono ad Ernesto, che è arrivato in giornata, gli argomenti affrontati il giorno precedente, dopo di che Mariano decide di discutere la situazione dell’Associazione alla Salute Campania che, secondo lui, deve passare da una fase embriogenetica ad una fetogenetica (più bandisti e meno solisti). A tale scopo viene chiesto a Marina, in qualità di Rappresentante della B.A.T. che ha già affrontato lo stesso passaggio, di accompagnare l’Associazione Campania in questa transizione.


Dopo aver dedicato buona parte della mattinata ad esemplificazioni teorico-prassiche su Fenomeni vivi, Barbara e Mariano riprendono a spiegare la Teoria sulle Dinamiche di Gruppi.

Barbara partendo dall’Unità didattica del Quadrangolare ci spiega come il percorso dall’angolo alfa / Padre all’angolo beta/figlio sia già tracciato, mentre quello tra angolo beta / Figlio e angolo gamma non lo sia e già questo ci fa capire che la transizione più difficile e proprio quella che deve operare lo Spirito.

E’ la fase più lunga, complessa e articolata perché lo Spiritotramite le “Strategie Relazionali” ha il compito di mettere in relazione l’Identità psicotica (Padre) includendola nell’Identità globalizzante (Figlio).


Lo Spirito deve essere sempre creativo, deve saper cogliere l’inedito attraverso una modalità di “vigilanza incerta”. Nel viaggio della vita non ci sono percorsi predeterminabili: come quando si avanza nella nebbia, solo spostandoci di volta in volta possiamo vedere cosa c’e’ oltre essa ed è quindi necessaria una “fides(fiducia nel viaggio) che ci tenga in movimento; nel viaggio della vita, ogni fine non è un punto d’arrivo ma un nuovo punto di partenza. Lo Spirito deve ridimensionare le forme d’Identità psicotiche senza ricette, partendo da se; il vento spinge, fa strada, non si esalta e non si deprime. Solo a posteriori e evidenziando il Know-how si può fare un punto del percorso realmente fatto. Lo Spirito deve creare criteri d’accompagnamento non affidandosi a “schemi precostituiti” ma a “fenomeni vivi”. Comunque secondo i nostri conduttori  lo Spirito può essere agevolato nel suo compito da tre modalità di interazione: il bombardamento scoppio, l’Inclusione nel Globale, la realizzazione del Gruppo di Lavoro.


Dopo la pausa pranzo Paolo, che aveva chiesto di poter comunicare, viene chiamato da Mariano e, una volta presa la parola, avvia una lunga e importante dinamica con sua madre Amelia che, tra le altre cose, mette in evidenza alcuni aspetti del bombardamento scoppio, facendoci capire ancora una volta quanto sia importante, per viaggiare nella vita, mettere insieme prassi e teoria. Dopo il racconto di Anita sul suo rapporto con Marcello, Barbara e Mariano proseguono con la spiegazione del “bombardamento scoppio”. Già il fatto di essere immessi in un gruppo rappresenta un bombardamento al nostro “stato quieteancor di più se questo bombardamento è attivamente posto dal conduttore, esso può creare uno scoppio della Identità psicotica la quale attiva le proprie difese-resistenze. A questa fase segue la comparsa della “sindrome d’astinenza”, cioè ogni identità psicotica/padre farà di tutto per non essere spodestato cercando di eliminare ogni realtà-figlio... e fu sera e fu mattina!!!


Nicola e Moris

lunedì 24 febbraio 2014

Aula didattica globale "Gianna Stellabotte" (FG), mercoledì 19 febbraio 2014. EPISTEMOLOGIA GLOBALE E DINAMICHE DI VITA. Seconda Settimana. Prima Giornata.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia






CORSO DI
"EPISTEMOLOGIA GLOBALE
E DINAMICHE DI VITA".

Seconda Settimana.  
Primo Giorno.


 
Inizia la seconda settimana del corso di Epistemologia Globale che sarà incentrata sulle dinamiche. 


Ci vengono presentati l’attestato del corso e i nuovi partecipanti.

Barbara mostra poi 2 fotografie che Mariano ha scattato e le ha inviato: rappresentano l’aurora come nuovo punto di vista che sta subentrando grazie al Metodo alla Salute. Descrivono poi il loro "stato quiete" attuale sulla presentazione del corso.


Mariano introduce quindi  dei nuovi concetti utilizzando degli acronimi: PUF cioè Potenziale Uno-trino Fondamentale.

La parte più profonda del nostro intero, che possediamo fin dalla nascita e contiene tutti i nostri codici del Graal. Il PUF, cosi come è, non viene rispettato perché la nostra società psicotica vuole adattarlo e si trasforma in PUK, cioè Potenziale Uno-trino Kundalinizzato - che significa arrotolato su se stesso come un serpente in spirale e quindi immobile. 

Questo adattamento  in epoca pre-villaggio globale era svolto dalla religione o dall’esercito, ora lo fa l’economia cioè il globale massimo attuale. 


Dal PUK si passa al PUS, cioè il Potenziale Uno-trino Svegliato. Come lo svegliamo? Eliminando il "PUS" come negativo per raggiungere il PUS Potenziale uno-trino  Sarvas/salute; mentre lo facciamo soffriamo spesso di malesseri fisici e stanchezza dovuti alla nostra identità psicotica.

Il fine ultimo è quello di raggiungere il PUM Potenziale Uno-trino Metastorico. Nel  PUM siamo  vitonauti adulti nel viaggio della gravidanza segno che l’In.Di.Co. (infinito dinamico complesso) sta portando a qualcosa di nuovo.

Più siamo psicotici più vediamo solo il PUK che, per mantenerci nel presente, mette in atto dinamiche che rinforzano la nostra identità psicotica.

Barbara introduce a questo proposito una rilettura del mito della caverna di Platone proiettando una immagine in cui noi , legati dalle nostre psicosi, siamo rappresentati  come prigionieri al buio di una caverna che vedono immagini proiettate sulla parete; solo il "Figlio" ci fa conoscere la falsità delle ombre e vedere la nuova metastoria al di la della luce che ci abbaglia quando usciamo dalla caverna in superficie. 



Nell’Uno trino l’identità chiusa dei prigionieri rappresenta il "Padre", chi risale é il "Figlio" mentre lo "Spirito" è rappresentato da chi, conosciuta la realtà, torna nella caverna al buio per svelare tutto agli altri prigionieri.

Per continuare il viaggio nella metastoria occorrono due motori insieme. L’albero della vita (parte alta del cummunitometro) e l’albero della conoscenza (parte bassa); è un circuito unico con due WENDEPUNKT mentre le nostre psicosi ci tengono come prigionieri nella caverna. 


Mariano espone poi una rilettura di alcuni brani degli  evangelisti alla luce delluno-trino. Per concludere questa parte vediamo insieme il video di un ragazzo (Matteo Montesi) delle Marche dal titolo “la fine del nulla”. Si analizzano le reazioni al termine di un  progetto psicotico importante come una relazione amorosa finita concludendo che,  se non c’è mai stato vero inizio,  non finisce proprio nulla.

Lo "Spirito" è il grande protagonista di questa giornata: rinnova perché è la parte più rispettosa dell’indico, regno del crossing-over; è il viaggio stesso, mette in relazione padre e figlio.
Per fare il viaggio occorre immergersi, avere un punto di vista globale per cogliere il fondo comune e avere  fiducia; lo spirito infatti è un globcettore legato allIn.Di.Co. che ha fiducia nel futuro, è sperimentale e frutto di partecipazione; necessario soprattutto nei momenti di cambiamento (WENDEPUNKT).

Nel pomeriggio Barbara e Mariano introducono le dinamiche, forze che si sviluppano mettendo insieme le tre parti dell’uno-trino e creano un cambiamento. Più è formato il nostro uno-trino meglio sappiamo gestirle. 


Per creare dinamiche di vita occorre soprattutto partire dello stato-quiete che già esiste prima dell’inizio della dinamica: è l’ascolto della nostra identità psicotica, identità dinamica perché risente di influenze esterne e delle varie inclusioni/esclusioni.

Mariano a questo punto invita Annarita a esporre la sua storia: ha vissuto il globale incluso della sua gravidanza come esclusione dal globale della famiglia dì’origine e questo le crea ora problemi nel rapporto con la figlia. L’immersione di Annarita fa scatenare quella di Giulia che ricorda come, per lo stesso motivo, abbia vissuto  l’esclusione dai globali inclusi della Chiesa e della famiglia d’origine.

Lo stato quiete è l’angolo ALFA, il piede fermo (Padre) di ognuno di noi, il sacrario di quella persona: se non lo ascoltiamo prima la dinamica risentirà poi del non ascolto con una possibile fuga-aborto.  


Barbara ci fa capire attraverso la favola di Alì-babà e i quaranta ladroni l’importanza della chiave giusta per entrare e uscire dallo stato quiete d’ognuno: non si entra esibendo un ruolo-funzione ma un fondo comune di cose fatte insieme o già vissute in precedenza.

Dopo lo stato quiete Barbara parla della fase di selezione del bisogno in cui dobbiamo indurre nella persona lo stesso bisogno da selezionare . La selezione del bisogno nell’uno-trino rappresenta il "Figlio" che desidera includersi in qualcosa di diverso, è l’angolo BETA dell’ascolto-comprensione. Selezionare il bisogno di aprirsi in un nuovo punto di vista/globale massimo abbandonando quello vecchio, psicotico, è difficile, complesso: per farlo occorre lo "Spirito".

Solo dopo aver ascoltato l’angolo ALFA e rinforzato l’angolo BETA di ognuno, rispettandoli, posso far partire una dinamica-esodo di vita verso l’angolo GAMMA.


Marco & Diego

venerdì 21 febbraio 2014

Troia (FG), martedì 18 febbraio 2014. COMUNICATO STAMPA DELLA FONDAZIONE NUOVA SPECIE.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS  
Registro Persone giuridiche n. 429
 Prefettura di Foggia



COMUNICATO STAMPA
DEL 18 FEBBRAIO 2014

DOMENICA 23 FEBBRAIO 
SI SVOLGERÀ
LA III FESTA NAZIONALE
DELLA FONDAZIONE
NUOVA SPECIE ONLUS.
A BREVE L’INIZIO DEI LAVORI
PER LA COSTRUZIONE DEL
“VILLAGGIO QUADRIMENSIONALE” IN ZONA P.I.P. A TROIA.




In occasione del terzo anniversario della nascita della Fondazione Nuova Specie onlus, si svolgerà a Troia, per l’intera giornata di domenica 23 febbraio,  la prevista festa nazionale. Parteciperanno attivamente le 13 associazioni alla salute regionali facenti capo al coordinamento nazionale.

Nel febbraio 2014 la Fondazione Nuova Specie ONLUS compirà i suoi primi tre anni. Per l’occasione si terrà una grande festa a Troia (FG) che prevederà un ricco e variegato programma. Dalle ore 9,30 in piazza Episcopio a Troia, si potrà beneficiare di varie opportunità e performance: musica, teatro di strada, truccabimbi e palloncini, trampoli, gazebo con le Associazioni alla Salute regionali.

Alle 11.30, sempre a Troia, seguirà un convegno presso la sala “Zerrillo” sul tema: “Perché a Troia la sede nazionale del Pro.Nu.S. - Oltre ad ospiti nazionali e a rappresentanti della cittadinanza troiana, saranno presenti l’Arch. Gino Tartaglia e l’Ing. Gianni d’Errico che illustreranno la nuova planimetria del “Villaggio Quadrimensionale” che sorgerà a breve in zona P.I.P. a Troia sui terreni acquistati di recente dalla Fondazione. Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, open-space alla Masseria della Fondazione in zona PIP con canti, giochi, falò, racconti, danze, lancio delle lanterne. L’ingresso è libero.

La Fondazione in questi tre anni ha avviato importanti progetti anche nel mondo della scuola e dell’Insieme femminile-maschile, nell’ambito formativo, nella sperimentazione avanzata di metodologie di crescita globale, nella sperimentazione di una economia globale i cui risultati verranno presentati in un corso intensivo che si terrà dal 29 aprile al 4 maggio. Stanno anche per nascere i MAS.TR.O. regionali (Metodo Alla Salute Trattamento Ordinario), ambiti di trattamento territoriali del disagio diffuso, in sostituzione del Centro di Medicina Sociale, chiuso irresponsabilmente dalla giunta regionale presieduta dal presidente Nichi Vendola.

 
Fondazione Nuova Specie ONLUS

71029 Troia (FG)
C.F. 94084660714 
E-mail: fondazione@nuovaspecie.com
 

giovedì 20 febbraio 2014

Aula didattica globale "Gianna Stellabotte" (FG), martedì 18 febbraio 2014. EPISTEMOLOGIA E DINAMICHE DI VITA. Seconda Settimana. Accoglienza.



FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia





CORSO DI
"EPISTEMOLOGIA GLOBALE
E DINAMICHE DI VITA".
 
Seconda Settimana. 
Accoglienza.



Dopo una settimana di riposo inizia la 2^ Settimana del Corso di Epistemologia globale Din–Bar, la prima tenuta in collaborazione  con Mariano e un'altra persona Barbara Loiacono

Sono stanco, la mattina ho seguito il Gruppo alla Salute e non ho avuto modo di riposarmi. 

La 1^ Settimana per me non è andata benissimo, ho avuto molta difficoltà a seguire e stare seduto per tante ore, ho la consapevolezza di aver colto solo una parte di ciò che è l’Epistemologia globale .



Si fanno le 18, la gente  arriva ma non in massa, alcuni arrivano da molto lontano,  altri erano già a Foggia.



La curiosità… vedere chi ha rinunciato e chi invece è rimasto.




Mariano come sempre è puntuale, e inizia ascoltando lo Stato quiete dei corsisti. Alcune persone hanno deciso di passare la settimana a casa di amici per distaccarsi dalla loro famiglia per lasciar sedimentare delle dinamiche che sono venute a crearsi. I loro volti sono cambiati: sono più felici e dicono che la lontananza da casa a loro è servita.



Mariano mi ha chiesto di stargli affianco e di aiutarlo a scegliere le persone da chiamare. L’emozione è tanta e non sempre so chi scegliere ma lui riesce a calmarmi e mi fa capire più volte che sto facendo bene. 


Si fanno presto  le ventuno  e trenta, Marianoannuncia che ha finito e ed è disposto a sentire  tutte le persone che vogliono comunicare. Le comunicazioni dureranno fino alle 23:00.

Ivan