lunedì 30 settembre 2013

CMS (FG), domenica 23 settembre 2013. SUPERVISIONE DEL PROGETTO "HOMELIFE", CONDOTTA DAL DR. MARIANO LOIACONO. Secondo giorno.


FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia



iscritta ai sensi della l.r. n. 11 del 16 marzo 1994
nel reg. gen. assoc. Volontariato col N. 305 – d.r. 56 del 25 maggio 1998
Via Candelaro 9
8/A - 71100 - Foggia



SUPERVISIONE DEL PROGETTO
"HOMELIFE".
Seconda giornata.



Oggi, 23 settembre 2013, ci ritroviamo nuovamente tutti al Centro di Medicina Sociale, per affrontare il secondo giorno di Supervisione del Progetto "Homelife".

Prima di tutto Mariano ci ricorda che oggi è l’anniversario  della morte di San Pio. Ci introduce brevemente un po’di storia di questo frate, facendoci comprendere che bisogna ripartire dalla morte per avviare nuova vita.

La prima giornata di Supervisione è stata la chiusura della fase di embriogenesi, oggi questa giornata ci deve aiutare a transitare verso la fetogenesi, il processo che spinge a ripartire da ciò che c’è stato, che si è formato, per procedere verso una fase più globale.

Accompagna i conduttori a fare Know how della prima giornata e continua le interazioni con i protagonisti del progetto "Homelife". Mariano chiede ai presenti chi vuol dire qualcosa e Diego si propone e Mariano ascolta il suo stato quiete e lo accompagna sul campo a far teoria ed a vedere qual è il suo globale massimo. Poi ci sono interazioni con Alessandro e la sua famiglia. Si vedono in diretta i cambiamenti e le difficoltà che ci sono ancora nella coppia e nel rapporto fra genitori e figli, quindi ciò ci fa riflettere sulle soluzioni che i figli trovano sfociando in soluzioni estreme e povere come il cosiddetto "disagio psicotico". È bello vedere in diretta, sul campo come un accompagnatore che ha una visione globale riesce ad alleggerire e rimettere in dinamica una situazione pesante, facendo da ponte e da collante fra le parti in contrasto. Il tutto è seguito anche da abbracci e musica


Dopo le prime interazioni il clima si riscalda, sia perchè è una bella giornata ma anche per le emozioni che aleggiano dentro e fuori di noi. Si continua dunque cantando anche oggi la canzone Goccia dopo goccia, che è lo sponsor ufficiale delle Supervisioni. 


Dopo di che ci riuniamo in cerchio i vari rappresentanti che hanno seguito il progetto "Homelife". Annarita e Francesco come coordinatori, il comitato formato da Dina, che rappresenta l’Associazione "Koilos", Lucia che rappresenta l’Associazione  alla Salute ONLUS Foggia, Vittoria come rappresentante del Centro di Medicina Sociale e la Fondazione Nuova Specie rappresentata da Mila, Raffaele e Silvio

Applicando la regola del Ca - Care, ognuno di noi deve iniziare ad apprezzare il positivo e criticare il negativo, per riconoscere e costruire un processo di crescita. Inizia Vittoria, poi Lucia, Mila e Dina. Da ogni contributo viene fuori l’apprezzamento per Annarita e Francesco, per quello che si è riuscito a fare, per le crescite in ognuno che ci sono state, per essere arrivati fino alla fine. Il negativo ha evidenziato le parti contrastanti, le difficoltà che ci sono state de parte di ognuno di noi nell’affrontare una sperimentazione nuova, ambiziosa, nata in un momento di forte transizione per il Metodo alla Salute. Sono venute fuori tante cose, ognuno ha messo fuori le sue verità, ed è stato anche bello e importante che questo bilancio è stato condotto da Mariano, con la collaborazione importante e molto valida di Barbara che insieme hanno trasformato quel negativo soggettivo in un positivo da cui ripartire tutti. Prima che parlino Annarita e Francesco, Mariano ha spezzato un po’ l’atmosfera facendo festa. Ha fatto uscire fuori dalla stanza i due protagonisti del progetto "Homelife", Annarita e Francesco, accompagnati a rientrare da una musica trionfale.

 
Francesco prende in braccio la sua sposa e insieme ai loro figli Martina e Giovanni, si stringono in un caldo abbraccio, riconoscendosi e apprezzandosi il grande valore di questa famiglia che ha avuto coraggio nell’affrontare questa bella, affascinante e difficile esperienza senza mai mollare, standoci dentro pienamente. Dopo questo momento gioioso, commovente e riconoscente per la famiglia Guerra-Rendinella, arriva il momento di parlare. Qui c’è davvero un cambio di scena, grazie a Francesco ci catapultiamo in una dinamica metastorica bellissima

Francesco comincia a parlare dicendo che cosa ha dato a lui questo progetto, inizia ad immergersi nella sua storia e nel suo dolore. Vengono fuori le sue ansie non capite, le sue paure, la sua grande crescita e il dolore più grande di non essere stato capito e compreso come persona dalla figure adulte, soprattutto donne che gli hanno fatto venir fuori il suo dolore più grande di non essere stato accolto e compreso dalla madre, viene fuori il suo bisogno antico.

Qui entra in campo Mariano che mette in dinamica e accoglie le profondità di Francesco, dà valore alla sua storia, ai suoi sforzi, ai suoi cambiamenti reali e valorizza che finalmente vengono fuori i suoi bisogni più antichi. Si crea una dimensione fortissima e profonda, Francesco chiama Martina e Mariano accompagna questa figlia a riconoscere ed apprezzare questo padre che pur avendole dato tanto negativo, già da tanti anni sta ricostruendo la sua identità, sta accompagnando la sua famiglia e anche chi come lui è caduto in un vortice ed ha bisogno di aprire quella porta e affacciarsi alla vita.




La dinamica procede e si fa teoria globale sul campo, tutti siamo immersi, cadono i ruoli, si abbassano le difese e la vita e le emozioni ci invadono piacevolmente. Martina accoglie Francesco, lo culla fra le sue braccia, tutto accompagnato dalle ninna-nanna in quella stanza che pur gremita di persone è divenuta un utero devoto e sacro. Poi ancora Mariano spinge Dina come figura materna a dire qualcosa, ma lei non riesce e scoppia in un pianto disperato chiedendo scusa a questo figlio per non aver capito, è davvero una dinamica coinvolgente ed ognuno si è immerso.



È stato bello vedere le profondità di Francesco, il grande femminile di Mariano che ha accolto e accompagnato devotamente il tutto e le persone che fino a poco prima avevano delle resistenze e che poi lasciandosi andare hanno iniziato ad aprire gli occhi e guardare i mostri che non erano più mostri. 


Tutto ciò ci fa arrivare all’ora di pranzo e quindi il resto viene rimandato al pomeriggio. La pausa pranzo ci da un attimo di respiro ma ancora siamo tutti immersi. 

Arriva la ripresa, Mariano fa un’interazione con Chiara, evidenzia la difficoltà che fa Chiara a starci a partire da sé e che tanto si manifesta attraverso i suoi occhi che sono ancora persi ed hanno bisogno di essere illuminati dai suoi cambiamenti e cominciare a vedere. 

Prima di arrivare a riprendere con Annarita e Francesco, Mariano chiede ad Angela di dire qualcosa sulla dinamica, ascoltando anche il suo stato quiete. Angela si commuove, dicendo che è rimasta molto colpita soprattutto dall’immagine di questa figlia che culla il padre sul suo seno e ciò la riporta a rielaborare il rapporto con suo padre. Poi Angela aggiunge qualcosa sul quadro di Michela, dicendo cosa le fa vedere il simbolo della nuova versione della Croce laica che Mariano ha battezzato come logo ufficiale per rappresentare il progetto "Nuova Specie". Poi si aggiungono Elena e Gino che fanno un commento sul simbolo. 


Tutto ciò ha dato la possibilità di riprendere da dove eravamo rimasti e Mariano fa parlare Annarita, consigliando a Francesco di non dire altro perché è buono che si viva quella dimensione profonda. Annarita anche se ancora provata da tutte le emozioni inizia a parlare. Chiede un po’ di tempo per raccontarsi, si crea una dimensione di ascolto devoto, Annarita con grande lucidità nonostante tutto comincia ad applicare la regola del Ca - Care, iniziando a dare valore a Francesco che ha spinto tutti nella profondità, poi dà valore a Mariano evidenziando la sua grande capacità di dare fiducia, accompagnare ad osare, dando anche la possibilità di sbagliare per crescere. Ha dato molto valore a Martina e Giovanni che hanno avuto una grande capacità di starci, di crescere e di sopportare e supportare tutto ciò. Poi ha apprezzato tutte le figure adulte che hanno dato il loro contributo per come hanno potuto e saputo fare, i genitori dei ragazzi che si sono immersi e hanno contribuito al sostentamento anche pratico del progetto ed i ragazzi che sono stati i veri protagonisti di questa avventura, i nostri Globnauti, ha evidenziato tutto il positivo che c’è stato.

Nella fase del negativo ha evidenziato la difficoltà che c’è stata nelle relazioni tra le persone, il caos del momento  di passaggio che stavano attraversando le varie realtà, il Centro, le Associazioni e Mariano con il suo pensionamento, quindi le tante minacce di aborto che ci sono state in questa gravidanza sperimentale.

Dopo aver espresso i vari punti con tranquillità e facendo anche teoria, chiedendo scusa se anche da parte sua ci sono stati dei limiti, Annarita ha dato anche delle prospettive. Tutto questo processo di EMBRIOGENESI è servito per seminare il terreno e far fiorire una nuova fase e per far ciò bisogna smaltire i rifiuti interni, bisogna costruire le relazioni vere, partendo ognuno dai propri pregi e limiti per riuscire ad incontrarsi e scontrarsi con adultità per costruire e investire nel globale massimo che è il PROGETTO NUOVA SPECIE che include tutti per chi ci crede. Ha evidenziato che non basta condividere un progetto solo a parole ma anche investendo in prima persona, altrimenti c’è il desiderio di ambire verso una NUOVA SPECIE, ma praticamente si rischia di adottare modalità ANCORA di VECCHIA SPECIE. 

Annarita ha sviscerato una teoria semplice e armonica, poi ovviamente ha ribadito che non si può fare un bilancio di nove mesi in poco tempo, ma ci vuole uno studio approfondito per comprendere passo per passo vedendo oltre e come migliorare per raggiungere un globale più intero

Dopo il lungo e saggio intervento di Annarita parlano anche Silvio e Raffaele come rappresentanti della Fondazione Nuova Specie, apprezzando i presenti, apprezzandosi fra di loro, apprezzando il grande contributo che Mariano ha dato in questa due giorni per farci crescere sia come persone che come conduttori. 
Come negativo è venuto fuori l’impegno che ognuno di noi indipendentemente dal ruolo che ha deve sentirsi partecipe di tutte le iniziative che favoriscono la crescita, come può essere anche il progetto "Homelife" che è di tutti. 

Gli interventi continuano, Mariano coinvolge Michela, Paolo, chiedendo come era andata la Supervisione e che cosa avevano visto in prospettiva

Inoltre abbiamo assistito ad una dinamica di come si può ricucire e chiudere un cerchio sul campo. Infatti Mariano spinto da Mila ha favorito un incontro tra Francesco e Walter che per incomprensioni il loro rapporto si era ultimamente lacerato. 
Invece è venuto fuori il valore di entrambi, lo scambio che c’è stato ma anche il momento di distinguersi e rompere un rapporto simbiotico che si era creato per avviarsi verso una relazione più distinta e specifica. 

È stato riconosciuto il grande valore a Barbara perché è stata molto brava, si è lasciata accompagnare ed ha dimostrato la sua buona capacità di saper entrare e far teoria in modo armonico

Mariano conclude alla fine condividendo la proposta di Annarita di lavorare sulle relazioni fra le persone e quindi affida a lei questo compito, di favorire e accompagnare le relazioni. Inoltre la spinge a far venir fuori anche nel progetto "Homelife" tutte le sue capacità di donna, madre e accompagnatrice, sia per distinguersi da Francesco e anche perchè lui ha bisogno di viversi questa fase di ascolto dei suoi bisogni. Il progetto "Homelife" continua e Mariano spera e invita i membri della Fondazione a far sì che a Natale si celebri la nascita di prospettive più concrete per continuare a crescere e a far crescere. 


Dopo aver dato un po’ di indicazioni pratiche ci avviamo verso la fine di questa lunga ed emozionante giornata. Infine il tutto si conclude con un’altra bella interazione tra Enrico, Silvano e Diego, questi tre maschi della famiglia che finalmente andando oltre i ruoli iniziano ad ascoltarsi, a conoscersi e riconoscersi e a scambiare ognuno con la propria specificità. Grazie a questa interazione si ha la dimostrazione che quando una famiglia si mette in viaggio e si lascia accompagnare anche le situazioni forti come quelle cosiddette psicotiche possono cambiare. Ci vuole tempo ma quando si lavora bene, la vita premia. A conclusione ci accompagna una canzone di Povia “I bambini fanno ooh che permette a tutti di concludere e chiudere in festa questa giornata molto intensa ma di avviare in festa l’inizio e la continua di una prospettiva di vita di Nuova Specie.

Concludo dicendo che: “Tutti siamo importanti, nessuno è indispensabile”. Però devo ammettere e confermare che il nostro maestro Mariano Loiacono ancora una volta ci ha accompagnati con la sua grande sensibilità e globalità ad aprire ancora una volta gli occhi per guardare oltre senza veli.

GRAZIE! 

Annarita Rendinella

domenica 29 settembre 2013

CMS (FG), domenica 22 settembre 2013. SUPERVISIONE DEL PROGETTO "HOMELIFE" CONDOTTA DAL DR. MARIANO LOIACONO. Primo giorno.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
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Prefettura di Foggia




iscritta ai sensi della l.r. n. 11 del 16 marzo 1994
nel reg. gen. assoc. Volontariato col N. 305 – d.r. 56 del 25 maggio 1998
Via Candelaro 9
8/A - 71100 - Foggia



SUPERVISIONE DEL PROGETTO
"HOMELIFE".
Prima giornata.



In una domenica di settembre, con uno scorcio del panorama di fine estate sullo sfondo, come ogni fine che si rispetti, con l’ intento di dare inizio ad una nuova fase in prospettiva di approdare alla “fetogenesi. E' il momento di bilanci; forse uno dei più attesi - perché riguarda uno dei progetti di Nuova Specie tra i più importanti - è quello del progetto "Homelife"


A condurre Raffaele, Silvio e Barbara, un’esperienza sperimentale anche questa... e un grande maestro di scena, lui: Mariano, che con tutta la sua “unica” abilità, permette un know-how sul campo, così assistiamo ad vero ed emozionante spettacolo di conduzione. Si inizia. Ed è dall’ultima regola partorita dal nostro Mariano, che prende il nome di C.A.C.A.R.E.”, o se preferiamo leggerlo diversamente “ca – care”, “ca” come dal dialetto partenopeo napoletano “qua” e “care” dall’inglese “avere cura”, sullo schermo proiettato il simbolo di questa teoria il serpente uro-boro, con la coda in bocca, a simboleggiare il ciclo che passa dal C-ostruire, A-pprezzare, C-riticare, A-scoltare, R-iconoscere, E-laborare, proprio per arrivare ad una nuova pelle. 

Sotto le note di “We are the champions, accolti da un coro di spettatori immersi, fanno il loro ingresso tutti i protagonisti, che io sento di celebrare nuovamente, la famiglia Guerra: Annarita, FrancescoMartina e Giovanni; i ragazzi Luigi, Tobia, Enrico, Alessandro, Walter e poi ancora Diego, Gioele, Giorgio, Marta, Giancarlo, Maria, Elena, Marina ed un applauso anche a chi vi è stato solo per breve tempo. 


Al centro della stanza quattro sedie, così tra una nota e l’altra, i conduttori invitano a sedersi: Lucia in qualità di presidente dell’Associazione alla Salute ONLUS Foggia, Mila membro della Fondazione Nuova Specie ONLUS, Francesco e Annarita, referenti del progetto. 
Chi è stato anche solo di passaggio in questa esperienza, vuole dare comunque il suo contributo a questo bilancio, così vengono lette il messaggio e la mail di Cristian Ceglie e Francesca Catenacci


In ogni momento, Mariano aiuta i conduttori a fermarsi per ritrovare sempre il senso di ciò che si fa e per non rendere sterili e prive di teoria le parole dette, per fare di ogni singola esperienza un piccolo bilancio, aiutando così ad elaborare per poi costruire su basi più solide sia chi ascolta e sia chi parla. E dopo la lettura delle prime parole di un lungo racconto scritto da Marta, quest’ ultima viene interrotta da Mariano, che decide che un testo così ben articolato possa essere un documento di lettura

Così con venti minuti a disposizione prima della pausa pranzo, i conduttori decidono di ascoltare un’esperienza dal vivo, invitando qualcuno che sia solidale, ed io nonostante il battito accelerato e il respiro fermo in gola, decido di alzarmi e parlare della mia esperienza fatta, un’esperienza per me molto forte, la prima, accompagnata dalla teoria di Mariano ho potuto cogliere aspetti che mi hanno fatto comprendere meglio il mio vissuto e l’importanza di essere accompagnati quando si entra in “sperimentazioni” già avviate, come pure l'opportunità che ha questo progetto di crescita grazie al negativo espresso, dal quale porto con me il sorriso e il viso di Tobia, un ragazzo cosiddetto "psicotico", che mi ha fatto sentire accolta nelle mie difficoltà.


A seguire, Maria Antonietta, la mamma di Enrico e Diego, ringrazia pubblicamente per la possibilità data alla  sua famiglia con questo progetto, che ha permesso a tutti loro di crescere e cambiare, ed è stato bello vedere come Mariano ha teorizzato-ricamato sulla loro coppia, da un po’ di anni separata, dalla quale nasce una buona parte del disagio dei figli, intrecciandoli in un quadro danzante


Dopo questa famiglia, parlano i genitori di Tobia e Gioele, quest’ultimo aveva già precedentemente espresso in un lungo intervento tutti i lati positivi della sua esperienza da accompagnatore ad accompagnato, anche qui Mariano coglie il momento per dire alcune cose alla coppia, invitandoli a prendersi l’impegno di dedicarsi del tempo proprio come coppia
Il tutto è armonizzato da intervalli fatti di canti e balli coinvolgenti che creano armonia e momenti di leggerezza


A conclusione della giornata l’esperienza di Ivana, la mamma di Walter e Marco, racconti con contenuti più sul negativo pur riconoscendo il lavoro fatto per Walter, sono parole quelle della cuoca ufficiale dell’Homelife, che ha accolto e viziato molti di noi, colme di rabbia. Una rabbia risonante che lei stessa fa difficoltà ad esternare. Anche qui il “ricamatore” di punti, con una teoria che tende ad unire gli opposti, non facendoli vivere in conflitto (un conflitto di lacerazione) che se pur tali nella loro logica di coesistenza diventano un punto di forza per la nostra crescita, ci porta al termine della giornata dedicata all’Homelife risalendo alleggeriti dandoci appuntamento alla giornata successiva anche questa attesa e colma di aspettative e inediti.

Nadia Gatta

sabato 28 settembre 2013

Vitulazio, sabato 14 e domenica 15 settembre 2013. SUPERVISIONE ALSA CAMPANIA.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono 



Una due giorni di
 “ S U P E R V I S I O N E  
DELL' A L S A   C A M P A N I A”
condotta dal Dr. Mariano Loiacono.


Nei giorni 14 e 15 settembre 2013, si è svolta la supervisione dell’Associazione alla Salute Campania condotta dal Dr. Mariano Loiacono. La prima fase si è tenuta alle ore 16,30 presso i locali del centro sociale di Vitulazio, luogo indicato da Elisa, presidente dell’associazione. In questo primo incontro, Mariano ha visionato lo “stato di salute” di ogni singolo componente dei vari gruppi familiari, per verificarne la funzionalità in relazione alla associazione.
                       
In primis, Mariano ha presentato con molta ironia e disinvoltura, come suo solito, la “regola del cacare”, definita in un logo raffigurante un serpente chiuso in un cerchio; all’interno del serpente sono distribuite, in senso antiorario, le lettere dell’acronimo “cacare” con le varie fasi:

 C = costruire
     A = apprezzare
C = criticare
 A = ascoltare
   R = ricostruire
  E = elaborare 

Da notare che, il serpente da sempre è considerato dalla cultura occidentale come simbolo diabolico; di contro, dalla cultura orientale è da sempre indicato come elemento positivo, di ricambio; il cerchio, poi, rappresenta la figura più antica del viaggio della vita, è l’immagine in cui siamo tutti uguali come diversità. Non a caso questi due simboli sono stati scelti da Mariano.

Partendo da questi presupposti, ha inizio la supervisione.
Mariano dispone che i vari gruppi familiari si seggano gli uni di fronte agli altri e a  turno si confrontino per definire le cose buone da apprezzare e le cose non buone da criticare di ogni singola persona, a partire dal proprio gruppo di appartenenza e poi, ad intreccio, con gli altri……e così via fino a tarda sera. Non è mancata la tensione, ma comunque il tutto si è svolto in un clima dai toni pacati, intervallato da vari momenti ludici.

In questa prima giornata sono emersi nodi antichi ancora da sciogliere; bisogni personali ancora sopiti, non completamente “spurgati”, che in qualche modo hanno impedito quell’ apertura necessaria per “distinguersi” e mettersi in  ascolto dei bisogni degli altri; di riflesso è venuto a mancare, in parte, quel salutare principio di “reciprocità” che è alla base dello scambio delle relazioni , nel metodo alla salute.

Nella prima parte della giornata successiva, presso l’Hotel Pisani di Caserta, si continua la fase dell’ascolto con altri gruppi di persone, assenti al primo incontro… fino alla pausa pranzo; dopodiché, Mariano elabora i fatti che si sono succeduti e le varie circostanze. Spiega quindi, che durante la gravidanza si distinguono due fasi essenziali: embriogenesi (primi tre mesi) e fetogenesi; durante la prima fase avviene l’organogenesi dove ogni singolo organo si sviluppa come un’entità a se stante. Nel passaggio dalla embriogenesi alla fetogenesi gli organi entrano in interazione tra loro permettendo il corretto sviluppo dell’organismo. Se si manifesta un errore in queste fasi dello sviluppo si ha la nascita di un individuo malformato o l’aborto. Ora riportando questo dato scientifico allo stato attuale di crisi dell’associazione, Mariano spiega che ciò è successo in quanto i singoli elementi essendo rimasti fermi ad una fase di embriogenesi, non sono riusciti ad interagire tra loro in modo tale da far subentrare la fase della fetogenesi con la creazione finale di un'unica entità: “l’associazione  Alsa Campania”, dove, ha riportato Mariano, non esistono primi e non esistono ultimi e dove i ruoli vengono scelti dalle competenze delle persone e non dal numero massimo di presenze. 

Ne consegue che, come “terapia” per evitare un aborto, ha commissariato l’associazione fino a gennaio 2014 attribuendo a Chiara il delicato ruolo di commissario. In questo modo, ha dato tempo e opportunità di elaborare e sedimentare le varie fasi per completare un percorso di crescita, si spera, in maniera “adulta”. Mariano ha concluso la giornata teorizzando sull’origine del termine Campania.

Campania da campagna felix – dal latino felice – florida; oggi invece, umiliata, defraudata, quindi….. infelice; per cui, più che Alsa Campania la si dovrebbe definire Alsa “tisania” e di seguito ha consigliato una sere di tisane presenti in commercio da usare in ogni occasione: calmante - antinfiammatoria - tonificante - drenante – e... lassativa.

Ha termine così, la supervisione all’Alsa Campania.
Un in bocca al lupo a Chiara.

Teresa
e
Manuela

giovedì 26 settembre 2013

Troia (FG), giovedì 26 settembre 2013. COMUNICATO STAMPA DELLA FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia
 


COMUNICATO  STAMPA
DEL 26 SETTEMBRE 2013

 

VENERDÌ 27 SETTEMBRE
A S. SEVERO (FG) INIZIA 
IL TERZO PROGETTO NAZIONALE
“LA FINESTRA DI BABICH”.
DIECI GIORNI DI CONVIVENZA
GLOBALE TRA DONNE
PROVENIENTI DA MARCHE,
ABRUZZO, BASILICATA,
PUGLIA E SICILIA. 
IL 21 MARZO, A PESCARA,
IL QUARTO CONVEGNO NAZIONALE SULL’INSIEME
“FEMMINILE-MASCHILE”.


Da venerdì 27 settembre a domenica 6 ottobre, la Fondazione Nuova Specie ha organizzato a S. Severo (FG) il terzo progetto nazionale “La Finestra di Babich”. Quindici donne, provenienti da varie regioni, convivranno per sperimentare dinamiche di crescita intensiva, improntate alla epistemologia globale del dr. Mariano Loiacono. Il Progetto sarà coordinato da Giovanna Velluto e Lara Procaccini del gruppo di ricerca sull’insieme Femminile-Maschile, attivato tre anni fa dalla Fondazione Nuova Specie.
 

Il Progetto “La finestra di Babich”, è nato tre anni fa  all’interno di un gruppo di donne desiderose di lavorare globalmente sulla propria salute e sulla crescita, a partire dal proprio Insieme femminile-maschile e andando al di là delle tradizioni strategie del “femminismo” e della “diversità” delle donne. Partendo dall’approccio globale del Dr. Mariano Loiacono, è possibile per ognuno valorizzare il proprio “Insieme Femminile Maschile” e crescere attraverso dinamiche che coinvolgono il codice della parola, quello del corpo, quello delle emozioni profonde e quello trascendente o metastorico. In tal modo diventa possibile sanare ulteriormente antichi dolori e limitazioni espressive storico-culturali, personali, relazionali per sviluppare gradualmente competenze evolutive adatte al mutamento antropologico del terzo millennio.

Alla sua terza edizione, la prima realizzata nelle Marche lo scorso anno, Il Progetto “La finestra di Babich” si connota come una sperimentazione avanzata legata al gruppo di ricerca sull’Insieme femminile-maschile portato avanti da donne che sentono il bisogno di andare al di là di tradizionali opposizioni di genere e costruire un Femminile di nuova specie che diffonda e pratichi un approccio globale alla vita e alla coesistenza delle diversità. Il disagio diffuso e le dilaganti spinte evolutive richiedono il superamento della logica maschile, con la quale finora è stata organizzata la convivenza umana, e la sperimentazione di forme di convivenza globali in cui domini il Femminile di nuova specie. 
 
Come è tradizione della Fondazione Nuova Specie, il prossimo 21 marzo 2014, si svolgerà a Pescara il “IV Convegno Nazionale dell’Insieme femminile-machile nel quale verranno presentati e discussi i risultati dei vari Progetti “La Finestra di Babich” e le elaborazioni globali prodotte dal gruppo di ricerca “Insieme Femminile-Maschile” su temi riguardanti la crescita, la relazione uomo-donna, le nuove strategie evolutive realizzabili in questo terzo millennio, il ruolo del “Femminile” nelle prospettive evolutive globali.


Fondazione Nuova Specie ONLUS 
Viale Kennedy 58/D - 71029, Troia (FG)
C.F. 94084660714 - Tel. 0881/379289 


 www.metodoallasalute.blogspot.com 


martedì 24 settembre 2013

Albavilla (CO), 23 - 25 agosto. TREGIORNI DI EMOZIONI IN MOVIMENTO E METODO ALLA SALUTE.



CONNUBIO TRA 
MOVIMENTO DEL CORPO, 
EMOZIONI E 
METODO ALLA SALUTE.


Si è svolta dal 23 al 25 agosto scorsi, in quel di Albavilla, alla Casa dell’Alpe in Lombardia, una tre giorni intensa di emozioni e di scambi.
Ospiti di Jasmina, Giacomo, Alberto e Mauro venticinque persone circa arrivate anche dalla vicina Svizzera e dal Veneto, per un totale di 30 partecipanti tra adulti, bambini e ragazzi.

 

 La singolarità di questo evento è stato il connubio tra movimento del corpo, emozioni e Metodo alla Salute: una prima sperimentazione si era tenuta nella stessa casa nel primo week-end di giugno con un gruppo di persone più ristretto. Vista la profondità e l'efficacia delle dinamiche che si erano mosse in quei giorni, i presenti avevano deciso di dare continuità all'esperienza con una seconda sperimentazione allargata ad altre persone.
E così ci siamo ritrovati la mattina del 23 agosto in tanti: seguiti dalle attenzioni e competenze di Geppo e Giusy dell'Associazione “Di Sana Pianta”, al mattino abbiano dato spazio al “sentire” il nostro corpo attraverso il movimento  con esercizi e giochi da soli o in gruppo, cercando di assecondare col corpo ciò che le emozioni ci dettavano.

 

 

Nel pomeriggio invece, sotto la guida esperta di Riccardo P. di Milano e di Marinella appositamente arrivata dalla Romagna, si sono svolti i Gruppi alla Salute  che hanno visto l’intrecciarsi e lo scambio di varie dinamiche che hanno coinvolto diverse persone.

Nel pomeriggio di domenica, nella consueta verifica/bilancio di quanto succedutosi nei vari momenti, ci è parso di scorgere un denominatore comune: il nostro corpo è veicolo privilegiato delle nostre emozioni; un corpo tarpato e compresso nei movimenti prelude un limite delle capacità di esternare le emozioni profonde; allo stesso modo stimolando il corpo al movimento si favorisce l’affiorare delle emozioni.

Ecco perchè questo intreccio/ sincizio di gioco-danza-gruppi alla salute ci è parso particolarmente azzeccato!

Tutti i partecipanti hanno espresso infine la volontà di continuare l'esperienza con una terza fase di sperimentazione, probabilmente in Veneto in autunno, migliorando e mettendo a fuoco i punti deboli del progetto per intrecciare maggiormente e con più fluidità i singoli e fondamentali ingredienti. 

 

Un sentito ringraziamento dunque ai residenti della Casa dell'Alpe, all'ALSA Lombardia, agli accompagnatori/ conduttori Giusy, Marinella, Geppo e Riccardo che si sono dimostrati competenti, attenti e sensibili...

E come dimenticare la gustosa “pasta al tonno” di father &son (Giuseppe & Riccardo C.)... il saporito cous-cous di Sasha o il mega minestrone di Mauro che ci ha accolto e riscaldato il primo giorno?

È stato necessario un pò di adattamento perchè la struttura che ci ospitava non era certo un albergo..... ma ne è sicuramente valsa la pena.

Mariangela B. e Giuseppe C.

sabato 21 settembre 2013

Troia (FG), sabato 21 settembre 2013. COMUNICATO STAMPA DELLA FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429 
Prefettura di Foggia



COMUNICATO  STAMPA
 DEL 21 SETTEMBRE 2013

 
BILANCIO E KNOW HOW SU DUE PROGETTI AVANZATI CHE RIGUARDANO LA CRESCITA DELLE DONNE E LA CRESCITA DI PERSONE CON PSICOSI CRONICHE. 
LA FONDAZIONE NUOVA SPECIE È DA ANNI LEADER IN QUESTI DUE AMBITI ESPERIENZIALI CON PROPRIE INNOVATIVE METODOLOGIE E 
CON PROPRI FINANZIAMENTI.


 Domenica 22 e lunedì 23 settembre, con inizio alle ore 9.30 presso l’Aula Didattica Globale dell’Ospedale Colonnello Davanzo, si svolgerà il primo bilancio e know how del “Progetto Homelife”, rivolto a persone con problemi di psicosi cronica, trattati senza l’uso di psicofarmaci ma stimolando dinamiche profonde. Mercoledì 25 e giovedì 26 settembre, con inizio alle ore 9.30 e sempre nella stessa Aula Didattica Globale, rivisitazione dinamico-strutturale della prima esperienza di convivenza intensiva tra donne “La finestra di Babich”, svoltosi nelle Marche nel giugno 2012.



Il mutamento antropologico, evidenziatosi nel passaggio dalla cultura organica-contadina del Villaggio-Mondo alla cultura tecnologico-finanziaria del Mondo-Villaggio, sta creando sempre più lacerazione, dis-identità e disagio diffuso. Le fasce più deboli, che manifestano maggiormente tale mutamento sono le donne, che si trovano a sperimentare nuovi modelli esistenziali ed esperienziali per esprimere la propria diversità di genere, e i giovani, che sempre di più manifestano ansia, attacchi di panico, dipendenze varie, depressione, fobie, disturbi dell’alimentazione, psicosi.

La Fondazione Nuova Specie che, tramite il suo fondatore Dr. Mariano Loiacono, ha evidenziato in anteprima tale mutamento e le conseguenti situazioni di lacerazioni-dis-identità e disagio diffuso, ha messo a punto innovative e avanzate metodologie per la convivenza e crescita delle donne e per la crescita intensiva di giovani diagnosticati come psicotici cronici
Il 22 e il 23 settembre si supervisionerà l’esperienza di convivenza intensiva di 9 mesi, in una campagna del foggiano, tra giovani con diagnosi di psicosi cronica, giovani con altri disagi, familiari e operatori formati al metodo alla salute, in primis la famiglia Guerra-Rendinella e figli. Notevoli i cambiamenti dovuti alle dinamiche di crescita o metastoriche, senza l’uso di psicofarmaci o altri antidoti psichiatrici tradizionali, vistosamente fallimentari ovunque e sempre più generatori di burn out negli operatori del settore.
 
Il 25 e il 26 settembre ci sarà il bilancio del primo progetto di convivenza e di crescita tra donne, svoltosi a Urbania (PU), denominato La finestra di Babich per lo scopo che si prefigge di aprire una finestra sul dolore delle donne e sulle prospettive evolutive che il “femminile” può svolgere nel terzo millennio. Il 27 settembre, a S. Severo, si svolgerà il terzo progetto “La Finestra di Babich”, coordinato da Giovanna Velluto e Lara Procaccini. Per una settimana, la Capitanata diverrà quindi la capitale di progetti avanzati e innovativi.

Fondazione Nuova Specie ONLUS 
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giovedì 19 settembre 2013

Villa Belluca (FG), mercoledì 9 agosto 2013. PROGETTO "SOLI D'ESTATE". Racconti del venerdì e del sabato della prima settimana e del venerdì e sabato della seconda settimana.





PROGETTO “SOLI D'ESTATE”.

  Quinto giorno: venerdì 9 agosto.


Il Venerdì  invece è stata una giornata un po’ sfortunata sotto un certo punto di vista, perché avevamo organizzato di andare al mare tutta la giornata, dormire li per poi rientrare sabato pomeriggio ma purtroppo non è stato possibile perché le condizioni atmosferiche non hanno permesso che noi potessimo realizzare questa nostra giornata in quanto caratterizzata da pioggia, temporali e tuoni. Notavo che in viso di molti ragazzi c’era molto dispiacere perché  giustamente volevano divertirsi ma purtroppo la giornata non ha permesso tutto ciò. Ma nonostante tutto, decidiamo di uscire e andiamo a fare shopping approfittando anche per farci una passeggiata e stare insieme. Una volta tornati ci aspetta un bel mix di carne arrostita fatta sulla brace che alcune persone che non erano uscite avevano preparato. Dopo aver cenato, mentre alcuni ragazzi erano usciti a fare shopping, un altro gruppo di ragazzi era uscito per affittare un film da poterci vedere dopo cena... Infatti dopo aver cenato ci riuniamo tutti nel salone e vediamo il film. Finito il film come di consueto facciamo due chiacchiere scherzando un pò tra di noi in modo da poter andare a dormire in modo sereno avendo ancora l’ immagine della giornata trascorsa.


Sesto giorno: sabato 10 agosto.

 
Sabato invece è stata una giornata particolarmente intensa perché è stata caratterizzata dall’allontanamento-scomparsa di un ragazzo. Ci siamo tutti preoccupati e a me in modo particolare è salita un ansia indescrivibile in quanto volevo fare qualcosa ma non sapevo come potermi muovere. 

Immediatamente iniziamo la ricerca, chi con le macchine e chi a piedi ma nonostante tutto non riusciamo a trovarlo e da un mio punto di vista è quasi una sconfitta. Passava il tempo ma lui non ritornava e notavo che un po’ di preoccupazione iniziava a farsi sentire notevolmente, tanto che la referente Angela decide di avvisare i carabinieri. 

Decidiamo almeno noi ragazzi  di andare a farci un bagno almeno per distrarci mentre alcune persone rimangono a casa con la speranza che potesse tornare da un momento all’altro.

Dopo essere stati al mare ci rechiamo dai ragazzi dell’ “Homelife” che ci aspettavano per una festa che avevano organizzato. Una volta giunti a destinazione salutiamo tutti e iniziamo a mangiare e a ballare tutti insieme divertendoci un mondo anche se, a mio parere, avevo molta difficoltà a ballare ma nonostante tutto mi sono infiltrato diciamo cosi, per poter superare questa difficoltà e poter stare insieme agli altri. 
Finita la festa torniamo a casa ma io avevo qualche speranza che il ragazzo scomparso fosse tornato ma purtroppo ancora nessuna notizia. E  cosi preferisco andare a dormire in attesa che da un momento all’ altro potesse tornare in modo che potessi tranquillizzarmi anche io, visto che durante il giorno notavo che dell' ansia si accumulava sempre di piu.


Seconda settimana: venerdì 16 agosto.

 
Dopo un inizio mattina con una buona dose di colazione abbiamo organizzato un' evento leggero da regalare agli amici della "Homelife" e a noi di Villa Belluca Abbiamo deciso il tema e ci siamo dati da fare immediatamente.

TEMA :
"notte spagnola a base di paella.”

Il divertimento ha impegnato quasi tutti a preparare una specie di defilè di moda con musica, abiti e luci.
La partecipazione e’ stata gradita e tutti hanno contribuito a dare una mano.

L’entusiasmo ci ha contagiati, l’allegria ci ha regalato tanta leggerezza. Il pomeriggio è passato veloce, i preparativi divertenti e quasi perfetti. La serata si è svolta all’insegna della condivisione assoluta, complice la luna, l’atmosfera ha donato a tutti la possibiltà di esprimere la propria specificità, i blocchi e le resistenze di ognuno si sciolgono con felicità.

Franky & Flavio
 

Seconda settimana: sabato 17 agosto.

L inizio giornata si e’ presentato quasi subito poco chiaro, da giorni si era deciso di andare tutti a Marina di Lesina all'ACQUAFUN ma le perplessita’ erano tante e le opinioni contrastanti.

Abbiamo stabilito che era meglio andare al mare a FONTANA DELLE ROSE, perche tutti volevano condividere ancora un giorno di relax ,PER AFFRONTARE il bilancio di domani domenica 18.

Stare insieme scambiandoci grandi dono/regalo e’ la cosa che ci arricchisce maggiormente, ognuno scambia qualcosa di profondo e meraviglioso. Le relazioni si aprono a dinamiche a nostro avviso decisamente profonde e metastoriche.

Franky & Flavio