mercoledì 29 giugno 2011

Foggia, martedì 28 giugno 2011. COMUNICATO STAMPA della Fondazione Nuova Specie - "PSICOSI CRONICHE: DA SETTEMBRE PROGETTO PILOTA PRIMO IN ITALIA".





FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS



Presidente Dr. Mariano Loiacono





COMUNICATO STAMPA DEL 28 GIUGNO 2011






“PSICOSI CRONICHE”
:




DA SETTEMBRE PROGETTO PILOTA

PRIMO IN ITALIA

PER LA CURA E LA RIABILITAZIONE

DI SITUAZIONI PSICOTICHE GRAVI

SENZA USO DI PSICOFARMACI





Da lunedì 4 luglio a Foggia presso il Centro di Medicina Sociale più di 100 persone provenienti da varie regioni italiane parteciperanno al corso intensivo sulle “Dinamiche Metastoriche”. Tale corso, tenuto dal Dr. Loiacono, costituisce la premessa teorica al “Progetto Rainbow” per il trattamento e la riabilitazione dei cosiddetti “psicotici cronici”.



Come già da anni previsto dal Dr. Loiacono e pubblicato nel 1989 su una rivista dell’Università di Bologna, oggi le situazioni cosiddette psicotiche sono in aumento soprattutto nelle fasce giovanili, precedute da periodi più o meno lunghi di attacchi di panico, ossessività, dipendenze di vario genere, dismaturità, sì da caratterizzare questa situazione come il “diluvio del terzo millennio”. Le risposte istituzionali psichiatriche (TSO, psicofarmaci, case residenziali psichiatriche, ecc.) si sono rivelate inefficaci a livello internazionale producendo condizioni di cronicità crescente e di insostenibilità gestionale.



Il “Metodo alla salute”, da 35 anni sperimentato dal dr. Loiacono nel Centro di Medicina Sociale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Foggia, poggia la sua notevole efficacia, anche nelle cosiddette psicosi croniche, sulle “dinamiche metastoriche” che coinvolgono intensamente e creativamente tutti e tre i codici vitali di una persona: il codice bio-organico o delle emozioni specifiche, il codice analogico o del corpo, il codice razionale simbolico.



I “Gruppi alla Salute” rappresentano il laboratorio ordinario e intensivo dove i diversi partecipanti (anche cosiddetti “psicotici cronici”) vanno “al di là” (meta) della propria “storia” e realizzano cambiamenti profondi che vengono continuati anche nelle domus dove vengono accolti insieme ai familiari, anch’essi obbligati al trattamento “metastorico”.



Il corso è l’occasione per approfondire la teoria-prassi delle “dinamiche metastoriche” e preparare una task-force di persone che si impegneranno a settembre nel “Progetto Rainbow”, programmato per sperimentare dinamiche avanzate di crescita e di sanamento per Luigi, ormai pronto per approdare a relazioni più sane, più cresciute e più simmetriche.



La sperimentazione sarà realizzata da un gruppo di operatori specializzati del “Metodo Alla Salute” e sarà coordinata dal Dr. Loiacono. Sarà possibile seguire l’evoluzione del progetto attraverso il sito e il blog della Fondazione.





Fondazione Nuova Specie ONLUS

Viale Kennedy 58/D - 71029, Troia (FG)


C.F. 94084660714

Tel. 0881/379289

E-mail: fondazione@nuovaspecie.com


Sito: www.nuovaspecie.com

Blog: www.metodoallasalute.blogspot.com





domenica 26 giugno 2011

Roma, da giovedì 23 a sabato 25 giugno 2011. TRE GIORNI DI DINAMICHE METASTORICHE A ROMA...


FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS

Presidente Dr. Mariano Loiacono


UN SABATO DI MARIA
A TRE DIMENSIONI

Giovedì 23 giugno ho accolto Mariano alla stazione Termini con diverse cose nel cuore: ero contenta di rivederlo e anche emozionata perché mi aveva chiesto di accompagnarlo in questo viaggio di dinamiche metastoriche. Appena l'ho visto, oltre alla contentezza ho sentito una sorta di felice curiosità per ciò che sarebbe stato, voglia di condivisione e, inaspettatamente, nessuna ansia da prestazione. Abbiamo gironzolato un pò per i luoghi ben riconoscibili nonostante molte cose siano inevitabilmente cambiate: i binari, la biglietteria, Piazza dei Cinquecento e i capolinea dei bus... ed era strano per me perché Mariano, attraverso i suoi ricordi, mi restituiva anche la memoria storica della città in cui sono nata: mi sentivo accompagnatrice accompagnata... Scendendo da Termini per S. Maria Maggiore e poi per Via Cavour decidiamo di rivedere il Mosè che Michelangelo ha scolpito per la tomba del Papa Giulio II e che si trova nella chiesa di San Pietro in Vincoli, tra il Rione Monti e il Colosseo. Un Mosè di marmo, che sembra fatto di una materia agile, pronto a scattare in piedi, imponente. E a me piace sempre...


E' come una specie di riscaldamento prima delle dinamiche metastoriche e finiamo la serata a cena da Betto e Mery, famosa bettola dove se magna cucina romana: io, Mariano e mio fratello. E' una serata dedicata a noi, infatti Mariano ha portato dei pensieri per mio fratello (a Roma si dice che ha bussato coi piedi, perchè le mani sono occupate dai regali).

Il giorno dopo, dunque, partiamo per il Gemelli che decidiamo di raggiungere con il trenino metropolitano per evitare l'inferno del traffico romano. Abbiamo rivisitato i luoghi in cui Mariano ha vissuto, studiato e lavorato e abbiamo anche incontrato i colleghi del tempo. Ma non è stato solo un passare in rassegna luoghi e ascoltare ricordi. Da parte di Mariano non ho sentito tanto la nostalgia o la sofferenza di ricordi dolorosi, quanto piuttosto la consapevolezza di aver già sostanzialmente lasciato queste parti, non senza difficoltà, e di non sedere più nell'aspettativa, anticamera di possibili, profonde delusioni.

C'è stato un incontro con un professore universitario che mi ha colpito molto perché, per un momento sono caduta in un errore: mi sembrava che Mariano stesse cercando l'approvazione da parte di una categoria dalla quale non si è mai sentito supportato e, mentre pensavo di dovergli riferire la mia impressione, ho improvvisamente capito che ero seduta accanto ad un uomo vivo e vegeto, con un entusiasmo che quantomeno dovrebbe incuriosire; invece, di fronte a lui, un muro di gomma un pò narciso, animato dal sentirsi nominare, compiaciuto del proprio ruolo. Una vita e un ruolo...



Ho compreso che possiamo decidere se andare oltre noi stessi, o meglio oltre ciò che di noi stessi crediamo di voler fare, oppure decidere di esprimere ciò che più profondamente siamo. Ho compreso meglio tutto il tempo che ho sprecato a voler dimostrare cose agli altri, scambiando ciò che è fuori di me con la vita vera; e tutto ciò è talmente radicato che per cambiare mi sembra di dover rinunciare a me stessa perché ho creduto che il vestito fosse la pelle e mi sembra di dover morire mentre si tratta di vita! Mentre Mariano parlava di tutta quella solitudine che viveva, dei sacrifici nello studio e le difficoltà nei rapporti

con gli altri, ho capito molto meglio questa grande determinazione, questa certezza che non poteva essere tutto lì, che bisognava andare oltre, allargare gli orizzonti e non fermarsi allo sfigato balbuziente e pure del sud. Mi sono commossa per tutta quella vita che scorreva accanto alla mia esistenza che ancora non ha deciso di essere Vita, che ancora cerca e trova qualche buon motivo per scivolare nei soliti vecchi meccanismi e si ferma a qualcosa di profondo abbastanza, ma non troppo.



Io a quest'uomo voglio bene
anche perché, se avesse deciso di vendere limonate, credo che lo avrebbe fatto con lo stesso spirito; perché è importante il fine ma è fondamentale COME decidi di arrivarci.

Abbiamo finito la serata al ghetto ebraico dove abbiamo cenato per poi tornare a casa in autobus, stanchi.

Il giorno dopo è stato un giro di piacevoli visite all'Aventino, le catacombe sull'Appia antica dove ci ha raggiunti Loredana, un gelato da Giolitti, il Pantheon e una cena in un ristorante macrobiotico a S. Lorenzo.

Penso di essere stata una buona accompagnatrice, discreta, partecipe ed esperta di mezzi pubblici ma credo di aver ricevuto molto, più di quanto sono riuscita ad esprimere con queste righe.

(Senza considerare che finalmente posso associare delle immagini ai racconti dai diari di Mariano...)

Lara Procaccini


giovedì 23 giugno 2011

Foggia, lunedì 20 giugno 2011. "RACCONTO GLOBALE DELLA MIA VITA - Anno '69". Incontro tenuto dal Dr. M. Loiacono



FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS

Presidente Dr. Mariano Loiacono


UN VENTENNE IMBRANATO E BALBUZIENTE

CHE, ACCOMPAGNATO SOLO

DA SE STESSO,

RIESCE A SANARSI E

AD IDEARE UN METODO

CHE FA CRESCERE LE PERSONE


Si è svolto il 20 giugno 2011 presso il Centro di Medicina Sociale di via Arpi il quarto incontro del Racconto globale della mia vita - Anno ‘69”. Anche questo incontro è stato intenso e ricco di spunti di riflessione e eventi a sorpresa, a cominciare dallo scoppio di Anna Rita che, stimolata da Marilisa, si è lasciata andare a manifestare il suo dolore, la sua stanchezza, e il suo bisogno di leggerezza; una sorpresa gioiosa è stata la venuta al centro (per la prima volta da quando è venuta alla luce) di Gaia, accompagnata da mamma Gabriella e papà Giuseppe. Applauso di incoraggiamento a questa famiglia di Nuova Specie.

Alla presenza di oltre 30 partecipanti, Mariano ci ha letto due giornate del suo diario dalle quali si è visto molto chiaramente la condizione di grande sofferenza in cui era immerso in quegli anni. Era un 20enne imbranato, goffo e balbuziente, che si trovava all’università di una grande città, Roma, da solo con la necessità di impegnarsi nello studio ma allo stesso tempo con il bisogno di studiarsi e lavorare sui propri limiti per superarli e dimostrare alle agenzie “adulte”, che lo avevano disprezzato e definito “malato mentale”, che , non solo non lo era, ma aveva dentro di se già il germe di un punto di vista nuovo sulla vita.

Ognuno di noi si è potuto rivedere nei meccanismi che Mariano ci ha spiegato e credo che ognuno di noi ha visto il valore di quest’uomo, allora ancora ragazzo, che dalla sua sofferenza, accompagnato solo da se stesso, è riuscito a sanarsi e allo stesso tempo a ideare e concretizzare un Metodo che potesse accompagnare chi come lui si trovava e si trova a vivere il disagio.

Al termine si è dato spazio a chi voleva dire qualcosa ad Anna Rita e ci si è dato l’appuntamento per giovedì 23 giugno 2011 alle ore 16,00 presso il Centro per vedere più da vicino e in profondità lo scoppio della stessa.

Andando a casa ho sentito una profonda gratitudine per questi doni che Mariano così generosamente ci offre.

Grazie Mariano, ci vediamo lunedì prossimo !!!


Grazia Pietroforte


martedì 21 giugno 2011

Ordona (FG), venerdì 17 giugno 2011. BILANCIO INERENTE L'ATTIVITA' DEL "PUNTO DI ASCOLTO" proposto dalla docente S. Cela all'I. C. "Don Bosco"

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_9VhJLyC74AFwGWW1pTmyS-sWAv9BnsMvlwdkuMCS-EhslmHVsYUS2SBRiJczPe9UDcFuNbq0nZmL-AwDVbHMQhzII4LNK5EKaZOIRR0mwgsUNNjeRTdzB2w0pmiU6GwX6SS9t0_MN3s/s1600/CERCHIO+MAGICO.jpg
AD ORDONA, UN' ESPERIENZA
INN
OVATIVA NEL MONDO
DELLA SCUOLA:

VERSO UN APPROCCIO
PEDAGOGICO-EVOLUTIVO GLOBALE...



Venerdì 17 il “Punto di Ascolto”, che normalmente si svolge nell’Istituto comprensivo “Don Bosco” di Ordona, si è spostato nel Centro Anziani del piccolo Comune in provincia di Foggia; lo ha fatto con un incontro di bilancio e di festa rispetto all’evoluzione che tale progetto ha avuto dal suo esordio tre anni fa sino ad oggi, nonché di riflessione su come si possa indirizzare il prosieguo delle attività per far crescere ulteriormente l’intreccio tra istituzione scolastica e Metodo alla Salute; l’evento è stato arricchito dalla presenza dell’ideatore di questo, il Dr. Mariano Loiacono.

I responsabili del progetto, l’insegnante Sabrina Cela e il Dr. Gianni Chiariello, neuropsichiatra infantile, hanno brevemente ripercorso la storia degli anni passati, spiegando ai presenti come quest’anno si sia avuta di fatto un’apertura degli incontri, originariamente rivolti ad alunni, genitori e docenti, alla realtà sociale del paese in senso più ampio: di fatto, chi ha tratto beneficio dalla frequentazione degli incontri pomeridiani negli anni passati, ha sentito di condividere questa opportunità anche con persone vicine. E’ stato questo il caso di Maria, madre di quattro figli: invitata alla partecipazione dagli insegnanti per la vivacità del suo secondogenito, è stata presente a tutti gli incontri svoltisi nei tre anni, trovando la possibilità di alleggerire se stessa rispetto ai pesi che comportano gli impegni famigliari e professionali, ma anche di elaborare attraverso un nuovo punto di vista il suo rapporto con il figlio maggiore, adolescente; la modalità differente di approccio al disagio anche asintomatico caratteristica del Metodo alla Salute le è parsa quindi una valida risorsa, da offrire anche ad altri, motivo per cui ha invitato anche Ilaria a partecipare agli incontri, una bella ragazza di ventiquattro anni il cui malessere è esploso con una forza a lungo compressa dopo la morte di suo padre.

Il valore del “Punto di Ascolto” è quindi andato oltre la prevenzione, l’intercettazione del disagio tra i banchi di scuola, uscendo dall’istituto a percorrere le strade di Ordona, infittendo e facendo crescere la rete sociale, così come una buona pratica in un piccolo centro può fare. Non a caso l’Assessore ai Servizi Sociali Maria Grazia Cericola ha offerto a Sabrina la possibilità di proseguire l’esperienza nei mesi estivi all’interno del Centro Anziani del Comune, che intende aprirsi al territorio come centro sociale e di socialità.

L’intervento del Dr. Loiacono ha sottolineato come il primo vero punto di ascolto, da cui tutto questo percorso ha tratto origine, sia stato l’ascolto che qualche anno fa Sabrina ha saputo avere nei confronti di se stessa: affidandosi nel dare valore, pur nelle difficoltà e paure come accade ad ognuno, a una sua fase di disagio, ha saputo trasformarla in occasione per apportare un cambiamento in senso costruttivo alla sua storia all’epoca ferma, chiusa in se stessa. Senza questa partenza da un vissuto individuale non si sarebbe costruito nulla di così profondo. Come nella formazione a V che assumono gli uccelli migratori, la cosiddetta Treccia di Berenice, in cui chi vola davanti investe tantissima energia ma agevola gli altri con lo spostamento d’aria che produce, e che per essere efficace richiede un’alternanza continua, dopo una forte spinta iniziale pressoché solitaria di Sabrina a questo progetto si è avuto quest’anno il coinvolgimento più diretto e attivo di suo marito Francesco De Gregorio, che ha saputo cogliere e far crescere il valore che per il suo paese ha avuto e può avere l’infittirsi di una rete sociale reale di condivisione.

Ma come accade per ogni fenomeno vivo, anche nel caso del “Punto di ascolto” partito dalla Don Bosco di Ordona la storia non dovrebbe confinarsi in un cerchio sempre uguale a se stesso, per quanto buono, bensì evolvere con movimento a spirale. Per questo il Dr Loiacono ha voluto tracciare, insieme ai presenti, le direttive per l’ulteriore sviluppo e salto di livello di questo innovativo approccio pedagogico-evolutivo globale, invitando i promotori a riposare e riflettere nel periodo estivo, per poi dare origine a un protocollo di intesa che coinvolga anche gli insegnanti che in altri comuni ed in altre regioni portano avanti attività legate al Metodo alla Salute, professori universitari di pedagogia, psicologi, medici, sociologi, in pratica le varie professionalità che nelle diverse zone di Italia sentano di avere in comune un punto di vista globale sul disagio e sull’approccio necessario per intervenire in senso preventivo e riabilitativo, in una società sempre più in crisi in cui, come sottolineava Francesco, l’essere umano non si sente più nutrito e mostra chiaramente di essere alla ricerca di qualcosa che non riesce a trovare.

È il momento di sognare, di osare, di provare a trasformare il “Punto di Ascolto” di Ordona in un laboratorio che fa cultura, approfittando delle caratteristiche di un comune di dimensioni ridotte a tradizione contadina, che fanno dell’intero paese un laboratorio antropologico, facilitando la valutazione dei risultati ottenuti. Per far questo in modo concreto e rendere misurabili e replicabili i risultati, è necessario far crescere di pari passo l’ambito della documentazione: il tanto materiale sin qui raccolto e quello che si produrrà in futuro, oltre ad essere archiviato andrebbe infatti organizzato secondo griglie interpretative interne al Metodo alla Salute, ad esempio attraverso le unità didattiche; si potrebbe così valutare quali note dell’Home Life il fenomeno vivo (alunno, docente, realtà sociale del paese) esprime all’inizio, durante e al termine di un percorso. Difatti è solo la replicabilità di una conoscenza a introdurre un cambiamento reale a livello sociale.

Essendo giunto il momento di far crescere una metodologia ancora parziale, proprio relativamente allo sviluppo di griglie di riferimento che facilitino l’analisi dei risultati ottenuti nei vari ambiti di intervento del Metodo alla Salute, il Dr Loiacono si propone per coordinare, il 22 e 23 agosto p.v., un gruppo di lavoro che stili delle linee guida in tal senso.

L’importanza di questo salto di qualità (che comunque richiede un grande dispendio energetico e di tempo, per cui Francesco ha esortato chiunque interessato a rendersi presente) è stata ribadita sia dall’insegnante Mirella Di Trani che dalla pediatra Paola Francesca Faldoni, rappresentanti di due mondi, quello pedagogico e quello clinico, che come ha sottolineato il Dr Loiacono stanno andando sempre più a confluire attraverso la pedagogia clinica.

Anche in questo incontro ad Ordona non sono mancate le dinamiche con cui il Dr Loiacono sa arricchire con maestria i momenti teorici, dalle interazioni con i bambini presenti e con la mascotte Giuseppina, a quella finale con una “Barbie di plastica” dei nostri tempi, una giovane purtroppo giunta molto lontana dalle sue profondità. Proprio con una riflessione sull’importanza di vivere un continuo intreccio tra prassi e teoria, mettendo insieme in un viaggio di crescita l’albero della vita e l’albero della conoscenza, Sabrina ha chiuso la serata, lasciandoci all’ottimo buffet preparato dalle donne di Ordona.

Proprio a Sabrina, mia amica e compagna di viaggio, voglio dedicare le ultime righe di questo resoconto: se ripenso ai giorni del 2004 in cui ci siamo conosciute e osservo la strada percorsa sin qui, mi rendo conto che i risultati di oggi, sia sul piano personale che su quello professionale, non erano allora immaginabili. Per questo, col cuore, la esorto a sognare e osare ancora, con l’onestà e la semplicità che la caratterizza.

Ammiro tantissimo, Sabrina, la coraggiosa determinazione con cui hai saputo affrontare le difficoltà di approccio alla mentalità univoca dell’istituzione e del piccolo centro, sapendo conciliare la sperimentazione con il rispetto di ciò che già c’era, chiedendo aiuto quando ti sentivi in un’impresa troppo audace, affidandoti anche ad occhi che per vari motivi restavano esterni al progetto, come i miei. Sento che anche tu ora puoi fare un passo avanti salendo di livello, riconoscendo il tuo valore a prescindere dagli altri, dall’esterno e dai suoi limiti, piuttosto maturando un rapporto paritario, di uguali nella diversità, con le persone che oggi ti affiancano (penso a Francesco e Mirella) e che sono la prima discendenza cui hai dato vita in questo progetto.

Con stima, vicinanza e tanto bene, Avanti Tutta!

Dr.ssa Serena Fulgenzi

venerdì 17 giugno 2011

Troia - Circolo Ambaradam, martedì 14 giugno 2011. INCONTRO-DIBATTITO SUL "DISAGIO DIFFUSO"



FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS

Presidente Dr. Mariano Loiacono


in collaborazione con


&


L!NK



… I PAZZI SIETE VOI!


Incontro/Dibattito sul “Disagio Diffuso”, ma che cos’è?


Martedì 14 Giugno il Circolo Culturale Ambaradam con la collaborazione di L!NK Mensile Indipendente ha organizzato un incontro con il Dr. Mariano Loiacono, presidente della Fondazione Nuova specie. Incontro organizzato per dare la possibilità a tutti di conoscere realmente in cosa consiste il “Metodo alla Salute”, capire cosa sarà il “Villaggio Quadrimensionale” che verrà costruito forse a Troia ed altro ancora.




Forse il titolo dell’evento “Disagio Diffuso” non ha suscitato molto interesse, magari è sembrata solo una serata in cui si ascolta una persona che parla di temi incomprensibili oppure la paura di affrontare i propri problemi ha “allontanato” i giovani troiani. Ancora una volta, non c’è stata una grande partecipazione da parte dei giovani e della cittadinanza, a differenza del grande coinvolgimento dei conoscenti del “Metodo alla Salute” che hanno partecipato in tanti e attivamente. Questo sicuramente non ci ha scoraggiati, anzi nell’attesa di qualche ritardatario, c’è stato il tempo per commentare e conoscere meglio il luogo dell’evento. L’Ambaradam si è rivelato un luogo accogliente e molto ospitale per coloro che non ci erano mai entrati e così, tra le domande e le curiosità dei presenti, si è potuto cominciare.


Con un dottore a-tipico, come è stato definito Mariano da un ragazzo del centro, non poteva che diventare una serata a-tipica. Di certo non è stata la classica e solita conferenza ma un incontro utile ed interessante per i pochi fortunati! Dopo aver coinvolto presentatori e moderatori improvvisati, il dr. Loiacono ci ha illustrato e raccontato il suo viaggio: i suoi studi , la nascita del “Metodo” e il suo modo di risolvere i problemi, facendone in tal modo uno stile di vita. Si è parlato di dipendenze, disagi, problematiche giovanili che non sono poi così lontane da come sembrano.


Le testimonianze di alcuni ragazzi del Centro di Medicina Sociale che senza l’uso di psicofarmaci, regola fondamentale del metodo, hanno affrontato e superato i propri disagi è stata utile per rendersi conto di come funziona realmente il CMS (Centro di Medicina Sociale).


La serata si è così conclusa con sporadiche domande dei presenti ed un caloroso applauso. L’evento è quindi riuscito alla grande: l’importante non è il numero ma la voglia di fare qualcosa, la voglia di conoscere le realtà del nostro territorio, confrontarsi con altri stili di vita senza andare oltre la frontiera. Ma probabilmente il nostro paese non è ancora pronto, non vuole crescere. Questo comunque non ci demoralizza, né ci frena dall’“impegnarci” e se c’è ancora quell’idea che “nel nostro paese non si fa niente” e regna ancora il pregiudizio allora…


I pazzi siete Voi!


Giambattista Ciarmoli

lunedì 13 giugno 2011

Troia, sabato 11 giugno 2011. RESOCONTO DELLA CONFERENZA-DIBATTITO: “Disabili o anticamente abili? Riflessioni e prospettive"...


FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS

Presidente Dr. Mariano Loiacono


in collaborazione con

L’11 giugno 2001, alle ore 18:00, presso la sala consiliare Palazzo D’Avalos del Comune di Troia (Fg) si è svolta la Conferenza-dibattito dal titolo “Disabili o anticamente abili? Riflessioni e prospettive contenute nel saggio Disabilità complesse. Sofferenza psichica, presa in carico e relazioni di cura a cura del prof. Alain Goussot.

Merita di essere menzionato il luogo dove ha avuto luogo l’incontro, il Comune di Troia, importante per aver dato i natali al dr. Mariano Loiacono e attraverso di lui al Metodo alla Salute. L’Amministrazione della cittadina, accettando di sponsorizzare l’evento, ha dato un segno importante di apertura verso il Metodo alla Salute e in particolare verso la Fondazione Nuova Specie e il progetto di costruzione del Villaggio. Nel suo intervento il vice sindaco, dott. Matteo Cuttano, ha anche sottolineato la necessità di un cambiamento della qualità della relazione tra amministrazione e cittadini e associazioni di cittadini, le quali nella richiesta di fondi dovrebbero manifestare un ruolo attivo, propositivo. Una tale riflessione incontra certamente gli scopi della Fondazione Nuova Specie.

Al tavolo della Conferenza i due relatori, il prof. Alain Goussot, docente della Facoltà di Psicologia dell’Università di Bologna, Patrizia Ciccani, assegnista di ricerca, Università Roma Tre, che scrivo queste righe, la dr.ssa Marcella Scrima, rappresentante dell’associazione "Meravigliosi Doni", e il dr. Leonardo Altobelli, rappresentante dell’associazione "Zefiro", entrambe di Troia, e il moderatore della conferenza, il dr. Mariano Loiacono.


La dr.ssa Marcella Scrima nel suo intervento ha esplicitato il problema, molto sentito dalle famiglie, nel momento in cui termina il periodo della scuola, nel quale le prospettive lavorative e sociali sono spesso inesistenti. Problema ribadito dal dr. Leonardo Altobelli, rappresentante dell’associazione "Zefiro", che ha parlato anche del problema del dopo di noi. La partecipazione delle due associazioni può essere considerato come un auspicio per una futura collaborazione tra le associazioni, come il dr. Loiacono ha ribadito invitandole a frequentare e verificare il Metodo alla Salute. Nel lavoro dei Gruppi alla Salute si lavora per creare una rete che sostenga la persona anche al di là del tempo trascorso nei gruppi.

Prima di passare la parola al prof. Goussot, il dr. Loiacono ha ripercorso la storia delle persone con disabilità, il cui destino era fino a circa trenta anni fa l’istituzionalizzazione, e della terminologia secondo le definizioni dell’OMS, dove, nonostante i cambiamenti dei termini, si sottolinea comunque ciò che la persona non è e non ha. Ha quindi proposto l’adozione della definizione “Anticamente abile”, che costituisce una vera rivoluzione in quanto considera la persona come qualcuno che può dare, che ha qualcosa che i normali hanno quasi “dimenticato”, ovvero il contatto con le emozioni e con il corpo rintracciabile nei codici biorganico e analogico, e che per questo può essere “maestro”, può aiutare gli altri a riappropriarsi di parti di sé dimenticate e sconosciute.

Il prof. Alain Goussot nel suo intervento ha spiegato i motivi che lo hanno condotto a proporre l’argomento del libro. Le persone con disabilità complessa, altrimenti definite gravi, sono i “dannati della terra”, persone che oltre a una disabilità fisica hanno anche una “complicazione” di tipo psichiatrico, per cui a livello di servizi non si riesce a stabilire a chi spetta il prendersene carico e, quindi, rimangono abbandonati a se stessi e alle loro famiglie. Goussot ha affermato che questa situazione è destinata a peggiorare, anche a causa della crisi economica che stiamo attraversando, per cui saranno investite sempre meno risorse nell’ambito del sociale.

Nel mio intervento ho ripreso il titolo della Conferenza “Disabili o anticamente abili?”, sostenendo l’adozione del termine "Anticamente abile", invitando quindi le persone ad approfittare della mia abilità di provocare nell’altro emozioni e sentimenti che spesso non sa gestire. Io ho una difficoltà fisica e nel linguaggio. Attraverso esempi concreti di difficoltà nella comunicazione penso di aver dimostrato come la relazione con me spesso si interrompe per la paura, per il disagio che prova chi entra in contatto con me e non riesce ad andare oltre, cerca solo di scappare. Se le persone avessero la capacità di riconoscere i sentimenti e le emozioni di quel momento, sarebbero in grado di stabilire una relazione e non di alzare una barriera.

Il mio riferimento al ruolo dell’insegnante di sostegno a scuola e al suo impiego indiscriminato, frutto spesso di danni, non di aiuti, ha stimolato parte del dibattito successivo. In particolare ritengo significativo l’intervento di Michele, padre di un adolescente con diagnosi di iperattività, isolato e deriso dai compagni e dai coetanei e non compreso ed etichettato dagli insegnanti. Michele, interagendo direttamente con i ragazzi che prendevano in giro suo figlio, ha utilizzato il linguaggio dei sentimenti e per questo ha potuto mettere fine a una situazione dolorosa per il figlio, aiutandolo a creare relazioni positive.

La conferenza è terminata con l’accordo tra il prof. Goussot e il dr. Loiacono a preparare un incontro/confronto sul Metodo alla Salute, dove sarà interessante sia verificare l’originalità del Metodo, in quanto derivante dall’esperienza e dallo studio di oltre 40 anni di vita del suo fondatore, sia scoprire intuizioni sulla stessa linea di ricerca di nostri illustri antenati.

Auspichiamo che questo incontro/confronto avvenga presto, magari in una autorevole sede come l’Università.

Patrizia Ciccani
“Anticamente abile”

sabato 11 giugno 2011

Foggia, sabato 11 giugno. RESOCONTO DELLA QUINTA GIORNATA INTENSIVA al CMS di Foggia


FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS

Presidente Dr. Mariano Loiacono


QUINTO RESOCONTO
DELLA SETTIMANA INTENSIVA
organizzata al CMS di Foggia
dal 06 al 10/06/11



- GIORNATA DEI BILANCI -


Rigenerati dalla festa del giovedì sera, tenutasi in Villa Terronia con un ricco buffet e musica dal vivo con Martino (clarinetto), Luca (percussioni), Riccardo (tastiera) e DJ Set Michele, il venerdì mattina ha inizio la giornata dedicata ai bilanci.

Dopo aver suonato durante i giorni precedenti un po' tutte le note della "Home Life", cioè aver cercato di individuare e far esprimere i bisogni dei partecipanti attraverso non solo la parola ma utilizzando anche il codice analogico (del corpo) e quello bio-organico (delle emozioni) , il giorno del bilancio è dedicato soprattutto alla nota del "si". Questa è la nota della stanza da letto, o meglio l'ultima fase di una dinamica di vita per transitare verso un nuovo stato quiete o un nuovo equilibrio (per maggiori dettagli, clicca qui per vedere la diretta streaming dell'unità didattica "Le sette note della Home Life" del mese di maggio 2011 a Cesenatico).


La giornata del venerdì prevede la partecipazione di tutte le persone presenti alla settimana per esprimere le proprie impressioni sulle dinamiche avvenute ed individuare eventuali prospettive di crescita con la supervisione del Dr. Mariano Loiacono, il quale ha dato prova ancora una volta delle sue grandi doti d'ascolto ed accoglienza.

Le persone che hanno partecipato al bilancio sono state più di ottanta. Ogni singolo bilancio può rappresentare l'opportunità per ognuno dei partecipanti di individuare attraverso la storia degli altri, pezzi della propria vita, che prima non venivano considerati o erano ancora repressi.

Fra i vari bilanci quelli che a noi sono parsi più significativi sono stati:

- quello di Ruggero e della sua famiglia, dove si è cercato di creare le premesse per un nuovo gruppo di lavoro di ragazzi coetanei formato da Rachele (la sorella), Marta e Riccardo che potesse operare dal mese di luglio a Milano, per accompagnare Ruggero in una nuova fase di crescita e distinzione dai genitori, per riprendersi le sue parti adolescenti ancora non vissute;

- quello di Nicola, Letizia con i figli Sara, Simone, Sofia e Samuele, dove Letizia finalmente grazie al dolore di Nicola ha potuto in questa settimana concedersi di tirare fuori anche il proprio mentre Nicola, dopo tanta sofferenza espressa può ora incominciare a lavorare di più sulla distinzione dal padre; tutto questo con il consenso della figlia maggiore Sara che sente dopo questa settimana il cuore della mamma più leggero;

- quello di Paolo e Chiara che dopo la crisi professionale di Paolo, psichiatra, sono approdati in camper col figlio Diego di 7 mesi, al centro di medicina sociale per conoscere l'operato del dottor Loiacono. Nel bilancio è emerso che dopo questa esperienza che durava da una quindicina di giorni di immersione nel Metodo alla Salute, durante il quale soprattutto Paolo si è coinvolto attivamente nelle dinamiche attraverso anche la propria storia personale, entrambi hanno potuto individuare alcuni nodi inrisolti della propria vita. Questi pare siano legati in particolar modo alle figure genitoriali, che fino ad oggi avevano appesantito il loro vissuto. Ciò ha permesso loro anche di teorizzare su alcuni aspetti relativi al proprio ambito professionale e sulle difficoltà che si incontrano solitamente nelle istituzioni quando si desidera introdurre o partorire un nuovo e più globale punto di vista. Questo li ha portati a riconoscere il valore dell'operato del Dr. Loiacono, che non ha cercato di cambiare l'istituzione contrapponendosi ad essa ma creando un'alternativa che partisse dal reale bisogno delle singole persone.

- quello di Ennio ed il fratello Pietro: attraverso la loro storia Mariano ha accompagnato noi tutti in un attento e prezioso approfondimento sul significato di tante nostre paure. Dietro le nostre paure ci sono dei desideri non soddifatti che ci portano poi ad avere timore dei nostri reali bisogni per non rimanere un'altra volta delusi. La paura o il rifiuto eccessivo dell'omosessualità, ad esempio, nasconde un antico desiderio inespresso di un accompagnamento nelle fasi più importanti della nostra vita, come ad esempio l'adolescenza, da una figura maschile più adulta che ci potesse aiutare ad affrontare la nostra vita e le nostre difficoltà. Quindi avendo tanto il desiderio di avere uno scambio con altri maschi possiamo rendere un insulto come "Ricchione di merda!" la scusa per arrivare ad uno scontro fisico (cioè non l'ho potuto avere come lo volevo io e quindi me lo cerco in questo modo) o addirittura renderlo un fatto talmente grave da trasformarlo in atto persecutorio e decidere di non avere più nessun tipo di scambio.

Infine ha chiuso i bilanci Patrizia che pur avendo partecipato solo alla giornata del venerdì ha ammesso di essersi rivista in tante storie; questo l'ha portata a condividere il proprio vissuto: lei infatti manifesta una disabilità fisica evidente fin dalla nascita, e questo nella vita le ha causato non pochi problemi nel relazionarsi con l'esterno. Infatti tante persone associano la disabilità fisica a quella mentale, portando Patrizia a doversi distinguere in maniera forte dal pesiero di chi la circondava per esprimere le sue profondità. Lei, come qualsiasi altra persona, ha dovuto affrontare il rapporto con se stessa, la famiglia d'origine, gli amici e il contesto sociale incontrando tante difficoltà che non le hanno impedito però di realizzare le proprie aspirazioni tanto che oggi è docente dell'Università Roma tre.

Questa settimana intensiva si è focalizzata in particolare modo sul rapporto con la figura paterna e sulle conseguenze che questo può portare nella vita di tutti noi. Questo può influenzare la capacità d'ognuno d'esprimere liberamente la propria aggressività legata alla possibilità o meno di difendere il proprio territorio.

Da Villa Terronia col temporale,
don Andrea,
Davide e
Rosa