sabato 29 settembre 2007

Il progetto di Nuova Specie

Ho ricevuto un'e-mail da Libera, in cui scriveva:
"Cara Serena, ti mando una cosa che ho deregistrato e che, secondo me, andrebbe bene pubblicare nel blog. Potrebbe chiarire molte cose che alcuni che capitano nel blog trovano torbide."
Sinceramente non penso che servirà a placare un certo tipo di polemica, che pure serve a noi per mettere in discussione il nostro modo di comunicare alcuni contenuti; tuttavia dà l'idea di come il progetto di Nuova Specie sia più ampio di quanto possa apparire, vada oltre l'ambito psichiatrico, rientrando nel campo della sociologia, dell'antropologia e, sì, anche della filosofia.


“Luce nel caos”, Aurelio


DEREGISTRAZIONE CHIARIFICATRICE DAL III INCONTRO DEI SABATI DI MARIA

"…Dovremmo essere noi accompagnatori più armonici, essere in grado di svolgere più ruoli, capire che il modello che deve rinnovarsi o completarsi non è quello che già c’è, ma è aperto e molteplice. Ma questo non c’è nella nostra mentalità: non c’è nella mentalità del prete, nella mentalità dello scienziato, del professore, del genitore, nella mentalità del marito, della moglie, di nessuno purtroppo! Noi stiamo lavorando per questo, cioè questo percorso avrà senso se un po’ di persone potranno passare da una cosa univoca, stretta, circoscritta, a un modello aperto, flessibile, caotico, vorticoso. Se questi poi si selezioneranno come un modello prevalente forse la vita avrà delle prospettive, io sono convinto che la vita oggi sta soffocando per un modello… la sta strangolando, è rappresentato al massimo dall’economia ma da tutti punti di vista limitati che sono religiosi, filosofici, scientifici, economici; le nostre istituzioni sono univoche e quindi, secondo me, sono soffocanti. La posta in gioco non è fare le quattro fasi o fare il Metodo alla Salute, quelle sono delle proposte, delle risposte, ma in realtà aiutare le persone - persone significa anche istituzioni, vita, cultura - a transitare da un modello univoco a uno aperto, molteplice, dinamico, caotico, creativo! Un modello certo che deve creare più? Niente! Deve solo clonare e irreggimentare le persone. Il modello aperto ha sempre un po’ di diavolo dentro, ogni tanto scombina le cose; perché le scombina? Perché il problema non è trovare una soluzione che non c’è, ma è creare. Chi ha fatto il corso di quadrimensionalismo, lì ho dato una mia interpretazione… è inutile che ci complichiamo la vita adesso, è un'ipotesi. La vita perché va avanti così? Ce lo dovremmo chiedere, ci sono molte risposte storiche molto interessanti, per carità!..."

dr Mariano Loiacono


giovedì 20 settembre 2007

Festa al quartiere Candelaro di Foggia. Inoltre apre la ludoteca "Il Cerchio Magico" a Troia (Fg)

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N.B.: Nel "DOWNLOAD BOX" nero sulla destra della homepage, potete scaricare un articolo scritto recentemente dal Dr Mariano Loiacono per la rivista "Tutto Sanità" (http://www.tuttosanita.it): è una descrizione sintetica del Metodo Alla Salute e delle iniziative ad esso correlate.
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Volevamo poi comunicarvi alcuni appuntamenti ed iniziative nate alla luce del "Metodo Alla Salute" e delle prospettive di "nuova specie":
  • Dopodomani 22 settembre 2007 ci sarà una FESTA al quartiere Candelaro di FOGGIA organizzata dall' "ASSOCIAZIONE ALLA SALUTE - ONLUS". Come recita il volantino (che qui riportiamo):
    "L'Associazione Alla Salute ONLUS di Foggia INVITA gli abitanti della Circoscrizione Candelaro e tutti i cittadini di Foggia all'incontro aperto: "UN SABATO TRASCORSO DIVERSAMENTE" - 22 SETTEMBRE 2007 dalle ore 17:00 presso la sede dell'Associazione Alla Salute in VIALE CANDELARO 98/A - Foggia. L'incontro sarà un'occasione per trascorrere insieme in una maniera nuova ed inedita una serata. Gli operatori dell'Associazione saranno presenti per far conoscere le attività svolte. Ci saranno interazioni con giochi, sorprese e la partecipazione di animatori, truccabimbi, palloncini e trampoli. Si svolgeranno anche, per chi vorrà cimentarsi, attività manuali tra cui giochi con la carta e mosaico. CHI SIAMO: l'Associazione Alla Salute opera nel sociale per la prevenzione, l'informazione e la riabilitazione delle problematiche del DISAGIO DIFFUSO (dipendenze da sostanze psicoattive legali e non, disagio asintomatico, forme di frantumazione interiore fino alle sindromi psicotiche etc.), adottando il METODO ALLA SALUTE frutto della trentennale esperienza sul campo del Dottor Mariano Loiacono (che ne è il fondatore), responsabile del Centro di Medicina Sociale dell'Azienda "Ospedali Riuniti" di Foggia. Vi aspettiamo numerosi e con la voglia di conoscere un nuovo punto di vista! Il presidente Pina Pitta - Il Sindaco Orazio Ciliberti - L'Assessore Michele del Carmine"
    [il volantino è stato realizzato da Loretta e Anna C.]

  • poi volevamo ricordarvi (come riportato in cima al blog nelle "News") della SETTIMANA INTENSIVA secondo il Metodo Alla Salute che si svolgerà al "Centro di Medicina Sociale per alcoldipendenza, farmacodipendenza e disagio diffuso" dell'Azienda ospedaliero-universitaria "Ospedali Riuniti" - FOGGIA, nei giorni dal 24 al 28 SETTEMBRE 2007;
  • 10 ottobre 2007, Centro di Medicina Sociale - OO.RR. Foggia: seminario dal titolo "COMUNICARE PER CRESCERE" : partendo da una supervisione dell'esperienza del blog metodoallasalute.blogspot.com e del sito www.nuovaspecie.com, sarà una riflessione globale sulla comunicazione aperta a tutti;
  • Ha appena aperto a Troia (FG) una LUDOTECA che si chiama "IL CERCHIO MAGICO": un luogo d'incontro per bambini e non solo... Per fare nuove esperienze insieme, condividere momenti di gioco, in un contesto piacevole e costruttivo, per incontrare nuovi amici. Troverai educatori competenti e qualificati che insegnano a progettare e costruire. Che cosa offriamo: - Baby parking da 0 a 3 anni - Ludoteca - Doposcuola - Feste - Corsi a tema. Ti aspettiamo in VIA DI VAGNO, 36-38 a Troia (FG). Per informazioni: 340.3056641 - 333.1485440 - 349.0542563 ilcerchiomagico@hotmail.it.

Il LOGO della ludoteca "IL CERCHIO MAGICO" e delle relative magliette, capellini, borse etc. che saranno regalate ai bambini sarà questo:Il logo è stato ideato da Luna, la nostra amministratrice del blog. Riportiamo di seguito il documento allegato al suo progetto per il logo:

"Il logo de “Il cerchio magico” in realtà non è un cerchio: il cerchio, infatti, è una forma chiusa, simbolo di gruppo, di rigenerazione, non ha inizio né fine. Il cerchio, però, ti fa stare o dentro o fuori. “Il cerchio magico” invece, è predisposto ad un’apertura ed è un viaggio, ha quindi un inizio, è composto da varie fasi. Non ha una vera e propria fine, si amplia e ricomincia il viaggio ma sempre più al largo, proprio come è rappresentato nel logo. Ha un inizio che corrisponde alla mezzanotte dell’orologio. Da lì parte il giro, il cerchio aperto…e inizia la magia. La lettura del logo avviene in senso orario: simboleggia il passare del tempo, qualcosa che scorre, che cresce, che vive e si evolve, come i bambini che verranno in ludoteca. Ho usato i colori primari, blu, rosso e giallo, e ho aggiunto il verde. Si inizia con il blu, che è il colore della notte, è il punto di partenza, è il colore della profondità. E’ il colore più scuro, il più “serio”. Secondo l’epistemologia globale, potrebbe essere il “padre”. Si passa poi al rosso, il colore della forza, è la passione, è il sangue che pulsa, l’aggressività nell’accezione etimologica del termine. Sempre secondo l’epistemologia globale, potrebbe essere il “figlio”. Come terzo colore c’è il giallo, colore del sole, del calore, un colore caldo e delicato. E’ la luce. Potrebbe essere lo “spirito” per l’epistemologia globale. Come ultimo colore c’è il verde: unico colore non primario, che nasce dal blu e dal giallo. E’ il risultato di uno scambio, di un’apertura, di un crossing over e come tale esce dal cerchio. Infatti a questo punto usciamo dai binari della circonferenza e ci apriamo verso l’inedito, andiamo fuori dal cerchio, usciamo dal solco, dal conosciuto. Forti dell’esperienza dei tre colori primari, siamo ora pronti per uscire e per creare infinite tonalità, proprio a partire dal verde, il colore della natura, uno dei nostri antenati. Le figure che compongono il cerchio magico sono i bambini. Con loro ci sono tre figure adulte, sono Antonella, Francesca e Maria Antonietta, che possono stare indifferentemente nel blu, nel rosso e nel giallo, capaci di accompagnare i bambini nelle loro fasi. Nel verde non ci sono adulti: i bambini sono in grado di andare da soli ed esplorare quello che c’è fuori dal cerchio, con l’aiuto però di tutte le mani che si tengono l’un l’altra". [Luna Cardilli]

lunedì 10 settembre 2007

Settimana di supervisioni

Ricevo da Gabriella e con piacere pubblico. Grazie, Gabry.

Si è conclusa al
Centro di Medicina Sociale - OO.RR. di Foggia la “settimana delle supervisioni”. Cosa è una "supervisione"? Non è sicuramente un giudizio né un sottoporsi al banco degli imputati e neanche una soluzione immediata, ma un modo per aiutare a “vedere da sopra” persone che, avendo iniziato un percorso di crescita, sentono di non essere più in grado di cogliere, da sole, una prospettiva per procedere nel cammino della Vita. Le supervisioni sono aperte a tutti: può partecipare chi è interessato a dare il proprio contributo per smuovere acque ferme da troppo tempo oppure chi riconosce di avere caratteristiche in comune con il supervisionato e, pertanto, di poter trarre benefici per la propria Vita dalla teoria globale che ne scaturirà oppure chi, semplicemente, sente di voler esserci. Insieme, “goccia dopo goccia”, come dice il titolo della canzone che accompagna l’inizio di ogni supervisione, si cerca di dare una mano per far emergere quelle zone d’ombra, quegli aspetti negativi che, non sufficientemente accolti ed elaborati, costituiscono delle zavorre nella relazione con se stessi e con gli altri. Una volta raccolti elementi sufficienti per capire quali nodi sono ancora da sciogliere, interviene la teoria globale a “fare luce”, ossia un nuovo punto di vista sulla Vita che tenta di superare i limiti e le parzialità delle vecchie epistemologie religiose, filosofiche e scientifiche e, attraverso una visione dell’individuo come "intero", mette in dinamica gli opposti e permette di andare oltre, proprio accogliendo quelle parti che ci spaventano e normalmente siamo portati ad escludere o a non vedere.
In questa settimana il Dr Loiacono ci ha accompagnati a vivere un vero e proprio viaggio in noi stessi, un percorso culminato in una prospettiva di ampio respiro per tutti. Ognuno ha potuto rivedere quegli aspetti “individuali, di coppia e familiari” che non funzionano più per la propria Vita, grazie a coloro che, con molta umiltà, hanno richiesto, in prima persona o attraverso gli accompagnatori, di sottoporsi a supervisione: P. (
l‘individuo), S. e R. (la coppia), M. e L. (madre e figlio).
Sono emerse tre teorie:

  • “P. di Noci: dal mallo al gheriglio”: prendendo spunto da Noci, la provenienza geografica di P., un ragazzo in trattamento da circa un anno per problemi di tossicodipendenza e alcool, Mariano ha utilizzato un esempio della natura, la noce, per mostrare come i veri problemi di P. non sono legati ai sintomi evidenti ma, attraverso delle analogie con le parti che compongono una noce (mallo, guscio e gheriglio) ha permesso di capire come, prima di arrivare a se stessi (il gheriglio), sia necessario staccarsi dalla famiglia di origine (il mallo). Quanti di noi sono talmente identificati e confusi, cioè fusi insieme, con le famiglie di origine da non riuscire a far sviluppare e crescere la propria specificità, le proprie regole, il proprio modo di essere e pensare?

  • “R. e S.: da B&B (Basilicata e Belgio) al Cerchio Magico”: anche in questo caso Mariano ha sapientemente giocato con le iniziali delle aree geografiche di provenienza di S. e R., una giovane coppia, socialmente perfetta, ma che vive tutti i disagi legati ad un mondo sempre più globalizzato: incroci tra persone vissute in ambienti culturali e geografici completamente diversi, distanza dalle famiglie di origine e problemi rimasti irrisolti, precarietà del mondo del lavoro, difficoltà di instaurare relazioni vere in ambienti molto virtuali, difficoltà di concepire figli laddove, risucchiati dal concetto di economia imperante, noi stessi diventiamo macchine di produzione e non riusciamo più a donarci realmente. In un contesto poco accogliente, le coppie spesso si trasformano in società per azioni, che devono far quadrare l’economia della casa, hanno cose da risolvere, ma perdono l’aspetto giocoso della vita di coppia, il piacere di stare insieme, fino a non essere più una coppia. Da qui la proposta di superare il B&B (iniziali di Bed and Breakfast, quindi una forma di impresa, ma anche delle regioni di appartenenza di S. e R., che ancora condizionano il modo di essere all’interno della coppia) per andare verso il Cerchio Magico, il progetto che li ha uniti all’interno del mondo del lavoro e che rappresenta la possibilità di sciogliere la società per incontrarsi uguali nella diversità, indipendentemente dai ruoli, e per incontrare altre persone, perché la magia del cerchio è proprio la sua apertura verso l’esterno diventando una sorta di spirale.

  • “M. e L.: Da Donàti a Dònati”: il gioco di parole, questa volta, è stato sul cognome: cambiare il cognome simboleggia una trasformazione profonda del proprio io che, staccandosi da quello che è stato il passato, le cose scambiate e donate, può fare un ulteriore passo in avanti se, abbandonando le relazioni costruite di testa, si inizia realmente a fare dono di se stessi e di quelle parti che ciascuno di noi potrebbe/saprebbe/vorrebbe donare ma ancora non può/sa/vuole donare perché incatenato dai fantasmi del passato, che non si vogliono affrontare e che impediscono di costruire relazioni vere con chi ci sta accanto, anche se si tratta di un figlio.
Personalmente vorrei ringraziare gli amici che, superando il proprio disagio, hanno accettato di condividere la loro supervisione, si è trattato di un vero dono per chi, come me, ha avuto modo di rispecchiarsi e poter vedere insieme agli altri gli aspetti in cui ci si è fermati. Un ringraziamento particolare al Dr Loiacono che, ancora una volta, ci ha aiutati a comprendere come i meccanismi in cui spesso siamo ingabbiati e che poi ci provocano disagio, ossia l’allontanamento da noi stessi, possono essere superati se ognuno di noi acquisisce la capacità di "fare teoria" per la propria Vita e, guardando dall’alto, riesce a vedere, osservare e contemplare le porte delle proprie gabbie per aprirle e poter finalmente vivere il piacere di donarsi.
Lasciate un commento, se volete, ma soprattutto, DONATEVI!

Gabriella

mercoledì 5 settembre 2007

La coppia in crisi: la dolorosa transizione e (è) saper "camminare sulle acque".


Vi volevo segnalare che oggi abbiamo aperto una nostra casela e-mail del blog:
metodoallasalute@hotmail.it , ed abbiamo inserito una lista di "SEDI E CONTATTI" del Metodo Alla Salute, dove potete trovare indirizzi e numeri di telefono.

Quindi, eccoci tornati dopo le vacanze di agosto.
Per molti di noi è stato un periodo di forte transizione, anche dolorosa...
Volevo condividere con voi queste mie riflessioni e questo mio pezzo di Vita, utilizzando il blog come una pagina del mio diario. Personalemente sto passando un periodo molto pesante. Io e la mia compagna, Loretta, abbiamo deciso di prenderci una separazione-pausa per tutto il mese di agosto, dopo aver avuto una bruttissima crisi in cui non vedevamo alcuna via d'uscita. Durante tutto il periodo non ci siamo sentiti neanche al telefono.
La prima telefonata l'ho fatta io l'altra sera, e... siamo stati 8 ore al telefono, tutta la notte (a litigare poi...)!!! Roba da ricovero.... Però credo che questa "ricaduta" sia stato un toccare il fondo per poi risalire. Mi viene in mente l'immagine che collega l'"Indietro Tutta" all'"Avanti Tutta" (due nostre unità didattiche), dove c'è il "Capolinea" della massima frantumazione-morte, che è come la caduta in un buco, in una fossa: l'ultima tappa dell'Indietro Tutta. Ma collegato a questo ci può essere spesso il "Miracolo", la prima tappa dell'Avanti Tutta, che è un pò l'archetipo del percorso di rigenerazione e di sanamento dal disagio, di viaggio verso l'intero. Quindi toccare il fondo per poi risalire come persone che vogliono crescere, e che per farlo hanno messo in discussione la propria coppia
. Sempre più coppie oggi sono in difficoltà, non riescono a durare, hanno meccanismi di vita molto parziali, rendono la coppia più un limite che una possibilità.
Non è importante salvare la coppia, ma crescere ed andare verso il nuovo, saper "camminare sulle acque", sull'incerto, perchè certamente le cose vecchie non vanno più bene e quindi stai male. Poi se la persona che hai accanto vuole procedere è buono, se no ognuno faccia il suo percorso. Magari poi in futuro ci si potrà anche rincontrare, ma lo si farà in maniera sicuramente più intera e più globale. Questo può valere per qualsiasi rapporto o situazione
, una vita di coppia, un lavoro, un rapporto di amicizia, un progetto, una missione ecc..
Vi riporto questo sms che mi ha mandato giorni fa Luca, in un momento mio di forte paura e di dubbio. Vi ricordo che Luca compie 22 anni questo mese, ma sembra di sentir parlare una persona molto più grande e matura di quanto la sua età potrebbe far sembrare. E' stato un ottimo accompagnatore
, mi ha dato un prezioso sostegno di teoria durante questa mia crisi:

"Io fin'ora sono stato solidale e me la sono sempre strapresa in culo per quanto riguarda la coppia ["solidarietà" intesa come fare per primi quello che gli altri ancora non possono, non vogliono, non sanno fare]. Ma per il resto sto guadagnando nuova linfa che nemmeno immaginavo. Ricordi Pietro quando voleva camminare sulle acque, ma ha dubitato e non ce l'ha fatta? Ecco, se tu in questa separazione pensi a salvare la vostra coppia crescerai poco, e tornerai negli stessi equilibri che già ti vanno stretti. Questo è osare: ora è tutto buio, ma c'è già il nuovo, è che i nostri occhi ci mettono del tempo ad abituarsi; le nostre orecchie non sentono gli ultrasuoni, ma ci sono! Se finirà la vostra coppia non importa così tanto, perchè finirebbe comunque. Non è il tipo di rapporto che conta, ma il crossing-over che c'è. Che fa se è amica, vicina, sorella, amante? Sono schemi vecchi di cui ancora abbiamo bisogno. Pensa piuttosto a perchè hai bisogno di Loretta come compagna, e perché ti farebbe stare male se non stesse solo con te. Anche io ho le stesse crisi, e mi servono a molto. Ti voglio bene". Luca, 26 agosto 2007.

Ora io e Loretta vedremo cosa fare. Potremmo fare una supervisione di coppia, o almeno un bilancio. In questo caso sono questi i mezzi che il Metodo Alla Salute ci fornisce, sono modalità sperimentate da anni per tante situazioni, e sono stati molto utili a tutti per fare il punto di una situazione, per vedere le cose che non vanno, per decidre come procedere, per sentire il punto di vista degli altri che con il loro "sapere emotivo" ti possono far vedere quando tu non vedi che buio pesto, ti fanno vedere il positivo anche nelle situazioni più negative. Proprio in questo momento è in corso la supervisione di coppia di Raffaele e Sandra... Come ogni attività del Metodo, è teoria-prassi fatta da tutti, in gruppo, senza il riferimento obbligato ad una figura medico-psicoterapeutica, senza distinzione per titolo di studio, professione, età, sintomatologia ecc. (spesso il Dr Loaicono è presente, ma anche lui è "persona in trattamento"), perchè sono competenze che tutti possiamo sviluppare, con un percoso ed una certa applicazione. Infatti i "Gruppi Alla Salute", le "Settimane Intensive" ed altre attività, ormai, sono condotte spesso da persone comuni che possono svolgere il ruolo di "conduttore".

Detto questo, speriamo bene.
Oltretutto non so bene cosa fare anche per il resto: sto per prendere una laurea con estrema difficoltà (il relatore mi ha abbandonato in tronco a pochi giorni dalla consegna della documentazione burocratica per cui serviva la sua firma), poi devo decidere cosa fare dopo questa laurea e dove andare. Sono a Roma da 5 anni, ma sicuramente lascerò questa città dismatura, vuotamente immersa nello spettacolo mediatico, e che, come capitale e sede del Papa, è la roccaforte delle vecchie epistemologie (religiosa, filosofica e scientifica); è una città molto lottizzata in cui è difficile che nascano ipotesi di "Salute-Sarvas" veramente nuove, ma al massimo degli studi universitari appannaggio dei "baroni", che sono pure buoni, ma difficilmente arrivano in profondità. A meno che qualcuno...
Un saluto deboluccio ma... multiculturale.


PS.: ringrazio anche altre persone che sento vicine in questo momento: Michela, Roberto, Man-hù, Mariano, Libera, Valentina, Serena, Alessandro, Barbara, Daniela, Maria Grazia, Marinella, Anna, Catrin. Le foto che vedete sono state scattate a Rodi Garganico (Fg).