E così si è riproposto un evento che non accadeva dal 1995: il dottor Mariano Loiacono ha finalmente dato il via al Corso di Quadrimensionalismo, riunendo più di quaranta persone interessate in questa prima settimana svoltasi dal 7 all’11 maggio. Molti di voi sanno già che il codice Quadrimensionale è un’alternativa al codice verbale-simbolico, che vuole superare la parzialità del linguaggio convenzionale utilizzato dalla specie uomo, per produrre una conoscenza più globale, più profonda e vicina alla complessità della vita, che si allontani dalle dicotomie con cui soprattutto la logica occidentale interpreta la realtà complessa dei fenomeni restringendola in una limitante visione bene-male, per cui ogni cosa o è da preservare o da eliminare: ma se il negativo esiste, dunque della vita fa parte, che senso ha erigere il nostro antropocentrismo a giudice insindacabile e sostenere che il negativo vada buttato nell’immondizia? Più di questo purtroppo non so dirvi, non è che in un post possa farvi un compendio sulle quattro dimensioni. Tengo però a darvi le mie personali impressioni di queste giornate per me molto importanti, anche per aprire un ambito di dibattito comune con gli altri partecipanti.
La parte introduttiva è stata davvero interessante, e a mio avviso chiarificatrice rispetto alle dinamiche previste nel metodo alla salute: si è parlato di storia e metastoria, e dei tre codici (“ponti” tra vita e conoscenza) bio-organico, analogico (i cosiddetti codici antenati, in quanto antichissimi) e simbolico. A proposito di questi, faccio presente che il Centro documentazione ha in archivio gli atti di tre incontri tenuti sull’argomento da Mariano nel 2004, chi fosse interessato può richiederli.
Quindi ci siamo affacciati a conoscere questa nuova proposta di codice, che Mariano è andato a cercare nelle primissime dinamiche di vita, che appartengono a ognuno di noi a prescindere da qualsiasi differenza, ovvero nell’insieme madre-neonato. Ieri ho viaggiato sino a Roma con @Faber@, e mi è piaciuto notare che già si inizia a parlare in termini di “I dimensione”, “livello k base” e così via. Per ora viene spontaneo e abbastanza semplice, ma so che la seconda parte del corso sarà più impegnativa. Del resto, ci vuole il tempo che ci vuole.
Durante la settimana ci sono stati un paio di eventi particolarmente significativi. Dapprima un’inattesa ricomparsa di Maria, che ha molto destabilizzato Mariano facendolo ancora sentire in difetto rispetto alla capacità di difendersi e di non concedere le sue energie in maniera scriteriata, ma che sicuramente gli è stata anche di stimolo ad impegnarsi sempre più nel suo cambiamento di stile di vita. Il giorno seguente, mercoledì 9 maggio, ha preso il via il movimento della “Comunità Globale del Terzo millennio”, un movimento che intende fare il possibile per realizzare realtà di nuova specie, globali, alternative alla rigidità che ci circonda, e che crede sia possibile un’alternativa all’economia finanziaria oggi imperante. Con questo si vuole fare un concreto passo avanti: sganciarsi dagli aspetti puramente psichiatrici dell’attività sinora svolta, e dal disagio come problema in sé, partendo dallo stimolo iniziale che il disagio diffuso ci ha dato come occasione di riflessione e rinascita, per arrivare a promuovere e attuare progetti di ampia portata perché realmente il metodo alla salute possa lasciare il CMS e migliorare qualsiasi aspetto della vita. Chi ha già fatto un suo percorso di crescita secondo il metodo della lumaca, ritiene di avere trovato nell’epistemologia globale una valida opportunità, è interessato al codice Quadrimensionale e desidera impegnarsi secondo la propria specificità e professionalità, può dare la propria adesione al nuovo movimento a Giovanna V., Eliseo C. o Roberto B.
A quanti di voi intendano iscriversi a uno dei prossimi corsi di Quadrimensionalismo, faccio presente che si tratta di un corso prettamente teorico, che non prevede dinamiche come invece quello di epistemologia globale, quindi richiede un impegno di tipo diverso; in questa settimana è risultato evidente come sia difficile seguirlo nel momento in cui si stiano affrontando importanti nodi personali, per cui a chi dovesse sentire di avere “aperte” situazioni forti viene suggerito di rinviare la propria partecipazione ad un periodo successivo.
Approfitto dell’occasione per ringraziare Mariano, che per me è un vero maestro, che in tre anni e passa di formazione e di vita ha saputo accompagnarmi a scoprire il mio personale punto di vista, senza essere mai in alcun modo impositivo. Grazie anche ai miei numerosissimi compagni di banco e di avventura, e ai loro splendidi bambini, compreso i due che ancora vivono la fusionalità dell’utero e che presto avremo il piacere di conoscere.