mercoledì 31 luglio 2013

Milano, giovedì 18 luglio 2013. COMMEMORAZIONE DELLA RECENTE SCOMPARSA DEL GIOVANE FRANCESCO


 
LA COPPIA VITA-MORTE
IL SENSO DI 
UNA MORTE PRECOCE.
Francesco che ci ha insegnato
cos'è il coraggio.


  
Arriviamo alla spicciolata, davanti al piazzale della chiesa di Bussero dove solo due giorni prima, si erano  svolti i funerali di Francesco

Chi dal sud lontano, chi dal nord vicino, tutti un po’ stupiti di ritrovarci, quasi senza sapere bene perchè. Federico ci guida verso la campagna, quella ordinata campagna che caratterizza la Lombardia, ordine apparente di un popolo molteplice che vorrebbe incarnare altro ma ancora non ce la fa

Parcheggiamo su un prato umido e procediamo con le scarpe in mano nella campagna sempre piu’ allagata dalle risorgive tipiche della bassa pianura.  

 

Diventiamo subito bambini: chi schizza, chi salta, chi corre, curiosi della terra tiepida e dell’acqua fresca sotto i nostri piedi. Siamo accolti dagli antenati acqua e vento, sopra una lingua di terra tra canali, chiuse e rogge tutto era pronto per il RITO. Chiara e Riccardo accolgono Carla e Federico, tutti si stringono silenziosi, solo i teloni appesi amplificano la voce dell’aria e l’acqua chiacchiera senza pudore. 

In un angolo protetto, scelto da Fede, si pianta un vigoroso oleandro bianco in memoria ma per dare continuità alla vita di Francesco

Il vento è forte e porta ogni cosa…. Carla e Fede camminano su un vialetto di pietre, le stesse pietre dure e dolorose che hanno caratterizzato il loro cammino in questo lungo tempo di sofferenza e soprattutto di lotta.  

Carla incoronata con un serto di fiori, regina del suo destino ma anche fanciulla che attraverso il dolore forse potra’ riprendere parti mai morte ma assopite piu’ leggere e consapevoli. L’ abbraccio delle donne, alla fine del percorso, fra tutti quello di Pina che sa, perche’ lo ha vissuto, cos’è il dolore di quella perdita ed invita Carla al pianto ristoratore, liberatorio, dovuto e preteso. La musica accompagna dolcemente gli abbracci che si trasformano in danza leggera quasi ninna nanna. 

Dall’altra parte del canale gli amici di Franci e Fede guardano: chissà cosa pensano di questi adulti che fanno cose strane ma …cosi’ vere, loro lo sanno e sorridono
Le giovani donne partecipano (il femminile sa quando una cosa è "buona"), sanno commuoversi e gioire. 

 

Ora, seduti sulla terra ad uno ad uno portiamo le nostre emozioni. Si riconosce a Carla  il coraggio e la grande profondità nell’aver accolto e combattuto la lunga malattia, la ricerca spasmodica della relazione profonda e unica della madre con il  proprio figlio, nella verità e nell’onestà

Tutti cercano un senso alla morte prematura, e Mariano mostra la fotografia di un fiore sbocciato la mattina appena ricevuta la notizia di Francesco, l’unico fiore di una pianta grassa che durerà il tempo di una giornata, ma che riempie tutti di emozione e stupore per chi, aprendo la finestra scopre questo inedito. La pianta è grassa perchè si svuota dento della sua essenza, ed ha bisogno di così poco, ma dona la meraviglia e la vita. Questa è la lettura di un ragazzo che sapeva quale sarebbe stata la sua metastoria, lui il più sensibile,  si è svuotato per portare in salvo le persone che amava. 

La mongolfiera bianca per il troppo vento non è riuscita a volare ma ci  da modo di ritrovarci in un momento più propizio per mantenere viva la TELA (di persone) che Francesco è riuscito a TESSERE

IL CAPITANO SCENDE  DALLA NAVE QUANDO TUTTI I SUOI UOMINI SI SONO MESSI IN SALVO… 

Grazie Mariano di aver ancora una volta attraversato l’Italia per dare un senso agli eventi della vita, LA COPPIA VITA E MORTE

Riuniti nella nuova casa di Carla riprendiamo le emozioni del rito presso il Bargit in campagna tra rogge e canali della pianura lombarda. Gli antenati acqua e vento ci hanno accompagnati evocando sofferenze e speranze. Carla sente profondamente il dolore per il figlio che NON HA POTUTO SALVARE e si interroga… Mariano ci ricorda su quali e quanti debiti antichi ognuno di noi ha COSTRUITO la propria vita e come molti siamo cresciuti nella svalutazione di sè e ciò non ha potuto trasmettere che MORTE. Il figlio più sensibile si è fatto carico di portare da subito, attraverso il disagio la malattia e la morte, quel fardello, per indicare a tutti la strada da intrapprendere per la salvezza (per essere interi e trasmettere vita ). 

IL CAPITANO E ’SCESO  DALLA NAVE 

Ora dopo un anno di sofferenze, ma soprattutto di profondo ed onesto incontro con la madre, Francesco ha capito che la sua famiglia era finalmente in salvo. 
Come sopportare questo dolore? 
Mariano ci ricorda che Giano è bifronte, sta a noi guardare con il viso rivolto in avanti, verso il costruire, per non rendere vano il sacrificio  consapevole di Francesco. Guardare solo a ciò che è accaduto  renderebbe inutile la lotta e la sua morte

Ora la madre e il figlio Federico devono incontrarsi, scambiare profondamente e intrecciare la vita per se stessi e per tutti i Francesco che ci circondano e che necessitano di una nuova ROTTA per viaggiare in mare aperto. 

 

Carla bene-dice il figlio Francesco e gli  augura di essere farfalla libera dal bozzolo e di volare leggero, poi bene-dice Federico, "ci sara’ sempre per lui" e gli riconosce il merito di essersela sempre cavata da solo nella vita, sicura che fosse in grado di farcela, ma sempre da solo.

Alberta

martedì 30 luglio 2013

Polignano (BA), domenica 14 luglio 2013. L'ASSOCIAZIONE ALLA SALUTE BARI INCONTRA MARIANO LOIACONO

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429 
 Prefettura di Foggia



 

 TRASFORMARE I CONFINI
 IN SOGLIE
 
 
Tutto ha inizio intorno alle 9:30 di domenica 14 luglio, in villa di Graziana, nella meravigliosa campagna di Polignano in provincia di Bari… Si tratta dell’incontro dell’Associazione Alla Salute Bari con Mariano, per discutere dei cambiamenti introdotti dal direttivo della Fondazione, in vista della settimana intensiva che ci sarà a Gravina di Puglia dal prossimo 27 agosto all’1 settembre. Sono invitati tutti gli associati  e non, sia chi abitualmente frequenta i gruppi, sia quelli che hanno "toccato" e poi si sono allontanati, sia quelli che per diversi motivi non hanno potuto coinvolgersi nelle iniziative dell’Associazione. E così in più di 40 persone ci ritroviamo disposti in cerchio all’aria aperta e pronti a condividere quello che la Vita avrà in serbo per la giornata…

Si inizia con la fase dei pensieri, e Cristian e Giusi offrono a Enzo Bellomo, rientrato da Londra con una meritata e onorata laurea in Composizione musicale (Enzo mi perdonerai l’imprecisione ;-)), il loro dono: una maglia con stampata una lumaca avente per guscio una chiave di violino e un albero con la chioma fatta di note e altre chiavi di violino…Sotto il disegno spicca la scritta benaugurale: “Verso una nuova musica!”. Enzo accoglie emozionato il pensiero, riconoscendo a Mariano e al Metodo alla Salute il merito di averlo spinto a coltivare la preesistente passione per la musica e a trasformarla in un impegno di vita più concreto e stimolante.

Il secondo pensiero è quello che rivolgo io a Giuseppe Loiacono, per festeggiare la sua recente conquista del contratto a tempo indeterminato nell’azienda presso cui lavora da tempo. Quello che sta vivendo, al di là del successo lavorativo ottenuto, è un periodo molto duro, e il mio pensiero vuole sia dargli valore per il traguardo raggiunto sia dargli una spinta positiva per superare le difficoltà che sta affrontando dentro di sè. Tra parole, musica e coriandoli, molti dei presenti si sciolgono in un caloroso abbraccio a Giuseppe che, commosso, è invitato da Mariano a parlare di sé e di come vive in profondità questo momento. Dalle parole di Giuseppe, che ammette di stare vivendo una fase buia in cui non riesce neanche a gioire del traguardo raggiunto, Mariano approfitta per fare teoria e aiutare sia Giuseppe sia chi si immedesima in lui a trovare la direzione verso cui muoversi per uscire dal pantano in cui è invischiato. Mariano si avvale dell’unità didattica del Cum-munitometro per mostrare come luce ed ombra siano due elementi inscindibili della Vita, cosa che la natura e gli antenati, con l’alternarsi dei loro cicli, ci mostrano continuamente. Ci dice che alcuni di noi vivono prevalentemente nell’anello superiore, quello positivo, ma che per questi diventa difficile accedere all’anello sottostante, che è poi quello che porta al cambiamento profondo, al viaggio trasmutativo che è il viaggio della Vita. Altri, invece, nascono già nell’anello diabolico e si portano la morte dentro, spesso sin dal grembo materno. Con il soffio metastorico di cui è portatore, Mariano ci spinge a dare valore a quest’anello, da molti invece considerato una maledizione, perché può costituire la spinta per accedere ad uno spettacolo sempre nuovo della Vita…è quella forza che non ci fa mai stare troppo seduti, che ci genera quell’insoddisfazione, quel tumulto interiore che, purchè non ci si fermi lì, messo in dinamica col positivo, ci porta verso parti sempre nuove di noi. Occorre per questo però fare angolo gamma (dal quadrangolare), non fermarsi alla semplice consapevolezza delle cose, ma vincere le paure e gettarsi nella sperimentazione. E’ l’angolo gamma che mette in dinamica il negativo col positivo e permette di accedere a nuovi lidi, dove trovare il centuplo di ciò che si è lasciato. Fare l’angolo gamma vuol dire però mettere in conto che si dovrà perdere, che si dovrà attraversare la meiosi, star male, per accedere ad un nuovo punto mitotico più ricco del precedente. Giuseppe è tra quelli che dalla nascita vivono nell’anello diabolico, e Mariano lo invita più volte a fare meiosi e riprendere il viaggio, chiedendogli un impegno in vista di questa ripresa della Vita oltre la Morte. Così Giuseppe promette di intraprendere quest’estate un viaggio da solo, che è un’esperienza che lo affascina ma allo stesso tempo lo spaventa, in modo da segnare un inizio della svolta. Mariano fa anche notare ai presenti e a me, che avevo organizzato una specie di rito-festeggiamento per Giuseppe, come il mio contributo, pur se con valore e creativo, si era fermato all’8% di quello che un rito deve rappresentare. Il rito segna un passaggio, e in quanto tale deve permettere alla persona coinvolta in primis, ma anche agli altri presenti, di scendere in profondità, oltre il codice razionale (la festa) e analogico (la condivisione con gli altri partecipanti), sino al codice biorganico, che ha il potere di smuovere le emozioni dell’interessato ma anche degli altri presenti, e infine al codice metastorico, che ha la capacità di fare transitare oltre il vissuto storico in cui si è, verso nuove mete. Non basta festeggiare per un traguardo raggiunto, cosa che peraltro non è apprezzata da chi in quel momento è in un vissuto di morte, ma occorre permettere a quest’ultimo di scendere dentro di sé e vedere che oltre il buio in cui si trova in quel momento c’è la luce, e che la si può raggiungere affidandosi e volendosi mettere in viaggio.  

A questi momenti di alta teoria, è seguito un altro pensiero, quello di Gaetano, che ha consegnato a Veronica il mosaico con la figura femminile realizzato per il Corso sulla Coppia da Dario Quitadamo, dicendole che è arrivato il momento per entrambi di fare un percorso ognuno per sé pur restando insieme, perché ognuno ha da affrontare il proprio anello diabolico, per poi poter vivere una rapporto di coppia più vero e intero. Mariano li invita a donare temporaneamente ognuno il proprio mosaico alla figura da cui intendono farsi accompagnare in questa fase: Gaetano sceglie Pietro, un adulto che sente affidabile e che stima per l’impegno mostrato nel fare il percorso in profondità su di sé; Veronica sceglie Giusi, di cui si fida e con cui ha già da tempo iniziato un cammino di accompagnamento.

Insomma, in una giornata in cui era in programma di parlare di riti, la Vita ha voluto che dei riti concreti e vivi avessero luogo tra noi, accompagnati dall’alternarsi dell’anello diabolico e simbolico della natura, che dopo un temporale con tanto di goccioloni che ci hanno costretti a spostarci tutti stretti sotto il patio, ci ha ridonato un caldo sole meridionale di luglio.

Sempre in mattinata viviamo un momento importante per l’Associazione alla Salute Bari, in quanto, dopo aver ascoltato ciò che  Cristian il Presidente – dice in merito all’andamento delle attività e alle nuove prospettive di apertura verso l’esterno, Mariano, attento  ascoltatore del vento metastorico, avanza una proposta di cambiamento di rotta: suggerisce di rinnovare il Consiglio Direttivo dell’Associazione. Sente che la prima fase, quella dell’embriogenesi, in cui sono state fondamentali la fiducia, la creatività, la concretezza e la determinazione del primo Consiglio Direttivo, formato da Cristian, Filippo, Giusi, Graziana e Elena, deve lasciare il passo alla fase successiva, quella della Fetogenesi, in cui occorre integrare e far crescere i singoli organi per costituire un organismo più intero. Per questa fase servono le energie di chi deve ancora crescere su molte cose e per questo ha in sé l’entusiasmo e la forza necessari per osare e operare il cambiamento. Com’è consuetudine nel Metodo alla Salute, le cariche non sono affidate al primo della classe, ma proprio a chi parte dalle retrovie per crescere e avanzare nel viaggio della Vita. Mariano propone di riconfermare Cristian come Presidente, in quanto ritiene che ancora questa carica possa aiutarlo a sviluppare parti di sé che in questo periodo stanno emergendo; propone me (Marina) come Vicepresidente, in quanto riconosce i tanti cambiamenti operati negli ultimi mesi e sente la possibilità che con Cristian possa avvenire un crossing-over utile ad entrambi. La proposta di Segretario è rivolta a Pietro, per l’impegno e il credo mostrati negli ultimi mesi, mentre nelle figure di Giovanni Evangelista e Maria Rizzi vengono individuati i due consiglieri: Giovanni, per le doti di pragmaticità e coraggio con cui si è distinto nelle attività dell’Associazione pur non facendo ufficialmente parte del precedente Consiglio direttivo, ma di fatto essendo presente e propositivo; Maria, come figura femminile in crescita e dalla profonda sensibilità che Mariano invita a trasformare in azione concreta. Si approfitta del momento per invitare molti dei presenti non ancora associati a tesserarsi, riconoscendo il tesseramento come occasione per una maggiore inclusione, soprattutto dei nuovi, nel corpo e nelle iniziative dell’Associazione. Si sottopone a votazione il nuovo Consiglio, che all’unanimità viene eletto. Su suggerimento di Cristian, nasce così il nuovo Consiglio Divertivo dell’Associazione, con l’augurio che si possa collaborare e lavorare per il gruppo soprattutto con piacere e leggerezza! I Ministri degli Esteri presenti per l’occasione, ovvero MariaGrazia in rappresentanza del Veneto, Gioele delle Marche e Francesco della Campania, danno la loro benedizione al nuovo Consiglio, mentre non c’è nessuno che esprime parere contrario, pur avendo Mariano invitato i presenti a dire anche il negativo nei confronti del nuovo gruppo.

A questo punto, dopo le tante dinamiche della mattinata, ci rifocilliamo intorno al tavolo con le numerose prelibatezze che un po’ tutti abbiamo portato per l’occasione, scambiando chiacchiere e impressioni su quanto sin lì vissuto.

Nel primo pomeriggio si riprende con una sintesi delle vicende della mattinata, per poi lasciare spazio a ciò che Mariano ha da dire sul Rito, in particolare quello della Settimana Intensiva. L’incontro dovrebbe essere seguito da altri via Skype, ma dobbiamo arrenderci al fatto che la tecnologia non vuole venirci incontro, e continuare secondo la legge dello “the show must go on”. Mariano riprende alcuni concetti sul rito già introdotti in mattinata, arricchendoli di numerosi spunti storici, mentre Barbara ci fa un breve ex-cursus sulla storia dei riti nel Metodo alla Salute. Emerge come, anche per i riti, quanto fatto sinora nelle Settimane Intensive è stato buono, ma adesso si deve passare ad una fase successiva, tornare di nuovo ai riti dei popoli delle Terre Danzanti - che sono i più vicini alle profondità della Vita - ai suoni evocativi dei tamburi, al movimento libero del corpo, che mettono magicamente in contatto con l’Oscurità Misteriosa che è in ognuno di noi. Un aspetto importante su cui viene posto l’accento è che si deve includere un momento di teoria alla fine del rito, per impedire che i partecipanti vadano via con le pance aperte, e permettere invece di alleggerirsi e transitare verso altro. Si propone un Coordinamento del rito, capitanato da Graziana, che terrà conto delle nuove proposte per la Settimana Intensiva. 
E’ arrivato il momento in cui l’incontro si scioglie e tutti ci prepariamo a riprendere il nostro Viaggio, arricchiti e più o meno desiderosi di iniziare a cambiare rotta per continuare a procedere, lasciando ognuno alle spalle i propri confini e trasformandoli in soglie sempre nuove e infinite all’orizzonte.


Marina Mangiulli

 

venerdì 26 luglio 2013

Fano, venerdì 19 aprile 2013. Bilancio di Rosaria del Gruppo Alla Salute di Fano.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono



BILANCIO DELLA PRIMA CONDUZIONE  DI ROSARIA DI URBANIA AL GRUPPO ALLA SALUTE TENUTO A FANO.
Conduttori: 
Federico, Ombretta e Rosaria.


A mio avviso è stato un gruppo abbastanza positivo, con le presenze di circa 25 persone, fra cui ragazzi nuovi con disagi abbastanza evidenti. Sono emerse dinamiche forti nei confronti dei padri da parte dei figli.
Questi ultimi hanno percepito, in seguito all’ intervento e del raccontarsi dei loro genitori, suggerimenti validi di storie di vita vissuta.
Sono stati Seguiti da tutto il gruppo con massima attenzione e rispetto anche i confronti fra sorelle e fratelli e teorizzate le responsabilità di ruoli da loro non condivisi. 

Erano presenti anche Bambini molto vivaci  che sono stati messi  in dinamica con modi soft.
Alla fine le persone se ne sono andate con la voglia di ritornare al gruppo alla salute di Fano.

Il titolo della teoria globale finale è stato:

"bambini spensierati - adulti spiriti liberi"  

Rosaria

giovedì 25 luglio 2013

C.M.S. di Foggia, mercoledì 3 luglio 2013. SUPERVISIONE DI SILVIA CORCELLA.



SUPERVISIONE DI 
SILVIA ANTONIA CORCELLA
...È stato finora un viaggio 
tremendo e meraviglioso.

Scrivo questo post un po’ in ritardo con la difficoltà che ho a tradurre le emozioni in parole. Ci provo anche se quello che sento ora è soprattutto un senso di gratitudine alla rete di persone senza le quali non saremmo arrivati a questo giorno.

Non eravamo in molti, ma chi c’era ha assistito ad una parte di spettacolo che Silvia ha prospettato nella lettera bellissima che ci ha letto; il suo progetto-opera ora le è chiaro e l’impegno che sente di metterci per realizzare il suo sogno ha necessità di essere sostenuto da chi, oggi, dopo aver visto i suoi passaggi e la sua crescita, può dirle cosa ancora le manca per fare il famoso salto precipiziale.


Gli interventi sono tanti, ci sono le fedelissime amiche del Gruppo alla Salute di Cerignola: Titta, cara conduttrice e accompagnatrice devota della nostra famiglia sin dall’inizio, Saba mia amica da oltre 35 anni, che mi ha confermato il suo affetto sostenendomi nei momenti più difficili, Leila Eugenia e Rita, anche loro importantissime per il loro sostegno morale carico di umanità.

C’era anche Paola, un’amica speciale, una sorella maggiore d’adozione per Silvia, un vulcano in eruzione il cui arrivo al Metodo è stato provvidenziale poiché ha coinvolto mia figlia in tante avventure di vita che le mancavano. È stata una delle maglie più forti di una rete di relazioni che insieme a tanto altro, salvano la vita delle persone dallo sprofondare giù.

C’erano Lucia e Francesco, amici di Napoli con i quali abbiamo condiviso tanti momenti importanti nei Gruppi alla Salute e anche fuori.

In una parte della sua lettera Silvia ci scrive:

Durante questo splendido percorso ho compreso che per trascinare la mia Vita in salvo dovevo necessariamente affidarmi alla Vita stessa, gettarmi a capofitto nell’inedito e armarmi il più possibile di umiltà per affrontare i miei demoni, il mio passato, le mie paure, la mia Storia.
E così facendo, man mano ho avvertito radicarsi in me profondi cambiamenti, nati da una maggiore consapevolezza e gestione del mio mondo interiore e delle situazioni esterne.
È stato finora un viaggio tremendo e meraviglioso allo stesso tempo addentrarmi nelle profondità oscure e misteriose, perché ho saputo vedere tanti limiti che erano d’ostacolo alla mia crescita. Ma adesso, l’intuito e la sensibilità mi inducono a rimettere il mio percorso sotto il vostro giudizio.”

Gli interventi hanno dato valore ai suoi progressi, alla conoscenza che ora ha di sé e del suo vissuto, alle sue capacità artistiche che finalmente esprime attraverso la fotografia e alla sua esigenza di sperimentarsi fuori dal nucleo-nido famigliare; al tempo stesso, le viene ancora riconosciuta la difficoltà a volte di  prendere iniziative e di portarle avanti, ad appoggiarsi ancora ai genitori.
Gli ultimi due a parlare siamo noi, i suoi genitori, felici di aver ritrovato la gioia di vivere di una figlia che voleva solo morire. Felici ma consapevoli che questa è solo una tappa del percorso intrapreso, che il cammino riprenderà col suo viaggio inedito fra luci e ombre senza avere paura né fretta.
Franco le legge d’un fiato una lettera piena di concetti del Metodo, dimostrando quanto sia entrato dentro al suo dolore come mai era riuscito a fare prima e accogliendolo come un dono-regalo necessario per fare quei cambiamenti profondi che lo hanno riavvicinato alla vita.
Con voce commossa, alla fine incita Silvia ad avere il coraggio di riaprire le ali da aquila per spiccare il volo e lasciare il pollaio che per tanto tempo l’ha ingabbiata: “Sonoss sicuro che ce la farai”, le dice.

 

In ultimo io (Rita), parto dalla riflessione di come il nostro rapporto sia stato da subito profondo e simbiotico poiché alimentato da un vissuto doloroso. La gravidanza e la nascita, momenti sacri per lo scambio tra madre e figlia, se non trovano un accompagnamento devoto, ma anzi, condizioni sfavorevoli per una sana crescita per entrambi, ci intrappolano in legami di dipendenza difficili da separare. Ci si confonde uno nelle sofferenze dell’altro, i nostri eroi meiotici cominciano già da piccoli a sacrificarsi per tentare di vederci felici.
Ma oggi, dopo aver rivisitato, per come ci è stato possibile, le nostre oscurità misteriose è ora di riemergere e spezzare le catene, compito che tocca soprattutto a me, consapevole di essere stata una madre che nel tentativo di proteggere la fragilità di sua figlia da un mondo “esterno-estraneo-nemico”, l’ha resa insicura e dipendente. Ora più che mai siamo tutt’e due pronte a interrompere questo sogno infantile che Silvia ha rappresentato in un suo disegno fatto a 5 anni che raffigura la gioia di due creature legate anima e corpo.


Possiamo essere felici anche stando lontane le dico con un sorriso, Ora siamo due donne che si devono fare il reciproco dono della libertà”.
Per fare questo compio una specie di rito attraverso il ciondolo di una collana che rappresenta due figure femminili, una grande e una piccola, collegate da una catenella che portavo al collo durante la nostra prima settimana intensiva: quando il corpo della figura piccola si era spezzato, lasciando solo attaccata la testa, pensai a un segno, al principio del nostro distacco così difficile da fare. Con le forbicine stacco la testa dal resto del ciondolo come se simbolicamente tagliassi il cordone ombelicale che ci teneva ancora “incollate”. 


La teoria parte dal significato del doppio nome di Silvia Antonia e si sviluppa in concetti profondi espressi mirabilmente da Gianni Chiariello, affiancato dalle bravissime Graziana e Marina; il consiglio finale è quello di relazionarsi con figure adulte non genitoriali sperimentandosi fuori di casa.

La ciliegina sulla torta la pone Imma che col suo grande spirito ha organizzato un rito che vede coinvolte tre donne di bianco vestite, come ci ha suggerito, tre generazioni a confronto, mamma, figlia e nipote, circondate dal calore e dal profumo delle candele, dalle letture e dalle musiche bellissime. Il passaggio tra noi è commovente e profondo. La danza infine, chiude il cerchio magico al ritmo frenetico di percussioni suonate magnificamente da Leila, mia cara cognata tunisina: la sua energia coinvolge Silvia che finalmente sprigiona tutta la sua forza suonando insieme e facendo tremare le mura del Centro di Medicina Sociale.

 

Scusate la lunghezza ma è doveroso ringraziare anche altre persone che sono state importanti…

Ringrazio Gianni Chiariello, che dall’inizio si è tolto il camice e il ruolo di medico per esserci vicino come amico.
Ringrazio le conduttrici storiche, Marilisa, Dina e Mila, e il personale tutto.
Ringrazio tutte quelle persone, e sono tante, che hanno abbracciato, baciato, e accolto Silvia, ognuno di questi gesti è stato prezioso per lei durante il percorso.
Non per ultimo, ma dulcis in fundo, ringrazioMariano Loiacono per la sua vita che ha dedicato a noi persone disorientate, parziali, sofferenti, per le prospettive che ci ha donato attraverso le sue teorie, aiutandoci a ritrovare il senso del nostro viaggio metastorico, di esseri umani, non umanoidi.

Rita Tomacelli


venerdì 19 luglio 2013

Milano, venerdì 19 luglio 2013. A FRANCESCO. CIAO, MIO PICCOLO UOMO CORAGGIOSO. Memoria storica di Carla.


A FRANCESCO



Tesoro mio,  sei nato con i pugni chiusi e già da allora avrei dovuto capire che saresti venuto su questa terra solo per lottare.

La vita con te stata inclemente, ti ha messo sulla strada tante prove terribili ed io ho capito tardi come accompagnarti.
Ho capito tardi che dono prezioso sei stato per tutti noi.

Hai sempre visto più avanti ed in profondità di noi questa vita, e questo ti ha provocato tanta sofferenza, perché vedevi e sentivi
significati profondi che ancora noi non riuscivamo a vedere.

Voglio dire pubblicamnte quanto sono orgogliosa di te che hai saputo accompagnarci negli abissi più profondi di questa vita, per cercarne il significato autentico.

E sono orgogliosa di come hai saputo sempre lottare come un "guerriero" (come tu stesso ti sei definito) soprattutto in questo ultimo anno terribile che hai dovuto vivere.

Con quanta lucidità, consapevolezza e tenerezza (molto più di quella che facevi vedere) hai saputo accogliere tutta questa sofferenza, un anno intero di spaventosi dolori, una malattia che ti ha pesantemente devastato nel tuo corpo; ma tu ogni giorno trovavi la forza e la determinazione di andare avanti.

Hai lottato fino all'ultimo respiro consapevole che la morte era vicina.

Non dimenticherò mai l'unicità di ogni istante vissuto con te e ancor più questo ultimo anno perché per me sei stato ogni giorno un esempio e fonte di  così tanta ricchezza.

La cosa che mi fa più male è che tu hai salvato me ed io non ho potuto salvare te.

Non so dove sei ora ma spero che tu finalmente possa spiegare quelle ali di farfalla che ti sono state tarpate da sempre imprigionandoti nel bozzolo e... volare libero... libero con quella parte da bambino, pura, incontaminata e disarmante che ti ha sempre contraddistinto e che mi ha fatto vedere e capire qual è la profonda essenza della vita.



Sono così tanto orgogliosa di essere stata ed essere tua mamma.

Ciao, mio piccolo coraggioso uomo.

Ti amo,

Mamma

mercoledì 17 luglio 2013

Lombardia e Romagna, 18-19-20-21 luglio 2013. COMUNICATO STAMPA. "VIAGGIO ALLA SALUTE" LUGLIO 2013.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429 
 Prefettura di Foggia
 




COMUNICATO  STAMPA
DEL 17 LUGLIO 2013.

IL SENSO DELLA MORTE E LE DINAMICHE DI INNAMORAMENTO: ALCUNE DELLE TEMATICHE AFFRONTATE A MILANO, FORLÌ E RIMINI, TRE TAPPE DEL NUOVO "VIAGGIO ALLA SALUTE" ORGANIZZATO DALLA FONDAZIONE NUOVA SPECIE, 
IN COLLABORAZIONE CON LE ASSOCIAZIONI ALLA SALUTE LOMBARDIA E ROMAGNA.



Incontri formativi e workshop sul "Metodo alla Salute" in Lombardia e Romagna. Il senso della morte, le dinamiche di innamoramento nei cosiddetti psicotici, la necessità di un nuovo approccio sociologico al Mondo-Villaggio, la rete di "comunità globale". Queste le tematiche affrontate durante gli incontri dal presidente della Fondazione Nuova Specie, Dr. Mariano Loiacono.

Giovedì 18 Luglio, a Milano ore 16.30, in collaborazione con l'Associazione alla Salute Lombardia, si svolgerà un incontro sul tema "La coppia vita-morte: il senso di una morte precoce", per commemorare la recente scomparsa del giovane Francesco.

Venerdì 19 luglio, a Forlì ore 18.30, l'Associazione alla Salute Romagna ha organizzato un workshop sul tema "Innamorarsi e fare coppia con un cosiddetto psicotico: testimonianze e prospettive".

Sabato 20 Luglio e Domenica 21 Luglio, si svolgerà a Rimini
una "Due giorni con il Metodo alla Salute: disagio diffuso e prospettive di crescita", organizzata dalla Associazione alla Salute Romagna in collaborazione con La Fondazione Nuova Specie e con l'Associazione "I colori del mondo", e patrocinata del Comune di Rimini e della Provincia di Rimini.

Sabato 20 luglio, alle ore 16.30 presso la Sala del Podestà di Rimini verrà presentato il saggio "Giuliano Piazzi. Il Copernico della Sociologia", curato dal Dr. Mariano Loiacono e pubblicato dalla Fondazione Nuova Specie, per festeggiare il 25° di fecondo crossingover tra il prof. Giuliano Piazzi, direttore dell'Istituto di Sociologia dell'Università di Urbino e il Dr. Mariano Loiacono, direttore del Centro di Medicina Sociale dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Foggia. La pubblicazione contiene il saggio del prof. Piazzi "Corpo d'amore", numerose testimonianze di ex studenti ora affermati sociologi, la "rapsodia" del Dr. Loiacono che passa in rassegna le innovazioni didattiche ed esperienziali introdotte, il LAM Studium (Laboratorio di Antropologia del Mutamento e Studi umanistici), le progettualità avviate, le occasioni mancate. Interverranno la consigliera Leonina Grossi, delegata alle Politiche di Genere e Pari opportunità della Provincia di Rimini, la Presidente del CSV di Rimini Cristina Gattei, Renzo Agostini, titolare "Byo's caffè", Milena Magnani, scrittrice e d Educatrice in Psichiatria, Davide Morri Presidente dell'Ass. alla Salute Romagna.

Domenica 21 Luglio, alle ore 9.30 presso il CSV di Rimini, incontro sul tema "Il Metodo alla Salute: teoria e prassi" illustrato attraverso le unità didattiche della Fondazione Nuova Specie "L'albero della vita in viaggio". Dopo una pausa pranzo, offerta da Byo's caffè, i lavori continueranno di pomeriggio con un "Gruppo alla Salute" tra tutti i partecipanti.

Fondazione Nuova Specie
71029, Troia (FG) 
C.F. 94084660714 
E-mail: fondazione@nuovaspecie.com
Blog: metodoallasalute.blogspot.com

martedì 16 luglio 2013

Troia (FG), martedì 16 luglio 2013. LE BARBARE SALGONO DAL SUD. Prospettive dopo il corso "Approccio globale alla Coppia" di Mariano Loiacono.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia




LE “BARBARE”
SALGONO DAL SUD.




Il recente corso, Approccio globale alla Coppia (San Giovanni Rotondo 2-7 luglio 2013), mi ha definitivamente convinto che il cambiamento per questo terzo millennio può venire soprattutto dal femminile e dal sud.

Dal mio femminile e dal mio sud sono venute fuori le energie, le dinamiche, i ritmi, gli intrecci, i capovolgimenti, le evacuazioni di ascessi profondi, le prospettive per formare coppie globali con se stessi, con una persona, con i gruppi, con una nuova Weltanschauung o Globale massimo della vita.

Vorrei, però, dare merito alle tre donne che hanno organizzato il corso per conto dell’Associazione alla Salute Foggia: Lucia, Grazia e Sabrina.

I motivi sono i seguenti:
  • Innanzitutto, hanno scelto di organizzare il corso pur essendo alla loro prima esperienza e appartenendo al Consiglio direttivo di una Associazione che, anche se nata per prima, in questi 24 anni non aveva mai organizzato una settimana intensiva o corso o altro di rilevante, perché gregaria alle attività del Centro di Medicina Sociale. Il lungo letargo, probabilmente, ha creato le basi per una bella e inedita primavera che mi ha sorpreso, anche perché dal mio territorio dauno non mi aspettavo una simile ricchezza ed efficienza organizzativa. Nella fase preparatoria, così come nello svolgimento del corso, la loro carta vincente è stato il gruppo di lavoro senza regolamentazioni gerarchiche e senza quelle conflittualità che nascono dal tipico confronto-differenza maschile.
  • L’accoglienza dei partecipanti, nel pomeriggio del 2 luglio, è stata calda e operativa, addirittura con la personalizzazione della cartellina che hanno ottenuto in omaggio da una cartolibreria. L’accoglienza dei ritardatari, il giorno dopo, è avvenuta senza che questa compromettesse la loro partecipazione al corso, stabilendo una disponibilità solo nelle pause o la mattina prima dell’inizio dei lavori.
  • La loro presenza, soprattutto di Grazia, nelle cinque giornate, è stata costante nelle comunicazioni organizzative, efficace nella soluzione dei problemi emergenti, leggera nelle modalità: questo ha favorito una sorta di ordine tranquillo e di partecipazione collaborativa da parte dei corsisti.
  • Ho apprezzato la premura costante espressa nei miei riguardi per le varie necessità, al fine di darmi tranquillità e concentrazione nello svolgimento di un corso molto impegnativo per i circa duecento partecipanti e per la presenza di almeno tre eroi meiotici che richiedevano dinamiche.
  • Ben organizzate, e senza costi aggiuntivi per i partecipanti, sono state le tre serate. Ben riuscita la lotteria per la Fondazione Nuova Specie organizzata da Mila con gioielli personali donati alla Fondazione.
  • Infine, risultato non di poco conto, con le solite quote per il corso sono stati versati alla Fondazione circa ventimila euro, cifra da capogiro rispetto ai versamenti fatti per altri corsi e settimane intensive. Il giorno dopo, per la prima volta mi è stato presentato resoconto dettagliato di tutte le entrare e uscite.

Per me, questo corso ha rappresentato un riconciliarmi col mio territorio e con il verificare che al sud è stata espressa una alta capacità organizzativa e professionale che mi sta portando a rivedere anche i miei futuri impegni come Presidente della Fondazione. Questo lo debbo soprattutto alle tre donne che hanno sostenuto gli oneri del corso.

Ecco perché ho dato questo titolo al Post: “Le barbare salgono dal sud.

Si dice sempre che I barbari scendono, o sono scesi, dal nord. A me piace pensare che, per cambiare l’ordine del “Sacro Impero Occidentale Maschile” (SIOM), che attraverso l’economia finanziaria regge il mondo globalizzato, oggi non c’è Barbaro che può scendere perché i Nord sono ormai colonizzati dal codice razionale-simbolico-chimico-finanziario, e presentano vistose carenze sul piano dei codici antenati (analogico-corporeo, bioorganico-emozionale) e del codice metastorico.

Ecco perché oggi servono persone dotate di un buon femminile, a cui è gregarizzato il maschile, e soprattutto servono le donne. Servono persone che hanno ancora attivo il proprio sud, le proprie profondità, i codici che stanno in basso. Servono persone che oggi, come è stato per il viaggio della vita che si è originata dal basso del codice metastorico e poi è salita negli altri codici, partano dal basso-sud e salgano per invadere il mondo globalizzato con i loro codici antenati (analogico-corporeo, bioorganico-emozionale) e col codice metastorico

Ma se è così, OGGI SERVONO “BARBARE CHE SALGONO DAL SUD. Il corso, in questo senso, potrebbe essere una icona di ciò che dovrà diffusamente accadere.
E allora: Persone barbare che saliamo dal sud, uniamoci” per un Progetto di Nuova Specie.
La Fondazione Nuova Specie onlus ci accompagni e cresca insieme a noi, ciascuno partendo dal proprio femminile e dal “sud” dei codici che albergano in ognuno di noi.

Mariano Loiacono

lunedì 15 luglio 2013

S. Giovanni Rotondo (FG). CORSO APPROCCIO GLOBALE ALLA COPPIA. Memoria storica, viva ed emotiva di Angelo Vita.

 
FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429
 Prefettura di Foggia




ASSOCIAZIONE ONLUS ALLA SALUTE - FOGGIA
iscritta ai sensi della l.r. n. 11 del 16 marzo 1994
nel reg. gen. assoc. Volontariato col N. 305 – d.r. 56 del 25 maggio 1998
Via Candelaro 9
8/A - 71100 - Foggia



CORSO "APPROCCIO GLOBALE
ALLA COPPIA"
Angelo Vita racconta...

1° Giorno... Se tanti (200 ca) vi sembran pochi... all'APPROCCIO GLOBALE ALLA COPPIA... provateci voi!!!

L'ACCOGLIENZA ha aperto le danze al seminario - così mi piace chiamarlo - 'APPROCCIO GLOBALE ALLA COPPIA'. Seminario deriva da seminare ed è questo che si è fatto sin dall'inizio. Si sono volute mettere assieme storie diverse per rappresentare per intero l'eterogeneità che contraddistingue le diverse coppie. E' chiaro che 'il lupo perde il pelo ma non il vizio' pertanto il Dott. Mariano - com'è solito fare - ha introdotto i 'frutti' del disagio vissuto dalle coppie spiegando come ciò che chiamiamo malattia (autismo, psicosi, schizofrenia,...) non sia altro che la risposta ad un malessere antenato (la coppia) all'effetto prodotto (figlio).
La mattinata si è aperta con una bella sorpresa... molte coppie 'ingabbiate', 'scoppiate', 'a specchio', 'oppiate'... hanno voluto accogliere l'ingresso, nella sala gremita, del Dott. Mariano e della moglie Giovanna definiti, per l'occasione, COPPIA GLOBALE...   d'altronde se non lo sono loro dopo 40 anni di serrato e metodico lavoro quadrimensionale chi mai potrebbe definirsi 'globale'.
Per 'globale' s'intende oltre le parti, ovvero coppia intera... che non significa perfetta, ma che si vive i suoi momenti di luce ed ombre con equilibrio poiché l'ombra dà valore alla luce e viceversa.

E a proposito di 'ombra' il Dott. Mariano ha voluto 'prendere il toro per le corna' includendo come coppia primordiale quella che distingue e contraddistingue la vita e la morte. La morte convive con la vita da sempre e per sempre. È, si può dire, l'unica coppia che non conosce crisi pur mantenendo un rapporto, decisamente, asimmetrico . È alla morte che spetta l'ultima parola... sembra una contraddizione in termini ma non è così perchè come toglie la vita la dà, nell'atto di rinnovamento continuo delle cellule in primis e della specie umana nell'arco dei secoli e dei millenni.

Col pomeriggio gli attori meiotici – portatori sani di disagio - ritornano ad essere soggetti d'interazione e d'inclusione ed il Dott. Mariano sembra avere preso nuovamente per mano i volontari del Metodo alla Salute per ricondurli e guidarli ad un nuovo viaggio dove i sintomatici abbiano un posto in prima fila attraverso progetti specifici e di lungo respiro. L'amarezza che fa da sfondo è l'assenza dello Stato, nella fattispecie della Regione Puglia, che rispetto alle esigenze ed ai bisogni di tante famiglie non si degna nemmeno di una risposta scritta alle richieste gridate nel deserto ad una politica comatosa e distante dalla gente comune. 

2° Giorno... Oggi 4 Luglio giorno dell'Indipendenza Americana e DELLA COPPIA GLOBALE

Il secondo giorno è stato particolarmente lungo ed io non voglio assolutamente fare un post, altrimenti dovrei romanzare e perciò stancare. Non mi va e non lo faccio. Potrei chiudere qui considerata la giustificazione unilaterale che sento di darvi e darmi, ma tenuto conto che le parole figliano parole, per qualche rigo voglio lasciarmi trasportare da questo flusso simbolico. Mi sento, pertanto,  libero di dire che la coppia che abbiamo conosciuto stamattina appartiene al plurale. Non riguarda cioè l'unione tra maschio e femmina. Come ho accennato nel post, della giornata di ieri, la prima coppia assoluta  ed obbligata è quella tra vita e morte... ed è stato su questa corsia che si sono trovati gli ostacoli e gli sbarramenti più evidenti, che hanno condizionato di fatto tutte le altre possibili coppie e non sono poche. Su questa corsia si è abbattuto un vero e proprio tornado di energie psicofisiche incontenibili e difficilmente canalizzabili, questo perchè provenivano da lontano. Ed in questi casi più è lontana la fonte primaria di energia e più grande è la violenza scaricata. Portarsi appresso il peso ed il respiro della morte per lungo tempo è un bel guaio poiché ogni tentativo di formare coppie nuove deve fare i conti con l'immanente ed invasiva morte trasmessa da debiti e vissuti antenati e mai elaborati.

Stamattina una ventina di persone hanno dovuto fare rete per avere la meglio sul "silviotornado" che non è detto si sia sopito o che lo si possa scongiurare definitivamente. Anche se una cosa è certa, quando il nemico si conosce, sconfiggerlo diventa più semplice e stamattina il tornado si è presentato in tutta la sua forza ma anche nei suoi confini/soglie dati dal tipo di aiuto/contro messo in essere da una forza centripeta assai valente e più potente per la sua efficacia da quella forza centrifuga desiderosa, fondamentalmente, di acquietarsi e risposarsi con una nuova condizione in fase di elaborazione ma già intravista e delimitata.
Questa parte ha coinvolto molti partecipanti che a catena si sono rivisti e rispecchiati in quella sensazione dolorosa che tanto ci condiziona dal momento che vissuti abortivi o di suicidi o semplicemente di non vita vengono respirati per lungo tempo senza accorgersene. Quando si inizia qualsiasi relazione di coppia  e si parte con queste premesse chi, prima o poi, non fa i conti col bisogno di cambiamento e di evoluzione rispetto ad uno status di partenza negativo, di fatto non può costituire alcuna coppia globale perchè soffocato da resistenze interne predominanti ed invasive.

Col pomeriggio si sono toccate altre note coppie dolenti come quella tra fratelli e sorelle... quante emozioni e quante sofferenze . Sembrava che si stessero fondendo, non si capiva se le emozioni erano sofferenze o se le sofferenze erano emozioni... quello che si coglieva era il desiderio enorme di vivere e ri/viversi ricordi, ma dalle parole di uno dei grandi e più grandi di tutti, tal Luigi emergeva un desiderio contagioso di futuro, di riscatto, di dignità, di vita che ''ntender no la può chi no la prova”... certo se qualcuno voleva o pensava che il corso/percorso sulla coppia doveva dare tecniche di base per... penso che abbia preso un grande abbaglio e tra i partecipanti non ho visto gente abbagliata eccetto qualche lampo all'ultima fila tra due baldanzosi giovincelli che si contendevano gli sguardi distratti di una ragazza intenda a seguire il corso ... dulcis in fundo la pietra filosofale, capace di risanare la corruzione della materia e nel nostro caso della coppia o la roccia sulla quale attingere ed ergere una nuova ipotesi di  coppia globale incentrata e radicata sui binari metastorici della gravidanza... di cui domani riferiremo ampiamente tornadi, onde anomale, e scoppi improvvisi permettendo. 


3° Giorno... l'APPROCCIO ALLA COPPIA GLOBALE s'intesse e s'interra per... andare oltre

San Giovanni Rotondo gira attorno alla nomea di San/Padre Pio, uomo di fede e soprattutto di umiltà, coraggio, dedizione instancabile alla vita. La sua santità è stata conquistata sul campo perchè ha attraversato il deserto nella sofferenza senza farsi vincere. Anzi. Nel corso di tutta la sua esistenza il dolore non è riuscito a piegarlo, al contrario l'ha caricato per sollevare chi non ce la faceva a farcela al fine di continuare a respirare il dono della vita... ed è su questo sfondo di santità e sfruttamento della sua potenza spirituale e rituale che si è dato inizio al terzo giorno.

La coppia ha avuto le sembianze delle immersioni, del bio/organico, dei vissuti veri raccontati e vivisezionati con cura e decisione dal Dott. Loiacono per cercare riscontri certi ad effetti esistenziali reali che per la psichiatria classica sono patologie croniche utili a salvaguardare la società del libero mercato che non vuole permettersi di investire sulla salute preferendovi la 'cura' del sempre e per sempre. Eppure la vita quella che affonda le sue radici nella metastoria della gravidanza parla e ci racconta un'altra storia che nulla ha da spartire col mercato e molto da condividere con la vita che da 4 miliardi e mezzo di anni popola il nostro pianeta in una sorta di Utero Psichè evolutivo. Ed è da questo VIA(ggio) GRA(vidanza) che si è presa in prestito la zona pellucida per significare come ognuno di noi spesso fa difficoltà a tralasciare definitivamente quella parte. Liberarsene richiede uno sforzo che se non accompagnato molte volte è abortito con conseguenze nocive sul rapporto con se stesso e col mondo esterno. Se vogliamo cercare la 'pietra dello scandalo' o dell'inciampo è proprio lì che dobbiamo ritornare, nell'incapacità di leggerci e di conoscerci a partire dal nostro ovvero Jahvè da quello che noi soli siamo.

Il piatto forte, il nostro grande tessitore, maestro e scienziato della psichè, ce la svelato nel pomeriggio. Qui le parole non servono, raccontare col simbolico è come defenestrare gli attori emozionali che si sono presi per intero la scena e che hanno pescato nelle profondità. Possiamo andare solo per immagini. La storia di Susanna per la chiesa inassolvibile e per il Metodo alla Salute vittima di metastasi da incubi antenati. La storia di Christian che ritorna al padre e si riprende il paterno così fortemente negato durante tutta la sua esistenza ed oggi a portata di mano. La storia di Pina che s'intreccia con quella di Silvio nel comune fondo rappresentato dalla morte del  figlio di Pina... storie queste che hanno trovato spiegazioni nell'embriogenesi e che possono trovare soluzioni nel salto precipiziale che dovrebbe accompagnarci nella lettura e comprensione della fetogenesi in cui avviene la distinzione/fusione degli organi chiamati a fare delle parti un intero in quella trasmutazione che li vede passare dagli organi – generati già nei primi tre mesi – all'organismo.

La sera/notte si è chiusa con la diretta streaming importantissima per chiarire  e fare il punto sul rapporto tra 
Fondazione Nuova Specie ed Associazioni alla Salute Regionali e per iniziare a progettare un nuovo percorso in previsione della possibile chiusura/smantellamento del CMS da parte di quella intelligentia politica della Regione Puglia che niente ha fatto e capito di un'esperienza che da tempo è uscita fuori dai confini dell'Italia e che prima o poi evidenzierà le ombre e gli aloni di una Giunta e soprattutto di un Presidente della Regione inadeguato a traghettare le famiglie in sofferenza verso una nuova specie.

4° Giorno... COPPIA GLOBALE  tra mitosi e meiosi

Si inizia coi buoni propositi, con progetti multiartistici e semimprenditoriali, con idee luminarie ed illuminanti che aspettano solo di concretizzarsi tra la gente vera. Siamo partiti dall'infanzia, quindi, dai sogni per superare i sonni di chi dormiente in politica lascia che la vita scorra senza intervenire ed anzi frapponendosi al che qualcosa cambi e produca trasmutazione... i sogni sono indispensabili per costruire futuro specie se in gioco c'è l'esistenza e la qualità della vita di tutti... e ogni volta che c'è un corso/percorso i sogni ci s-velano come svegliarci e ci danno la spinta per ritornare a costruire cambiamento. È con la quarta mattinata che si entra nel vivo dei concetti che danno senso e prospettiva alla COPPIA nel suo essere e formarsi. La forza del Metodo alla Salute è la 'ricetta' perchè tutto possa ritornare al 'padre', agli albori ovvero all'inizio della vita sta proprio il viaggio  che si apre col concepimento e quindi con la gravidanza ovvero con l'embriogenesi e la fetogenesi. Leggere ed i interpretare i diversi passaggi della 'vita in fieri' ci dà la possibilità di capire come orientarci e su cosa lavorare per ritornare ad essere unicità. È un'unicità/interezza che si confronta continuamente con l'essere mitotici (specifici) e meiotici (problematici). Mentre la specificità propria della mitosi  ci dà un'àncora, un angolo alfa, una roccia sulla quale costruire, la meiosi ci porta verso la perdita di quella specificità che tendiamo a ricercare continuamente come l'aria che respiriamo... quando il rapporto tra questi 'pro/motori' della vita si altera ci si trova in disagio ed una delle cause che lo determinano è da ricercare sia nel processo/percorso di gravidanza che nelle relazioni familiari e sociali. L'embrione sin dai suoi primi giorni,  (facciamo il punto servendoci di un post di Paola e Nadia pubblicato durante il Corso 'Genitori Figli' del Febbraio scorso) dopo che spermatozoo e ovulo, lasciando le loro famiglie d’origine, unendosi, formano lo zigote, inizia una fase festosa di replicazione mitotica che porta, nei primi tre giorni, alla sua trasformazione in morula. Questo meccanismo ripetitivo ed ossessivo è quello che porta nella vita, ciascuno di noi, a dire “io sono!”
Chi non ha potuto viverlo cercherà un’identità nella ripetizione di queste modalità; ecco come si possono interpretare i rituali cosiddetti ossessivi nelle situazioni psicotiche (morula al negativo) o come invece si possono costruire rapporti di coppia (morula al positivo).
Altra caratteristica di questa fase è la compresenza sia di movimento interno (replicazione cellulare/pensiero) sia di movimento esterno (migrazione verso l’utero/attività).
Questa fase morula deve però, al quarto giorno, finire: lo zigote, il seme, cade sulla terra cioè dentro una parte qualsiasi dell’utero mentre nella morula si fa vuoto; ecco il salto precipiziale e la formazione, attraverso un lavoro di squadra, della blastocisti.
Nel punto di impianto della blastocisti, incontro fusionale, si formerà il 'corion' che significa cuoio.
Il 'corion' proteggerà l’embrione appena annidato attraverso il blocco di successive ovulazioni/evoluzioni. Il quinto giorno lo zigote perde ciò che fino ad allora lo aveva protetto, la corazza detta anche zona pellucida che, una volta fecondato l’ovulo, aveva impedito la penetrazione di altri spermatozoi. Se vogliamo entrare in relazione profonda dobbiamo accettare di perdere aspetti che hanno fatto parte della nostra famiglia d’origine, presentandoci nudi dalla zona pellucida delle esperienze precedenti. Sesto giorno: dopo che sei nudo ti devi agganciare al laboratorio metastorico attraverso dei nodi. Settimo giorno: dopo che il seme ha perso tutto ciò che era della famiglia d’origine, c’è l’interramento con il ritorno all’humus (terra). Il 'sincizio trofoblasto' formerà la placenta e attraverso di essa un’unità indissolubile tra blastocisti e utero, così come avviene tra la metastoria ei suoi figli attraverso “il laboratorio terrestre”. Dalla seconda settimana inizia la vera e propria 'embriogenesi' con la formazione dei tre foglietti (endo-meso ed ectoderma/codice biorganico-analogico e simbolico). Da quello più esterno (ectoderma) avranno origine pelle (e connessi) e tubo neurale, organo della rappresentazione e della conoscenza; per conoscere infatti bisogna essere a contatto con il fenomeno vivo (l’esterno) ma bisogna anche, allo stesso tempo, distinguersi. Dopo la seconda settimana si formano separatamente i vari organi. Alla fine del terzo mese inizia la fetogenesi (da feo: sono, divengo, produco, cresco), dove ciò che si è già formato si accresce e matura rispetto alle specifiche funzioni'. Ed è su questa traccia che si è innestato il racconto 'trasmutativo' che il Dott. Loiacono ci ha presentato Sabato.... 
mentre per quanto riguarda l'ultimo giorno ovvero Domenica 7 tutto cambia... i meccanismi ermeneutici cedono il posto allo scoppiettio di una metastoria che porta lo stesso Dott. Mariano a viversi una full immersion nel dolore che lo accompagna nella relazione con la figlia e che si traduce in una commovente e partecipata adesione di tutti i corsisti che a mo' di utero materno lo contengono come la placenta il suo nascituro per liberare quelle emozioni che lo riportano ad essere non solo promotore ma soprattutto attore del Metodo alla Salute che gli impone prima e soprattutto di essere padre... successivamente conto di soffermarmi maggiormente sull'ultima giornata dopo che anch'io l'avrò metabolizzata... ed intanto buon inizio settimana!!! 

5° Giorno... L'APPROCCIO... ALLA COPPIA GLOBALE  è un viaggio che continua.

Prima di soffermarmi sull'ultima giornata di corso mi corre l'obbligo di dare valore alla serata del Sabato dopo/corso... i ragazzi ed in primis le figlie di Mariano hanno preparato un rito per festeggiare la COPPIA GLOBALE dei propri genitori che da più di 40 anni  si spendono per dare senso alla propria e alla vita degli altri. La sera, dicevo, a sorpresa ci siamo recati in un posto di montagna per celebrare una festa augurante per tutti. A Mariano gli è stata data una vela simbolo di viaggio mentre a Giovanna un'ancora simbolo di realtà ed è così che sono stati accompagnati anche dagli antenati presenti come gli alberi, la montagna, il cielo stellato ed il fuoco. Poi  si è proceduto alla loro incoronazione con delle spighe di grano simbolo di vita e di fertilità... ce la siamo goduta. Sino a dopo la mezzanotte ci siamo sentiti noi stessi degli antenati e ne siamo stati coinvolti... la natura sembra dirci che lei c'è e che se ne abbiamo voglia ci aspetta per darci quel calore, quella forza che la tecnologia e la società dei consumi ci stanno togliendo e/o facendo smarrire.
Domenica ed ultima giornata di corso su 'APPROCCIO ALLA COPPIA GLOBALE' si apre e si chiude con gli scoppiettii, della serie/seria che ogni corso è un viaggio IN.DI.CO. (INfinito DInamico e Complesso) e pertanto se qualcuno si fosse aspettato di acquisire un ricettario/menu delle cose buone da fare per stare bene nella coppia... dovrà farsene una ragione... il Dott. Mariano è lì per stupirci e stupirsi perchè immerso nelle dinamiche del fenomeno vivo che non prevede alcuna regia ma va come va la vita. Il nodo che ha catalizzato e fatto da baricentro della mattinata è uscito fuori dagli stessi vissuti di coppia familiari rappresentati dalla relazione tra lo stesso Mariano e la figlia... a memoria pochi ricordano che Mariano sia sceso così a fondo nelle proprie cose e abbia liberato dal controllo le intense lacrime di chi con serietà/consapevolezza/sofferenza riconosce il senso della vita, le sue cadute e le sue  ripartenze.
Ogni viaggio che si rispetti si nutre di alti e bassi e sapere riconoscere nei punti meiotici (bassi) momenti importanti di stimolo per la trasmutazione è un 'regalo', un dono da custodire, difendere e vivere intensamente... in assenza di questa spinta che parte dalle negatività è difficile sentirsi ed essere in viaggio. E domenica mattina il 'viaggio' messo in essere da Mariano è stato 'globale'. Tutti e tutto sembrava partecipassero a questa trasmutanza emozionale. Persino il TEMPO/REALE giunto nel momento più critico ha voluto coronare quanto avvenuto... la partecipazione forte ed intensa di ciascuno ha reso l'evento quasi sacro e se anziché ad un corso sulla COPPIA ci fossimo trovati ad un evento religioso qualcuno avrebbe potuto parlare di miracolo che i presenti abbiamo vissuto come fatto di una ricchezza indicibile.
È stato un code/storming (tempesta di codici) che nel pomeriggio ha coinvolto pure un'altra ragazza dal vissuto travagliato sin dalla nascita. Figlia non desiderata ed 'abortita' di madre/biologica alcolizzata e smemorata... per 28 anni ha rincorso il sogno di incontrare la  madre originaria e quando ciò è avvenuto ha dovuto subire  l'ulteriore e ancor più drammatico annuncio di chi “fece per viltade il gran rifiuto”... ma come lei ama dire 'piuttosto niente ma la verità'... da lì il percorso può diventare molto più rispondente al viaggio che la vita le chiede di farsi intorno all'essere stata e all'essere che sarà. Grazie alla sua crescita 'globale' le è stato riconosciuto il 'travaglio' fatto all'interno del Metodo alla Salute. A partire da lei molte famiglie potranno essere sollecitate a rimettersi in viaggio per dare ruolo agli eroi meiotici, ai disagiati che ci indicano la strada per emanciparci a nuova specie e che spesso non è riconosciuto come stimolo di cambiamento ma viene letto come  una 'croce' da portare con rassegnazione ed aggiungo con  stupidità assoluta.
La giornata si è conclusa con i saluti e con l'augurio di un buon viaggio a quanti pur stanchi sono chiamati a mettersi in cammino con le vele spiegate verso un nuovo giorno in cui la luce e le ombre abbiano uguale cittadinanza... appuntamento all'intensiva di Bari!!!

Angelo Vita