domenica 31 marzo 2013

Foggia, mercoledì 27 marzo 2013. UNITA' DIDATTICA - LA HOMELIFE.


ASSOCIAZIONE ONLUS ALLA SALUTE - FOGGIA

iscritta ai sensi della l.r. n. 11 del 16 marzo 1994
nel reg. gen. assoc. Volontariato col N. 305 – d.r. 56 del 25 maggio 1998
Via Candelaro 98/A – 71121 Foggia
Cod. Fiscale 94036850710

Presidenza: 347 6601241 - Segreteria: 339 1010386E-mail: associazioneallasalute@interfree.it - Tel. 0881/748651 - Fax: 0881/745123



 L'ASSOCIAZIONE ONLUS
"ALLA SALUTE"
DI FOGGIA
PRESENTA L'UNITA' DIDATTICA
DELLA "HOMELIFE".
CONDUCONO ROSANNA C.
E BARBARA L.  
 


Ieri, la sede dell’Associazione alla Salute di Foggia era troppa stretta per contenere le persone accorse dalle varie Domus e dalle proprie abitazione per ascoltare la “buona novella”, un vangelo di vita, una Unità didattica che, come tutti i momenti teorici,  ha catturato e  aperto orizzonti diversi e profondi. “Non smetti mai di imparare” ha detto la relatrice Rosanna C. “anche se leggi e rileggi le stesse Unità didattiche perché si tratta di teorie vitali e concrete, che ti accompagnano a crescere in quanto non sono astratte e lontane dalla nostra  quotidianità.

Ieri circolava “aria vitale” grazie a due “portatrici di buone notizie”, di speranza, Rosanna  C. e Barbara L. che hanno saputo far danzare la Homelife suonando le note della propria specificità usando esempi presi dalle loro stesse vite, brani del Vangelo commentati da Mariano e intessendo reti con i partecipanti.

La chiarezza e la semplicità di entrambe ha messo in evidenza che, se pur con semplici metafore, le Unità didattiche arrivano come uno spirito nella vita di ognuno
“Le cose semplici sono le più profonde “ dice Mariano Loiacono, infatti la Homelife è la spiegazione di una dinamica vitale trattata nel Corso di Epistemologia globale con maggiore sapienza e complessità.

L’intervento teorico di Riccardo ha messo in evidenza la possibilità di acquisire una capacità teorica grazie alle Unità didattiche infatti ha saputo “far luce” su una dinamica avvenuta la mattina Centro di Medicina Sociale usando proprio la Homelife e creando un interessante intreccio vitale.

Le conduttrici-relatrici della serata hanno ampliato la Homelife regalandoci anche vari accenni sulle altre Unità didattiche mostrando come siano possibili infinite relazioni tra le stesse proprio perché sono Le sette Corde della Chitarra didattica globale” (edizione Nuova Specie) che è il titolo del volumetto presentato e preparato da Barbara L. del Centro Documentazione Nuova Specie.

Molto interessante è stata la spiegazione dello Stato quiete, della porta di ingresso e del valore che il Metodo alla Salute dà al negativo, concetto che spesso dimentichiamo quando il negativo si incarna con prepotenza nelle nostre vite.

Il tono della voce di Rosanna, che all’inizio tradiva un po’ l’emozione che provava, ha acquistato più consistenza quando, a metà serata, sono entrate in scena le sue due bambine Barbara ed Elisa; immergendosi nella sua esperienza di mamma e moglie, Rosanna ci ha fatto assaporate quanto oneroso ma vitale sia fare discendenza

È un augurio che facciamo a noi dell’Associazione alla Salute di Foggia ma anche a tutte le altre Associazioni sparse sul territorio italiano, di fare discendenza ed acquisire un poter gridare al mondo intero, ad altra voce, la bellezza e la profondità del Progetto Nuova Specie.

Sabrina
 

sabato 30 marzo 2013

Pistoia, domenica 24 marzo 2013. Incontro con il Dr. Mariano Loiacono.




Fondazione Nuova Specie ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono



DISAGIO DIFFUSO
E SALUTE GLOBALE
NEL TERZO MILLENIO:
 

un altro punto di vista su conflittualità, attacchi di panico, depressioni, alcolismo, tossicodipendenze, disabilità, disturbi dell'alimentazione, psicos, ecc.
incontro con il Dr. Mariano Loiacono.



Mariano, Giovanna, Lara e Marta arrivano a casa mia, arrivano da Urbania, sono stanchi, questa è l’ultima tappa del loro tour in giro per l’Italia, sono giorni che si spostano da una città all’altra.

Mentre mangiamo Mariano mi chiede come abbiamo organizzato la conferenza, io gli dico che sarà Luca ad introdurlo e fare la presentazione.
Mariano mi interrompe subito e mi dice che dovrò essere io a farlo, mi assale subito una forte agitazione, che va a sommarsi alla stanchezza dei preparativi dei giorni scorsi e la tensione del “ci siamo”.

Mariano però mi spiega, mi fa capire, io capisco. Io sono consapevole di non sapere parlare bene in pubblico, sono sicura che mi emozionerò, anche Mariano lo sa, ma è proprio questo che vuole, vuole che io racconti come è nata l’iniziativa, le motivazioni,  e vuole proprio che io faccia arrivare le mie emozioni a chi sarà in sala ad ascoltare, in fondo è il Metodo alla Salute.

Da “Le Sette Corde della Didattica Globale” pag.2   “E’ per questo, poi, che una persona ha paura di parlare in pubblico, perché è un dire: “io esisto, io sono, io ho delle cose buone”; se non mi sento queste cose, chiaramente mi sento ancora un bambino inadeguato, incapace, e quindi non posso svolgere un ruolo.”

Rifletto… è questo che sono io? Una bambina inadeguata e incapace?

La conferenza deve iniziare alle 16:00 ma noi andiamo prima, arriviamo alla sala per sistemare le ultime cose.

Nel frattempo le persone iniziano ad arrivare, la sala è bella, tutto è pronto, abbiamo preparato 120 posti,  le persone iniziano a sedersi, piano piano la sala si riempie, non ci sono più seggiole vuote.

Siamo pronti. L’ansia mi invade ma sono anche combattuta, mi rendo conto che non posso sempre “scappare, oramai è arrivato il momento di affrontare me stessa, le mie paure, le mie insicurezze, le mie inadeguatezze. Mi lascio andare…sarà quel che sarà.

Devo anche essere solidale, mi sento fragile, ma anche forte,  Mariano mi ha fatto un grande regalo e non posso non accettarlo.
Prendo il microfono in mano, la gola mi si stringe, l’emozione mi invade, in quella sala ci sono anche mia sorella Emanuela, mio fratello Stefano e mia cognata Paola, che sono arrivati dall’Umbria.
L’emozione è ancora più forte, ma ricordo in ogni momento che io devo essere solidale e che questa “tortura” sarà utile anche a me.

Mi faccio coraggio, c’è anche una piccola parte di rabbia, e mi decido a parlare.

Racconto di come è nata questa iniziativa, di mia sorella Paola che da 25 anni viene “curata” con dosi massicce di psicofarmaci, di come sono arriva a scoprire l’esistenza di questo meraviglioso uomo che è Mariano, dopo tutti questi anni di disperazione e impotenza, di come all’inizio vedevo Foggia così lontana e di come invece, anche grazie al Buddismo, sono riuscita a ridimensionare questa distanza e sono andata a Foggia in due occasioni a delle settimane intensive di psicoterapia familiare di gruppo.

Mi piace raccontare a tutti la metastoria di Mariano, che paragona il “disagiato” al capitano di una nave in pericolo, che sta affondando, e che il Capitano NON scenderà, non si metterà in salvo, fino a quando non vedrà tutti gli altri che stanno bene e si sono messi in salvo. Questa è una metafora struggente, che mi ricorda ogni volta, per quanto tempo siamo stati “sordi” alle grida del capitano,  il nostro capitano, Paola, che da oltre 25 anni è lì che ci grida di metterci in salvo.

Termino il mio intervento e presento “lo psichiatra” Mariano Loiacono, lo specifico, perché voglio che chi lo ascolterà comprenda che si può essere psichiatri e andare contro corrente.

Mariano inizia la conferenza, 4 ore, con un breve intervallo, in cui le persone rimangono sedute alle seggiole, come incollati, quasi nessuno si alza.

L’attenzione è al massimo, vedo nei volti di tante persone che conosco, l’approvazione e la meraviglia nel sentire quello che dice Mariano. Queste persone che non hanno mai sentito questo punto di vista.

Alla fine della conferenza c’è la cena Vegana, c’è un’atmosfera bella, armoniosa e allegra. mentre si mangia i musicisti, Francesco, Serge, Popi suonano la chitarra, la fisarmonica, la tromba e il violino.

E’ veramente una serata straordinaria, tante persone si sono fermate anche a cena: è veramente festa. Alcune persone non hanno ancora terminato di mangiare che si inizia a ballare, siamo veramente in tanti a ballare, molti ci provano, anche chi non è abituato si lascia trasportare e tenta di liberare il corpo, la coppia più ammirata sarà quella di Werner  e sua moglie, perché sono i più grandi ma non per questo rinunciano ad essere felici e vivi.

Mariano e Giovanna vanno a dormire prima di noi, sono troppo stanchi, questa era l’ultima tappa e il peso si fa sentire, li accompagno a casa e poi torno alla sala, molte persone se ne sono andate, siamo rimasti in pochi, il gruppo musicale si è sciolto ma Francesco continua a suonare la chitarra e Luca ha iniziato a fare teatro, recita in siciliano, non è facile seguirlo, ma lo spettacolo è bello, Luca recita con il cuore, riesco a capire qualche parola per avere letto qualche romanzo di Camilleri.
Bello spettacolo, peccato che se ne siano andati quasi tutti.
Sono le 24:00, spegniamo le luci e ce ne andiamo a dormire, domani mattina c’è il gruppo.

E’ mattino, riapriamo la sala, siamo arrivati prima perché Anna Maria vuole parlare con Mariano. Disponiamo le seggiole a cerchio e lentamente iniziano ad arrivare le persone.

E’ lunedì, siamo in tanti, considerando che è un giorno lavorativo. Disponiamo un materassino sul pavimento, all’interno del cerchio, ci sono alcuni bimbi piccoli, li invitiamo a giocare sul materassino, insieme a noi.

Anche io mi siedo sul materassino, insieme a Rachele e Nicola, poi arriva anche Emanuela e poi la mamma di uno dei bimbi.
Inizia il gruppo e Mariano spiega che per i Gruppi alla Salute si dividono in quattro fasi, ma noi per adesso metteremo in pratica solo le prime due. Ci sono molti interventi.

Luciana, uscita da decenni di psicofarmaci avendo intrapreso vari percorsi, ha portato una bellissima poesia che dedica alla sua amica Paola che ancora “vive” imbottita di psicofarmaci, Luciana legge la poesia e poi ne regala una copia a me e una ad Emanuela, pensando a nostra sorella Paola.

Poi prende la parola Alessandro, apre la sua cartella e mostra a tutti i suoi bellissimi disegni, ci mostra un suo progetto, un angolfinestra e un angolporta, roba da architetti... insomma possiamo renderci conto che Alessandro è un artista, una persona di valore.

E’ la volta di Annalisa, parla delle sue sofferenze e Mariano la invita a sedersi sulle ginocchia di Carolina.

Carolina ci racconta del suo disagio e del percorso con il Metodo alla Salute, che aveva fatto alcuni anni fa.

Emiliano prende la parola e piangendo ci racconta la sua esperienza, come è riuscito ad uscire dalla cocaina e dagli psicofarmaci seguendo il metodo di Mariano.

Io prendo la parola e ringrazio Emiliano per averci regalato la sua testimonianza, così importante per le persone che stanno soffrendo in questo momento e che devono iniziare il percorso. Chiedo di poter abbracciare Emiliano per potergli trasmettere la mia gratitudine e la mia comprensione. Gli altri applaudono.

Mariano chiede se c’è ancora qualcuno che vuole dire qualcosa. Io prendo la parola e chiedo di poter fare un Sansho, Mariano ci chiede di spiegare di cosa si tratta. Annalisa spiega che si tratta di un mantra Buddista ripetuto tre volte in modo solenne (Nam Mioho Renghe Kio).

Facciamo una prova, tutti i buddisti presenti nella sala si sono accucciati /inginocchiati sul materassino e facciamo il Sansho.
Anche questo è un momento emozionante.

Concludiamo il gruppo con Mariano che ci suggerisce di iniziare a creare i gruppi.

E’ stata posata la prima pietra del Metodo alla Salute anche in Toscana.

Alla sera mangiamo nuovamente a casa mia, faccio le pizze, questa sera siamo in tanti: Mariano, Giovanna, Lara, Marta, Maria Pia, mio marito Renzo, mia figlia Rachele, mio figlio Fabio e la sua fidanzata Francesca.

Mariano approfitta (me lo aspettavo, ci speravo) per dire delle cose a me, ma per farle arrivare a Fabio.

Grazie Mariano, grazie ancora una volta, ti sarò grata per l’eternità, perché per un buddista non esiste la fine.

Patrizia

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 Per leggere il post scritto da Luca Privitera,
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venerdì 29 marzo 2013

Frattamaggiore (NA), domenica 3 marzo 2013. GRUPPO ALLA SALUTE NAZIONALE IN CAMPANIA.




Fondazione Nuova Specie ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono



Loredana e Grazia 
in viaggio itinerante:

SAN SEVERO, NAPOLI, 
SECONDIGLIANO E 
FRATTAMAGGIORE
COINVOLGENDO
POZZUOLI…
E RITORNO!



…quando “all’assacresè” (all’improvviso), invitati da Grazia,  allacciatore di mondi e instancabile promotrice del “Metodo alla Salute”, con  M. e L., oltretutto appena conosciuti,mi son trovata a vivere diversi momenti profondi, inaspettati, inediti e perché no, da un certo punto di vista, lasciatemi passare il termine, anche “teatrali”.

A Frattamaggiore (NA), domenica 3 marzo 2013 si è svolto il G. A. S. a casa di Mimmo e Lucia che ci hanno accolto con entusiasmo e tanto calore grazie anche al termocamino. Sono entrata nella stanza timidamente offrendo loro il vassoio dei pasticcini che da lì a poco avremmo consumato. Ho notato la presenza di altre persone che non conoscevo e, superato il primo imbarazzo, con le presentazioni, Lucia, accompagnata da Eva e Grazia, ha dato inizio all’incontro. Durante la fase dei pensieri  Lucia ha letto un brano di Gibran, Grazia ha spiegato il significato etimologico del “Metodo alla Salute”, pensiero  rivolto soprattutto a M. e L. che non avevano mai sentito parlare del Metodo né tantomeno di Mariano; a questo ha provveduto il pensiero di Mimmo che ha parlato di Mariano e del suo operato. Io sono stata felice ed onorata di recitare una poesia scelta a caso dal titolo “Il destino” e dedicarla all’autrice stessa, M. Per me è stato un momento di forte emozione; ho avuto la sensazione di aver perso ogni cognizione, di dove mi trovavo, con chi e soprattutto cosa ci facevo lì in quella casa e con quelle persone.
Mi sono chiesta: "Ok! Cosa succederà dopo"?

Bene, le fasi successive, anche quelle non sono state prive di emozioni e dinamiche forti che in qualche modo mi hanno anche un po’ turbata. Durante la fase delle comunicazioni hanno raggiunto il gruppo R. e A. con grande sorpresa da parte di qualcuno... non capivo il perché; poi l’ho capito! Dopo diverse comunicazioni, giunti ad A. le viene chiesto se avesse qualcosa da comunicare e dopo essere stata incoraggiata più volte a farlo e un tentativo di abbraccio, all’improvviso A. esplode di rabbia sostenendo che il Metodo alla Salute era puro fallimento e che all’interno del Metodo stesso vi erano persone finte, false e che quegli stessi abbracci erano una vera e propria “farsa”. A questo punto Mimmo e Lucia hanno cercato in qualche modo di calmarla ma senza risultato; è stata poi invitata a lasciare il gruppo, se questo fosse stato il suo pensiero circa il Metodo

Il Gruppo riprende ma per me un po’ a fatica. Il mio pensiero e lo sguardo erano spesso rivolti a L. e M. cercando di leggere l’espressione del loro viso che sembrava dire: “Ma queste oggi dove c…o ci hanno portati”? Ma il Metodo mi ha insegnato anche che non bisogna preoccuparsi delle reazioni degli altri in alcuni momenti e che la rabbia, il pianto, il dolore, la gioia sono emozioni che quando  vengono fuori sono “bene-dette”. L’ultima comunicazione è stata in realtà la prima immersione e proprio mentre mi stavo rilassando S. è scoppiata in un pianto, interrotto solo da richieste di aiuto. Donna, moglie e madre ma che in nessuna di queste caratteristiche e ruoli si riconosce più. S. è una donna che ha smesso di vivere vent’anni fa, una donna alla ricerca della sua bellezza, spensieratezza e soprattutto di Amore; vuole allontanarsi da suo marito che ha smesso di amarla troppo presto e da suo figlio che non è in grado di aiutare. Stremata e abbandonata tra le braccia di Grazia, S. GRIDA il diritto alla Vita, vuole riprendersi tutte le sue parti andate ormai in frantumi. Quante emozioni ragazzi! Mentre il mio sguardo timidamente è rivolto ancora una volta a M. e L.; temevo una loro fuga. Nulla di fatto! Erano lì, fermi e dentro le dinamiche. Le altre immersioni:  un bambino che perde il suo papà prematuramente e che vede svanire il sogno della madre; un altro bambino che si sente denigrato dal padre che invece pone solo fiducia nel figlio maggiore; e che dire di una bambina abusata dal padre?

Nel “fondo comune”, Lucia fa una teoria e trova ciò che accomuna le varie storie, mette in evidenza una figura paterna che non è riuscita a fare da accompagnatore causando una grande fragilità e insicurezza nei suoi figli. Insomma, cosa volete che vi dica? Il Gruppo è stato molto intenso, ricco di dinamiche e fenomeni vivi e con mia grande sorpresa sia L. che M., hanno manifestato il loro entusiasmo per questa esperienza cogliendone il valore e comunicando la loro partecipazione ai prossimi incontri... Missione compiuta!!!

Loredana

mercoledì 27 marzo 2013

Ordona (FG), sabato 16 marzo 2013. CERCHIO MAGICO NELLA SCUOLA DI SABRINA.



Fondazione Nuova Specie ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono




CERCHIO MAGICO.
HO ABBRACCIATO
LE MIE RESISTENZE,
IL MIO DOLORE,
IL MIO AMORE,
IL MIO JAVHÈ E 
LA MIA FEDE.



Venerdì scorso nella mia classe c'è stato un Cerchio magico che ha aiutato sopratutto me.

Sono insegnante da 25 anni e gli alunni mi stupiscono ogni giorno sopratutto se c'è alla base una formazione resistente e profonda come il Metodo alla Salute

Sono venuti fuori gli aspetti infantili di Rossana, il suo comportamento "poco rispettoso" di alcune regole socialmente accettate.

Nel Fondo comune, ho rivisto i miei nodi infantili su cui sto lavorando molto e li ho condivisi con tutti i miei quindici accompagnatori.

Ho pianto riconoscendo i miei numerosi limiti e Marco mi ha detto:
"Anche noi abbiamo pianto per te, abbiamo innaffiato le piante e le piante sono cresciute".

Marco non mi stava prendendo in giro; era un modo per farmi sentire la potenza della condivisione.

Poi Rossanna ha abbracciato tutti i compagni per poi ricominciare a contare fino a dieci sui suoi cambiamenti di stile di vita. Nello stesso momento io ho abbracciato le mie resistenze, il mio dolore, il mio amore, il mio Javhè e la mia fede forse ora è un pò più cresciuta.

Sabrina Cela 
Classe IV B Ordona

lunedì 25 marzo 2013

Bergamo, 12 marzo 2013. PRIMO GIORNO DELLA SETTIMANA DI EVENTI ORGANIZZATI DALL'ASSOCIAZIONE ALLA SALUTE LOMBARDIA.



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Fondazione Nuova Specie ONLUS Presidente: Dr. Mariano Loiacono

 
BERGAMO, PARTE LA SETTIMANA DI EVENTI IN LOMBARDIA CON IL CONVEGNO  
"CRISI: DISAGIO INDIVIDUALE, FAMILIARE O ISTITUZIONALE? 
  Dal disagio diffuso a nuove 
opportunità di crescita



Sono le ore 20:30 del 12 marzo... Sala grande del Patronato S. Vincenzo... lunghe file di poltrone rosse, al centro una lunga scrivania circondata da numerose sedie: gli interventi previsti sono tanti, a moderare lo psichiatra Paolo Bonacina, titolo del Convegno: "Crisi: disagio individuale, familiare o istituzionale? Dal disagio diffuso a nuove opportunità di crescita". Sta per iniziare la due-giorni bergamasca, organizzata dall'  Associazione alla Salute Lombardia -sezione Bergamo, incipit della ricca settimana lombarda, in cui è prevista una variegata rosa di eventi, pensati in poco tempo, programmati in diversi punti della regione. E' un momento importante, la tensione non manca... il convegno rappresenta un'occasione di scambio tra le diverse esperienze nate in risposta al disagio ormai dilagante, di confronto con la realtà dell'associazionismo territoriale, oltre che con esponenti dell'istituzione psichiatrica (ammesso che i tanti operatori sanitari invitati abbiano accolto l'invito...). Invitato d'onore il Dr. Mariano Loiacono, folto il popolo apolide dei viandanti del Metodo alla Salute. 
La sala assume subito un aspetto piuttosto vivace se si pensa al setting abituale di un convegno medico: una parete viene tappezzata di poster variopinti, sul tavolino nell'angolo magliette e pubblicazioni del Dr. Loiacono, all'ingresso tastiera e microfono accolgono il pubblico, per dare spazio a momenti di alleggerimento ad opera di due importanti "epidemiologi" locali, come ironicamente Paolo presenta i due musicisti in apertura dei lavori, mostrando come anche un convegno su un tema così importante sia conciliabile con il fare festa. La sala è gremita.. incredibile!! Alle note di "tanto pe' cantà" intonata dai due falsi epidemiologi, Riccardo e Miriam, si sente che l'atmosfera pian piano si ammorbidisce, accompagnando le tante persone provenienti dagli ambiti più disparati a sentire fin da subito il fluire di un'unica energia, un fondo comune. Una partecipazione così massiccia, da sola, già costituisce una prova di quanto il tema del disagio sia sentito e di quanto il disagio stesso ampiamente avvertito e diffuso. Paolo apre il convegno con la presentazione di sè, di quale sia stato il percorso che l'ha condotto a cercare delle risposte nella psichiatria, di come poi se ne sia allontanato, entrando in una profonda crisi che l'ha portato al licenziamento e alla perdita di qualsiasi prospettiva: come medico, come uomo, come padre; di come la vita, proprio sotto le vesti della crisi, l'abbia condotto al Centro di Medicina Sociale, dove ha ritrovato fin da subito la speranza, dove ha riconosciuto, attraverso le dinamiche di vita, parti sue a cui stava rinunciando, sotto il peso della condanna alla solitudine e del ruolo istituzionale, ma che erano proprio quelle parti vitali che lo avevano accompagnato all'origine nella scelta della psichiatria, e che da sempre aveva considerato imprescindibili nella relazione con se stesso e con gli altri. Ripercorrendo l'esperienza del suo disagio, e di quanto sia stato fondamentale il sostegno di più persone nel suo processo di crescita, di una famiglia allargata, sottolinea l'importanza della rete territoriale, o meglio, del mettere in dinamica le forze che già sono presenti, metterle in sinergia. 

Passa quindi alla presentazione dell'Associazione alla Salute Lombardia attraverso le parole di Giovanna Bulgarelli e Tonino Amadori, i quali, senza mai prescindere dalla storia personale, raccontano come grazie al disagio di Ruggiero abbiano avuto la possibilità di rivedere la loro vita in maniera più globale, e proprio da una situazione negativa abbiano tratto linfa vitale, dando vita all'Associazione Lombarda e con essa proseguendo e approfondendo il loro percorso di vita individuale, familiare e
professionale. 

La parola passa quindi alla Presidente dell'Associazione "Piccoli passi per...", Camilla Morelli, che descrive il lungo cammino che l'associazione ha intrapreso da ormai circa 20 anni, di come si sia sempre più radicata nel territorio nel corso del tempo, facendosi portavoce, presso le istituzioni, del disagio di chi entra a contatto con i servizi psichiatrici, sia come utente sia come familiare. Quello che mette in luce Camilla è proprio la specificità di questa realtà associativa bergamasca, che si fonda nell'aver saputo mantenere negli anni il difficile ruolo di interlocutore con le istituzioni, costruendo pian piano una fitta trama di relazioni sul territorio, che oggi le consente di esprimersi in sedi istituzionali e di godere di una indubbia riconoscibilità. 

Giunge il momento della presentazione fragorosa di Mariano Loiacono che subito bene-dice la terra bergamasca, che conserva ancora molte peculiarità del villaggio-mondo, sebbene sia inserita in un contesto in cui domina fortemente il codice simbolico-razionale e l'impronta dell'economia finanziaria. Mette in luce l'importanza della rete territoriale, ricordando come la parola 'territoriale' derivi proprio da 'terra', sostegno materno da cui nessun processo può mai prescindere e come la rete sia alla base di qualsiasi funzione degli organismi viventi: nessuna cellula potrebbe sopravvivere nè essere funzionale se non inserita in una rete, così come nessun organo, per quanto nobile la sua funzione specifica, può assicurare la vita, se non non è in rete con gli altri organi. Non mancano occasioni per interazioni con i partecipanti, in particolare con il piccolo Diego, che si presta a simpatici sketch in cui gli viene offerto del finto Ritalin, spunto di cui Mariano si serve per evidenziare come il disagio si stia diffondendo sempre più, non riguardando più solo determinate fasce d'età o ceti sociali, ma anche bambini e (cosiddetti) adulti, e come l'ambivalenza di una scienza asservita a logiche di mercato possa consacrare l'uso di droghe vere e proprie a fini "terapeutici" e l'inserimento arbitrario di "disturbi" comportamentali in fantasiose classificazioni nosocomiali dell'ultim'ora.  

Ancora qualche momento musicale e la parola passa a un pubblico davvero interessato: è tardi, ma la sala è ancora affollata. C'è spazio per chi ha bisogno di chiarimenti o per chi ha perso la speranza che qualcosa possa cambiare, ma sente di aver trovato i giusti interlocutori per mettere fuori il proprio disagio... la rete sembra aver già preso forma dal semplice stare insieme e riconoscersi in bisogni comuni... Le buone sensazioni della serata accompagnano al sonno e preparano il terreno per l'intensa giornata di domani...

Chiara 

sabato 23 marzo 2013

Valbrona e Albate Como (CO) venerdì 15 marzo 2013. INCONTRO CON L'ASSOCIAZIONE DI "SANA PIANTA" E PRESENTAZIONE DEL PROGETTO "NUOVA SPECIE".


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Fondazione Nuova Specie ONLUS 

Presidente: Dr. Mariano Loiacono



UNA GIORNATA NEL COMASCO:
IL DR. LOIACONO INCONTRA L'ASSOCIAZIONE DI SANA PIANTA (VALBRONA) E  AD ALBATE COMO PRESENTA IL "PROGETTO NUOVA SPECIE" CON LA PARTECIPAQZIONE DEL Dott. SILVIO BOLDRINI AUTORE DEL LIBRO "ALLA RICERCA DELLA MIA STELLA" E DEL GRUPPO MUSICALE ALCHECHENGI



Il Dr. Mariano Loiacono visita  casa dell’Alpe del Viceré e conosce  l'Associazione di Sana Pianta
Confronto e bilancio sulle esperienze dei cinque ragazzi 
coinvolti nell’ esperienza e nella sperimentazione.


Mariano è stato accolto dalla musica di Giacomo e Davide all’ arrivo e gli è stato indicato il parcheggio. Chiacchierando per la strada, sull’Alpe, unico accesso alla nostra casetta, pian piano arriviamo. Ci si scambiano calorosi saluti tra le persone che si vedono la prima volta, le presentazioni, gli scherzi e alleggerimenti di Mariano, e poi si comincia.
L’inizio della mattinata è dedicato alle presentazioni rispettivamente di alcuni componenti attivi dell’ Associazione di Sana Pianta: nata due anni fa, composta da giovani che si occupano di svariate attività, molte delle quali a stretto contatto con la natura, con i bambini, con l’arte e la medicina naturale. 
Il primo a parlare è stato Davide, presidente dell’Associazione, poi  Giacomo racconta della sua esperienza all’interno di questa Associazione, poi altri presenti, compreso Giuseppe che ha parlato della sua esperienza come giovane nel disagio
Poi Mariano ha cominciato a parlarci della storia della sua esperienza a partire da trent’anni fa percorrendo le tappe cruciali della sua attività come psichiatra e scrittore, della sua sensibilità che già nel 1986 gli ha permesso di intuire che il disagio si stava già manifestando negli adulti e nelle istituzioni.
Dopo aver un po’ ripercorso la storia del disagio giovanile negli anni ’60 fino al famoso raduno del ’68, Mariano ci ha raccontato molti aspetti che non conoscevamo su S. Freud e la psicoanalisi, su come l’America, più che l’Europa, abbia preso, utilizzato e sponsorizzato questo metodo all’inizio, affidandosi in seguito agli psicofarmaci primeggiando per la loro sperimentazione e diffusione di massa in ambito medico.

Nel pomeriggio Mariano ha chiesto a Gioele di riassumere ai nuovi arrivati l’accaduto della mattinata dopodiché avendo parlato a sua opinione anche troppo, ha lasciato la parola prima a Jasmina, poi a noi cinque “alponauti” o membri partecipanti ( aggiungerei Globnauti ed Eroi Meiotici) di questa esperienza di crescita.
Si è conclusa questa fase importante di ascolto e di scambio di esperienze con la teoria globale di Mariano e i suoi consigli per noi e in maniera più allargata ed estesa per l'Associazione alla Salute Lombardia, di cui molti membri erano presenti.

Giacomo

IN SERATA.......
L'antenato vento freddo  ci accompagna in questo Kairos comasco e noi organizzatori della serata, che eravamo alla supervisione della casa dell'Alpe del Vicerè, siamo arrivati in ritardo ed abbiamo ritrovato i musicisti invitati per l'occasione congelati dal freddo. Siamo stati perdonati e con grande emozione abbiamo varcato la soglia della sala. 
E' la prima volta che il Dr. Mariano Loiacono psichiatra psicoterapeuta presidente della Fondazione di Nuova Specie é a Como per far conoscere il suo punto di vista sul disagio diffuso che è da collegarsi ad un profondo "mutamento antropologico" in atto nel mondo odierno che ha annullato i riferimenti culturali, istituzionali e sociali precedenti. L'individuo oggi è così orfano di una visione e di un'organizzazione della vita che possa dargli salute e armonia.

La serata é stata presentata da Daniela (per l'occasione"Raffaella Carrà") che ha raccontato parte della sua esperienza come accompagnatrice del figlio "cosiddetto psicotico" al Centro di Medicina Sociale degli Ospedali riuniti di Foggia,  del suo percorso personale e del grande aiuto ricevuto dopo anni di tentativi dispendiosi ed inutili.
L'incontro si é suddiviso in due momenti principali:
la presentazione del libro del sociologo Silvio Boldrini "Alla ricerca della mia Stella" come crescere e diventare adulti nel terzo millennio e la presentazione del progetto "Nuova Specie" del Dr. Mariano Loiacono.
Il gruppo musicale "Alchechengi" formato da artisti molteplici, alcuni seguiti dal c.p.s.di Como, altri che si sono uniti per il piacere di condividere la propria passione in un contesto che permette loro di poterla coltivare liberamente, ci hanno accompagnati ad alleggerire ed allietare la serata.
I musicisti sono guidati dal maestro Gianda, uomo che esprime la propria specificità e che è in grado di sentire il valore di ogni singolo individuo aiutandolo a riconoscerselo ed esternarlo.

Martino, Cino e Giacomo hanno letto alcuni brani del libro intervallati dalle musiche degli Alchechengi che ci hanno permesso di divertirci insieme anche ballando.
Al termine della lettura Silvio ha spiegato come è arrivato al Centro di Medicina Sociale e al Metodo alla Salute, ha raccontato del prezioso accompagnamento del Dr. Loiacono che gli ha permesso di ritrovare il senso della vita. In questo suo cammino è stato importante il coinvolgimento della sua famiglia d'origine e di sua moglie Michela. Per anni ha minuziosamente raccolto le sue emozioni per poi condividerle con tutti noi attraverso il suo libro permettendoci di vedere come i meccanismi di vita siano comuni.



L'intervento del Dr. Loiacono è iniziato dal concetto comunemente adottato di malattia (male-habitus) cioè di "chi veste l'abito del male" ma che in realtà è l'espressione di un disagio (che etimologicamente significa non giacere più presso-allontanarsi da sè) che stà ad indicare quando una persona vive fuori di sè, vive secondo schemi ed indicazioni che gli arrivano dall'esterno,dagli obblighi-doveri dell'ambiente a cui appartiene e che non gli permettono di esprimere la sua specificità. 
Partendo da una visione profonda e globale della vita, come già pubblicato nel suo libro "Verso una nuova specie" il disagio diffuso è l'espressione di un profondo mutamento antropologico, che ha caratterizzato il passaggio dal villaggio-mondo della cultura contadina al mondo-villaggio globalizzato odierno dove l'economia finanziaria detta le sue leggi  e non fanno eccezione le case farmaceutiche ed i suoi colleghi che spingono all'uso degli psicofarmaci già a partire dai bambini, spesso trattati con il ritalin che è un'anfetamina fino a poco tempo fà considerata illegale!
Attraverso l'unità didattica Il cummunitometro, rappresentato da un cerchio con la parte sottostante frammentata, ha spiegato con parole semplici come ogni punto della figura sia importante e come viene ciclicamente attraversato nella vita in varie fasi.
 
Con l'unità didattica "Unità di crisi" (dal greco crino: mi distinguo, mi separo, decido, scelgo, risolvo e vinco) ci evidenzia la sua importanza nel viaggio della vita per poter passare da lampadine (alle volte fulminate) a stelle che brillano di luce propria.


 All'incontro hanno partecipato molte persone conosciute e non ma come purtroppo normalmente succede mancano, anche se pubblicamente invitate, le persone che operano sul territorio all'interno delle strutture sanitarie psichiatriche, che pur riconoscendo parzialmente il fallimento delle metodologie adottate, non fanno neppure lo sforzo e non sentono la necessità, per poter forse aiutare le persone che si rivolgono a loro, di ascoltare l'esperienza di un collega che ha ideato e sperimentato per 37 anni,all'interno di una struttura sanitaria pubblica ospedaliera,un metodo che ha dato vita ad associazioni alla salute in tutta Italia.
La presenza del Dr. Loiacono a Como spero che, come il vento che trasporta i semi in altri luoghi dove poi germogliano, possa essere d'aiuto a chi da solo non ce la fà!

Daniela Palermo

mercoledì 20 marzo 2013

Foggia, mercoledì 20 marzo 2013. COMUNICATO STAMPA DELLA FONDAZIONE NUOVA SPECIE.

Fondazione Nuova Specie ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono




 COMUNICATO STAMPA 
DELLA FONDAZIONE 
"NUOVA SPECIE".
 III FESTA NAZIONALE
DELL'INSIEME FEMMINILE-MASCHILE.
DAL TRADIMENTO...
ALLA FINESTRA DI FINESTRA DI BABICH.



Carissime/i, è con immenso piacere che la Fondazione Nuova Specie desidera invitarvi alla "Terza Festa Nazionale dell’Insieme Femminile Maschile" che, dopo due precedenti edizioni svoltesi in Puglia, quest’anno si terrà nelle Marche, ad Ancona, il 20 e 21 Marzo 2013. Come per ogni precedente edizione, per festeggiare l’Insieme Femminile Maschile, si terrà un convegno che, quest’anno, ha per titolo:  

"DAL TRADIMENTO... ALLA FINESTRA DI BABICH".




Infatti, nel 2012, il tema è stato quello del "Tradimento", analizzato ed interpretato attraverso una nuova chiave di lettura, ispirata alla “Epistemologia Globale”. Dopo un anno di lavoro sul materiale emerso dal precedente convegno, oltre a proporre una nuova visione del tema, vogliamo condividere con voi la nostra ricerca legata alla sperimentazione del Progetto "La finestra di Babich": tentativo di "utero devoto" per la crescita di 18 donne, di diversa età e provenienti da varie regioni d’Italia. L’idea di questi convegni nasce dalla sinergia tra la Teoria Globale del Dr. Mariano Loiacono e la sperimentazione pratica di un gruppo di lavoro composta da alcune donne che, dopo esperienze di disagio personale e familiare, attraverso la sperimentazione, progettazione e formazione all’ interno del "Metodo alla Salute", ha deciso di dedicarsi alla ricerca per approfondire tematiche ricorrenti legate al femminile e maschile che è presente in ognuno di noi, a prescindere dal genere. Tale ricerca rientra negli scopi fondamentali della nostra Fondazione, che si prefigge di approfondire diverse tematiche che riguardano: l’essere umano tra Storia e Metastoria, il “Disagio Diffuso”, il mutamento antropologico che stiamo faticosamente attraversando, la crescita globale che stiamo perseguendo, la "Comunità Globale" tra le diverse etno-culture, l’ipotesi di un "Utero Psiché" per favorire un salto evolutivo. Liete di conoscervi, incontrarvi e scambiare, vi porgiamo saluti globali.

L'evento sarà trasmesso in DIRETTA STREAMING al seguente link: http://www.nuovaspecie.com/IT/files/video.php?ID=stream


Fondazione Nuova Specie
71029, Troia (FG)
C.F. 94084660714