mercoledì 29 febbraio 2012

Frattamaggiore (NA), domenica 19 febbraio 2012. SESTO G. A. S. IN CAMPANIA.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono




 
SESTO G. A. S.
A FRATTAMAGGIORE
Domenica 19 febbraio 2012
 



Si è riunito il G. A. S. Campania ancora a casa di Mimmo e Lucia, hanno partecipato Enzo, Maddalena e Rachele. La conduzione è stata affidata ad Eka affiancata da Enzo

Il Gruppo alla Salute si è svolto in cucina in modo informale davanti al fuoco del camino. Eka si è presentata ed ha parlato un po' del Metodo alla Salute ed ha illustrato le quattro fasi del Graal alla Salute. Nelle comunicazioni ha iniziato Rachele che è partita come sempre in modo spedito evidenziando ancora l’assenza del marito ed i nodi ancora da sciogliere con la famiglia d’origine ed il suo bisogno assoluto di essere vista e considerata da tutti. Lucia ha ribadito la sua decisione a parlare con più chiarezza a nostra figlia Agnese ed a mettere dei paletti ben precisi per evitare di venir ingabbiata nei suoi meccanismi che risultano tuttora alquanto difficili da decifrare. Io ho comunicato il mio cambiamento di non  voler più perseguire i miei obbiettivi in modo affannoso, poiché mi sono accorto che quando più decido di raggiungere una meta, questa più diventa lontana. Viceversa  ho verificato che se il mio impegno è più pacato e se ogni meta o obiettivo da  raggiungere lo ritengo relativo rispetto alla vita, avviene che è la vita stessa che lavora a volte per me, quindi sta nascendo in me la consapevolezza di affidarmi un pò di più (alla vita). Maddalena ed Enzo devono ancora superare le loro incomprensioni anche perché vanno moltissimo di testa ed addirittura non si dicono delle cose solo perché pensano di sapere  prima l’uno la risposta dell’altro e che si possa sfociare inevitabilmente in una lite. Maddalena inoltre non vede ancora  Enzo incline a cambiamenti rispetto a cose nuove e lei stessa riferisce che ha ancora qualcosa in sospeso con la madre. Particolare e magica è stata l’iniziativa di Eka che ispirata dal fuoco del camino ha voluto concludere con un rito: scrivere su di un foglietto un pensiero di cui vorremmo liberarci, bruciandolo poi sul fuoco. Per quasi tutti noi il pensiero da buciare riguardava le nostre paure di esternare ciò che pensiamo per timore di generare incomprensioni. Ci siamo quindi riproposti di essere noi stessi, di superare le ansie e le paure e dirci ciò che pensiamo liberamente ma con modalità meno aggressive e senza arrabbiarci. Si può dire che il titolo della teoria finale sia stato: "Dalla paura alla pura verità".
 
E’ stato offerto alla fine da Lucia il tipico dolce di Carnevale (Migliaccio).
 
L’impegno di noi tutti è stato comunque di sacrificare qualcosa in questa effimera storia che quotidianamente costruiamo per entrare nella pura, intera e globale metastoria.
 
Ti abbraccio,

Mimmo

Per eventuali contatti
Mimmo
339-1451783
Lucia
339-7296554

martedì 28 febbraio 2012

CMS (FG), venerdì 24 febbraio 2012. CORSO DI EPISTEMOLOGIA GLOBALE. Seconda settimana. Quinto ed ultimo giorno.


FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono




"EPISTEMOLOGIA GLOBALE E
DINAMICHE DI VITA".
SECONDA SETTIMANA DI CORSO. 
QUINTO GIORNO.




Siamo arrivati alla fine di questo burrascoso, ma meraviglioso viaggio.

Il Dr. Loiacono ha dato inizio a questo giorno conclusivo della seconda settimana di corso di "Epistemologia globale e Dinamiche di Vita", dopo aver ascoltato i pareri sull’andamento della festa del giovedì sera,  dove vi  è stato il piacevole coinvolgimento dei partecipanti.

Ha teorizzato, dicendo che la festa è una buona occasione per alleggerire il codice analogico schiavizzato e appesantito, che con la danza e la musica si autorizza ad alleggerirsi.

La teoria è stata piacevolmente interrotta dall’arrivo di A. che ha voluto confermare di essersi divertito e di aver ballato durante la serata con diverse fanciulle.

Il nostro accompagnatore continua  a teorizzare perché la “Teoria” e la “Prassi” sono come la “luce” e il “calore” emanato dal Sole.

Noi abbiamo bisogno di luce e calore ed è per questo che la teoria è vita e per fare teoria bisogna partire dal “fenomeno vivo” e per prendere luce e calore è necessario fare vuoto (svuotare il codice bio-organico ed analogico).

La musica è il mezzo che prova a liberare il proprio corpo e a comunicare con il codice bio-organico.
Commenta la mail che A. ha ricevuto dal fratello e procede alla lettura dell’aneddoto dell’asino, da cui scaturisce l’invito a considerare gli eventi negativi della vita come occasione di crescita.

Quando si perde lo stato quiete si sta male perché emergono i dolori inclusi in quell’equilibrio. Mettendo fuori il dolore, ritorna il desiderio, si sta nella confusione e se non si vuole soffrire si scappa e si perde la vita. Per riconquistarla bisogna accogliere il dolore e non farsi fermare dalle resistenze, confidando nella rete, in quanto da soli è molto più difficile superare la fase di profonda sofferenza.
Solo abbandonando la parte “cammello”, la parte “leone” si mette in cammino e conservando lo spirito metastorico con il tempo e la pazienza, dopo la caduta ci si può rialzare.

L’ avverbio “ANCORA” ci salva sempre in quanto ci permette di stare in viaggio.

Per stare nella vita si ha bisogno di proiettare le parti mancanti all’esterno, ma le proiezioni non ci fanno crescere e vanno superate con le delusioni.

Con la lettura del “E’ Tempo” ribadisce il concetto che oggi è tempo di cogliere il momento del nostro Spirito Creatore.

Il corso è una semina,  nella speranza che ci sia un salto nella vita.

"L’isola che non c’è" viene cantata dal numeroso gruppo, che arricchito dalla teoria-prassi del Dr. Loiacono porta a casa un bagaglio prezioso con la presa di coscienza che accogliendo il negativo può costruire e continuare il viaggio incarnando lo Spirito creatore per arrivare alla terra promessa e poter affrontare i problemi che sorgono man mano.

Una commozione tenera, delicata, profonda e generale ci pervade  con l’ascolto della dedica dettata dal cuore di Albertina che il Dr. Loiacono salutandoci ha voluto regalarci: “VI VOGLIO BENE”.

Vita

sabato 25 febbraio 2012

CMS (FG), giovedì 23 febbraio 2012. CORSO DI EPISTEMOLOGIA GLOBALE E DINAMICHE DI VITA. Seconda settimana. Quarto giorno.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono




"EPISTEMOLOGIA GLOBALE E
DINAMICHE DI VITA".
SECONDA SETTIMANA DI CORSO. 
QUARTO GIORNO.



 
Valle di lacrime...
"The tears I shed yesterday
have become rain".

La giornata inizia con note positive. Sansone perde i capelli e guadagna forza, simbolo analogico del taglio dell'identità psicotica precedente.

Mariano ringrazia Barbara per la nuova edizione, modello studentesco, del suo libro Verso una nuova specie. Si tratta di un’importante rilettura del mondo dal 1945 ad oggi.
 
“I frutti che potete godere oggi sono nati da un’esperienza anche dolorosa, profondamente vissuta da tutta la mia famiglia”.
Storia di una Formica...
 

Arriva alla Fondazione accompagnando un’amica... Vive solo, orfano e senza fratelli. “Allora che vivi a fare”?... Ma questa Formica ha realizzato un’importante opera audiovisiva, di cui è regista, editore e produttore. “Questa è la porta di una persona di valore; quali porte si aprono a lui”?  Molte persone si avvicinano ad abbracciarlo, tra questi persino una Roccia si smuove ed erompe per la prima volta in pianto di dolore


Mariano esorta G. ad esprimere un giudizio sul cambiamento della famiglia Giò-Mi-Nic. Commossa G. riconosce con piacere il sorriso di Giò, segno del cresciuto rapporto con il figlio e, a Mi, la capacità di ritrarsi come madre per facilitare questa crescita. Dallo scontro iniziale fra G. e Giò si è formata una nuova famiglia/amicizia che riscatta le carenze di quella d'origine. Questa famiglia ci mostra cos’è una trasformazione, non episodio miracoloso ma una espressione della nostra realtà, perché la profondità appartiene a tutti.

Viene interpretata la Roccia che esprime la sua difficoltà ad utilizzare il verbale, rivela che il contatto fisico con la Formica che gli ha permesso di sentire il dolore del figlio.


L’Artista, che conosce il medesimo dolore, viene incaricata di monitorare la trasformazione della Roccia.

G. chiude il primo tempo leggendo il post commentato da Giò.

Break...
Il Fantasma reclama visibilità, dopo essersela negata per tanto tempo. Per la prima volta ha raccolto il dolore di non essere visto e lo ha espresso invece di affossarlo. Dobbiamo accogliere il dolore e trasformarlo in codice visibile all’esterno perché sia riconosciuto. Questa sofferenza è condivisa anche da chi in apparenza, è sempre sorridente: la Fiamma. Dalla mano dell’Artista scende un raggio di sole a scaldare la Roccia. 

Lo psicodramma: morte in famiglia.

Il protagonista vive il dolore della perdita di cui lo proteggeva e la disperazione della solitudine. Individua gli assassini e li attacca. Infine scoppia in pianto per se stesso e si calma. Mariano ci mostra come non farci spaventare dalle dinamiche trovandone il senso. 


I tasselli della dinamica.
Lo spirito non può funzionare senza lo stato quiete e senza la selezione del bisogno.
1° fase: bombardamento-scoppio! Un intrusione, bombardamento dallo stato quiete che causa lo scoppio. Emergono i globali inclusi che mascheravano i nodi dolorosi.

2° fase: difese-resistenze. Il delirio è l’ultima roccaforte delle difese-resistenze. Si presenta come la sindrome da astinenza: la persona è come accecata, vede solo la cosa che pensa, il tempo non c’è più, non vede prospettive. Accompagnandola verso un senso di continuità diminuisce il rischio di fuga-allontanamento.



Lunch...
Riprendiamo con un’asintomatica comunicazione romagnola che migliora al secondo tentativo: 1) Settimana intensiva a Cesenatico dal 18/04 al 22/04/12; 2) Corso intensivo Adolescenza a Cesenatico dal 25/04 al 29/04/12.

Sansone ci presenta un video-comunicazione di Natalino Balasso.
Ogni bombardamento-scoppio fa male, ma in un’ottica di viaggio niente è fortuna o sfortuna, bisogna vedere poi quali porte apro e quali chiudo.

Sensi di colpa: in cosa consiste? Nel vederci in quello che non abbiamo fatto per non vedere quello che dobbiamo fare.


Quante sono e quanto sono potenti le resistenze? 
  1. L’allontanamento. E’ la modalità di resistenza più semplice ed efficace.  Dipendo da ciò che conosco anche se non è il meglio. Allontano ciò che mi dà fastidio. Rifuggo dall’ignoto. 
  2. L’isolamento. Se non posso allontanarmi fisicamente, fingo di non avere esigenze diverse.
Suddividiamo gli altri comportamenti di difesa secondo i codici a cui corrispondono.

Codice simbolico – difese interne alla persona. 
  1. Rimozione: negarsi ciò che si vorrebbe. Rimuovo l’azione ma il desiderio resta. 
  2. Negazione: negare il valore di una cosa/persona/emozione che non posso avere. Anche l’autovalutazione è negazione. 
  3. Transfert: trasferire il bisogno su un’altra cosa/persona.
  4. Razionalizzazione/sublimazione: chiudersi dentro le rappresentazioni del bisogno.
Codice analogico – mi riconosco nella parzialità e ho il bisogno dell’esterno.
  1. Dipendenza: non sono più proprietario assoluto del mio stato, ma vengo colonizzato da persone/cose/sostanze. Rapporto asimmetrico. 
  2. Attacco e fuga: faccio un blitz per preservare il mio stato quiete psicotico.
  3. Accoppiamento/simbiosi: è diverso della dipendenza; per restare in quella situazione mi attacco a te stabilmente. 
  4. Ossessività: imprigiona il corpo in rituali coinvolge anche il codice simbolico.
Codice bio-organico – devo svendere parti mie e questo si traduce in:
  1. ansia
  2. attacco di panico;
  3. manifestazioni psicosomatiche;
  4. psicosi: non ho più nulla di mio ma mi preserva dalla morte;
  5. regressione: annullo gli interessi e mi lascio andare;
  6. suicidio: mi nego anche la vita.
Metto in atto questi meccanismi di difesa quando non riesco ad effettuare il crossingover/superamento dello stato psicotico.

I meccanismi di difesa non usati come soluzioni stabili possono essere modulazioni del comportamento.


Quando la casa crolla è perché abbiamo deciso di costruire una casa più grande. All’inizio si ha la sensazione di aver perso tutto ma si butta solo l’acqua sporca.

Ci piace anche ricordare che tutti i ragazzi che oggi hanno partecipato alle dinamiche si sono comportati con grande maturità.
 
E fu giorno. Oggi piove!

                                                  Davide,
                                              Maddalena,
                                                  Vanna

giovedì 23 febbraio 2012

CMS (FG), mercoledì 22 febbraio 2012. CORSO DI EPISTEMOLOGIA GLOBALE E DINAMICHE DI VITA. Seconda settimana. Terza giornata.


FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono






"EPISTEMOLOGIA GLOBALE E
DINAMICHE DI VITA".
SECONDA SETTIMANA DI CORSO.
TERZO GIORNO.





Carissimi compagni di viaggio, vicini e lontani,
 
siamo al terzo giorno di navigazione imbarcati nella seconda settimana del corso di "Epistemologia globale".
 


Dissipata la nebbia mattutina, appare un raggio di sole e la giornata inizia dal piccolo Nicolino che da esserino spaventato e disorientato, imbracato tra le dinamiche della sua famiglia, è diventato un piccolo Superman, con tanto di vestito, che riesce oggi ad essere solidale e a sentire il disagio degli altri, come per esempio è riuscito a fare con il piccolo Diego arrivato a bordo della nave la sera precedente dopo un lungo viaggio e un po’ di febbre.
 
Nicolino ha regalato a Diego la stessa dinamica di accoglienza- inclusione e ascolto dello stato quiete che Mariano ha iniziato e proseguito con lui da quando il vascello ha preso il largo.
Non è questo un buon esempio di discendenza?
 
Oggi Mercoledì delle Ceneri il Comandante ancora una volta ha raccolto i mediatori metastorici o me.me. della cultura popolare e religiosa di questa giornata che segna il passaggio tra il Carnevale e la Quaresima.

La Battaglia fra Carnevale e Quaresima - "Le Combat de Carnaval et Carême" di Pieter Bruegel (1559)

Le ritualità che appartengono a questi due momenti dell’anno sempre più evanescenti e privi di significato sono stati riconosciuti e riletti in un’ottica più globale: partendo dal rapporto Carnevale-Quaresima ognuno di noi ha potuto riconoscere i meccanismi cicli della cosidetta "bipolarità" intesa come passaggio tra opposti, tra due estremi ovvero la carne e il digiuno, la festa e il vuoto, l’esterno e l’interno.
 
Il vento di tempesta nella notte ha fatto ondeggiare il vascello disturbando il sonno di qualche navigante.

La nostra coraggiosa Nadia ha comunicato l’entrata in crisi di quelle che sono state le sue soluzioni-salvagenti per anni e che le hanno permesso di stare a galla fino ad ora. A questo punto pareva essere tornata la quiete ma il saggio Comandante ha stimolato Elisa ad avvicinarsi a Nadia con tutti i suoi codici.


Dagli abissi marini emerge Luigi S. che da buon osservatore si gode la scena tra la madre e la sorella. Nadia non avendo più paura della profondità degli abissi di Luigi e riconoscendogli i meriti dell’inizio di questo viaggio lo trattiene in un lungo abbraccio.
 
Il Comandante si accorge che a bordo manca qualcuno e che Ruggero ha abbandonato la nave, preferendo tornare in porto. Dopo una serena pausa pranzo la ciurma riprende la navigazione in mare aperto. Il Comandante con l’aiuto del mozzo Martino richiama all’ordine Massimiliano che ha trascorso la mattinata nella stiva.


Massimiliano confessa che la vicinanza dei genitori, imbarcati anche loro, gli provoca un fortissimo mal di mare, fatto che ancora non sconvolge Maddalena ed Enzo.
 
Cari compagni di viaggio e di avventure, siete certi di voler sapere come va  a finire? Compratevi i dvd di Antonio D’Anzeo! Scherzi a parte la dinamica continua coinvolgendo questa volta anche con il corpo tutta la famiglia.
 
La ciurma viene invitata ad esprimersi sulle eventuali prospettive di viaggio di questi tre naviganti; significativo è stato l’intervento di Rachele che partendo dai suoi vissuti ha individuato come nodo centrale il rapporto di coppia tra Enzo e Maddalena e di quanto questo abbia influito e ancora influisce negativamente sulla crescita dei figli
 
A questo punto il Comandante raccoglie in teoria le tappe del percorso fatto fino ad ora che parte dallo Stato quiete, ne osserva e contempla le sue caratteristiche e cerca di arrivare alla selezione del bisogno
 
Questi due primi livelli costituiscono la base per una buona dinamica.La saggezza quindi della dinamica è uscire dal proprio stato quiete che ha ancora tanti bisogni psicotici da soddisfare per sintonizzarsi sullo stato quiete dell’altro. 
 
Cosa può facilitare questa transizione da identità psicotica chiusa (stato quiete) verso un Globale più ampio e armonico?
 
In questa fase si aprono dei varchi nella identità psicotica dove si infiltrano stimoli nuovi.
 
La transizione è facilitata da una serie di fattori dei quali bisogna tener conto nella contemplazione dello stato quiete per non incorrere nell’aborto stesso della transizione. Spesso non si tiene conto di caratteristiche come il grado di preparazione delle persone alla transizione o la coscienza di queste di essere una “parte” di un possibile Globale più ampio e armonioso.


Le transizioni spesso non avvengono perché nel mondo di oggi, a livello istituzionale e non solo, non si tiene conto della complessità e dell’importanza dello stato quiete nelle sue parti statiche e rivolte verso il “certo”, il “conosciuto”, il “definito” ma anche nelle sue parti protese verso il cambiamento, il movimento, la prospettiva.

Ci piace concludere il nostro diario di bordo di questa avvincente giornata con l’immagine di Barbara che consegna al Comandante Mariano la nuova veste del Libro Verso una nuova Specie del quale da anni ormai erano terminate le copie cartacee.


Questo importante strumento di navigazione prende una nuova forma e consegna a noi l’opportunità di approfondire questa innovativa lettura ed analisi del mondo di oggi.

Giusi & Giusy,
Andrea e Francesca


mercoledì 22 febbraio 2012

CMS (FG), martedì 21 febbraio 2012. CORSO DI EPISTEMOLOGIA GLOBALE E DINAMICHE DI VITA. Seconda settimana. Secondo giorno.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono





"EPISTEMOLOGIA GLOBALE E
DINAMICHE DI VITA".
SECONDA SETTIMANA DI CORSO.
SECONDO GIORNO.


  

La giornata si apre con il racconto di Giovanni che esprime la difficoltà avuta nelle due settimane precedenti nel rapportarsi con il figlio Nicola che in un primo momento lo rifiutava sentendolo appesantito e non in grado di starci profondamente nel rapporto con lui e accogliendolo successivamente nel momento in cui ha visto il padre alleggerirsi in un pianto profondo liberatorio. Il pianto è una liberazione da acque sporche che stanno in profondità. Il piccolo Nicola alleggerito dei pesi dei suoi genitori appare ora più tranquillo e in grado di ascoltare il suo stato quiete.


Da qui l'importanza di non considerare l'iperattività dei bambini come una malattia ma come una manifestazione del codice analogico corrispondente e di sviluppare i globcettori che ci permettono di andare al di là della vista e dell'udito attraverso la mistica (mistero-profondità) che è in ognuno di noi, acquisendo la capacità di vedere il dolore e le potenzialità delle persone. In seguito alla dinamica avvenuta tra A., A. e P. viene mostrato un bel video di fotografie scattate da Silvia che mostrano la bellezza e la magia della neve caduta abbondante nei giorni passati.


Si passa alla teoria e si parla del senso di colpa che si ha quando un nostro desiderio ci vieni interrotto artificialmente dall'esterno facendoci fare cose che non vogliamo e non permettendoci di vivere in profondità la nostra vita. La vita è fatta di dinamiche (δύναμις = "forza vitale"). In una dinamica assume particolare importanza lo stato quiete: ogni persona che viene coinvolta in una dinamica possiede già un suo stato quiete, un suo punto di equilibrio, una sua storia. Perciò se intendo mettermi in una relazione e creare una dinamica è importante saper ascoltare il proprio stato quiete per essere successivamente in grado di ascoltare quello dell'altro, tenendo conto anche dei suoi limiti. Non ascoltando il nostro stato quiete diventiamo contenitori per i bisogni degli altri, in una relazione asimmetrica prevale lo stato quiete del dominante che tende a inglobare quello più debole. L'ordine della società è asimmetrica come le istituzioni. Quando invece ci sono situazioni che non sono simmetriche né asimmetriche si creano dei vortici che possono portare sino alla psicosi. Lo stato quiete rappresenta il Padre che si difende dalle invasioni attivando le difese-resistenze. Abbiamo detto che la prima dinamica è ascoltare lo stato quiete di una persona laddove per ascolto si intende il desiderio di entrare nella caverna oscura e scoprirne le meraviglie.


La mistica (il contemplare) deve essere riportata nella vita, senza dinamica non c'è vita e si resta fermi.


Diego,
Elisa,
Maurizio
e
Paride

martedì 21 febbraio 2012

CMS (FG), domenica 19 & lunedì 20 febbraio 2012. CORSO DI EPISTEMOLOGIA GLOBALE E DINAMICHE DI VITA. Seconda settimana. Accoglienza e primo giorno.


FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono

 
 



"EPISTEMOLOGIA GLOBALE E
DINAMICHE DI VITA".
SECONDA SETTIMANA DI CORSO.
ACCOGLIENZA E PRIMO GIORNO.



 


Domenica 19 febbraio 2012

Eccoci di nuovo insieme tra baci ed abbracci per affrontare la seconda parte del corso. Alle ore 18 ci si ritrova infatti al Centro di Medicina Sociale per la consueta accoglienza. Il Dr. Loiacono si fa aiutare da una valletta d'eccezione, Maura ad introdurre la serata. Coadiuvano Maurizio ed Alberto

Come sono trascorse queste due settimane di intervallo? Molta è la voglia di raccontare le emozioni ed i vissuti che sono spunto per arrivare alla presentazione di questa seconda parte del corso, la parte pratica in cui saranno protagoniste le dinamiche di vita. Il dottore ci accompagna a riconoscere attraverso i brevi racconti dei partecipanti la necessità della teoria-prassi, di cui la volta scorsa si sono delineati i protagonisti: i tre personaggi dell'uno-trino. Sarà un viaggio "mistico", in cui entreremo nel livello metastorico per poi tornare alla vita, alla storia.

Lunedì 20 febbraio 2012
 

Nel trovarci a festeggiare Renato per il suo compleanno immediatamente si crea una dinamica in cui Giacomo viene invitato fare gli auguri al padre. Questo diventa spunto per una lezione, in particolare a Paola, ma anche a tutti i presenti, su come l'Epistemologo globale è in grado di condurre una dinamica e di portarla a termine realizzando un intreccio. Infatti grazie all'intervento di Martino e delle tre sorelle C., vengono introdotti nuovi elementi per continuare il viaggio: i rapporti asimmetrici tra padri e figli e la possibilità di crescere anche nella famiglia molteplice. Il Dr. Loiacono ha esemplificato questi concetti attraverso la lettura di un brano del Mahatma Gandhi sull'inferno e il paradiso; successivamente ha continuato ad accogliere nuovi racconti relativi alla pausa tra le due settimane del corso; un fondo comune emerso da queste è come uscire da una relazione asimmetrica e crearne una in cui si è uguali nella diversità. La modalità più efficace è quella di "porgere l'altra guancia", che è una strategia attiva finalizzata al cambiamento ed alla crescita.

   
Alla ripresa dopo il pranzo, per verificare la corretta comprensione dei tre personaggi dell'uno-trino, e cioè padre, figlio e spirito, abbiamo letto e commentato la novella "Il treno ha fischiato"  di Luigi Pirandello (1910). Il protagonista Belluca è molto rappresentativo dei giorni nostri in cui siamo schiacciati fra due o più identità psicotiche, che nella nostra vita si alternano senza intervalli liberi. L'insonnia di una notte permette a Belluca, l'ascolto del fischio del treno che tutte le sere passava: ogni identità psicotica prima o poi va in crisi e permette l'ingresso di qualcosa che già c'è, ma che non vediamo (il "figlio"). Ma lo "spirito" non è sufficiente a realizzare un vero cambiamento, e Belluca si ritaglia soltanto un piccolo spazio di libertà all'interno del vecchio. Ma la vita è un treno che fischia e viaggia, e la forza che lo spinge è la "dynamis". Essa è la forza che ci fa sentire vivi, indipendentemente da ciò che abbiamo intorno e si esprime in ogni ambito. E' ciò che ci permette di superare la logica degli opposti, quindi creare dinamica ovvero l'intreccio fra gli opposti.


A questo punto viene presentata la "griglia generale" delle dinamiche di gruppo. Partiremo dai meccanismi psicotici: stato quiete, come si seleziona il bisogno, e come si crea una dinamica di passaggio per arrivare a una nuova identità (fase spirito). Le cose che comprendiamo bisogna cambiarle.
 

Paola
e
Silvia

venerdì 17 febbraio 2012

CMS (Foggia), sabato 18 febbraio 2012. COMUNICATO STAMPA DELLA FONDAZIONE NUOVA SPECIE.





FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono





COMUNICATO  STAMPA
DEL 18 FEBBRAIO 2012



I 25 E 26 FEBBRAIO
 FESTEGGIAMENTI PER
IL PRIMO ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE NUOVA SPECIE. ORGANIZZATI DUE EVENTI 
PER L'OCCASIONE:
UN CONVEGNO SU “PSICOSI CRONICHE E METODI DI INTERVENTO A CONFRONTO” PRESSO L'ORDINE DEI MEDICI DI FOGGIA
E UNA GIORNATA DI MUSICA, TEATRO, INTRATTENIMENTO E ANIMAZIONE



Sabato 25 febbraio si terrà presso l’Auditorium dell’Ordine dei Medici di Foggia un Convegno dal titolo “Il paziente psicotico cronico può crescere? Modelli di intervento a confronto”. L’evento - organizzato da Ordine dei Medici di Foggia, Fondazione Nuova Specie e Dipartimento di Neuroscienze dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Foggia - verrà anche trasmesso sul sito nuovaspecie.com a partire dalle ore 9:00. Domenica 26 a Troia (FG) festeggiamenti in piazza.


Un anno fa, il 25 febbraio 2011, nasceva la Fondazione Nuova Specie che in appena un anno ha già al suo attivo diverse iniziative culturali e formative su tutto il territorio nazionale, realizzate in collaborazione con le Associazioni alla Salute regionali che aderiscono al “Metodo alla Salute” e al Progetto Nuova Specie.

In occasione del convegno di Sabato 25, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni psichiatriche pubbliche foggiane, verranno presentati i risultati della sperimentazione di tre progetti d’avanguardia realizzati dalla Fondazione Nuova Specie: il Progetto "Faama" nella città di Ancona, il Progetto "Rainbow" in varie città italiane, il Progetto "Ti ricovero a casa mia" in Veneto. Interverranno anche lo psichiatra Paolo Bonacina dell’Azienda ospedaliera Treviglio-Caravaggio (BG) e la pediatra Paola Faldini dell’Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano. Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming sul sito www.nuovaspecie.com.

Domenica 26 febbraio sarà la giornata dei festeggiamenti nella città di Troia (FG) dove la Fondazione ha sede ed opera in convenzione col Comune di Troia. Alle ore 9.30, in piazza Episcopio, saranno allestiti per l’intera mattinata stand informativi e dimostrativi delle attività della Fondazione con intrattenimento musicale e animazione per bambini. Alle ore 17.30, presso il Cine Teatro “Pidocchietto” di Troia, di recente restaurato dalla Amministrazione comunale, vi sarà uno spettacolo di beneficienza con artisti locali e nazionali. Alle ore 19.30, i festeggiamenti si concluderanno con l’estrazione dei vincitori della sottoscrizione a premi per la raccolta fondi a favore della Fondazione.


Fondazione Nuova Specie

71029, Troia (FG)

C.F. 94084660714



 

giovedì 16 febbraio 2012

CMS (FG), lunedì 13 febbraio 2012. RACCONTO GLOBALE DELLA MIA VITA - ANNO '70.

  


FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono




RACCONTO GLOBALE
DELLA MIA VITA -
ANNO '70,
condotto dal Dr. Loiacono.




Lunedì 13 febbraio 2012 si è svolto presso il Centro di Medicina Sociale di Foggia il 18° "Racconto globale della mia Vita"; nei "Racconti globali", seguiti ai "Sabati di Maria" il Dr. Loiacono legge e commenta i diari della sua vita, traendone spunto per riflessioni sui meccanismi della vita, e sulle origini del Metodo alla Salute.

Siamo all’8 febbraio 1970, durante il secondo anno del corso di laurea in Medicina presso il Policlinico Gemelli di Roma. L'obiettivo è quello di concludere gli esami entro il mese di giugno, obiettivo ambizioso, ma necessario per assicurarsi la borsa di studio (Presalario) e per tranquillizzare la famiglia sul fatto che la relazione, intrapresa da circa un anno con Giovanna, non nuocesse al suo profitto.

Il giovane Mariano Loiacono sta rielaborando il suo vissuto religioso, fino ad allora pietra miliare della sua esistenza dopo gli anni trascorsi dai Comboniani. Quali sono le prospettive concrete che vengono offerte dalla religione cristiana ai grandi dilemmi dell’umanità: malattia, vecchiaia e morte? Qual è il significato del nostro essere figli di Dio? Qual è quello della risurrezione dei corpi? E dell’amare Dio come se stessi?

E’ un periodo infatti in cui la sofferenza vissuta durante l’infanzia e la giovinezza si fa sentire, pesante, anche nel corpo; Mariano si rende conto di essere chiuso nel mondo delle ‘afferenze e pre-efferenze, cioè della percezione e rielaborazione, perché nel passare all’efferenza, cioè al fare, all’agire, i suoi codici indeboliti non lo sostengono.

Questa è una caratteristica che si porterà con sé negli anni, aiutandolo a comprendere, inglobare, massimizzare le possibilità; sarà poi l’"essere buttato" da solo nel "mare magnum" della cura dei tossicodipendenti che lo costringerà ad uscire da questo mondo tutto proprio e gli farà capire che fermarsi al solo comprendere non serve se le dinamiche non si chiudono con le efferenze.

Tornando ai giorni nostri e guardando Giovanna, il Dr.: "Paola ti riconosci? E’ anche a te che voglio parlare, come a Lara e Marta! I cerchi nella vita vanno chiusi. L’onnipotenza di chi si ferma a voler comprendere tutto e di più, è in realtà vera impotenza; conservare tutte le possibilità significa non averne nessuna. Bisogna accettare il proprio ruolo storico, cioè decidere, altrimenti la nostra storia rimane imbrigliata". 

9 febbraio 1970: anche gli studi di medicina di per sé a chi non è superficiale sollevano quesiti: se è vero che siamo costituiti di proteine, lipidi, glucidi etc. Chi siamo? E se siamo una unità nuova ed unica, come la casa è altro rispetto ai mattoni ed alla calce che la costituiscono, che senso ha l’esistenza delle singole parti? Ma a ben vedere cosa è la crisi se non il perdere la nostra unità ed il riemergere delle parti? Non è forse il limite un’opportunità per una analisi, occasione per raggiungere una nuova unità delle parti, magari in una situazione più fusionale e di maggiore pienezza di vita?

11 febbraio 1970, crisi con la fidanzata e futura moglie Giovanna. "Ci amiamo ma i nostri mondi sono troppo lontani… forse è tutto un’illusione ed anche i miei ideali sono sogni’". In questo momento di crisi profonda è la spiritualità che viene incontro al giovane Mariano, spiritualità già presente come fede in qualcosa che ci deve essere, anzi certamente c’è, di più grande, che dia un senso alle nostre vite.

Ma il senso della missione è forte è sentire che la sua vita ha un senso e se Dio lo ha guidato in questo amore ed in questo progetto significa che certamente avrebbe permesso anche la sua realizzazione. Bisogna crederci anche contro tutte le evidenze, e pregare è chiedere questo. Con Giovanna amarsi è la premessa, ma non basta, bisogna avere una prospettiva più ampia, una fede più grande in qualcosa che trascenda la nostra stessa vita e le dia un senso. E’ proprio la metastoria, quella di cui il mondo di oggi è carente e che è alla base di tanti fallimenti anche nei rapporti di coppia.
Paola