venerdì 30 dicembre 2011

Foggia, giovedì 29 dicembre 2011. COMUNICATO STAMPA: CORSO DI EPISTEMOLOGIA GLOBALE - CMS (FG).




Azienda Ospedaliero - Universitaria
Dipartimento di Neuroscienze
- CENTRO DI MEDICINA SOCIALE -
Responsabile: Dr. Mariano Loiacono

Via Arpi - 71 100 FOGGIA
Tel./ fax 0881.745133
E-mail: disagio diffuso@interfree.it
 



FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono


ORGANIZZANO
  

IL CORSO DI
“EPISTEMOLOGIA GLOBALE
E DINAMICHE DI VITA”

PRIMA PARTE: dal 30 gennaio al 03 febbraio 2012
SECONDA PARTE: dal 20 febbraio al 24 febbraio '12



TEMATICHE
L’Albero della Vita e l’Albero della Conoscenza
Le epistemologie parziali: mitico-religiosa, filosofica e scientifica
L’Uno-Trino dell’Epistemologia globale
Le diverse componenti di una dinamica di vita globale
Le diverse dinamiche di vita personali, di coppia e di gruppi
Un sapere mitopoietico: La Mela Gimagiona

SEDE
Centro di Medicina Sociale di Foggia

ORARI
Dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.30

RESPONSABILE E CONDUTTORE DEL CORSO
Dr. Mariano Loiacono
Psichiatra, Psicoterapeuta, Epistemologo globale - Direttore del Centro di Medicina Sociale dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Ospedali Riuniti” di Foggia
Fondatore del Metodo alla Salute - Presidente Fondazione "Nuova Specie"
 
PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI
Telefonare di mattina al Centro di Medicina Sociale: 0881 736392736394


martedì 27 dicembre 2011

San Miniato (PI), mercoledì 21 dicembre 2011. RIFLESSIONI E IMPRESSIONI SUL RITO DEI POPOLI DELLE TERRE DANZANTI.






FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono





RIFLESSIONI E 
IMPRESSIONI SUL RITO
DEI POPOLI DELLE TERRE DANZANTI




Ciao a tutti voi che leggete questo post. Sono Paride e scrivo le mie impressioni sul rito che si è tenuto a Cesenatico nella mattina di mercoledì: come dire, essendo stato io il conduttore, nonché ideatore del rito, me la canto e me la suono da solo, un po’ com’è nel mio stile. Nel post della giornata di mercoledì il rito è già stato decritto, quindi io cercherò di raccontarlo da un altro punto di vista.

Sono diventato padre da undici mesi di uno splendido bambino: Leandro, e proprio giocando con lui un giorno, il film di come sarebbe stato il rito mi è apparso in mente. Da un po’ di tempo avevo ricevuto l’incarico di condurlo e fidandomi della metastoria sentivo che l’idea giusta sarebbe arrivata e così è stato: ora si trattava di scomporre il film che avevo visto nelle singole scene che poi sarebbero dovute essere ricollegate tenendo conto che la mente è in grado di immaginare benissimo con dovizia di particolari, ma poi bisogna tornare alla realtà della sala dove si sarebbe svolto, tenere conto delle persone che avrebbero partecipato e soprattutto cercare di prevedere che il mio film poteva venire stravolto in qualsiasi momento dai partecipanti con le loro personali reazioni alle cose proposte, con le loro resistenze al solo sentire pronunciare la parola rito e tante altre variabili che sarebbero potute intervenire.

Aggiungo a queste difficoltà il fatto che quei giorni non erano per me giorni tranquilli, anzi, erano proprio burrascosi, infatti proprio il giorno che il film si è presentato alla mia mente, è stato anche il giorno dello scoppio tra me e Rosa, la mia compagna: booooooom. Dopo lo scoppio, del quale non parlerò qui, 
sono andato via di casa accolto dalla rete del Metodo prima nelle Marche e poi in Veneto a casa Citton-Tres in compagnia di Mariano che si era offerto di portarmi con lui proprio in Veneto. Magari vi starete chiedendo che cosa centra tutto ciò con il rito e stai pensando che sto girando a vuoto, ma quello che sto cercando di comunicare è che il rito me lo sono vissuto io sulla mia pelle proprio mentre ideavo quello che avrei proposto: chiaro? Forse ancora no, allora cercherò di essere più preciso.

Il contenitore o struttura che avevo pensato e che poi ho effettivamente messo in atto è stato un viaggio attraverso le tre fasi principali della vita: bambino, adolescente e adulto e caso o metastoria ha voluto che sono partito da mio figlio in una giornata che era stata spensierata e piena di gioia per passare nel giro di pochissimo tempo nell’adolescenza, palesatasi nello scontro-scoppio con Rosa e continuata nel viaggio intrapreso verso Ancona prima e Romano D’Ezzelino poi e combattendo con forze e pensieri contrastanti: ora vedevo tutto nero e un minuto dopo tutto a colori. Mano a mano che passava il tempo sentivo che comunque ce la stavo facendo, le forze positive stavano predominando e, se pur con qualche difficoltà, stavo approdando all’altra sponda, quella dell’adultità che si sarebbe dovuta concludere definitivamente proprio il giorno del rito anche se sapevo che altre sirene avrebbero provato a distogliermi da questo obiettivo, ma ora posso dire di avercela fatta e a dire il vero, anche molto bene.

Tornando al rito vero e proprio quello che voglio dire è che ho sì pensato una struttura che rappresenta però solo il famoso otto percento dell’iceberg che vediamo mentre il restante novantadue percento rimane sommerso. Non ho fatto emergere tutto quello che stava sotto, ma ho provato a confrontare le persone con le loro paure, con le loro resistenze, con i loro giudizi sugli altri ma soprattutto su se stessi cercando di rendere il tutto il più fluido e scorrevole possibile e quasi impercettibile a livello cosciente. Sono effettivamente successe tante cose che non racconterò perché un rito è sacro e come tale deve mantenere la sua parte di mistero sia per chi vi ha partecipato e per chi non era presente. Anche l’esperienza cosciente delle persone è probabilmente stata solo una parte dell’esperienza, ma tanti altri effetti continueranno a rendersi visibili per quanti hanno partecipato.  Una piccola cosa la voglio svelare, il giorno prima ho coinvolto tutti i conduttori del lunedì e martedì e anche gli organizzatori della Settimana intensiva perché avrebbero dovuto aiutarmi attivamente nella gestione del rito, ma quello che loro non sanno è che già quella riunione è stata un rito anche per loro, infatti anche lì sono emerse un po’ di paure e resistenze celate sotto forma di domande e dubbi che nella mia percezione erano difese resistenze a ciò che stavano ascoltando.

Credo che questo rito sia stato in assoluto quello, tra quelli da me condotti, che ha visto arrivare fino alla fine il maggior numero di persone. Questo fatto insieme ai pareri quasi solo positivi da parte dei partecipanti è per me la cartina di tornasole che conferma come in questo caso sia riuscito a separarmi dai miei vortici adolescenziali per mettere in campo le mie parti più adulte, cercando di includere, quanto più possibile, tutte le variabili che si sono presentate. Ho dovuto prendere delle decisioni sul momento che si sono rivelate essere giuste ed efficaci e, come l’etimologia della parola rito ci ricorda, tutto è scivolato via dolcemente per i partecipanti e anche per me. La scena finale, nella quale ho incluso tutti i bambini presenti alla Settimana intensiva non si può descrivere a parole, ma credetemi,  ha riempito il cuore di tutti e anche il mio. 

Paride G.

Cassano delle Murge (BA), domenica 25 dicembre 2011. ESTRAZIONE DELLA LOTTERIA DI NATALE!







FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono 


 
onlussalute@libero.it
www.nuovaspecie.com

iscritta ai sensi della L. 266/91 – L.R. 48/95 nel Registro regionale delle organizzazioni di volontariato con
Decreto dirigenziale n.20 TSG05 del 28/02/2007 - Cod. fisc.: 90032770415 

 Presidenza tel.: 328-6147257




RISULTATI 
DELLA LOTTERIA DI NATALE
E I NUMERI VINCENTI SONO...




1° - 0989
[COLLIER, ANELLO E ORECCHINI ORO SMERALDI]

2° - 0876
[QUADRO STEFANIA D'ARIES]

3° - 1530
[QUADRO RILIEVO IN VETRO]

4° - 0738
[VANGELO CON COPERTINA IN ARGENTO]

5° - 2373
[CERCHI IN ORO]

6° - 1550
[POSACENERE ARGENTO]

7° - 1458
[MARGHERITA E GIRASOLE]

8° - 1106
[CENTROTAVOLA]


lunedì 26 dicembre 2011

Foggia, venerdì 24 dicembre 2011. NASCITA DI UNA NUOVA ASSOCIAZIONE: KOILOS.

 




FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono 



ANNUNCIO NATALIZIO!


 
Alleluja Alleluia,  
in questo Natale finalmente 
è nata una nuova Associazione;
l’abbiamo chiamata “KOILOS”
(il cui significato è "cielo-vuoto").
 
Questo lieto evento è avvenuto alle 13:00 del 22/12/2011,
a poche ore dal Natale
perché FAVORIRA’ LA RINASCITA
di tante vite  a disagio nel grande naufragio del Terzo millennio.

E’ un’ Associazione ONLUS
e tra i suoi obbiettivi principali ci sarà:
la gestione delle due Domus:
“Villa Terronia”
a Foggia
&
“Domus di Tobia e Sara” a Troia.
 
Ora,  più di prima, le attività, gli scopi
e i progetti comuni alle due Domus
si intrecciano per arricchirsi
dello scambio tra due realtà diverse 
ma che vanno insieme
verso NUOVE PROSPETTIVE DI VITA.
 
Presidente dell’associazione: Dina  Quarticelli
Vice presidente: Marilisa di Sciuva
Tesoriere: Vittoria Lallo
Consigliere: Giovanna Velluto e Titta Loporchio
 
 

giovedì 22 dicembre 2011

Ordona (FG), venerdì 16 dicembre 2011. IL NOSTRO PRESEPE VIVENTE!





FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono 
 
 
 
IL NOSTRO PRESEPE VIVENTE
ALL'I. C. "DON BOSCO" 
DI ORDONA (FG)
 
 
 
Solo recentemente sto dando valore a ciò che sto facendo nella scuola di Ordona (FG) in cui lavoro da tre anni e nel paese in cui abito. Prima mi sembrava tutto “naturale” e “scontato” e, quando qualcuno mi diceva: “Hai molto coraggio”!... io banalizzavo un tale incoraggiamento e apprezzamento.
 
Il Metodo alla Salute coincide con la mia stessa vita e il considerare “naturali” tali iniziative fa parte del mio stesso Javhè. Non avevo fatto i conti con l’esterno: con chi ancora non comprende, con chi non vuole scomodarsi, con le diverse soluzioni di vita e difese resistenze, con chi preferisce “aggrapparsi” ai ruoli
 
Il 16 dicembre nella mia scuola c’è stato un Gruppo alla Salute, ovvero “la rappresentazione di un presepe”, una sacra nascita sui banchi impolverati da “negligenze” e “dismaturità”.

Alcuni angeli sono stati “messaggeri” di un punto di vista globale che cerca di conciliare gli opposti, vivi in una cultura “penosa” e “intransigente”.
 
Due frutti del Metodo alla Salute, Martina G. e Giovannino G., hanno testimoniato la loro crescita come Gesù “Bambini” risplendenti di luce propria.
 
Francesco, il mio splendido marito, ha dato voce per la prima volta al suo disagio fisico, ma soprattutto a quello del proprio “spirito”. Ha parlato della sua trasformazione in un bruco che sta crescendo per diventare farfalla. Come San Giuseppe, anni fa, senza sapere, fidandosi solo della vita, ha saputo dire di sì a ciò che sembrava “impossibile”. Ha accolto ciò che la vita gli mandava con generosità e amore.

Annarita R., con spontaneità e dedizione, ha raccontato la sua storia. Ha creduto anche lei, ha detto di “Sì”, si è fatta ingravidare da un Metodo di Vita.
 
I pastori sono accorsi da varie parti del paese ad ascoltare la “buona novella”, pastorelli così piccoli ma già chiusi in schemi genitoriali; casalinghe e studenti si sono ritrovati in una teoria sugli opposti che ha portato pace e serenità. È Natale.
 
Una insegnante ha donato il suo cuore; i giorni dopo ha mostrato la sua parte più dolce e nascosta attraverso doni semplici e parole di conforto.

In una terra arida, venerdì sera, nel mio paese e nella mia scuola, ho percepito una nuova Nascita

Sabrina

martedì 20 dicembre 2011

Foggia, sabato 12 novembre 2011. SUPERVISIONE DI MARIANO LOIACONO, raccontata da Graziana e Sabrina. ABBANDONARE LA PRIMA LINEA, CREARE DISCENDENZA.






FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono




ABBANDONARE
"LA PRIMA LINEA"
PER CREARE
DISCENDENZA




Ancora con grande emozione mi inoltro nel racconto di questa giornata così particolare, così tagliente e spigolosa ad occhi miopi, così armoni,ca e creativa ad occhi fiduciosi e lungimiranti.                                               

In questo racconto, ancora più che in altri, sento quanto in realtà siano poco importanti “i fatti”, le piccolezze storiche, le urgenze di bisogni ancora aperti e chissà per quanto tempo ancora… Certo, facendo un po’ memoria storica e pure attuale, il Metodo alla Salute e con esso la rete di persone solidali che ha esteso i confini dei propri “comuni”, per molti di noi fortunatamente ha costituito e costituisce ancora oggi una "Famiglia-Utero-Laboratorio" in cui tornare all’intero, in cui riappropriarci di quei lembi di pelle che la nostra stessa Storia a cui tanto restiamo ancora attaccati a volte ci ha tolto o addirittura strappato. Questo è chiaramente importante, direi anzi vitale per chi con il suo disagio o con la sua “miseria e nobiltà” intraprende un viaggio di risanamento, di crescita. Però non basta. Se ognuno di noi “usasse” semplicemente questo “già ottimo” creato da altri prima di noi, se se ne servisse per  “rivitalizzare” la propria vita tornandosene poi ognuno alla propria storia credo che come ogni altra “istituzione”, anche questa “alla Salute” col tempo si inaridirebbe, si affaticherebbe sobbarcata di troppo fare e pochi fautori rischiando di non essere più nutrimento adeguato all’uomo frantumato di questo millennio. In questa lunga fase “genitoriale” è indubbio e di grande valore il merito di Mariano, pioniere e profeta, che da solo o con quei pochi che hanno osato mettersi accanto a lui e fare in prima persona insieme a lui, ha accolto i tempi anche lunghi di "gravidanze storiche" pur di non far abortire il progetto di una "gravidanza metastorica" di cui portata e grandezza ancora non tutti cogliamo appieno. Ma, come per ogni organismo vivo, è importante salvaguardare il passaggio ad una nuova fase; etimologicamente intesa come “manifestazione visibile” ogni fase non è un pezzo di vita scisso e scollegato dai precedenti e successivi, ogni fase al contrario si sviluppa nel grembo del tempo che la precede e getta le basi per gli sviluppi futuri. Il Progetto Nuova Specie per continuare il suo Viaggio e non diventare esso stesso palude o terra arida ha bisogno di fare questo passaggio, di avviarsi, ora più concretamente, verso una fase più adulta e matura in cui chi vuole starci crei a partire da sé e dalla sua specificità. Perché ciò avvenga è importante che ognuno di noi faccia un passaggio essenziale innanzitutto per le proprie vite. E’ necessario a questo punto che ognuno di noi transiti dallo starci e dall’agire per riconoscenza all’innamorarsi di diventare spirito creatore. Uno spirito creatore è colui che non si aspetta cose vecchie, è colui che proprio perché si sente parte di un progetto non si ferma alle prime difficoltà ma nell’ordinario comprende il negativo e lo trasforma, è colui che proprio in questo tempo in cui muoiono soluzioni e strade già battute sogna e scommette di aprirne di nuove, è colui che non si aspetta che gli altri facciano prima di lui ma che decide e sceglie di impegnarsi in prima persona. Questo, certo, comporta responsabilità, ci interroga e ci chiama a dilatarci non tagliando ma com-prendendo ciò che è stato finora per divenire gruppo che lavora per il salto evolutivo.
 
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Ecco, a questo proposito, attraverso il racconto di Sabrina, alcuni requisiti perché questo gruppo embrionale si avvii a diventare “Corpo Mistico Globale”:
 
"Dalla testa del pesce che puzza 
al corpo mistico globale"

“Nessuna goccia fa il mare”,
Mariano Loiacono

La vita l’ho vista per la prima volta come un “viaggio” quando sono arrivata al Centro di Medicina Sociale di Foggia ("Din Avv", 2004). Mi è piaciuto molto, questo. Mi ha dato speranza. Oggi, nella nostra crescita in riferimento al Metodo alla Salute e alle nostre stesse vite, poiché sono intrecciate con esso, siamo in prossimità di un salto. Durante la Supervisione, nella pillola teorica che ha proposto Mariano, ho compreso che una fase del Metodo alla Salute, legata a lui, è finita. Siamo in viaggio, siamo viaggiatori con indosso quel poco che ci basta per “vivere”, con delle competenze acquisite, con un sogno da realizzare. Questa dovrebbe essere la nostra saggezza per questo tempo.
Ora è tempo di “uscire dall’acqua”, perché i pesci possono stare solo nell’acqua, e trasformarci in un “corpo mistico”. È un’ espressione di Paolo di Tarso colui che ha creato il Cristianesimo. Mariano prende spunto dagli antenati  perché non è contro nessuna epistemologia ma la  metodologia-teoria che propone rende più globale un sapere “parziale” ma non falso, è “parziale” rispetto ai tempi in cui  viviamo. Il mondo necessita di una visione globale e ciò si può costruire “goccia dopo goccia” se diventiamo un “organismo mistico”. Paolo intendeva un copro mistico con a capo  Gesù.  Il “corpo mistico globale” va al di là delle cattedre, dei ruoli ma tende a essere formato da tante parti, da tanti organi. È un organismo che può fare a meno dell’acqua. Dobbiamo tendere a creare un organismo, un corpo di persone che vogliono sognare, operare, osare per creare “cieli e terre nuove”. Per fare ciò bisogna superare le opposizioni e le distinzioni che ci hanno caratterizzati e lasciare l’acqua.

L’organismo nuovo deve essere uno spirito globale vitale. Ognuno può rappresentare questo organismo, può essere cuore, polmone, occhi, fegato. Nell’organismo non c’è una  parte più importante delle altre. È un organismo, quello globale, che deve superare le opposizioni. Il senso della bontà del corpo mistico globale sarà la sua sopravvivenza nel fare discendenza. Dice Mariano che in questa prospettiva lui non si sente più di essere la “testa” ma si vuole sentire sullo stesso piano degli altri. In questa prospettiva la testa salta. L’organismo globale non crea gerarchie ma mette in relazione, cerca di eliminare le differenziazioni psicotiche.
 
Il Metodo alla Salute è un tramite per parlare del viaggio della vita e per sondare le profondità. Creare “cieli e terre nuove”  è la scommessa più difficile della metastoria perché l’uomo, con le sue parzialità, blocca tutto questo, blocca il viaggio della vita. Ci vogliono molti spiriti creatori. Ogni spirito creatore lavora secondo la propria prospettiva. In queste prospettiva la testa salta. Il pesce che puzza mettiamolo da parte.
 
Il Viaggio di Natale organizzato  nel barese da giovani motivati è un modo di darci valore e speranza. La speranza è che nelle nostre vita ci sia la nascita di una novità

Rete significa popolo”,
Mariano Loiacono

Sabrina Cela

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Ognuno allora, alla vigilia di questa fase, ha la possibilità di iniziare “creazioni partecipate” abbandonando meriti e limiti del “pesce natale” e spingendosi verso la propria specificità. Solo così l’embrione “corpo mistico” potrà avviarsi verso la globalità… quanto più ognuno svilupperà le sue caratteristiche in maniera specifica e le saprà intrecciare e mettere in relazione con quelle altrui, tante più parti esprimerà  questo organismo globale, tanto più crescerà in salute e armonia. Il “pesce natale” a questo punto non sarà più la “testa” di questo organismo, ma si trasformerà in “Spirito” che anima chi vorrà condividere questo prezioso progetto. Ed è proprio questo Spirito, se riuscissimo a metabolizzarlo e incarnarlo, che potrebbe permetterci di transitare dalla fatica degli obblighi-doveri al piacere, al gusto di vivere, che pur contemplando tanto la leggerezza e la festa quanto il dolore, la paura e la fatica, non si spaventa perché crede e si fida che la Vita sia sempre e comunque “spettacolo”.
 
In quest’ottica sono felice di lasciare questa traccia di memoria un po’ in ritardo ma guarda caso proprio a pochi giorni dal Natale. Credo che questo che ora percepiamo come un taglio di un cordone ombelicale anche troppo rispettoso dei nostri tempi sia un grande atto d’amore e una spinta a rinascere ognuno sentendosi in diritto ma anche in dovere di scoprire come contribuire al travaglio di “Madre Metastoria”.
 
A te, caro Mariano, auguro il tempo che desideri e la serenità per immergerti e gustarti la tua specificità così particolare e acuta.

A noi auguro di sposare con coraggio, tenacia e fiducia la scommessa di discendenza che con amore ci è stata offerta.
 

Graziana

domenica 18 dicembre 2011

Cesenatico (RN), venerdì 16 dicembre 2011. RESOCONTO DELLA QUINTA GIORNATA DELLA 2^ SETTIMANA INTENSIVA IN ROMAGNA.







FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono




SECONDA SETTIMANA INTENSIVA 
ORGANIZZATA DALL'ALSA ROMAGNA.

QUINTA GIORNATA:
"Baci e saluti"!



 
L'ultimo giorno del corso intensivo si è aperto con un bel sole, la nebbia che ci ha accompagnato, specialmente nei primi giorni, si è finalmente dissolta e l'ho trovato un segno di buon auspicio.

Altro segno importante è stato il saluto del sindaco di Cesenatico, che ci ha fatto visita dimostrando sensibilità ed interesse verso tutte le situazioni di disagio che si verificano ai giorni nostri.
 
Di buon auspicio è stata anche l'interazione tra Paride e Rosa. Dopo la "tempesta" dei giorni scorsi è stato bello vedere il burrascoso Paride aprirsi verso la sua compagna facendole dono di una bellissima parure e altrettanto significativo ho trovato anche il gesto di lei che dopo averla indossata si è messa anche "il vestito bello". Non è poesia o "smielatura", è la possibilità di dare un respiro nuovo ad una situazione che pareva giunta al capolinea; comunque andrà almeno ci hanno provato ed hanno preso l'impegno di provarci entrambi a far entrare qualcosa di nuovo nella loro coppia.

Hanno poi preso il via i bilanci conclusivi dei partecipanti al corso. Le impressioni positive e negative sulla settimana, i progetti futuri e anche le paure e le incertezze sono state il terreno su cui il Dr. Loiacono ha basato volta per volta le proprie teorie sempre e comunque straordinariamente vicine alla Vita.

Partire da noi stessi, non aspettare che gli altri si muovano per noi, non pensare che il disagio di un figlio se lo deve curare solo lui, non avere paura delle dinamiche forti poiché se avvengono in un contesto protetto e vengono portate a conclusione e teorizzate sono benedette perché tutto questo ci ri-immette in contatto con la vita.


Di fronte alle perplessità di qualcuno sulla necessità di operare talvolta con dinamiche dirette è stato molto bello il paragone che Mariano ha fatto con la chirurgia: quando c'è un ascesso o una infezione bisogna aprire per far uscire prima il pus e poi iniziare a pulire e far riscerescere il tessuto buono e risanato e non ha senso soffermarsi sulla crudezza di dover creare una piccola incisione col bisturi paragonato ai danni che l'infezione ha già creato o potrebbe creare in futuro se non venisse "curata".

Anche questa volta i "disagiati di nuova specie" sono arrivati un pò da tutta l'Italia, in particolare sono giunte belle delegazioni dal Veneto, dalla Lombardia, ovviamente dalla Romagna ma anche le care Marche hanno fatto la loro figura, data la vicinanza eravamo oltre venti persone fra marchigiani acquisiti ed emigrati e voglio salutarli tutti con questo post perché anche il senso di appartenenza io me lo sono sentito in questi giorni, diversamente dal solito, ed è stato bello.

Durante la mattina e poi a cena è stato il momento di salutare e ringraziare i proprietari dell'albergo che ci hanno ospitati ed il personale, davvero tutti gentilissimi ed accoglienti e sempre con il sorriso pronto, discreto e mai con aria "giudicatoria" (se si può dire).

Così verso le nove di sera si è conclusa la seconda Settimana intensiva organizzata dall'Associazione alla Salute Romagna, tra saluti cari, abbracci e un po' più di forza per affrontare la vita.

Non c'è molto di negativo in questo post ma se provate a chiederlo agli organizzatori che si sono fatti il bilancio dopo cena fino a non so che ora (!!!) con tutta la stanchezza di una settimana di lavoro intenso sopra le spalle... beh forse loro ce l'avranno.



A Cesenatico venerdì sera si è alzato un vento fortissimo...

Luca Pieroni 

sabato 17 dicembre 2011

Cesenatico (RN), giovedì 15 dicembre 2011. RESOCONTO DELLA QUARTA GIORNATA DELLA 2^ SETTIMANA INTENSIVA IN ROMAGNA.






FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono
 
 
 
SECONDA SETTIMANA INTENSIVA
ORGANIZZATA DALL'ALSA ROMAGNA.

QUARTA GIORNATA:
"I ring"!
 
 
 
Giovedì, quarta giornata della Settimana. Come di consueto è il giorno dedicato ai "ring" ossia ai confronti a viso aperto coi nostri "rapporti forti", le famiglie di origine o quelle acquisite. E' il momento in cui guardandosi negli occhi si cerca di far emergere tutto quel negativo (ma non solo) che non abbiamo il coraggio o la forza di esprimere in altri contesti. 


La conduzione è affidata al Dr. Loiacono che per l'occasione si è anche avvalso della splendida collaborazione di Marinella S.


E' molto importante affrontare certi nodi profondi in un ambiente uterino, protetto e devoto, dove viene dato valore sacro alla interazione, anche quando essa diventa forte e dove altrettanto valore hanno l'accoglienza e la teoria che poi aiutano inevitabilmente a riemergere e dare un significato più ampio a quanto accaduto, che non si fermi cioè al fatto puro e semplice ma vada ben oltre a scovare dove tali dolori, nodi o carenze si sono formati.
 

Le dinamiche che si sono scatenate sono state veramente intense, profonde e piene di una energia che ha coinvolto tutti i presenti, dal primo all'ultimo ma il risultato secondo me più eclatante è stato il taglio di capelli che D., ha fatto a suo figlio T. grazie allo scoppio e alla rabbia di G., durantre la quale mi sono sentito personalmente ed affettivamente coinvolto fino nei codici profondi.


Credo che sia nata una parte nuova del rapporto familiare in cui ognuno, abbia la possibilità di ricavarsi un proprio spazio-territorio. I ring hanno poi lasciato il campo alla cena ed alla festa del giovedì, con canti, salti e balli per alleggerire l'atmosfera e scaricare le tensioni accumulate durante i giorni precedenti.
 

Prima di iniziare con la musica abbiamo pure assistito ad uno spettacolo teatrale messo in scena da Daniela, Mariagrazia e Meris che hanno rifatto "La natività" di Massimo Troisi... c'è stato da ridere! Brave!!!


Questa è stata la giornata più intensa, per me ma non solo; tutti sono stati coinvolti a confrontarsi con se stessi e con le proprie profondità nascoste. Abbiamo scalfito un pò del muro che non ci fa vedere all'esterno e questo è buono.



Grazie di cuore al lavoro di Mariano e di tutti quelli che hanno operato affinchè ciò avvenisse.


 
Luca P.

venerdì 16 dicembre 2011

Cesenatico (RN), mercoledì 14 dicembre 2011. RESOCONTO DELLA TERZA GIORNATA DELLA 2^ SETTIMANA INTENSIVA IN ROMAGNA.

  



FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono
 
 
 
SECONDA SETTIMANA INTENSIVA
ORGANIZZATA DALL'ALSA ROMAGNA.

TERZA GIORNATA:
"Rito dei popoli delle terre danzanti e
Unità didattica Il Cum-munitometro".
 
 
 
Il mercoledì della Settimana intensiva è iniziato verso le 8.30 con il rito dei popoli delle terre danzanti ispirato ai cosiddetti "Indiani di America".


Sin da subito, il conduttore Paride ha creato le giuste atmosfere, come ad esempio il rumore dell'acqua in sottofondo per renderci più vicini alle nostre sensazioni.

 
Dopo una prima parte introduttiva, si è cercato, attraverso dinamiche di coppia e balli tribali, di ripercorrere le fasi principale della vita, infanzia, adolescenza e adultità. Siamo sopra ad un ponte, da dove veniamo è l'infanzia, nessuno ha aiutato molti di noi transitare dall'altra parte, ossia verso l'adultità pertanto ci troviamo a mezza strada, né adulti né bambini... e troppo cresciuti per essere adolescenti. Questo è lo scopo del rito e delle tre fasi di cui era composto.

 
Ci siamo riuniti in coppie, lo sguardo fisso negli occhi dell'altro per dare la rabbia e l'accoglienza che non abbiamo potuto ricevere ed esprimere. Poi la danza ossessiva e ondeggiante per transitare attravero l'adolescenza, ed infine la dolcezza e le coccole, "l'asilo", l'utero con giochi morbidi e colorati, l'infanzia...


Un viaggio a ritroso attraverso il ponte della crescita per riprendere consapevolezza delle fasi che si sono trascurate.

 
Un bellissimo rito, diverso dagli altri fatti in precedenza... in movimento come noi!

Il pomeriggio è stato invece dedicato alla diretta streaming condotta dal Dr. Loiacono durante la quale, oltre ad interagire con alcuni partecipanti alla Settimana intensiva circa l'andamento dei giorni trascorsi, è stata presentata l'Unità didattica chiamata Cum- munitometro


Raggiungere lo "Spettacolo – Eden" necessita per ognuno che si trova nell'anello della "non vita" di un salto per riusciure a vedere ogni parte dell'anello della vita.


Il simbolismo delle Unità didattiche bisogna seguirlo con i tempi dovuti, sarebbe inutile spiegarlo con due parole.

 
Due e forse più parole merita invece l'evento serale: concerto di musica klezmer con il quintetto Siman Tov di Martino C. Bello, intenso e partecipatissimo anche se tutti eravamo gia belli "cotti" dalla giornata che si stava concludendo. L'importanza sta anche nel fatto che tutti i musicisti hanno suonato gratuitamente e l'intero incasso della serata è stato devoluto alla Fondazione Nuova Specie. Quindi bravo Martino ad organizzarlo e bravi i musicisti  a coinvolgersi in questa iniziativa.



Poi a nanna schiantati sul letto come pietre... quasi tutti! ;-)
Antonio B.,
Giampiero B.,
Francesca M.
... e un po' anche Luca P.