mercoledì 31 agosto 2011

Foggia, martedì 30 agosto 2011. SETTIMANA INTENSIVA al CMS di Foggia. Seconda giornata.



FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS


Presidente: Dr. Mariano Loiacono




SECONDO RESOCONTO


DELLA SETTIMANA INTENSIVA

organizzata al CMS di Foggia

dal 29/08 al 02/09/11



"Mi ami e mi vedi


per quello che io sono

o per quello che vuoi che io sia"?




Le conduttrici di oggi sono Annarita ed Ermanna.



La giornata parte con i familiari del ragazzo che ieri se n’è andato prima del tempo perché, essendo in difficoltà a comunicare con loro, aveva il dubbio se continuare o meno la settimana: la mamma, nuova di questa esperienza, ritiene di dover partire dal disagio del figlio perché sente di aver già elaborato il suo.



Invece M., da qualche mese in questo percorso, manifesta il suo malessere e la sua sfiducia nel Metodo perché non vede cambiamenti. Nasce una dinamica forte, provocata da più persone, per andare al di là delle parole e permettergli di scendere più in profondità. Entrano in gioco i genitori nel tentativo di fargli riconoscere e sentire la sua rabbia mentre lui rimane inerme senza riuscire a reagire. A un certo punto, attraverso la dolcezza e l’accoglienza riesce a raccontare un po’ del suo dolore antico e sciogliersi in un pianto. La dinamica termina con un abbraccio molto prolungato con il padre.





Viene richiesto al gruppo di essere più vigile con i ragazzi che tendono a voler uscire e farli rimanere dentro alla stanza perché il meccanismo della fuga non aiuta ad affrontare i propri nodi.



Si passa alla fase dei pensieri alleggerendo la tensione con un brano musicale e con uno scambio di abbracci e proseguendo con la lettura del post di lunedì scritto da Nicola e Letizia per il Blog.





Passiamo alla fase delle comunicazioni.

Comincia un ragazzo che arriva al Metodo con alle spalle un vissuto decennale di tossicodipendenza, già superato precedentemente, nel tentativo di riallacciare il rapporto con la sua famiglia d’origine. Rinfaccia alla mamma di considerarlo “diverso” e le chiede di vederlo per quello che è e non per quello che lei vorrebbe che lui fosse. La mamma si lascia andare e, superando le sue reticenze, racconta del suo malessere, solitudine, carenze affettive… che alle volte cerca di soffocare con una soluzione molto parziale per tamponare la sofferenza.





Si prosegue con il tentativo di far presentare una ragazza che fa molta fatica a farsi coinvolgere. Emerge la chiusura della comunicazione con il fratello e con i genitori.

Si evidenzia come con genitori dismaturi, i figli non si sentano accuditi e si invertano i ruoli facendo sì che la ragazza si sia fatta carico del fratello minore a discapito della sua crescita. Si può notare come ci si incastri e ci si fermi ai propri nodi, e come sia difficile vedere qual è la nostra vita vera e quali siano le nostre parti mancanti.





Le varie dinamiche di oggi hanno stimolato diverse immersioni nelle quali alla fine si riscontra quanto l’essere stati da bambini non visti o non considerati, abbia segnato le nostre esistenze.



Nel pomeriggio riprendiamo con dei balli belli movimentati seguiti dalle comunicazioni riguardo alla festa di giovedì sera, alla giornata del "Volo dell’angelo", organizzata dall’Associazione alla Salute ONLUS Basilicata, al corso intensivo alla Sessualità globale che si terrà in Veneto, all'approccio intensivo all’Adolescenza che si farà in Lombardia e al progetto pilota “Rainbow”, primo progetto di gruppo in Italia nell’accompagnamento intensivo di persona cosiddetta “psicotica”.





Prima di partire con le presentazioni delle due conduttrici, che raccontano il loro percorso , L. chiede a M. di spiegare perché vuole andarsene.

Il gruppo gli consiglia di aspettare almeno un altro giorno per partecipare al rito e all’unità didattica di domani.



A questo punto ognuno viene invitato a dire cosa l’ha colpito delle storie ascoltate la mattina, ed il titolo del tema scelto per oggi è:



“Mi ami e mi vedi per quello che io sono

o per quello che vuoi che io sia ?”




L’attenzione si focalizza su E. che vuole uscire e viene bloccato nel suo tentativo di fuga costringendolo a rimanere nel gruppo e a viversi la sua rabbia per questo rifiuto.



La giornata si conclude con la teoria di Ermanna e Annarita: è importante imparare a “creare e cucire dei vestiti nuovi che siano più adeguati alla nostra crescita, per permetterci di uscire dai vecchi schemi che non vanno più bene e di rinnovarci continuamente, anche accettando il negativo che c’è, o che è considerato tale.





Il rapporto con noi stessi è alla base di ognuno di noi, fondamentale per una crescita completa; si cerca di mettere insieme gli opposti e di ripartire per arrivare a per-donarci, cioè a donare a noi stessi e agli altri tutto ciò che siamo, accettando anche i lati oscuri.



Il disagio stesso può rappresentare una grande opportunità di crescita per tutti.





Daniela

e

Paola



martedì 30 agosto 2011

Foggia, lunedì 29 agosto 2011. SETTIMANA INTENSIVA al CMS di Foggia. Prima giornata.



FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS


Presidente: Dr. Mariano Loiacono




PRIMO RESOCONTO


DELLA SETTIMANA INTENSIVA

organizzata al CMS di Foggia

dal 29/08 al 02/09/11



"Vita in superficie,

morte in profondità"





E’ iniziata domenica pomeriggio alle 18.00 con l’accoglienza, la settimana intensiva. All’entrata del centro ci siamo ritrovati dopo le vacanze e c’è stato uno scambio di saluti e di esperienze fatte durante il periodo della chiusura. All’accoglienza condotta dal Dr. Mariano Loiacono, sono presenti circa 80 persone provenienti dalle varie regioni d’Italia. Per molti dei presenti si tratta del primo approccio al Metodo alla Salute, infatti Mariano decide di raccontare attraverso la sua esperienza e quella di altre persone, in cosa consiste il Metodo. Poi con l’aiuto di Martina, che fa da valletta, fa presentare alcune delle persone nuove.





Lunedì in conduzione ci sono Dina, Luca e Anna Maria. Si comincia attraverso Daniela a parlare un po' del Metodo partendo dalla spiegazione del simbolo della lumaca, fino ad arrivare a dire che il Metodo è un punto di vista diverso, un neonato punto di vista, dove è molto importante il "codice analogico" (corpo) che solitamente non siamo abituati ad usare. Ci facciamo un applauso d’incoraggiamento per augurarci anche di riuscire a lasciare fuori dalla porta tutto quello che ci preoccupa e di abbandonarci a questa esperienza che sta per cominciare.





Giusy spiega l’importanza della figura dell’accompa-gnatore e poi si comincia con i pensieri fissi del lunedì, e con "Allora dai" di G. Gaber ci stringiamo in un abbraccio cantando insieme. Davide viene invitato a presentare-partecipare il pensiero del lunedì con il bastone della pioggia, che suscita diversi stati d’animo: pace e tranquillità a Stefano, la leggerezza di lasciare dei pesi a Gaetano, per Lucia un’immagine antica di donne che lavorano nei campi… Il terzo pensiero è rivolto alla Fondazione "Nuova Specie" e da lì passiamo ai pensieri antenati, attraverso la lettura di un passo di San Francesco da parte di Alberto e alcuni pensieri musicali, tra cui un brano dei Nomadi che dice “Io voglio vivere, ma sulla pelle mia”...





Dopo esserci scaldati un po' ballando, scendiamo un po' più in profondità passando alla fase delle comunicazioni. Alberto comunica il suo cambiamento di stile di vita e riceve un ‘ applauso sonoro per i suoi miglioramenti. Paola racconta il suo percorso nel Metodo e il lavoro fatto per distinguersi dal fratello, e parla del week-end passato col padre dopo tanto tempo. Si presentano altre persone nuove che non l’avevano fatto il giorno prima, tra cui Maria Rosa che racconta la sua esperienza di disagio “curato” da circa 18 anni con gli psicofarmaci e la sua voglia di voler smettere. Si presenta la famiglia di Roberto e Lucia con i figli Michele e Francesco ai quali viene fatto un applauso sonoro per la disponibilità ad essere presenti tutti insieme nonostante le difficoltà del disagio di Francesco il quale ha già fatto piccoli miglioramenti dopo solo una settimana intensiva fatta dai genitori. Stefano con il cugino Paco che si accompagnano a vicenda per un percorso di crescita. Giovanni ringrazia la sorella Laura per aver accettato di fare questa esperienza insieme. Si presenta Gaetano che è accompagnato dalla madre Rachele, le comunica la sua difficoltà a sentirsi libero di vivere la sua vita indipendentemente dalla madre iperprotettiva che invece non riesce a separarsi dal lui. Si presenta poi Silvia, la sorella di Luca e nonostante l’immenso amore che li lega chiede al fratello di aiutarla a capire alcune cose di lui e dei cambiamenti che sta attraversando. Luca esprime il suo bisogno di essere accolto per quello che è e non per le scelte che fa e propone alla sorella di passare del tempo da soli per potersi raccontare un po' a lei. Si stringono poi in un lungo abbraccio. Chiede poi la parola Marco che vuole che si interrompano i meccanismi della madre che lo fanno vivere come un malato, ma la sua comunicazione resta molto razionale quindi Anna Maria cerca di aiutarlo a tirare fuori la rabbia e il suo dolore; questo fa smuovere dei ragazzi che si sentono vicini alla sofferenza di Marco, così Francesco, Riccardo e Nicola si avvicinano a lui per accompagnarlo a far uscire la sua rabbia e Nicola si è riuscito a stimolarlo attraverso l’uso del suo corpo sostituendosi alla figura dei genitori. Marco è riuscito ad abbandonare il razionale e si è un po' liberato della rabbia accumulata in questi anni. Si presentano Angelo e Maria che hanno cinque figli di cui uno con una disabilità fisica e raccontano delle difficoltà di comunicazione che hanno. Francesco comunica la sua rabbia verso il vittimismo della madre Lucia e in generale verso tutto e tutti.





Dalle comunicazioni passiamo alla fase più profonda delle immersioni e Paola racconta come ha vissuto i giorni passati con il padre e di come lui sia riuscito ancora ad appesantirla al punto di doversi allontanare da lui fisicamente per il giudizio che sentiva su di se. Angelo, fa un’immersione raccontando di quando il figlio Matteo gli rimprovera di non essersi mai accorto di lui e di non accettarlo nella sua disabilità. Il padre si è sentito molto ferito perché da anni sentiva di spendere la sua vita per aiutarlo. Davide s’immerge nei suoi 14/15 anni aspettava che tutti fossero a letto per accendere il computer e passare ore a giocare finché gli bruciavano gli occhi e doveva spegnere.





Alla ripresa alle 15.30 ci sono stati dei pensieri musicali e poi la presentazione dei conduttori. Siamo passati poi alla prima fase della teoria dove alcuni dei presenti hanno detto cosa li aveva colpiti di più e poi alla seconda fase dove sono state fatte la proposte dei temi per opposti. Gianluca ha scelto il tema "Vita in superficie, morte in profondità" proposto da Daniela. Dopo aver ascoltato la teoria di alcune persone, i conduttori hanno raccolto e fatto un fondo comune mettendo in evidenza che in realtà il tema, poteva essere invertito, cioè che quello che facciamo al Metodo è far emergere la morte e trovare la vita in profondità. Il Metodo fa venir fuori (in superficie) le nostre morti e ci fa andare verso l’intero che è la nostra salute. Infatti l’esempio di Luca e Silvia ci porta a riflettere che ognuno di noi attraverso le "dinamiche metastoriche" può arrivare a quello che solo lui è. La cultura contadina ha trasmesso cose che non sono più sufficienti, e vediamo che comunicare non è solo dire parole ma molto altro, e per saper stare vicino ai nostri figli o a chi vogliamo bene dobbiamo prima saper stare vicino a noi. Genitori e figli sono due culture diverse e questo porta ad avere delle relazioni povere che spingono i figli a cercare delle soluzioni chiudendosi in vortici virtuali. Il Metodo ti aiuta a vedere tuo figlio al di là di come lo viviamo (malato, psicotico, disabile, ecc.) ma andare oltre e vederlo per quello che realmente è. Quello che noi siamo dentro è una cosa molto grande e noi viviamo solo una piccola parte. Il disagio è un campanello d’allarme per la vita di chi lo manifesta e di tutta la sua famiglia. Senza stare male non si cresce, solo se soffriamo si cresce altrimenti rimaniamo in superficie.





Letizia

e

Nicola



lunedì 29 agosto 2011

Foggia, venerdì 26 agosto 2011. COMUNICATO STAMPA - "Progetto Rainbow: dal 04 al 20 settembre".

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS



Presidente: Dr. Mariano Loiacono







COMUNICATO STAMPA

DEL 26 AGOSTO 2011






“PROGETTO RAINBOW”:

DAL 04 AL 20 SETTEMBRE

HA INIZIO IL PROGETTO PILOTA

PRIMO IN ITALIA

PER LA CURA E LA RIABILITAZIONE

DI SITUAZIONI PSICOTICHE GRAVI

SENZA USO DI PSICOFARMACI






Da lunedì 04 settembre a Foggia, presso la nostra struttura di accoglienza, un gruppo di quattordici persone provenienti da varie regioni italiane, formate alla metodologia del “Metodo alla Salute”, sperimentato dal Dr. Loiacono nel Centro di Medicina Sociale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Foggia, inizierà la prima sperimentazione per il trattamento e la riabilitazione di un cosiddetto “psicotico cronico” senza l’utilizzo di psicofarmaci.





Come già da anni previsto dal Dr. Loiacono e pubblicato nel 1989 su una rivista dell’Università di Bologna, oggi le situazioni cosiddette “psicotiche” sono in aumento soprattutto nelle fasce giovanili, precedute da periodi più o meno lunghi di attacchi di panico, ossessività, dipendenze di vario genere, dismaturità, sì da caratterizzare questa situazione come il “diluvio del terzo millennio”. Le risposte istituzionali psichiatriche (TSO, psicofarmaci, case residenziali psichiatriche, ecc.) si sono rivelate inefficaci a livello internazionale producendo condizioni di cronicità crescente e di insostenibilità gestionale.



Il “Metodo alla salute”, da 35 anni sperimentato dal Dr. Loiacono nel Centro di Medicina Sociale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Foggia, poggia la sua notevole efficacia, anche nelle cosiddette “psicosi croniche”, sulle “dinamiche metastoriche” che coinvolgono intensamente e creativamente tutti e tre i codici vitali di una persona: il “codice bio-organico” o delle emozioni specifiche, il “codice analogico” o del corpo, il “codice razionale simbolico”.



I “Gruppi alla Salute” rappresentano il laboratorio ordinario e intensivo dove i diversi partecipanti (anche cosiddetti “psicotici cronici”) vanno “al di là” (meta) della propria “storia” e realizzano cambiamenti profondi che vengono continuati anche nelle domus dove sono accolti insieme ai familiari, anch’essi obbligati al trattamento “metastorico”.



Il “Progetto “Rainbow” è una sperimentazione avanzata che coinvolge quattordici persone che si impegneranno dal 04 settembre fino al 20 settembre per sperimentare dinamiche avanzate di crescita e di sanamento per Luigi, un ragazzo cosiddetto “psicotico”, che dopo aver svolto un periodo di trattamento è ormai pronto per approdare a relazioni più sane, più cresciute e più simmetriche.



La sperimentazione sarà realizzata da un gruppo di operatori specializzati del “Metodo alla Salute” e sarà coordinata dal Dr. Loiacono. Sarà possibile seguire l’evoluzione del progetto attraverso il sito e il blog.





Fondazione Nuova Specie ONLUS

Viale Kennedy 58/D - 71029, Troia (FG)

C.F. 94084660714

Tel. 0881/379289

fondazione@nuovaspecie.com

www.nuovaspecie.com www.metodoallasalute.blogspot.com





domenica 28 agosto 2011

Paterno (PZ), sabato 13 agosto 2011. PRIMO G. A. S. DELL'ASSOCIAZIONE ALLA SALUTE BASILICATA.





PRIMO GRUPPO ALLA SALUTE

IN BASILICATA, A PATERNO,

DA GIUSY E TONINO!



RESOCONTO E PROSPETTIVE.





L’Associazione alla Salute ONLUS Basilicata, organo operativo in territorio lucano della Fondazione Nuova Specie ONLUS, nasce nell’Aprile 2010 dall’ esigenza di creare e sviluppare attività ispirate al Metodo alla Salute e al Progetto “Nuova Specie” di un gruppetto di persone che dopo qualche anno di percorso di crescita e formazione presso il Centro di Medicina Sociale di Foggia, diretto dal Dr. Mariano Loiacono, ha sentito la necessità di trasferire alla propria regione l’esperienza e gli strumenti acquisiti.



L’Associazione Basilicata come le altre Associazioni alla Salute regionali presenti in Veneto, Marche, Lombardia, Abruzzo, Romagna, Puglia, Toscana, ecc. è un’organizzazione di Volontariato che si predispone a sostegno e prevenzione delle situazioni di disagio diffuso che si concretizza nell’organizzazione dei “Gruppi alla Salute”, corsi di formazione, viaggi, gemellaggi, convegni, dibattiti e tavole rotonde rivolte al confronto con altre realtà associative, enti ed istituzioni.



Per dare valore all’attività basilare del Metodo alla Salute, abbiamo deciso di proporre un GRUPPO ALLA SALUTE, il nostro primo passo pubblico come Associazione dopo alcune sperimentazioni individuali e familiari di attività: organizzazione del viaggio itinerante del Natale 2009, Convegno “Dal villaggio-mondo contadino al mondo-villaggio globalizzato: disagi e prospettive” presso Villa D’Agri (PZ)...



In attesa di reperire una sede operativa dove poter svolgere almeno un Gruppo settimanale ed altre attività abbiamo pensato il 13 agosto di accogliere i partecipanti al primo Gruppo alla Salute nella casa di Giusy e Tonino (Operatori del Metodo), rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell’Associazione, in C/da Piazzolla a Paterno (PZ) che hanno organizzato e condotto l’incontro.





Hanno partecipato Velia e Lucio, che hanno con umiltà portato la loro esperienza di genitori-accompagnatori della figlia, la conversazione informale con loro ha creato una base da cui partire per questa esperienza nuova sia per i conduttori che per i partecipanti, disperdendo le preoccupazioni e inquietudini del fermento della preparazione all’incontro. Alle ore 16.00 si sono introdotti al gruppetto iniziale, Teresa, Francesco, già avviati al Metodo dopo aver partecipato alle Settimane intensive presso il CMS di Foggia, poi Giovanni, alla sua prima esperienza da cui è rimasto molto colpito, mostrando il suo entusiasmo nel piccolo bilancio finale; sono arrivati poi Jusaf e Filomena, giovane coppia in transizione, e infine Rosa e Ivan di rientro dalla Settimana intensiva di fine luglio. Il Gruppo si è aperto con un particolare ringraziamento a Jusaf per aver ideato il Logo dell’Associazione. Il logo ha fatto da spunto per spiegare il simbolo del Metodo che è la lumaca, ricercandone e descrivendone un po’ tutti le caratteristiche che sono sfruttate per riprenderle come caratteristiche del Metodo. Si è passati poi alle informazioni generali sulla nascita della nostra Associazione, sul luogo che ha ospitato il Gruppo, per poi passare alla descrizione della denominazione “Metodo alla Salute”, facendo accenno all'etimologia delle parole. Gran parte del tempo è stato sfruttato per la descrizione delle quattro fasi del Gruppo alla Salute (Pensieri, Comunicazioni, Immersioni, Fondo comune) di cui si sono sviluppate pienamente le prime due, permettendo ai partecipanti di conoscersi meglio, di cominciare ad intrecciare le storie e a volte con qualche cenno teorico dei conduttori di trovare un Fondo comune. Molto importante è stata la presenza di Ivan che con la sua particolare sensibilità ha fatto da guida, con il suo sguardo lucido, i suoi sorrisi e la testa alta in alcuni momenti e le sue chiusure comprensibili in alti. Alla fine del Gruppo con il “pollice alto” ha dato il suo personale dolce benestare. In sostanza è stato un buon Gruppo senza troppe pretese ma con buoni presupposti per il futuro. Vedremo, la strada si fa con l’andare!





Ci siamo riproposti nel bilancio finale di rincontrarci il 27 agosto e di continuare con l’impegno di un Gruppo alla Salute settimanale da fare come il primo nel fine settimana per agevolare chi lavora.





Giusy Mastrangelo





Per Informazioni:

Associazione Alla Saluta ONLUS Basilicata

C/da Piazzolla n° 34

85050 Paterno (PZ)

C.F.96065820761

E-mail: alsa.basilicata@gmail.com

Presidenza: 3475377143 (cell.)





venerdì 26 agosto 2011

Foggia, mercoledì 24 agosto 2011. SEMINARIO INERENTE LA RICERCA. Seconda giornata.





FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS



Presidente Dr. Mariano Loiacono





RESOCONTO DELLA SECONDA GIORNATA

DEL SEMINARIO



"Ricerca quantitativa,

ricerca qualitativa ricerca e

qualitativa globale"



Eccomi qua… come una conchiglietta, piccola per altro, a ripescare a largo e nel mare profondo in cui ieri Mariano ci ha fatto navigare…



Dr. Mariano Loiacono



E’ stato bello che Mariano abbia esordito con una semplicissima immagine veramente toccante: "Cosa può renderci oggi fratelli"? Vi piace pensare che si possa essere ancora fratelli? A chi di noi non piacerebbe avere relazioni talmente strette da poter dire: "fratello mio"? Se siete interessati a diventar fratelli continuate a leggerci; altrimenti lasciate stare e zippateci!



Quindi come foste alla visione di lungometraggio di nuovissima fattura, sequenza dopo sequenza, M. Loiacono ha passato in rassegna il “punto debole” dei tre punti di vista storici (Epistemologie) che fino ad oggi hanno dominato la scena del mondo: il punto di vista religioso-popolare, quello filosofico, e infine quello dominante finanziario-scientifico. Tutti e tre hanno sconfitto, tagliato, schizofrenizzato la fratellanza dei "rapporti stretti" (di tipo "bio-organico" - "analogico") mentre vivono e intrecciano solo fratellanze formali, superficiali e spesso virtualizzate! La scienza finanziaria, infatti, ha creato una “fratellanza digitale che pregna della funzione enzimatica (vali quello che hai), mozzando così il valore delle profondità, del soggettivo.



A questo tipo di sconfitta il Metodo alla Salute cerca di ovviare sperimentando una “fratellanza simbolica metastorica” da apprendere attraverso l’In.Di.Co., (Infinito Dinamico Complesso) che, come avete letto nel post precedente è per sua stessa natura “transitorio” e non assoluto come ci vogliono ancor far credere le vecchie epistemologie! E che proprio per questa sua natura si presenta come il garante e il rappresentante più fidato della “Salute Globale”, nonché la via maestra per generare ogni possibile relazione vitale che, dotata di forze coovalenti e correnti ascensionali dalla base possa poi generare un arcobaleno di colori, i colori della propria esistenza!



Quei colori che si spera di far ritrovare anche a Luigi C. con il progetto “Rainbow”, il progetto pilota della sperimentazione prassica del Metodo alla Salute con i casi cosiddetti psicotici, sperimentazione che non taglia i rapporti forti… anzi li crea!



Ma allora se fosse poi tutto così semplice, perché poi viviamo soprattutto oggi il “dramma sociale” di non riuscire a modificarci? Afferma il Dr. Loiacono: è perché per tornare al punto di partenza, quello ontologico-metastorico, riappropriandoci del codice più antico quello globale metastorico, dobbiamo riattraversare tutti e tre i canali illusori, i cosiddetti "veli di Maya", (codice simbolico, analogico e biorganico) che rappresentano illusoriamente, come le sirene di Ulisse, i passaggi obbligati per staccarci dalle rappresentazioni parziali che queste rappresentano! Mentre li riattraversiamo pensiamo di perdere quella che ci sembra la nostra stessa natura, mentre dovremmo ricordarci che stiamo tornando ri-trovando la nostra terra, la nostra Itaca! Ma come affrontare questo viaggio in mare aperto? Come comprendere il vecchio mondo infantile e farlo approdare ad uno più adulto?



Per fare questo dobbiamo preliminarmente rispondere a queste due domande:

- Dove si situa la ricerca attuale di tipo quantitativo e qualitativa?

- Dove si situa la ricerca globale?





Quali sono limiti evidenziati della ricerca quantitativa attuale?

Per comprendere il primo quesito bisogna ricordarci che il mondo simbolico conosce attraverso delle “rappresentazioni mentali-intelligenti”. Intelligente, da intus-legere, significa "andare dentro, penetrare, rompere, raccogliere, scegliere"… ma scegliere che cosa? Una realtà spezzetata, frantuamata e raccolta dal suo intero d’appartenenza! Quindi realtà spezzetate, che rispetto all’oceano da cui pescano nella Metastoria, non rappresentano che una sola, piccola, infinitesima parte di quel mare racchiuso in quella piccola conchiglia e in particolare se poi ci soffermiamo a pensare al grafema e al matema verichiamo che sono suoni e numeri letteralmente inventati e convenzionali. Insomma Filosofia, Scienza e Religione, le tre Epistemologie che fino ad oggi si sono curate delle conoscenza, pur buone, sono solo piccole conchiglie che hanno cercato di rappresentare ciò che i limiti strutturali percettivi dell’uomo non gli consentono di rappresentare con pienezza.



Quindi la conoscenza attuale appare solo come l’oggetto da conoscere con l’osservazione persino nel suo interno ma privo di un aspetto soggettivo. Chi lo ha detto che l’oggettivo non abbia un soggettivo che gli sottosta? Dal principio di indeterminazione di Heisenberg al principio di relatività di Einstein e con la scoperta dei quattro legami fondamentali, la Fisica - come una balena - s’è arenata sulla spiaggia! Bene fatte le dovute premesse metodologiche è chiaro dunque che la scienza attualmente metodologicamente è grossolana perché:

1. non vede i cambiamenti presenti nella profondità;

2. non vede i cambiamenti spostati nel tempo.



La ricerca qualitativa che limiti ha posto in evidenza?

(Limiti evidenziati della ricerca qualitativa attuale)

Mariano è partito dal riconoscere il merito storico che va fatto alla Sociologia…per aver avviato la ricerca del soggettivo, seppur avvalendosi ancora di strumenti inadatti a coglierne la portata poichè utilizza ancora metodologie di ricerca tipiche della ricerca quantitiva. Tanto per intenderci, ad esempio, per indagare gli aspetti soggettivi delle ricerca relativa ad un gruppo, si utilizzano ancora le tipiche metodologie della fisica, come i campionamenti, le indagini di mercato, i test, i questionari, le interviste, le scale su misura, ecc. e anche laddove ci si avvalesse di metodologie qualitative, come nel campo antropologico e in generale sociologico con l’osservazione partecipata o l’uso di documenti storici (giornali, atti giudiziari, proverbi), si tralascia comunque il metodo quantitativo! Insomma … è sempre una ricerca parziale!



Quindi in definitiva tanto la ricerca quantitativa, quanto al quella qualitativa presentano elementi di parzialità! La Salute globale con questo tipo di ricerche risulta altresì limitata dai limiti soggettivi non solo del ricercatore /ricercato.



La Poesia - Proposta di Ricerca Qualitativa Globale (R. Q. G) di Mariano Loiacono

Come poteva Mariano affascinarci se non con una poesia? È per questi limiti appena evidenziati nella ricerca quantitiva e qualitativa attuale che M. Loiacono, da provetto navigatore della Salute Globale, ci ha raccontato la poesia delle sette conchiglie.



Lo sapevate che esistono sette meravigliose conchiglie per solcare le profondità della salute globale che accettano di navigare però continuativamente rimanendo in mare aperto e a confronto tra di loro, con periodiche immersioni in profondità?



Già, esistono 7 meravigliose conchiglie fondate però su alcune PREMESSE E POSTULATI… Quali?

a. C’è un modello di fondo che è variabile, non assoluto, né unico;

b. a differenza delle 3 epistemologie psicotiche, parziali e cieche, in questa proposta di R. Q. G. non si procede alla cieca;

c. si parte dal modello adulto di voler conoscere un In.Di.Co.;

d. è un modello onesto perché è consapevole di non aver la piena conoscenza e soprattutto di non potersela rappresentare pienamente visti i limiti della specie percettiva umana;



PROPOSTA OPERATIVA

Ma come si può fare una ricerca allora che indaghi il grado di Salute qualitativa Globale?

Mariano ci ha proposto di utilizzare le sette unità didattiche (le sette conchiglie) a partire dalla Unità Didattica, la Piramide posta a confronto della Graal della Salute…





Le conchiglie di partenza


Dove possiamo osservare che quindi il “rapporto con me stesso”, corrispondente al piano della piramide in parallelo corrisponde alle forze coovalenti che si generano solo quando io attingo alla relazione con mia metastoria. E così a salire i rapporti forti ovviamente con i rapporti biorganici, ecc.



A seguire volendo poi rappresentare i livelli di rapporti corrispondenti ai quattro piani della Piramide… come potremo farlo? Avvalendoci della Homelife.





La conchiglia Homelife

Con l’Homelife potremo cioè indagare e valutare quali note ogni relazione vive ed esprime, quali sta sviluppando, in quali è carente.. così accedendo al Quandrangolare.





Infine quella data relazione di quale capacità di Crossingover è dotata? E i 3 codici (simbolico/analogico/bio-organico) come li possiamo valutare? Attraverso le Unità di Crisi e il Communitometro.





Quali estensioni di questo tipo di R. Q. G.?

La Ricerca Qualitativa Globale è INFINITA! Semplicemente perché potendo essere arricchita dalle rappresentazioni delle sette conchiglie del Ricercatore/ricercato è per questo in grado estensibile a tutti!



Quali strumenti può usare la R. Q. G?

Tutti quelli che crede…. L’unica postilla è che deve essere uno strumento che sia allo stesso tempo teorico-prassico, cioè in grado di approntare e apportare cambiamenti significativi, efficaci e contestuali nei livelli delle relazioni della Piramide.



Infine come possiamo valutare che tipo di relazione esiste tra i 3 codici?

Per rispondere a questa domanda possiamo utilizzare gli Indici di collegamento tra i tre codici.



Ovviamente questa è stata la poesia più bella e ammaliante che abbiamo ascoltata durante il seminario… e sai che ti dico, nonna Giuseppina? E concludo con un pensiero: perché le poesie ci aiutino a vivere e sognare, servono anche le belle parole!



Buona giornata da Amelia

e

un ringraziamento speciale a Mariano




mercoledì 24 agosto 2011

Foggia, martedì 23 agosto 2011. SEMINARIO INERENTE LA RICERCA. Prima giornata.



FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS



Presidente Dr. Mariano Loiacono





RESOCONTO DELLA PRIMA GIORNATA

DEL SEMINARIO

"Ricerca quantitativa,

ricerca qualitativa e

ricerca qualitativa globale"





Eccoci qui a riferirvi della prima giornata del seminario “Ricerca quantitativa, ricerca qualitativa e ricerca qualitativa globale. Vecchi limiti e nuove prospettive” tenutosi presso il Centro di Medicina Sociale di Foggia e che ha visto partecipare una cinquantina di persone provenienti da tutta Italia.

Nella giornata di oggi il Dr. Mariano Loiacono ha iniziato con il definire il tema partendo dall’etimologia della parola "seminario" che significa "dove si depositano i semi" proprio per indicare la volontà di seminare una serie di semi nuovi e darci quindi degli strumenti più adatti a dare autorevolezza alle nostre vite e a ciò che facciamo attraverso il Metodo alla Salute e il Progetto "Nuova Specie".

Dr. Mariano Loiacono

E’ subito chiaro che applicare uno dei modelli esistenti per validare il Metodo alla Salute risulta parziale. "Validus" significa "forte, sano, robusto, essere di valore", perciò non è valido ciò che è detto da grandi nomi di professori universitari o istituzioni importanti ma la validazione deve avvenire da parte delle persone e dal livello di Salute globale che esse esprimono. Abbiamo così definito il modello della Salute Globale dell’uomo dove intendiamo la Salute nel senso etimologico del termine: dal sanscrito "sarvas" che significa "intero, non frantumato". Stiamo dunque trattando di qualcosa che non si può fare a pezzi ma che va conosciuto nella sua globalità. Per dirlo diversamente potremmo usare la metafora dell’iceberg dove il percepibile, ossia ciò che è visibile attraverso gli occhi, è solo l’8% dell’esistente mentre il restante 92% rimane non visto e quindi non conosciuto.



Non avendo ancora dei "globcettori" (ossia "recettori del globale") in grado di vedere o almeno ammettere l’esistenza di tutta questa parte sommersa siamo come delle talpe che devono imparare che cos’è la vista ma se le talpe vedessero userebbero la vista e basta senza chiedersi cos’è.

Ci chiediamo allora... Potremo mai conoscere l’uomo? Per rispondere a questa domanda ci serviremo di alcune metafore (da "meta-fero’" portare al di là) poiché la loro caratteristica di essere aperte e incerte ci aiuta a comprendere un livello ma anche ad aprirci ad altro. Infatti ciò che vogliamo conoscere non lo si può mai definire in maniera assoluta ma possiamo solo avvicinarci ad esso attraverso delle poesie il più globali possibili.

E allora come indico la Salute Globale? La indico come un In.Di.Co. ossia un Infinito Dinamico Complesso; questo è il postulato di base della ricerca che intendiamo fare.

Utilizziamo così la metafora delle "Sette corde della chitarra didattica globale".

"Chitarra", dal greco, ha due significati: "cetra", lo strumento musicale, e "torace", come è la chitarra che ha collo e torace. Questa chitarra ha per testa il "Codice quadrimensionale" e per piedi il Progetto "Nuova Specie".

Attraverso le sette corde, sette unità didattiche, abbiamo cercato di definire collo e torace. Siamo partiti proprio dal Graal delle profondità che riassume molto chiaramente tutta la storia della Vita: il cono inferiore metastorico o mistico ha dato origine a quello storico superiore, che si esprime attraverso i suoi tre codici bio-organico, analogico e simbolico. Dunque per avvicinarci il più possibile alla Salute Globale dovremmo includere nella nostra ricerca entrambi i coni del Graal e non fare come fa la scienza che ha tagliato in due la clessidra scartando il livello metastorico e approdando inevitabilmente a verità parziali.

Il livello metastorico o mistico rappresenta le radici dell’albero, la madre e il padre di tutti i livelli superiori.

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2kARVRr0gHgIkOH5IzfYK_Vqjn_LBLut7emff729kZ9qz-rmY_vMHpNJIRwhXr743649fKrMs1oZp44FmgPAbHSHfWWY-gUzTv5g9ryNKqDkXLJVl7WhmFHt_iiXFHbWBRhyphenhyphenJBg3_iDDT/s1600/albero.jpg

Introducendo le altre corde della nostra chitarra didattica globale ci rendiamo sempre più conto della complessità della Salute Globale e di quanto una ricerca di tipo quantitativa sia come l’Apologo della conchiglia di S. Agostino dove si narra di un bimbo che voleva svuotare il mare con una conchiglia e metterlo in una buca. Non si può essere scienziati della metastoria, nessuno può giungere a questo!

La giornata si è conclusa definendo caratteristiche e limiti della ricerca quantitativa. Questo tipo di ricerca vuole verità assolute, certe, inconfutabili, universali, pubblicizzabili e verificabili; è la cosiddetta ricerca empirica, quella che penetra dentro una realtà ma che dovendola appunto penetrare rompe tante parti.

Un metodo che tende ad un’ipotesi di salute globale, come è il Metodo alla Salute, non può essere validato da una ricerca di tipo quantitativa che non può assolutamente cogliere tutto l’In.Di.Co. che la vita ha in sé.

Un ultimo aneddoto che vi vogliamo raccontare prima di andare a dormire é quello di nonna Giuseppina che ben riassume come ci siamo sentite nello scrivere questo post: quando tornava dalla messa, Giovanna le chiedeva cosa avesse detto il prete durante la predica e lei rispondeva sempre “bell’ parò’l ( belle parole) e Giovanna: “sì ma cosa ha detto?” e lei: “eeh, parla bene, tante bell’ pàro’l” ;-)

Questo per dire che la giornata è stata intensa e ricca di contenuti anche molto complessi e quindi speriamo con questo post di avervi almeno incuriosito un po’… magari qualcuno di voi vorrà approfondire questo argomento direttamente attraverso gli atti da richiedere al Centro di Documentazione "Nuova Specie"!





Maria Grazia

&

Daniela