venerdì 31 dicembre 2010

A tutti noi auguro un ANNO 2011 SPECIFICO, CONCRETO E VITALE!


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www.metodoallasalute.blogspot.com

Cari lettori
,

eccoci dunque giunti alla fine di questo 2010... Passiamo in queste ore dall’anno vecchio all’anno nuovo, festeggiando come vuole la tradizione il Capodanno insieme ai nostri cari, amici e/o famigliari, ripetendo come ogni anno gli stessi gesti, comprando pressappoco gli stessi addobbi e i soliti alimenti tipici (zampone, lenticchie...), preparando cenoni raffinati e sovrabbondanti, sentendo in TV o per radio i soliti bilanci inerenti alla borsa e all’economia del paese, alla politica, ecc. Tutte cose anche buone che di anno in anno si replicano, ma che sicuramente ci "costano" – coscientemente o no – perché di tali preparativi e festeggiamenti spesso e volentieri non capiamo né condividiamo più il senso, né i benefici o il nutrimento intimo per noi e per chi ci sta accanto. Perdiamo il senso profondo delle cose: della fine e dell’inizio, del passaggio, del Primo dell’anno – giorno della Pace –, di noi stessi e di chi ci sta accanto...

In questi giorni, un’insegnante belga di Manage (Belgio) – che mi ha fatto da tutor quando mi abilitavo all’insegnamento della lingua e letteratura francese – mi ha mandato una sua poesia di augurio per questo 2011 che vorrei proporvi nella sua traduzione italiana:

“Nelle fresche foreste
Ove tutto si lega all’alba
Prendi un bastone...
Diventa pastore o pellegrino.


Lascia, ai giorni in gregge,
Alle strade in fiumi,
La cura di andare oltre,
Di mostrarti il cammino...

I prati serbano un loro segreto,
E la loro bontà senza voce
Dà alle case in giù
Sembianze di alpeggio.

Nelle novelle foreste
Ove tutto si lega all’alba
Nelle umili foschie solari
Nei più umili villaggi,

Affidati pellegrino o pastore,
Va e tornaci”.

Liliane Libotte

Questo AUGURIO mi sembra molto più vicino a ciò di cui avremmo bisogno in questo momento di passaggio! Sentiamoci dunque protagonisti in questo giorno e in tutti i giorni dell’anno; concediamoci di riflettere quotidianamente rispetto a chi siamo, alla direzione verso la quale vogliamo andare, alle persone che vorremmo accompagnare e da cui vorremmo essere accompagnati... Manteniamo accesa la fiamma della speranza e dell’utopia concreta in noi stessi e in ciò che rappresenta per noi la Fondazione “Nuova Specie”!

Concludo con un RINGRAZIAMENTO a tutte le persone, Metodisti e non, di etno-culture diverse e simili, per tutte le parti che in me si sono risvegliate o sono nate grazie e tramite loro.

A tutti noi auguro un Anno 2011 specifico, concreto e vitale.

Un forte abbraccio,

Cindy Recchia,
Responsabile del Blog

lunedì 27 dicembre 2010

Foggia, venerdì 31/12/2010 - ore 19:30. CAPODANNO 2010 A VILLA TERRONIA.


IL GRUPPO DI VILLA TERRONIA
TI INVITA A FESTEGGIARE IL CAPODANNO
INSIEME A FOGGIA!



« Nascere è da tutti,
rinascere è da persone di "Nuova Specie"...
in esodo con la vita! »


Caro/a Metodista
,

anche quest'anno il Gruppo di Villa Terronia si è riproposto di organizzare un Capodanno speciale e specifico a Foggia nella sua "Domus". Trascorreremo questo momento di passaggio, condividendo il cenone "Nouvelle Cuisine" preparato dal cuoco Luca Rosica e dai suoi aiutanti, intrattenendoci con giochi a premi e fuochi pirotecnici, partecipando infine al rito di saluto all'anno nuovo.

Si comunica che l'ingresso è di 50 € e che l'intero ricavato verrà devoluto alla Fondazione "Nuova Specie".

Participa anche tu a questo piacevole passaggio dal 2010 al 2011, comunicando la tua adesione alla Dr.ssa Mila Donati (349-1388203).

Ti aspettiamo,

Cindy Recchia

martedì 21 dicembre 2010

AUGURI DI MARIANO LOIACONO PER UN NATALE DI SCAMBI VIVI E ORDINARI

TI AUGURO UN NATALE
IN CUI SIA TU A NASCERE


Carissimo/a,

come sai il notaio ha fatto saltare la nascita della Fondazione Nuova Specie per il 24 dicembre, e questo mi ha addolorato non poco perché quest’anno avrei voluto festeggiare il Natale al di là dei soliti stereotipi legati a una nascita importante di troppi secoli fa.


Ancora di più non mi piace questa ripetitiva millenaria ricorrenza perché di legato alla nascita oggi c’è ben poco e tutto si esaurisce nei soliti auguri, doni e pranzi particolari. Tutte cose buone ma col Natale che c’entrano? Anche perché sono cose che facciamo abbondantemente tutti i giorni e non basta certo una festa in più per disintossicarci dall’adattamento al solito menù di relazioni.

Quest’anno avrei voluto festeggiare con la Fondazione una vera nascita per me e per tanti altri, venuta dopo una lunga gravidanza di 44 anni. Nella tregiorni di Pescara sicuramente festeggeremo la nascita di parti nostre che da tempo erano sotterrate e non si facevano più vedere: il bambinello è ognuno di noi, anche chi come me tra qualche mese compie 63 anni.

Per quest’anno ti invito a fare la prova di sentirti tu il bambinello che deve nascere e trovare una parte di te che vuole uscire fuori e farsi partorire da te. Se proprio non c’è o non la senti ancora, prova a sentirti povero, a sentirti tu infreddolito in una mangiatoia per non aver trovato il giusto alloggio e prova a desiderare di nascere appena possibile, magari a primavera insieme agli alberi e ai prati.

Una cosa ti chiederei di fare quest’anno, comunque vada la tua nascita: comincia a rinunciare ai soliti auguri, doni e pranzi particolari, accontentati di scambi vivi ordinari che già sei in grado di dare e ricevere.

Comunque, la nascita della Fondazione Nuova Specie è solamente rimandata a data che tra giorni ti comunicheremo.

Personalmente, in questo Natale, ho deciso di risparmiare sul solito menù natalizio e sostenere la Fondazione con una ulteriore donazione per far nascere il “villaggio quadrimensionale” sul terreno che il Consiglio Comunale, nella seduta dello scorso martedì 14 dicembre, ci ha dati in comodato gratuito per 50 anni.

Ti lascio un pensiero globale che spero entri nel tuo immaginario e ti faccia sognare, insieme a tanti di noi, “Un tempo globale”.

Mariano Loiacono


UN TEMPO GLOBALE

È tempo, il nostro, assai particolare per la storia di noi uomini, forse un tempo senza precedenti.

È un tempo, questo, in cui le coscienze si manifestano evanescenti, disagiate, vicine alla frammentazione di vita e prossime all'annullamento esistenziale.

È tempo di cominciare a pensare che stiamo diventando una delle tante specie che si sono alternate alla guida del viaggio della vita… sta per finire la nostra frazione e ci tocca consegnare il testimone al prossimo concorrente per la prossima frazione.


È tempo di considerare le diversità etniche, culturali, religiose, economiche, generazionali preziose risorse superando i pregiudizi, steccati e incomprensioni storiche.


È tempo di scoprire che ognuna di queste diversità è ugualmente contenuta nell'intero della vita, in quelle cose comuni a tutti che dinamizzano e articolano ogni specificità e ricchezza.


È tempo che quelle diversità, pur distinte, producano un laboratorio di convivialità e si intreccino strettamente in un armonioso intero di simboli cosmici, culturali e religiosi.


È tempo di ritornare a illuminare nuovamente la terra, a distinguere la luce dalle tenebre, a guardare di nuovo i luminari del firmamento e fissare nuovi segni per stagioni, giorni ed anni.


È tempo di un nuovo essere che possa essere dinamicamente uno, nessuno, centomila… che possa visitare gli abissi e le viscere della terra; un essere che sviluppi livelli energetici nuovi in sintonia con l'entropia che ci circonda; un essere che abbia in dotazione nuovi recettori, nuovi modi di elaborare, nuovi modi di dar risposta, più veloci della luce e globali come fu l'inizio; un essere che possa sentire gli elettroni e le altre particelle, mettere casa nell'universo, toccare le galassie, giocare coi buchi neri, esprimere nel presente tutto il passato e tutto il futuro.


BUONA NASCITA A TUTTI!

sabato 18 dicembre 2010

Martedì 21/12/10. FESTA DELLA SOLIDARIETA' e METODO ALLA SALUTE a Ordona (FG).






IL CERCHIO MAGICO DI SABRINA...





Il giorno 21 Dicembre a partire dalle ore 9.30, a Ordona, presso l’Istituto Comprensivo “Don Bosco” si svolgerà la Festa della Solidarietà. Il ricavato andrà ai bambini più bisognosi, per lo più stranieri, che non possono pagare la mensa scolastica o il pulmino messo a disposizione dal comune per spostamenti casa-scuola.

È una iniziativa “vecchia”, da sempre a Natale, si organizzano feste di beneficienza o raccolte di abiti e giocattoli... Allora qual è la novità? Ci sono io, Sabrina Cela, insegnante di questa scuola a gestire il tutto. Cerco di gestire portando un po’ dello spirito del Metodo alla Salute e del Cerchio Magico. Al mio fianco c’è mio marito Francesco e alcune mamme che partecipano ai Punti di Ascolto.

Cerchiamo di sensibilizzare gli altri ad accettare la “diversità”, qui è molto combattuta, si parla più che di bambini bisognosi, di genitori stranieri che, comunque, continuano ad adottare soluzioni quali il bere e il fumare... Non si sa vedere cosa c’è al di là.

Non si vuole fare un salto quantico e capire che da loro si può imparare per arricchirci culturalmente. Parlare di Me.Me. ["Mediatori Metastorici", ovvero trasmettitori culturali] è veramente molto arduo!

Non ci scoraggiamo, approfitto del ruolo che mi sono conquistata qui per seminare qualcosa, partendo dalla mia specificità, all’interno di un Progetto molto più ampio di "Nuova Specie".

Prof.ssa Sabrina Cela

giovedì 16 dicembre 2010

BILANCIO GEMELLAGGIO - Associazione alla Salute ROMAGNA e Associazione alla Salute VENETO - (sabato e domenica 27 e 28 novembre 2010).


Cari lettori
,

l'Associazione alla Salute Romagna ci ha fatto pervenire in questi giorni un bilancio relativo al GEMELLAGGIO delle Associazioni alla Salute, inziato circa tre mesi fa con il gruppo Lombardia ed esteso all'Associazione alla Salute Veneto negli ultimi tempi.

Lo scopo di tali incontri è di scambiarsi e intrecciarsi tra associazioni sorelle e gruppi di lavoro.

Buona lettura a tutti,

Cindy Recchia



BILANCIO DEL GEMELLAGGIO
DELLE ASSOCIAZIONI "ALLA SALUTE":
ROMAGNA E VENETO


Questo gemellaggio è nato dall’idea di condi
videre l’esperienza della settimana intensiva dell'agosto 2010 organizzata dall’Associazione alla Salute Veneto, in vista della prossima settimana intensiva itinerante che si terrà in Romagna nel maggio 2011.

Della nostra associazione hanno partecipato: la segretaria Daniela, il tesoriere Dario, il consigliere Davide, il socio Marino ed il piccolo Elia.

Siamo arrivati a Romano d’Ezzellino nel pomeriggio del 27 novembre 2010 calorosamente accolti dalla famiglia di Isaia e Nadia. Questa giornata è stata dedicata a condividere, nella sede dell’associazione Veneto, l’esperienza della settimana intensiva, scambiare informazioni e chiarire alcuni nostri dubbi sull’organizzazione. Tutto questo si è protratto a casa di Ermanna e Davide dove dopo una piadinata e una pizzata abbiamo continuato fino a tardi. Quanto è stato condiviso è stato molto prezioso e ricco di spunti. L’idea di farci alloggiare per la notte nelle diverse case dei soci ci ha permesso di immergerci nella realtà di Bassano.

La mattina seguente, alle ore 9, abbiamo dato inizio al Gruppo alla Salute condotto da Nadia, Daniela, Isaia e Dario. Il gruppo ci ha stupito per il numero dei partecipanti, molti adulti, tra i quali anche Egidio dall’alto dei suoi 80 anni.

Nonostante fosse la prima volta che queste persone conducessero insieme, ben presto si è creato un buon livello di intesa riuscendo a mettere in campo tante parti diverse.

Dopo l’introduzione di Isaia e Nadia abbiamo consegnato all’associazione veneto una cornice con la canzone “Goccia dopo goccia” per sottolineare il valore delle tante realtà presenti oggi in Italia che fanno capo al metodo alla salute.



Importante è stata la fase dei pensieri in cui ci siamo dedicati reciprocamente le canzoni delle nostre tradizioni popolari e usando il corpo siamo riusciti a scioglierci un po’. La seconda fase delle comunicazioni ha fatto emergere diverse dinamiche che sono state riprese attraverso la teoria. Il gruppo è stato lungo e intenso e si è protratto fino a tardo pomeriggio con interruzione del pranzo con cui sono stati raccolti fondi per la Fondazione Nuova Specie.

Il gemellaggio è stata la possibilità di portare un punto di vista esterno sulle dinamiche del gruppo veneto, dando l’opportunità di vedere anche altro.

La diversità anagrafica dei due comitati direttivi ha dimostrato come adulti e giovani possono affidarsi e giocare in un percorso dove si vive e si respira l’essere uguali nella diversità.

E’ stata l’opportunità per consolidare e rinnovare i rapporti sia tra le associazioni che all’interno delle stesse e la possibilità per ognuno di crescere individualmente.

Insomma questo gemellaggio è stato davvero importante!

AVANTI TUTTA,

Da.Da.Da.
(Daniela, Dario, Davide)

mercoledì 15 dicembre 2010

Foggia, mercoledì 15 dicembre 2010, ore 15.30; DIRETTA STREMING di una nuova unità didattica: "Dal Villaggio-Mondo al Mondo-Villaggio".



Azienda Ospedaliero - Universitaria
Dipartimento di Neuroscienze
- CENTRO DI MEDICINA SOCIALE -
Responsabile: Dr. Mariano Loiacono

Via Arpi - 71 100 FOGGIA
Tel./ fax 0881.745133
E-mail: disagio diffuso@interfree.it



- SETTIMANA INTENSIVA -

Diretta streaming di una nuova Unità didattica: "Dal Villaggio-Mondo al Mondo-Villaggio"


Cari lettori,

come ben sapete, i mercoledì pomeriggi delle settimane intensive, alle ore 15:30 il Dr. Loiacono presenta sempre un'Unità didattica allo scopo di portare approfondimenti teorici alle problematiche causate dal disagio diffuso. Questo mercoledì, Mariano Loiacono presenterà una nuova unità: "Dal Villaggio-Mondo al Mondo-Villaggio". Tale unità verrà ritrasmessa sul nostro sito (http://www.nuovaspecie.com) ma anche su questo blog (vedi in fondo a questa pagina).

Quando Mariano Loiacono ha tenuto il corso "Ricerca dei me.me. e Utero Ψ (psiché)", si è soffermato, ha ribadito e teorizzato l'importanza del mutamento antropologico, apparso 60 anni fa; tale mutamento appare intrinsecamente legato alle problematiche di disagio diffuso.



Il disagio diffuso è da collegarsi ad un profondo “mutamento antropologico” in atto nel mondo odierno.

Il disagio diffuso è un disagio strutturale che intacca il modo stesso con cui l'uomo ha finora interpretato, organizzato e vissuto la vita, in tutti i suoi aspetti. Questo “mutamento antropologico” si è manifestato in maniera più evidente con la diffusione della scienza, della tecnologia e dei processi di globalizzazione economica che hanno “scisso”, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, l’organizzazione del mondo precedente in piccoli “villaggi” separati, ognuno con una propria e stabile regolamentazione interna.

Si tratta del passaggio dal “Villaggio Mondo” al “Mondo Villaggio” cui confini sono confusi e le cui strade sono attraversate continuamente da tanti fenomeni diversi e opposti. Il “mutamento antropologico” in atto ha annullato i riferimenti culturali, istituzionali e sociali a cui l’uomo era abituato, rendendolo debole e frantumandolo delle sue varie parti. L’individuo oggi è così “orfano” di una visione e di un’organizzazione della vita che possa dargli salute e armonia. I modelli culturali tradizionali a cui siamo abituati, non sono più sufficienti per affrontare il disagio.

È necessario un nuovo punto di vista (un nuovo “codice”) che riporti l’individuo in salute e lo aiuti a rigenerare la propria specificità.

Adesso che vi ho rinfrescato la memoria o semplicemente dato alcune delucidazioni, vi lascio alla didattica!


*** CLICCA QUI PER VEDERE LA DIRETTA ***



Un saluto a tutti,

Cindy Recchia

domenica 12 dicembre 2010

Ancona, domenica 12/12/10. "UGUALI NELLA DIVERSITA'": FEEDBACK dell'incontro di preparazione della 2^ Befana Interetnica & ARTICOLO di N. PENNELLA.

iscritta ai sensi della L. 266/91 – L.R. 48/95 nel Registro regionale delle organizzazioni di volontariato con
Decreto dirigenziale n.20 TSG05 del 28/02/2007 - Cod. fisc.: 90032770415. Presidenza tel.: 328-6147257


"UGUALI NELLA DIVERSITA':
DALLA INTOLLERANZA AL CROSSINGOVER
"


Cari lettori,

l'Associazione alla Salute ONLUS Marche ha avuto l'opportunità di condividere oggi, insieme ad alcune delle Comunità etniche con le quali s'intreccia da più di un anno, un momento di incontro preparatorio alla Seconda Befana Interetnica che si terrà ad Ancona il prossimo 6 gennaio.

Si sono presentati alla riunione alcuni rappresentati della Comunità senegalese (Fatima, Malik, Thierno, Aziz), della Comunità peruviana (Maria, Yngrid, Ambrosio) e dell'Associazione alla Salute ONLUS Marche (Nicoletta, Sandra, Raffaele, Silvio, Pino, Livio, Malick, Moise ed io - Cindy).

Lo scopo di tale riunione è stato di ripartire concretamente con il progetto "Uguali nella diversità", più particolarmente con il progetto CoHabitat e con l'organizzazione della Befana interetnica.

Si è parlato innanzitutto del progetto CoHabitat "Libertà religiosa come diritto. Dialogo tra credenti e non credenti"; esso inizierà la prossima domenica, il 19 dicembre dunque, al Palazzo Bottoni in Via Cialdini (Ancona). Il primo incontro sarà dedicato alla religione islamica; vi saranno presenti l'Imam della comunità islamica, Dott. Dachan Mohamed Nour, e l'Ingegnere libanese Khaled conosciuto l'anno scorso durante il primo progetto "Uguali nella diversità". Ogni incontro sarà strutturato nel modo seguente: di mattina vi sarà la presentazione di ogni religione e, di pomeriggio, la visita del luogo di culto. La settimana prossima saremo ospitati nella Moschea della Baraccola (Ancona). Infine il pranzo verrà condiviso da tutti i partecipanti i quali porteranno un piatto tipico della propria cultura.

Durante l'incontro si è discusso della possibilià di riproporre i balli senegalesi e peruviani, oltre che alcuni balli presentati da Pino. Viene ribadito che dobbiamo divertirci e provare piacere a stare insieme; possiamo lasciare spazio per l'improvvisazione. Si punterà più sulla gioia di condividere un fenomeno vivo inedito e di godere un po' i frutti di quanto seminato nell'ultimo anno, guardando "umilmente" verso un futuro di prospettive.

Fatima, rappresentante della comunità senegalese ha espresso il desideri di conoscere il significato della festa della Befana. Potrebbe offrirci la possibilità di arricchirci rispetto al modo in cui ognuno festeggia l'Epifania (nelle Marche, in Puglia, in Belgio o in altri paesi o culture)...

Dopo aver discusso dell'organizzazione, si propone di rimettere in moto i nostri spiriti e corpi ballerini e di danzare il ballo senegalese imparato l'anno scorso... Una degna e prolungata conclusione per un incontro vivo, concreto e piacevole! Dopo il ballo senegalese, Pino ci ha insegnato altri balli provenienti da varie parti del mondo.

Il mio resoconto finisce qui, ma per permettervi di gustare il nostro fenomeno vivo, vi propongo di leggere il seguente articolo di Nicoletta Pennella, scritto alla fine del primo Laboratorio di Danze Interetniche conclusosi a fine giugno 2010.

Buona lettura e a presto,

Cindy Recchia


*******************************************************

La danza meraviglioso spirito che inonda il nostro corpo che ci fa sentire liberi e ci permette di manifestare le nostre vere emozioni.
La danza da sempre è stata linguaggio importantissimo per esprimere unioni e divisioni, sofferenza e gioia di vivere, guerra e pace dei popoli, odio e amore nei cuori.
La danza per divertirsi, per gareggiare, per lavorare, per esprimere ciò che ancora non riusiamo a dirci con le parole. La danza per incontrare e scambiare, gesti, espressioni, tecniche, emozioni... amicizia. La danza per intrecciare e condividere un linguaggio che è dentro noi. Ognuno, chiudendo gli occhi, può creare la propria danza andando al di là delle intolleranze, ma entrando nella diversità dell’altro per conoscersi. Un linguaggio universale che da tutti i popoli è stata accompagnatrice sacra di rituali di vita importanti che segnavano passaggi fondamentali nella storia delle persone e delle comunità.
Oggi si è perso il valore di questo spirito danzante che unisce oltre i pregiudizi e che rende ogni diversità specifica caratterizzandola.

["Ballo", pittura dell'artista
albanese

Katya Andreeva
]


Dopo il corso organizzato dall’Associazione alla Salute ONLUS Marche - "UGUALI NELLA DIVERSITA’: DALL’INTOLLERANZA AL CROSSINGOVER", che ha visto in primo piano le storie, i canti, le musiche delle tradizioni peruviane, africane, bengalesi e albanesi, sono nate delle amicizie tra le persone delle varie comunità e noi dell’Associazione che ci hanno fatto pensare ad una prima progettazione in continuità con il laboratorio di danze interetniche.
Sandra, Nicoletta, Cindy e Michela sono le donne che hanno creduto in questo primo laboratorio e pur avendo a disposizione poco tempo per organizzare, pubblicizzare e trovare spazi e persone disponibili siamo partite.
Una volta avuta la conferma della disponibilità di utilizzare il Centro Culturale "Ex-Scuole Marinelli", il laboratorio è potuto iniziare l'avventura...

Ogni comunità ha avuto 4 domeniche a disposizione con un’insegnante di danza che rappresentasse e si occupasse del ballo tradizionale del paese d’origine. Il laboratorio ha avuto inizio la seconda domenica di marzo con la comunità albanese e si è concluso con il Senegal nella seconda metà di giugno. I mesi a disposizione erano pochi ma noi, referenti del laboratorio, sentivamo forte l’importanza di dare continuità al progetto.
Inizialmente, nessuno di noi sapeva cosa e dove ci avrebbe portato questo laboratorio, ma l’entusiasmo, la professionalità di molti e la fiducia di star facendo qualcosa per far crescere la vita di ciascuno di noi ci ha aiutato ad affrontare anche le varie difficoltà.

Fin dall’inizio con l’Albania ci siamo rese conto che i vari incontri dovevano prevedere momenti di ascolto e comunicazione per poter meglio conoscersi; ad ogni incontro, quindi, ci si sedeva a terra in cerchio per raccontarci, proporre, dirsi le cose che non solo erano andate bene, ma raccontarci anche il negativo per crescere.

In questo modo, settimana dopo settimana, la conoscenza tra di noi e la complicità nelle danze si faceva sempre più forte: cresceva. Ogni persona si presentava con il proprio vissuto ed in quelle due ore permetteva di separarsi dalla quotidianità e di alleggerirsi.

Ci sono stati momenti di gioco tra adulti e bambini, di canto improvvisato, di contatto e scambio in profondità.

La musica, il ritmo, i passi, i costumi, le espressioni diverse hanno caratterizzato le diverse danze. Canti e musiche che parlavano degli incontri, dell’amore, del raccolto sono temi che abbiamo ritrovato in comune tra le etnoculture.
C’è stato un'impegno continuo degli insegnanti che hanno dato la loro disponibilità con un compenso minimo e, se la loro partecipazione è stata continua, lo si deve al fatto che c’è stata tanta vita e scambio ma anche puro divertimento che ha fatto emergere in ciascuno di noi l’euforia genuina che ti permette di trascorrere tanto tempo a ballare senza pensare al tempo che passa.

Molto intensa è stata la partecipazione di 3 bambine di nazionalità diversa tra cui la presenza di quella italiana, marchigiana, che si sono cimentate nei balli bengalesi, indossando oggetti e costumi tradizionali. Pur non essendo riusciti a scambiare in modo continuo la comunità bengalese, la presenza dei bambini ci ha dato l'opportunità di cominciare ad entrare a contatto con una parte femminile molto bella che, fin dalla più tenera età, le bambine cominciano a coltivare con le danze ornandosi con stoffe e gioielli luccicanti e che ci siamo proposte di cominciare a sperimentare da settembre anche noi donne.

Una specificità del laboratorio, che lo ha reso ricco e fruttuoso, è stata la condivisione di un ballo tipico di tale cultura o etnia con altre etnie; questa condivisione tra i vari gruppi etnoculturali ha permesso la partecipazione di tutti e anche se i partecipanti non sono stati numerosi, in quei pochi c’è stata un’amorevole continuità.

La "FESTA INSIEME" agli ARCHI è stata l’occasione per esibirsi con i balli preparati nel laboratorio ma anche di condivisione di un progetto comune.

In questi mesi abbiamo posto il primo mattone per poter costruire un progetto comune partendo dalle diversità per scoprire parti condivise, che ci accomunano per stare assieme ognuno con la propria specificità e crescere nelle parti che ancora non riusciamo a mettere in dinamica con gli altri.

Quando si teme di non riuscire a camminare insieme a chi è diverso di noi, si teme in realtà le proprie e primarie diversità che si trovano dentro di noi e che facciamo difficoltà a mettere in movimento.

In tutte le etnoculture si dà un grande valore alla terra, a madre terra che genera e produce... Ed in quanto madre dell’umanità, non si limita a portare divisioni geografiche, ma ci fa sentire figli della stessa terra.

Sento che questo laboratorio sia stato, per noi, anche questo;ci ha fatto sentire figli della stessa terra partendo da qualcosa che ci accomuna tutti: la danza, la musica, il movimento e il ritmo degli strumenti che ci riportano ai nostri antenati.

Il mio augurio è che questo laboratorio si consolidi espandendosi sul territorio come fonte di ricchezza ed energia vitale.


Nicoletta Pennella,

referente delle danze del progetto
"Uguali nella diversità: dalla intolleranza al Crossingover"

Associazione alla Salute ONLUS Marche

mercoledì 8 dicembre 2010

VIAGGIO ITINERANTE di NATALE 2010 a PESCARA (dal venerdì 24 alla domenica 26 dicembre 2010)



VERSO UNA "NUOVA SPECIE"...




FONDAZIONE NUOVA SPECIE:

NASCITA
,
APPARTENENZA
,
ORGANIZZAZIONE

Natale Pescara 2010


Venerdì 24 dicembre:


  • Ore 12.00 - Arrivo e sistemazione nelle camere c/o Grand Hotel Montesilvano 4 stelle viale Kennedy, 28 direttamente sul mare! (zona grandi alberghi di Montesilvano a solo 1 km dall’uscita A14 PE-Nord);
  • Ore 13.30 - Pranzo;
  • Ore 15.30 - Inizio convegno in onore della FONDAZIONE "NUOVA SPECIE": prima parte "LA NASCITA";
  • Ore 20.00 - Cena;
  • Ore 21.30 - Rito: "LA NASCITA".

Sabato 25 dicembre:


  • Ore 7.00 - Risveglio di Natale con l’esperta di discipline orientali Daniela Loiacono (facoltativo, ma con abbigliamento comodo e telo o tappetino);
  • Ore 8.00 - Colazione;
  • Ore 9.30 - Inizio convegno: seconda parte "L’APPARTENENZA";
  • Ore 13.00 - Pranzo di Natale;
  • Ore 15.30 - Inizio convegno: terza parte "L’ORGANIZZAZIONE";
  • Ore 20.00 - Cena;
  • Ore 21.30 - FESTA di NATALE con giochi, lotteria, musica e tanto altro...

Domenica 26 dicembre:
  • Ore 8.00 - Colazione;
  • Ore 8.30 - Partenza con pullman verso il Museo Universitario di Chieti: "Le origini della vita, le origini dell’uomo" alla scoperta dei nostri antenati;
  • Ore 13.30 - Pranzo in albergo;
  • Ore 15.00 - Bilancio conclusivo e riflessione: l’Associazione alla Salute Abruzzo ONLUS nella prospettiva della Fondazione "Nuova Specie";
  • Ore 18.00 - Rientro a casa.

Il costo complessivo è di € 160,00. Per le prenotazioni si richiede un acconto di € 100,00 entro il 10/12/2010.

INFO:
Marialetizia - 3494645709
Elisabetta - 3470794950


Appunto della Presidente
dell'Associazione alla Salute ONLUS Abruzzo,
Dott.ssa Marialetizia Fanesi
:

Ciao carissimi!

Vi comunico anche che abbiamo pensato ai più piccoli!
Il 24 nel tardo pomeriggio ci sarà un istruttore di break-dance per i ragazzi.
Per il 25 è previsto un servizio di baby sitter.
Il 26, per la visita al museo, i bambini e ragazzi fino a 14 seguiranno un percorso diverso con laboratorio manuale.

Per tutti questi servizi però è necessario sapere in anticipo quanti bambini ci saranno così da organizzarli al meglio. Vi chiedo di fare riferimento alle vostre associazioni di appartenenza, credo molto nel lavoro di rete soprattutto se gestito da “donne presidenti” come noi!!! (Isaia... caso a parte)!

Vi abbraccio,

Marialetizia Fanesi


P. S. Ai partecipanti viene chiesto di versare l'acconto di 100,00 € sul conto corrente bancario IBAN - IT 37 E 0100515400 0000000 25865 - intestato a Elisabetta FANESI. Grazie d'anticipo.

lunedì 6 dicembre 2010

Le FESTE NATALIZIE iniziano l'8 dicembre 2010 a Villa Terronia! Tutti insieme ci prepariamo a far nascere la Fondazione "Nuova Specie"!


L'Associazione ONLUS Alla Salute Foggia


COMUNICA

che le Feste natalizie iniziano a Villa Terronia

l'8 dicembre 2010

con varie tombolate, giochi demenziali!!...

ricchi di premi per adulti e bambini, merenda e cena a prezzo

di 25 €.

L'ingresso è aperto a tutti!

Vi aspettiamo dalle ore 16 in poi.

Il ricavato di tale iniziativa sarà integralmente devoluto alla

Fondazione Nuova Specie!
E ricordiamo che mancano in questo preciso momento in cui vi scrivo

17 giorni - 5 ore - 1 min. - 12 sec.

al momento fatidico in cui nascerà la Fondazione "Nuova Specie"!

AVANTI TUTTA!!!

venerdì 3 dicembre 2010

LETTERA- ARTICOLO del Prof. FRED BAUGHMAN ai vertici dell'azienda "Ospdali Riuniti di Foggia" (giovedì 18 novembre 2010).


FRED A. BAUGHMAN, JR. M.D.

*
NEUROLOGY AND CHILD NEUROLOGY (Board Certified) FELLOW, AMERICAN ACADEMY OF NEUROLOGY

www.Trafford.com
fredbaughmanmd@cox.net
1303 HIDDEN MOUNTAIN DRIVE
EL CAJON, CA 92019

Tele:(619) 440-8236 Fax: (619) 442-1932


November 18, 2010



Re: La pratica e il metodo del Dottor Mariano Loiacono
È stato un piacere e un privilegio partecipare al convegno "MALATTIE PSICHIATRICHE DEL CERVELLO: SQUILIBRIO CHIMICO O DISEASE MONGERING?" - Mercoledì 22 Settembre 2010; Auditorium Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Via Acquaviva – FOGGIA)


A partire dagli anni ’50 del secolo scorso negli Stati Uniti d’America la psichiatria in collusione con l’industria farmaceutica ha messo sotto sequestro la salute mentale dei cittadini. Negli ultimi anni essa ha esportato i suoi metodi di cura basati sui farmaci e i suoi farmaci in tutti i paesi sviluppati, compresa l’Italia.

E' una storia di frode e di inganno. È in atto una competizione per avere il cuore, la mente e il denaro della gente tra la psichiatria statunitense e una psichiatria e psicologia umana e sensata come quella proposta dalla pratica e dai metodi del dottor Mariano Loiacono (e dai dottori Thomas Szasz, Loren Mosher dell’ultimo periodo, Peter Breggin e altri). Non siamo in grado di sapere quanti siano i medici e gli psicologi eticamente corretti, che praticano la loro professione secondo i principi di Ippocrate. Sappiamo solo che negli Stati Uniti la maggior parte degli psichiatri (e degli psicologi che, incapaci di prescrivere un trattamento, giocano a mettere etichette ai pazienti e ricorrono ai farmaci) si è messa dalla parte di quelli che non sanno fare altro che prescrivere farmaci.

La psichiatria americana è moralmente e scientificamente corrotta e non dovrebbe avanzare alcuna pretesa su persone innocenti che attraversano una condizione di disagio. Essa è collusa con l’industria farmaceutica, le lobby e le istituzioni, e ha schiavizzato gran parte della popolazione americana.

Negli anni ’50 sono stati sintetizzati i primi farmaci psicotropi – la torazina, il librium e il meprobamato - e contemporaneamente la psichiatria americana e l’industria farmaceutica hanno lanciato la ‘grande menzogna’ che tutte le emozioni che procurano sofferenza (la depressione, l’ansia, il panico ecc.) siano squilibri chimici del cervello, malattie che necessitano ciascuna un equilibratore chimico, una pillola.

Nel 1976 Henry Gadsden, Amministratore Delegato del colosso farmaceutico Merck raccontò alla rivista Fortune di essere angosciato dal fatto che i potenziali mercati dell’azienda fossero limitati alle persone malate – le persone che soffrivano di una malattia comprovata. Avrebbe piuttosto preferito che la Merck fosse come la Wrigley, azienda produttrice di chewing gum, e disse che da lungo tempo il suo sogno era produrre farmaci per le persone sane. In quel caso la Merck avrebbe potuto ‘vendere a tutti’.

Grazie all’intesa tra l’industria farmaceutica e la psichiatria, oggi il sogno di Gadsden si è avverato. Negli Stati Uniti il 20% dei bambini in età scolare assume uno o più psicofarmaci. Gli psichiatri (e i medici di famiglia, i pediatri e anche i neurologi) dicono ai pazienti che hanno problemi comuni della vita e del vivere, che sono affetti da squilibrio chimico e necessitano di equilibratori chimici – pillole – quando invece nessuno di essi lo è. Somministrare farmaci a persone sane è intossicarle.

Durante un Congresso tenutosi nel 1970, il primo in cui la psichiatria affermò che l’ADHD (chiamata all’epoca Disturbo Ipercinetico) era una malattia, lo psichiatra John Griffith rese la seguente testimonianza: «Vorrei precisare che qualsiasi farmaco, seppur innocuo, ha un certo grado di tossicità». Un farmaco, pertanto, è un tipo di veleno e le sue qualità tossiche debbono essere accuratamente misurate rispetto ai vantaggi terapeutici che produce. Sono stati investiti milioni di dollari nella ricerca relativa alla diagnosi dell’ ADHD – una malattia che non esiste. Era iniziata l’epoca dello squilibrio chimico.

Negli Stati Uniti l’ADHD è stato il prototipo dello squilibrio chimico e ha avuto un successo strabiliante. Oggi viene esportato in Italia, in Inghilterra, in Australia e nel resto del mondo sviluppato. Provate a immaginare: più di 5 milioni di bambini in età scolare diagnosticati affetti da ADHD negli Stati uniti, la maggior parte dei quali assume anfetamine come il Ritalin e l’Adderall, farmaci che danno dipendenza, uccidono, e portano bambini normali bollati in questo modo e intossicati a suicidarsi.

Studi recenti hanno stabilito che l’ADHD – una malattia inventata, immaginaria – è uno dei maggiori capitoli di spesa della sanità americana, superato solo dall’abuso di alcol. Ogni anno l’abuso di alcol costa alle famiglie americane 86 miliardi di dollari in reddito familiare perduto. Il costo annuale dell’ADHD è 77 miliardi di dollari e quello dell’abuso di farmaci 58 miliardi.

Essendo ogni malattia ed epidemia psichiatrica una frode, la società psichiatrico-farmaceutica depreda il denaro del servizio sanitario americano contribuendo più di ogni altro fattore a fare in modo che 47 milioni di americani non possano permettersi l’assicurazione per il servizio sanitario e l’accesso alla maggior parte dei servizi sanitari di base. Non c’è assolutamente niente della psichiatria biologica americana che vorreste per voi stessi, per i vostri cari e per i vostri connazionali.

Nello stesso modo in cui gli psichiatri americani mentono a persone normali che attraversano una fase di disagio, facendo di esse dei pazienti perpetui – i ricercatori psichiatrici fanno altrettanto con i soggetti normali che reclutano, adescano e pagano per diventare soggetti di ricerca: nello studio di un farmaco ogni soggetto è definito anormale, malato, chimicamente squilibrato, quando nessuno di essi lo è. La menzogna che quella psichiatria – la sua pratica e la sua ricerca siano biologiche o mediche è una menzogna totale.

La dottoressa Katherine Nordal riferisce [Monitor, Novembre 2010, Vol 41, No. 10]: tra il 1998 e il 2007 si è verificato un calo dell’utilizzo della sola psicoterapia, un calo dell’utilizzo della psicoterapia associata a farmaci e un enorme aumento dell’utilizzo dei soli farmaci. Nel 2008 il 57,4 per cento dei pazienti ha ricevuto trattamenti solo farmacologici; ciò significa che rispetto al 2007 il 30 per cento in meno dei pazienti ha usufruito di interventi di psicoterapia. Il 58,1 per cento dei bambini ha usufruito di trattamenti unicamente farmacologici! Nel 2006 il costo degli farmaci psicotropi ammontava al 51 per cento delle spese sanitarie totali e il costo pro capite dei trattamenti con psicotropi è triplicato tra il 1996 e il 2005. Nel 2005 l’industria farmaceutica ha speso 4,2 miliardi di dollari in pubblicità diretta al consumatore e 7,2 miliardi di dollari in promozione diretta ai medici – quasi il doppio della cifra spesa nella ricerca e nello sviluppo. La dottoressa Nordal conclude: «Non vi piace lo slogan ‘Se non funziona l’antidepressivo prova Abilify?’ . Che ne dite di questo ‘Se non funziona l’antidepressivo prova la psicoterapia’ ?»

E che cosa si può dire della ‘Ricerca e Sviluppo’? Proprio come la ‘pratica’ della psichiatria ‘biologica’, la ricerca che essa conduce si esaurisce nell’affermazione che il soggetto presenta uno ‘squilibrio chimico’ del cervello – una malattia, ed è infondata, come tutto ciò che riguarda la pratica psichiatrica.

Nel 1998 durante il Convegno sul Consenso per l’ADHD James Swanson e Xavier Castellanos affermarono che ‘in media il 10 per cento dell’atrofia del cervello’ rilevata in soggetti con ADHD sottoposti a scansioni cerebrali MRI era l’anomalia fisica dovuta all’ADHD – cioè la prova che essa fosse una malattia. Ciò che essi sapevano ma scelsero di non dire fu che tutti gli studi presentati utilizzavano casi di pazienti sottoposti a trattamento con anfetamine e stimolanti. Essi non dimostrarono che l’ADHD è una malattia, ma che le anfetamine usate in America da milioni di persone come trattamento generavano una evidente grave atrofia del cervello.

In un articolo pubblicato sulla rivista Lancet il 30 settembre 2010, William et al. hanno dichiarato che l’ADHD era dovuto alla delezione e duplicazione dei cromosomi, e questo fatto provava che esso fosse una malattia, non un costrutto sociale come qualcuno afferma. Tuttavia Williams e il suo gruppo non hanno riferito quanti degli esaminati erano stati ‘sottoposti a trattament0’ e hanno anche dimenticato di citare la ricerca precedente che dimostrava che il Ritalin (metilfenidato) causa esattamente queste anomalie cromosomiche. Come Swanson e Castellanos e tutti quelli che li hanno preceduti nell’affermare che l’ADHD o ogni diagnosi psichiatrica e ‘squilibrio chimico’ sia una malattia vera, l’anomalia che descrivono era dovuta soltanto al trattamento a cui erano stati sottoposti – i farmaci che regolarmente prescrivono – senza che mai sia stata comprovata una malattia.

Se essi definissero le loro diagnosi della salute mentale soggettive, mentali, psicologiche, questa sarebbe la verità, sarebbe un onesto consenso informato. Ma essi definiscono tutti i loro pazienti malati e anormali, e tutti i loro soggetti di ricerca malati e anormali; ciò significa che la menzogna è totale e che tutto ciò che riguarda la loro pratica e ricerca è infondato – cioè è una frode.

Per il bene di tutti gli italiani vi esorto a rifiutare il modello moralmente e scientificamente corrotto della psichiatria e della psicologia che la psichiatria e l’industria farmaceutica statunitense vorrebbero adottare per il vostro paese.

Tra I medici italiani il dottor Mariano Loiacono è uno psichiatra dotato di senso morale, etico e di buon senso che si è opposto fortemente a coloro che si limitano a diagnostica re e stigmatizzare e intossicano con i loro farmaci. Non immaginate il danno che sta subendo l’America per opera del cartello dell’industria farmaceutica e della psichiatria. Vi esorto ad aprire gli occhi, a usare il buon senso per capire il danno che ricadrà su di voi, sui vostri cari e sui vostri connazionali e sulle vostre donne se adottate il modello del trattamento a psicofarmaci di massa che la psichiatria sta spingendovi a scegliere e che il dottor Loiacono sta combattendo ad alto costo personale.

Cordialmente,

Fred A. Baughman Jr., MD

Traduzione a cura di Giovanna Mancini